Violino Ausonia

Strumenti, pensieri e confidenze a lume di candela.
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sullacorda
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Messaggio da sullacorda »

grazie claudio per la spiegazione.
E' bello vedere come si possano sposare filosofie diverse per raggiungere lo stesso risultato: mi riferisco in particolare alla tua scelta di usare "pochi modelli" quando invece ci sono liutai che ne usano "molti di più".
Ad esempio un modello usatissimo è il cannone che tra l'altro non è fra quelli che usi.
Scelte diverse che portano comunque a risultati, nei modi diversi di affrontare lo stesso lavoro, parimenti buoni.
E' una cosa che secondo me nell'artigianato si vede in modo particolare.
Per il discorso dei filetti era più una curiosità perchè dalle foto non vedo il bianco, chiaramente giocano molto anche gli effetti di luce.
Complimenti comunque, un lavoro come sempre molto personale e ripeto, molto "artigiano".
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claudio
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Messaggio da claudio »

Credo che bisogni scegliere un modello e "crederci" fino in fondo. Se si ama il Cannone, è giusto che si facciano violini usando quella forma. Un violino e la sua forma rappresentano sempre un contesto di studio che va approfondito nel tempo per trarne il maggior beneficio possibile. Cambiando forma troppo spesso, almeno per la mia esperienza, non produce risultati affidabili e costanti nel tempo, perchè se raggiungi un livello di qualità poi devi essere capace di mantenerlo alto nel tempo.
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1972pianoman
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Messaggio da 1972pianoman »

Maestro così non vale. Mi viene voglia di dare fuoco alle mie gabbie per uccelli.
Devo ancora capire come stendere questa benedetta vernice. Magari vedendolo direttamente. :wink:
Farti i complimenti potrebbe sembrare inutile, ma so che ti farà piacere, quindi complimentoni. :1:
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Miata
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Messaggio da Miata »

OldFossil ha scritto:Raramente agli occhi è concesso di indugiare su tali bellezze.
.

:)
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claudio
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Messaggio da claudio »

Grazie ancora, però Giovanni mi sento in dovere di dirti che a mio parere a te manca davvero poco in fatto di vernici. I campioni che mi hai inviato vanno benone (ma non diluire più con essenza di trementina), ora si tratta solo di imparare ad applicarle. Il compito non è facile, ma sono sicuro che tutto andrà per il meglio, se lo vorrai ti aiuterò volentieri.
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stradivari22
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Messaggio da stradivari22 »

scusate eh..., ma a me sembra una vernice del cassetto di un comò dell'ikea
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Messaggio da 1972pianoman »

scusate eh..., ma a me sembra una vernice del cassetto di un comò dell'ikea
A me sembra che tu non abbia mai visto i mobili Ikea né un violino dal vivo.
bob75
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Messaggio da bob75 »

spero che il tipo stia scherzando, se no la domanda che sorge e' la seguente:
MA DA DOVE SBUCA STO COGLIONE?
:roll:
scusate la bestemmia, proprio non sono riuscito a trattenerla. :oops:
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claudio
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Messaggio da claudio »

Non vi fate sangue amaro non vale la pena, questa è una vecchia conoscenza che ogni tanto viene a farci visita iscrivendosi con mail usa e getta per scrivere le sue cavolate. :lol:

In questi giorni sono venuti a trovarmi alcuni amici musicisti, tra cui il M° Felice Cusano, che hanno provato accuratamente lo strumento. Riporto qui una mail che ho scritto ieri a Edo, credo che sia importante condividerla anche con gli utenti del forum. Nella foto il M° Cusano.
E' andata bene, è venuto anche Cusano e oggi sono venuti un altro paio
di violinisti che gli hanno fatto pelo e contropelo. Si soffre un pò
perchè fino all'ultimo non sai se hai fatto un buon lavoro oppure no.
Eppure dopo anni di ricerca e lavoro dovrei essere tranquillo, ma non
è mai così perchè tu ti evolvi e non sei mai certo di aver preso la
strada giusta. Questo è il primo violino che costruisco usando solo
vernice all'ambra e chiara d'uovo, l'ho fatto anche in passato ma non
con questo modello. Ero un pò perplesso perchè la vernice all'ambra è
più dura di quella di Padding, e poi la chiara d'uovo ha una
elasticità diversa rispetto all'acqua di colla, questo produce
inevitabilmente risultati diversi. Non peggiori, ma solo diversi e
bisogna bene rendersi conto di quanto siano diversi. A me sembra che
diano un suono più maturo. La prova è andata benone, lo strumento ha
un suo carattere deciso e ha le stesse caratteristiche dei violini
antichi: sotto l'orecchio non sembra avere un gran volume, ma alla
distanza ha una proiezione e un volume più che adeguato. Dopo averlo
"scaldato" lo strumento ha perso una certa patina che sembrava non
rendere nitide le corde La e Re, ma dopo una mezz'oretta di suono
nemmeno tanto indiavolato, la voce è diventata più uniforme e il Re a
corda vuota è diventato molto espansivo. Il Mi e il Sol hanno un
carattere ampio e hanno suonato bene fin da subito, ma il
riscaldamento iniziale ha fatto bene anche a loro. Le bombature sono
molto basse, poco più di 14mm per la tavola e circa 13.5 per il fondo,
un vero profilo alare! Ho usato un abete che ho preso da Morassi nel
1997, è un legno tenace e sono convinto che darà ancora il meglio di
sè alla distanza, l'abete italiano da sempre ha questa caratteristica.
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Castiglione
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Messaggio da Castiglione »

