Restauro mandolino antico.

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claudio
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Messaggio da claudio »

violino7 ha scritto:Mi sono deciso: utilizzerò una nuova tastiera. A farmi decidere è stata la considerazione riferitami che la vecchia tastiera così malridotta ha scarsa conducibilità del suono.
Probabilmente abbandonerò anche l'idea di utilizzare i vecchi tasselli, perchè, d'altro canto, i tasselli quando sono incisi, quindi consumati, vengono sostituiti come prassi ordinaria. Ero partito con l'idea che questo restauro serviva a migliorare la funzionalità del mandolino, salvando, se possibile, quello che dell'antico era possibile salvare.
E' pur vero che in uno strumento musicale tutte le parti di cui è composto contribuiscono al suono, ma personalmente sfiderei chiunque a dimostrare la differenza di suono tra la vecchia tastiera originale ed una nuova. In ogni caso è buona norma sempre conservare i pezzi originali dello strumento, a meno di gravi danneggiamenti che ne rendano impossibile il recupero. Privilegiare un'ottica conservativa, oltre che consentire allo strumento di sopravvivere integro nel tempo, permette anche valutazioni più alte. Quando si affronta un restauro non bisogna "migliorare", ma "rispettare", il che significa comprendere lo strumento, il contesto e le regole che con cui è stato costruito.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto:
violino7 ha scritto:Mi sono deciso: utilizzerò una nuova tastiera. A farmi decidere è stata la considerazione riferitami che la vecchia tastiera così malridotta ha scarsa conducibilità del suono.
Probabilmente abbandonerò anche l'idea di utilizzare i vecchi tasselli, perchè, d'altro canto, i tasselli quando sono incisi, quindi consumati, vengono sostituiti come prassi ordinaria. Ero partito con l'idea che questo restauro serviva a migliorare la funzionalità del mandolino, salvando, se possibile, quello che dell'antico era possibile salvare.
E' pur vero che in uno strumento musicale tutte le parti di cui è composto contribuiscono al suono, ma personalmente sfiderei chiunque a dimostrare la differenza di suono tra la vecchia tastiera originale ed una nuova. In ogni caso è buona norma sempre conservare i pezzi originali dello strumento, a meno di gravi danneggiamenti che ne rendano impossibile il recupero. Privilegiare un'ottica conservativa, oltre che consentire allo strumento di sopravvivere integro nel tempo, permette anche valutazioni più alte. Quando si affronta un restauro non bisogna "migliorare", ma "rispettare", il che significa comprendere lo strumento, il contesto e le regole che con cui è stato costruito.
Claudio, di questa questione a suo tempo avevamo dibattuto ed alla fine avevo fatto una scelta di massima, è anche vero che di mezzo c'era la rosetta veramente malridotta e non è la stessa cosa della tastiera.
E' vero pure che intanto potrei provare e vedere quale possa essere il risultato e farei sempre in tempo a cambiarla in seguito, la tastiera! :roll:

Tuttora sono abbastanza contrastato!

Diciamo che potrei anche provare, tanto non mi corre dietro nessuno.
C'è solo il problema della differenza di circa 1 mm. tre le due tastiere. Quella vecchia di 2 mm. è troppo fina.
Di conseguenza dovrei regolarmi con l'altezza del capotasto e del ponticello per arrivare ad una misura neutra, buona per entrambe.
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- Lino Santoro -
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Messaggio da violino7 »

_ale ha scritto:Lino, con quali strumenti lavori l'osso?
Per il momento ho fatto solo un taglio con seghetto fino ad un'assicella abbastanza lunga. Mi sono procurato così anche il pezzo che mi serve per il capotasto.
Sono consapevole che comunque la parte in osso va levigata per ridurla. Ora è troppo spessa.

