Capricci

Dedicato a chi suona gli strumenti ad arco.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Caro Pietro, nel darti il benvenuto, esprimo la mia soddisfazione nel constatare che finalmente ci siano musicisti veri a confronto con due filosofie di suono diverse. Personalmente sarei molto contento se potessi darci più notizie sul metodo di Sfilio e sulle differenze dal cosiddetto 'metodo classico'. Io non sono posso essere in grado di valutare o meno un metodo di studio, ma cercare di capire fino in fondo un 'metodo' che affonda le radici nella nostra tradizione violinistica, mi sembra doveroso, interessante e culturamente arricchente.
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Susanna
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Messaggio da Susanna »

Anche a me interessa approndire l'argomento (lo avevo già scritto); ogni insegnamento ha i suoi lati positivi.
Io ho preso moltissimi spunti dalla metodologia Suzuki, da quella Orff, dalla musicoterapia, oltre alle lezioni dei miei insegnanti di violino, ovviamente, dai concerti, dagli ascolti, dagli scambi di idee che sono alla base anche di questo forum.
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andrea69
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Re: SCUOLA DI FRANCESCO SFILIO

Messaggio da andrea69 »

pietrinomilaresol ha scritto:Rispondo ad Andrea 69. Seguo da tre anni il metodo di Francesco Sfilio. Poche parole, perché le critiche di andrea sono comprensibilissime da chi non è addentro alla scuola, e non ne conosce le basi, o le interpreta sulla base delle sue conoscenze. E come dargli torto, quando si legge su internet un sito dove, cercando in buona fede di spiegare le basi della tecnica, si legge più o meno "viene rifiutato qualsiasi tipo di rilassatezza muscolare"? C'è una differenza abissale fra tensione e tonicità muscolare. Abissale. E una frase simile fa credere che la scuola esiga di suonare contratto e indurito, una follìa se fosse davvero così. Questo E' FALSO, INCREDIBILMENTE FALSO, e mi fa incazzare da morire. Del resto io stesso, prima di cambiare tecnica, trovavo assurde e obsolete le cose scritte nei due famosi libri: e, col tempo, mi sono accorto che purtroppo possono dare adito a incomprensioni, perché la mancanza di fotografie, e comunque di una esperienza diretta che impedisca sul nascere fraintendimenti, è abbastanza invalidante. Concordo con andrea che non sia una tecnica applicabile in maniera "inconsapevole", e che facendo così si abbia più danni che risultati: bisogna molto bene ascoltare cosa dice il proprio corpo (ma questo lo si dovrebbe fare comunque, a prescindere dalla tecnica applicata). Ma che servano mani lunghissime e dita affusolate, braccia da bradipo, che non si abbia suono, che non si scarichino i pesi, che vengano le tendiniti eccetera è tutto, mi si perdoni... Inesatto. Totalmente. Lo dico perché me lo posso permettere: sono alto 165 cm, le mie mani sono piccolissime (il mignolo poi è estremamente corto), le braccia non sono da nano ma comunque sono in relazione alla mia altezza (Se volete vi mando delle foto :)). La posizione è contorta solo se la si vede in maniera statica e non si prende in considerazione il corpo del violinista IN MOVIMENTO, TUTTO il corpo, non solo le braccia e le spalle, ed è certamente contorta se si vuole applicarla meccanicamente, si vogliono ricostruire delle sensazioni di violino "a spalliera" dove la spalliera non c'è e dove il violino non poggia quasi mai sulla spalla, e se ci si incaponisce a considerare "assurda" la posizione della mano sinistra sul manico (ammetto che all'inizio sia molto, molto difficile accettarla e applicarla: ma, ai nostri inizi di studio, pur forniti di spalliera, mentoniera, Stradivari, Tourte eccetera, era per caso facile sorreggere il violino? Ci sembrava semplice tirare l'arco per un detaché?). Posso assicurare, perché so quello che dico, che la tecnica d'arco è tutto meno che efficace, che la tenuta del violino è tutto meno che comoda (Oh, certo, non è bella a vedersi. Per quanto mi riguarda, chissenefrega). Che l'eliminazione della spalliera mi ha finalmente liberato da tutta una serie di problemi alla cervicale che consideravo inevitabili malattie del mestiere (si chieda ad Accardo, che certo non si può dire non sappia suonare, cosa gli combinò la spalliera che usava alla fine degli anni '70-inizio '80). Heifetz, Oistrahk, Kogan, Grumiaux, Francescatti, Gitlis, Stern, Mutter, Dumay, Repin suonavano e suonano senza spalliera e non mi sembra siano impediti nei movimenti. Certo ci vuole tempo, gradualità soprattutto. Ciò vuol dire che la spalliera e la tecnica "classica" è lo spauracchio da evitare come la peste? Naturalmente no, i fondamentalismi fanno sempre ridere. In una tecnica che preveda la spalliera, è necessario usarla. Cum grano salis, però: e spesso questo non viene fatto, lasciando gli allievi a loro stessi nell'innalzare sotto la propria spalla dei grattacieli assolutamente, di solito, alti ben oltre ciò che servirebbe.
