Dopo tanti anni di pratica in solitaria e in orchestre varie, da dilettante, mi sono reso conto che il mio repertorio e' andato a focalizzarsi, per passione e affinita', su pezzi barocchi e tardo-barocchi, ho deciso dunque di buttare via spalliera e archetto moderno, spostare il mento verso la scomoda cordiera e cercare orchestre piu' "filologiche" con cui suonare. Per non parlare di nuove corde di interiora di bestia e tastiere meno curve.
Avrei bisogno di aiuto da chi di voi abbia esperienza, per rendere meno traumatico il passaggio, nella mia ricerca di materiale di qualsiasi tipo inerente al metodo... Per ora, mancando il sostegno della "pinza" spalla-mento, sto massacrando la mano sinistra, diventata sostegno dello strumento... Mi trovo invece molto a mio agio con l'archetto barocco tartiniano e la relativa tecnica... E dire che Vivaldi suonava fino al ponticello, e Bach, anche lui bravissimo violinista, andava di Ciaccona e altro...
Metodo barocco, primo approccio
Sull'archivio online IMSLP Petrucci si trovani trattati dell'epoca barocca sulla tecnica dell'archetto e della mano sinistra, come quelli di Leopold Mozart o di Geminiani se non sbaglio, sicuramente interessanti, ma sarebbe bello poter leggere testimonianze di chi oggi si trova a suonare questo repertorio per professione!
Vedendo poi Ensemble barocchi di altissimo livello, come gli strepitosi del Giardino Armonico diretti da Antonini, suonare (alcuni di loro) con spalliere e mentoniere con suono super filologico... E forse il discorso riguarda anche Carmignola e i suoi... Devo darmi all'integralismo barocco o mi posso accontentare di avere lo strumento e l'archetto barocchi, ma con spalliera? Io propenderei per questa seconda ipotesi, visti i risultati raggiunti da diversi professionisti che suonano un barocco "ibrido", ma c'e' poi purtroppo il rischio di essere pregiudicati e non accettati dalla maggior parte degli ensemble.
Vedendo poi Ensemble barocchi di altissimo livello, come gli strepitosi del Giardino Armonico diretti da Antonini, suonare (alcuni di loro) con spalliere e mentoniere con suono super filologico... E forse il discorso riguarda anche Carmignola e i suoi... Devo darmi all'integralismo barocco o mi posso accontentare di avere lo strumento e l'archetto barocchi, ma con spalliera? Io propenderei per questa seconda ipotesi, visti i risultati raggiunti da diversi professionisti che suonano un barocco "ibrido", ma c'e' poi purtroppo il rischio di essere pregiudicati e non accettati dalla maggior parte degli ensemble.
-
- Utente Esperto I
- Messaggi: 285
- Iscritto il: mercoledì 7 dicembre 2005, 0:00
- Località: via dei violini 66
- Contatta:
La tecnica che mi è stata insegnata dal mio maestro è la seguente:
il violino si poggia sull'osso della clavicola, si mantiene con la mano sinistra e si poggia il mento o la mandibola sulla mentoniera, semplicemente effettuando una unclinazione del mento verso il basso. Secondo questo principio quindi il violino non tocca al spalla - anche se in realtà ci sono diversi violinisti che poggiano il violino sulla spalla.
Per me questa posizione è ottima soprattutto per il collo che risulta essere in linea perfetta con la colonna vertebrale, ma è tutto il corpo ad avere una posizione più naturale.
Non si ha quel senso di ingombro causato dalla spalliera ed è più facile salire sulla posizioni più alte, specialmente sulla quarta corda.
C'è invece da lavorare sulla mano sinistra; a salire non ci sono problemi, ma a scendere occorre trovare un altro modo.
Si privilegia infatti di più lo spostamento con il polso e delle dita mentre usando la spalliera la mano si muove soprattutto in blocco, avanti e indietro.
All'inizio è sicuramente scomodo, ci vuole un po' di applicazione e studio, riflessione, ma è sicuramente utile studiare un po' senza spalliera anche per chi invece la usa, in quanto aiuta a liberarsi dell'idea di dover contrarre il collo per reggere il violino.
E' sicuramente utile almeno provarci.
il violino si poggia sull'osso della clavicola, si mantiene con la mano sinistra e si poggia il mento o la mandibola sulla mentoniera, semplicemente effettuando una unclinazione del mento verso il basso. Secondo questo principio quindi il violino non tocca al spalla - anche se in realtà ci sono diversi violinisti che poggiano il violino sulla spalla.
Per me questa posizione è ottima soprattutto per il collo che risulta essere in linea perfetta con la colonna vertebrale, ma è tutto il corpo ad avere una posizione più naturale.
Non si ha quel senso di ingombro causato dalla spalliera ed è più facile salire sulla posizioni più alte, specialmente sulla quarta corda.
C'è invece da lavorare sulla mano sinistra; a salire non ci sono problemi, ma a scendere occorre trovare un altro modo.
Si privilegia infatti di più lo spostamento con il polso e delle dita mentre usando la spalliera la mano si muove soprattutto in blocco, avanti e indietro.
All'inizio è sicuramente scomodo, ci vuole un po' di applicazione e studio, riflessione, ma è sicuramente utile studiare un po' senza spalliera anche per chi invece la usa, in quanto aiuta a liberarsi dell'idea di dover contrarre il collo per reggere il violino.
E' sicuramente utile almeno provarci.
<div>La musica può donare delle ali ai vostri pensieri e illuminare la vostra anima di una luce eterna.<br><br>Platone</div><br>
-
- Utente Esperto I
- Messaggi: 285
- Iscritto il: mercoledì 7 dicembre 2005, 0:00
- Località: via dei violini 66
- Contatta:
Sicuramente il mento interviene quando si scende altrimenti il violino scivola via; basta aumentare un pochino la pressione del mento, ma sempre cercando di non stringere troppo col mento.
La mano sinistra deve essere molto leggera altrimenti non scivola; d'estate io metto un po' di borotalco sul manico per agevolare i passaggi.
Facci sapere la tua evoluzione.
La mano sinistra deve essere molto leggera altrimenti non scivola; d'estate io metto un po' di borotalco sul manico per agevolare i passaggi.
Facci sapere la tua evoluzione.
<div>La musica può donare delle ali ai vostri pensieri e illuminare la vostra anima di una luce eterna.<br><br>Platone</div><br>