Perchè? Hai in mente qualcosa da consigliarmi? :)
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- Lino Santoro -
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Caro Lino, le discussioni sul restauro sono e saranno sempre infinite e non si arriverà mai ad una intesa definitiva, tanto che all'universita si tengono corsi di "teoria" del restauro il che la dice lunga sui diversi punti di vista. Se posso parlare, anche se i mandolini (dal momento che il mio nonno lo suonava nella Pippolese) mi stanno francamente antipatici, è che se decidi di cambiare la tastiera rifalla di due millimetri com'era, e non di tre. Secondo me sarebbe la cosa più giusta da fare.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Fabio, la teoria del restauro serve per formare gli allievi alla "pratica" del restauro medesimo, in cui si studiano le diverse tecniche di approccio all'opera. Non è un insieme di punti di vista dove ognuno pensa di fare quel che gli pare, esiste un approccio di base dal quale non si può prescindere. E' ovvio poi che esistano diverse scuole di restauro più o meno valide. Per capire lo spirito del restauro di un'opera d'arte si può prendere a paragone la tecnica chirurgica in medicina, in cui si cerca di conservare il più possibile l'integrità del corpo umano con il minimo trauma possibile.
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Mi spiego meglio, Quando ero bambino con la scuola andai a vedere santa croce e ammirai il crocefisso di Cimabue. Era bellissimo e soprattutto intatto. Poi venne l'alluvione e come è ridotto lo vedete voi stessi. Ora io chiedo, quando sappiamo come era un opera intatta, perchè non reintegrare le parti mancanti chessò con tinte un mezzo tono più chiare per rendere l'opera fruibile? Ebbene questa mia domanda davanti a tre restauratori scatenò un putiferio perchè da quattropersone vennero quattro diverse prese di posizione. Questo intendo per teoria del restauro. Nel caso del mandolino di Lino, che fa anche di rima.....io ritengo che trattandosi di un'opera di artigianato funzionale al suono debba essere restaurato in maniera che torni a suonare, ma nel caso della tastiera ritengo che se il liutaio originale scelse una tastiera di due millimetri, ebbene di due millimetri debba essere rifatta. per la rosetta Lino senz'altro sceglierà una rosetta che non risulterà un cazzotto in un occhio, magari studiando il maggior numero di rosette su mandolini interamente originali.
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_ale
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Messaggio da _ale »

Veramente ero io in cerca di consigli.. :D. Volevo far pratica nel preparare capotasti per violino e piccole decorazioni ma non so come trattare il materiale, magari ne possiamo discutere in corso d'opera!
Alessandro
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Messaggio da claudio »

E quindi, secondo il tuo modo di vedere, il restauro del Cimabue è frutto della contraddittorietà e infine anche dell'incompetenza dei restauratori?
Comunque sia, quella da te esposta non è teoria del restauro, la quale prevede lo studio più ampio ed aggiornato delle tecniche di restauro. Nell'esempio da te citato si è trattato probabilmente di approcci differenti al restauro dell'opera da parte di tecnici che si presume la teoria la conoscano al meglio, per di più pare di capire che essi fossero semplici osservatori e non direttamente coinvolti nell'opera stessa.
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Ohhhh Claudino, ti è bastato andare a stare di casa sotto Roma due mesi per perdere il gusto della battuta toscana......io dicevo la teoria del restauro, perchè ognuno a una teoria diversa su come farlo....e cazzo, era una battuta, vuoi che non sappia quello che intendi dire? E lo so che hai ragione... :dho:
Ha ragione edomarch quando dice che tramite internet senza guardare le espressioni di chi scrive si rischia di prendere fischi per fiaschi........
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claudio
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Messaggio da claudio »

Ah ecco, tu volevi dire che ognuno ha le proprie teorie! :lol:
Scusa ma quando leggo gli accenti li perdo facilmente!
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violino7
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Messaggio da violino7 »

_ale ha scritto:Veramente ero io in cerca di consigli.. :D. Volevo far pratica nel preparare capotasti per violino e piccole decorazioni ma non so come trattare il materiale, magari ne possiamo discutere in corso d'opera!
Alessandro
Su tanta cose io non mi pongo problemi e procedo come penso sia normale procedere. Nel caso dell'osso ho dato per scontato che lo si possa incidere con il seghetto ed anche, volendo, con la lama del coltello. In questo caso non ho chiesto a nessuno.