Tornando a noi e a Sfilio, certo, occorre molto tempo, molti mesi, per assimilare, dopo tanti anni, un diverso assetto degli equilibri, bisogna essere un po'... incoscienti. E certo non si cambia una rapa in oro, se uno non ha talento continua a non averlo. Lungi da me l'idea di considerare questa scuola in maniera maniacale, assolutista: sarei assurdo. Ma, perdonami andrea, non si può con una malcelata ironia e un po' di sufficienza, come fai tu, denigrare ciò che non si conosce.
P.S.: ho quarant'anni, e per decenni ho suonato "classicamente": quindi conosco bene "la controparte". Sono stato allievo di un allievo di Krebbers e di un allievo di Romano, e con essi mi diplomai. E il fatto che abbia cambiato impostazione non mi impedisce di riconoscere la grandezza di questi due maestri e la fondatezza dei loro insegnamenti, larga parte dei quali non ho assolutamente intenzione di dimenticare.
P.P.S.S.: non ho nessuna voglia di innescare nessun tipo di polemica, il mondo è bello perché è vario (vai coi luoghi comuni), e per me tutto finisce qua. Sentivo solo giusto esprimere la mia esperienza diretta. Ognuno è padrone di considerare scemenze tutto ciò che ho scritto, il mio dovere, soprattutto verso me stesso, era scriverle e basta.
Pietro
Oistrakh usava e Repin usa il cuscinetto della Gewa, Stern usava un cuscinetto sotto la giacca.
Ho studiato anch'io tre anni con Corrado Romano e preferisco dimenticare i soldi buttati, il tempo perso e le stupidaggini subite, dettate da un musicista come Romano purtroppo assolutamente privo di esperienza concertistica, di una visione musicale aggiornata o comunque attenta agli eventi ed alle evoluzioni che la tecnica violinistica e l'espressione musicale hanno compiuto negli ultimi tempi. Come si fa a detestare Gidon Kremer o considerare spazzatura il Bach di Kuijken col violino barocco?!? Io apprezzo sempre chi suona meglio di me...
Ho cambiato scuola di conseguenza e non ne sono affatto pentito, anzi adesso suono con un centesimo della fatica di prima. Quanto a suonare senza spalliera, di tanto in tanto lo faccio anch'io nelle mie escursioni barocche e qualche volta con il moderno, ma ti sottolineo la differenza in termini di fatica: se si vuol farne di più si fa a meno di usarla. Io sto cominciando ad invecchiare...E' ovvio comunque che non si deve usar la spalla per sorreggere lo strumento, ma tale compito è delegato al braccio.
La spallliera di legno Voight che usava Accardo è deleteria dal mio punto di vista, perchè non lascia movimenti liberi della spalla, come invece permette la Kun. E proprio su questo punto devo dirti che c'è spalliera e spalliera. Quindi meglio morbida che un blocco di legno.
La mia scuola usa anch'essa le sensazioni per padroneggiare i movimenti esatti e necessari, specie nell'uso dell'arco, e ti assicuro che il punto importante, alla fine, è solo questo: se si impara a padroneggiare le proprie tensioni e farle diventare "giuste tensioni", non si avranno mai problemi ne di cervicale o di tendiniti o altro. Sono quindi le "giuste tensioni"ovvero il corretto rilassamento a dettare i corretti movimenti e le giuste posizioni. Non si può avere "giusta tensione" con qualsiasi tipo di movimento!
Ho letto anch'io il libro di Sfilio in questione e parlavo in quei termini proprio in virtù di questa lettura. Quindi se ti dicono "al diavolo la rilassatezza muscolare" io deduco di conseguenza.
Ma il fatto della sensibilità delle dita di cui parla Sfilio è invece apprezzabile, non è molto dissimile dal concetto di morbidezza della mano sinistra della scuola russa.
Quanto all' arco, ribadisco che si possono ottenere risultati migliori con minor fatica. E in tal senso credo che la scuola russa abbia superato tutte le altre.
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DI NUOVO AD ANDREA 69

Messaggio da pietrinomilaresol »