Io per prima cosa provo sempre! Poi, se proprio non riesco ad andare avanti, chiedo. Ma finora l'osso l'ho solo tagliato, ma sono sicuro che risponderà bene anche alla carta vetrata.


Ciao.

Lino
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Messaggio da violino7 »

Fabio_Chiari_liutaio ha scritto: .................. per la rosetta Lino senz'altro sceglierà una rosetta che non risulterà un cazzotto in un occhio, magari studiando il maggior numero di rosette su mandolini interamente originali.
La rosetta?... Fabio, se vedi all'inizio del report come era ridotta quella originale, io l'ho rifatta ex-novo tanto era ridotta male. Se trovi le foto te ne puoi rendere conto. Io in più l'ho rinforzata con un anello in acero sull'apertura, cosa che era necessaria.
Per il resto, a quello che ora si vede devo aggiungere all'interno del giro solo le decorazioni in madreperla, in parte originali ed in parte da rifare uguali con santa pazienza, il tutto su un fondo di pasta di polvere di ebano.

In sostanza, non ho fatto delle scelte! E' la vecchia rosetta, completamente rifatta nuova, tranne pochi elementi originali.
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Messaggio da _ale »

No, no Lino, anch'io ho sperimentato tante cose e sono assolutamente d'accordo con te, l'ho chiesto solo per curiosità visto che ci sei arrivato prima di me. Appena compro l'osso ci proverò e poi farò sapere.
ciao
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Messaggio da violino7 »

Con l'aiuto di un amico appassionato di mandolini antichi che mi ha dato un giusto imput, ho scoperto la natura dei quattro fori segnati e turati sulla parte superiore del manico: corrispondono esattamente alla posizione degli occhietti tondi di madreperla che vediamo sulla tastiera, precisa precisa al millimetro

Immagine

Immagine

Questo vuol dire che la tastiera è stata inchiodata letteralmente sul manico e poi il foro sul legno è stato tappato con altro legno e sulla tastiera coperto con la madreperla.
I cerchietti di madreperla, quindi, non sono semplicemente una decorazione, ma sono prima di tutto una necessità.

Questa scoperta ha dato altra luce sulla tecnica di costruzione di questo mandolino.Questa indagine mi appassiona! :P

La tastiera è stata inchiodata al manico, sagomata e lavorata direttamente su di esso, poi i chiodi sono stati tolti e, rifinita con la madreperla, è stata incollata definitivamente!
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Messaggio da violino7 »

Vi propongo questa foto per darvi conto delle condizioni nelle quali si trovavano in origine del mio lavoro la rosetta ed il battipenna!

Immagine

La rosetta da rifare completamente, secondo me, tranne pochi elementi decorati, ed il battipenna in stucco, sicuramente da migliorare!

Non me la sento di rimettere lo stucco, troppo penalizzante, l'ideale sarebbe stata una bella tartaruga!
Ma la tartaruga non si trova più, ma io sono riuscito a trovarne un pezzo che un amico mi ha fornito, vecchia di 30 anni, residuo di magazzino della bottega del padre che faceva il liutaio. Una bella fortuna! :wink:

Vi descrivo la lavorazione che ho iniziato a fare su questo pezzo di tartaruga:

Sono partito dal costruirmi la dima in cartoncino, precisa dell'incavo che prima era riempito di gesso:

Immagine

poi ho posizionato la dima sul pezzo di tartaruga ricercando su di essa la migliore posizione traguardando in trasparenza. Ho valutato che quella della foto fosse la migliore:

Immagine
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