So bene che Oistrahk usava il cuscinetto, so bene che Stern usava la gommapiuma sotto la giacca. Cuscinetto, non spalliera. Ma questo è poco importante.
E so anche bene che mi sembra inutile andare avanti con questa diatriba, perché mi pare che tu non abbia nessuna intenzione di dialogare e conoscere, ma solo strenuamente di difendere la tua posizione. Di ripercorrere, in molto piccolo, il sistema di dialogo usuale tra palestinesi e israeliani non ho nessuna voglia.
Su molte cose che dici sono d'accordo, su Kujiken, su Kremer, su tante altre cose. Hai scritto tutt'altro che sciocchezze, non faccio nessuna fatica a dirtelo, e certamente hai molto da offrire in conoscenza, cultura. Su altre, mi sembra evidente tu voglia assolutamente avere ragione, a tutti i costi, anche fregandotene delle argomentazioni di persone che hanno provato ciò che tu denigri, e hanno scelto senza per questo dire che il resto è merda. Me ne guarderei bene. Non ho bisogno di difendere le mie scelte così, non sono così insicuro e non sopporto i fondamentalismi, infatti trovo molto intelligente la risposta data da Susanna (Susanna, hai mai letto il libro "il violino interiore" di Dominique Hoppenot?). Scegliere una strada non significa necessariamente uccidere il (supposto) nemico. L'esperienza mi dice di soprassedere al mio tentativo di, sommessamente e umilmente, dirti che io non faccio fatica a suonare senza spalliera. Boh, sbaglierò. Tu ribadisci che, in quanto all'arco, si possono ottenere risultati migliori con minor fatica. Va bene, non mi sento defraudato per questo.
Benissimo così.
Detto tra noi, ti parrà impossibile, ma mi guardo bene dal denigrare la scuola russa. Avendola studiata anch'io con Stojan Kalcev, so bene che è intelligentissima.
Non mi piacciono i fondamentalismi, ripeto. Non mi piace denigrare ciò che non utilizzo.
Cosa vuoi che ti dica, sarò fatto male.
Questo è il mio ultimo post di questo tipo, non mi interessa la polemica sterile. Se vuoi avere ragione sempre e comunque, non c'è problema, te la dò fin da adesso per ora e per l'avvenire.
Pietro
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claudio
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Messaggio da claudio »

Pietro, io rimango curiosissimo di conoscere qualcosa di più della scuola di Sfilio. Tu hai seguito gli insegnamenti di Gaccetta, o cosa?
Mi piacerebbe saperne di più dall'esperienza diretta di chi, come te, ha avuto la ventura di approcciare a questo metodo, e soprattutto le eventuali implicazioni con il violinismo pre-paganiniano, perchè Paganini pur essendo un genio, ha pur preso degli insegnamenti in giovane età.
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Messaggio da livron »

Mi aggrego anch'io con Claudio nella curiosità riguardo il metodo di Sfilio, sono diversi mesi che cerco di raccogliere informazioni circa la nuova scuola violinistica italiana. Per questo volevo chiedere a Pietro se aveva avuto la possibilità di studiare con Gaccetta e se, così come mi è stato detto, il maestro è ben aperto ad accettare allievi anche di una certa età e che non abbiano fatto studi accademici.
Sarebbe comunque interessante approfondire l'argomento, ho sempre creduto che il conoscere, anche se ciò non comporta un'adesione alle novità, serva sempre per il proprio accrescimento.
La curiosità rimane...
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Susanna
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Messaggio da Susanna »

Io inizierei con delle domande a Pietro.
Prima di tutto lo strumento: ci spieghi come si tiene e dove? E perché senza la spalliera?
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Messaggio da pietrinomilaresol »

Livron, susanna, claudio, grazie per il vostro approccio sereno. Vi risponderò in privato, ribadisco che le polemiche mi annoiano. Lasciatemi solo il tempo...
Ciao
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Messaggio da liuto »

Ciao Pietrino,l'argomento interessa monto anche a me, non rispondere in privato, ignora chi polemizza...grazie
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Messaggio da licuti »

liuto ha scritto:Ciao Pietrino,l'argomento interessa monto anche a me, non rispondere in privato, ignora chi polemizza...grazie
Condivido, un forum è fatto prima di tutto per diffondere la conoscenza; mi sembra che gli utenti siano sufficientemente intelligenti per discriminare le informazioni.
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Messaggio da jofal »

Pietrino, benvenuto nel forum anche da parte mia.
Mi associo ai compagni di forum nella speranza che tu continui a frequentarlo. Ho appena cominciato a studiare il violino, quindi non sarei in grado di apprezzare a pieno le differenze di pensiero e di tecnica, però mi interessa l'argomento.
Su forza, rimani con noi! :wink:
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Messaggio da paganini »

Anche io sarei curioso di sapere qualcosa in più su questa tecnica.
In ogni caso ti consiglio anche io di scrivere tranquillamente qui in pubblico invece di inviare messaggi in privato. Chi ha voglia legge, chi non ha voglia no......siamo tutti maggiorenni e vaccinati e credo ognuno sia abbastanza maturo da fare le sue scelte. Grazie.
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Messaggio da zappa57 »

un attimo, scusate un attimo!!!
Innanzitutto un saluto a tutti gli amici del forum, chiedendo subito dopo a loro di che cosa si occupano nella bita. Questo solo al fine di poter meglio inquadrare il contenuto ed più profondo significato dei loro interventi.
Io sono un chirurgo ortopedico con la passione per il violino per via della figlia che lo studia, vi assicuro, con grossi sacrifici.
uscivo fresco fresco e, abbastanza sbigottito, dalla lettura del libri di Anatomia Violinistica di Oddone e mi sono ritrovato, ancor più sbigottito, in questo forum dal quale però, con il vostro aiuto, vorrei capire qualcosa di più di questo strano, se pur stupendo, mondo del violino ma nel quale, con il vostro permesso, vorrei apportare un qualche contributo.
Comincio subito con l'approvare, senza riserve e non per adulazione, quanto dice Claudio: tutto è utile da sapere e conoscere per poi, se si vuole e se si è ingrado, giudicare e decidere.
Una cattiva impressione mi giunge però dal sito di Sfilio segnalato dalla diffida che in questo viene formulata: il sapere, se saputo, deve essere a portata di tutti: un esempio giunge da questo stesso sito in cui nessuno diffida nessuno dal costruire violini dopo averne messo le accurate istruzioni online!
detto questo vorrei adessoentrare nel merito con questa considerazione:
E' possibile determinare con fini disquisizioni anatomiche, fisiologiche e biomeccaniche tutti quei movimenti necessari nella tecnica violinistica al fine di individuarne i più efficaci ed efficenti?
Se posso permettermi credo proprio di no.
Le meccaniche osteoarticolari, muscolari, tendinee e capsulolegamentose oltrecchè le componenti neurologiche, psicosomatiche, circolatorie e respiratorie sono talmente complesse e, almeno in parte, non del tutto conosciute da non permettere a nessuno la possibilità di poterle insegnare o spiegare a qualcun'altro con una così precisa presunzione di certezza ed esattezza.Quello che un bravo maestro può e deve fare, a mio giudizio, è quello di seguire il suo allievo e guidarlo, sulla base della sua esperienza verso quelli che secondo lui sono i modi migliori di farlo progredire: con estrema onestà e senza alcuna riserve.
Tutto il resto è un "insieme" che l'allievo trova piano piano da sè durante le lunge ore, mesi ed anni di studio intenso e ben curato: credo sia tutto qui il segreto di Paganini.
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per Zappa 57

Messaggio da pietrinomilaresol »

Una cattiva impressione mi giunge però dal sito di Sfilio segnalato dalla diffida che in questo viene formulata: il sapere, se saputo, deve essere a portata di tutti: un esempio giunge da questo stesso sito in cui nessuno diffida nessuno dal costruire violini dopo averne messo le accurate istruzioni online!

Caro dottore, nulla da eccepire sulla sua mail, che mi è piaciuta molto per la sua chiarezza e apertura: anzi, spero lei voglia condividere nel forum un po' di concetti anatomici, almeno io ne sarei molto interessato. Essendo io allievo del Gaccetta, però, ed essendo stato io presente fisicamente alla genesi della famosa frase incriminata che fa incazzare tutti (comprendo, ci mancherebbe), mi sento in dovere di spiegare, per quanto mi è concesso senza entrare nel privato del maestro, il motivo per il quale è stata posta quella diffida. C'è un motivo legato a una persona in particolare, e quindi questo fa parte del privato non mio e sul quale non posso dire nulla: ma, in linea generale, posso dire che ci si era accorti che qualcuno, dopo avere preso lezioni per due, tre mesi, credeva di avere capito tutto e, smettendole, incominciava ad insegnare spacciandosi per esperto. Sono certo lei comprenda come questo sia non solo poco serio, ma un po' vigliacco e anche pericoloso per l'incolumità fisica del povero allievo capitato sotto le grinfie di un irresponsabile. Ecco il motivo per il quale si è creduto necessario quella diffida.
saluti a tutti, Pietro
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Messaggio da zappa57 »

Ma il mondo è pieno di impostori credetemi in tutti i campi: sarebbe bello bloccarli semplicemente con una diffida. In genere vengono bloccati in altri modi, tutti i nodi vengono sempre al pettine.
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