Grazie per aver condiviso la lettera in cui ci sono riflessioni a mio avviso molto interessanti. Ti avrei voluto domandare proprio delle bombature che mi sembravano appunto più basse e "tese" del solito.
Ho provato a fare un violino sul modello del Guarneri Kreisler che ha appunto bombature basse, quando iniziai il progetto non avevo dati certi, ma ora confrontando con le misure originali, che ho in seguito tratte dal libro di Peter Biddulph su Guarneri, mi accorgo di non essere andato lontano dall'altezze reali delle tavole.
Rincuora sapere che anche dopo tanti anni di esperienza professionale si avverta ancora il brivido dell'incertezza, infatti per chi, come me, muove i primi passi spesso si ha di fronte un baratro di incertezze, essendo ancora tante le questioni da mettere a punto e non avendo quel bagaglio di dati che solo l'esperienza ed il lavoro sul campo può darti.
La vernice comunque è meravigliosa, ed è proprio ammirando il tuo lavoro che ho deciso di iniziare a studiare e prendere confidenza con le vernici all'olio, che in molti, probabilmente perché non comprese a fondo, sconsigliano.
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Messaggio da 1972pianoman »

Claudio che tipo di corde hai montato?
Le bombature così basse a quali modelli ed autori sono ispirate?
Non vedo l'ora di farti vedere il mio ultimo violino, ma ci vorranno almeno un paio di mesi ancora.
Sabato scorso ho cotto una vernice alla sandracca con un risultato imprevedibile, l'ho fatta sciogliere direttamente sul fornello ed ho aggiunto l'olio di lino bollente; fin quì tutto bene poi ho notato che alzando la temperatura cominciava a diventare più trasparente e di colore rosso, dopo qualche istante ha cominciato a produrre molta schiuma, ho diviso la vernice in un contenitore più piccolo. Mentre nella pentola più grossa la schiuma non accennava a diminuire nella più piccola si è placata immediatamente ed è rimasta un'ottima vernice (DENSA), mentre nella pentola più grande la vernice è diventata letteralmente gelatina ed ho dovuto buttare tutto.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Castiglione, gli esami non finiscono mai. :lol:
Giovanni, le bombature sono quelle dell'Alard, ho preferito questo modello la prima volta proprio per le bombature molto basse e tese. Le corde sono Infeld Blue. Complimenti per i risultati con la sandracca, a mio giudizio è un risultato "eroico" perchè sciogliere la sandracca in olio non è affatto facile. Controlla sempre che la resina di origine sia autentica, perchè spesso viene venduta per sandracca ciò che sandracca non è. Comunque da ora in poi sei il nostro alchimista ad honorem! :D
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Messaggio da Cinabro85 »

Ciao Claudio , il violino è davvero molto bello .
Per la colorazione hai usato l'alizarina che è un colorante ( da cui poi si ottiene la lacca di robbia etc etc .. ) e la terra di siena che è un pigmento .
Per la terra di siena okey è un pigmento e va mischiato come quando si macinano i colori ad olio ,ma l'alizarina ? l'hai sciolta o macinata con l'olio ? .
Altra domanda : secondo te che differenza ci sarebbe stata se avessi usato la lacca di robbia al posto dell'alizarina ?

Nunzio
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Messaggio da claudio »

alizarina e lacca di robbia sono la stessa sostanza ricavata dalla radice di robbia. Il termine alizarina deriva dall'arabo e la si può estrarre anche per via sintetica da alcuni derivati del petrolio. Il pigmento naturale ha tuttavia un tono di colore meno crudo e meglio si adatta alle esigenze del liutaio, quella sintetica conosciuta anche con il termine antrachinone è comunque usata largamente in pittura, in liuteria io la uso per correggere i toni di colore.

L'alizarina è comunque un pigmento colorante che non si scioglie in nessun solvente, la sua natura è polverulenta, il suo impiego ideale è quello di rimanere in sospensione negli olii siccativi. Per questo motivo, onde usarla più agevolmente, la prendo già pronta in tubo, la stessa che usano i pittori.

Inoltre l'alizarina, o lacca di robbia, di derivazione naturale è quella usata spesso dai liutai classici, tra cui Stradivari, assieme ad altri pigmenti quali le terre colorate di varia natura (ossidi metallici).
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Acessier
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Messaggio da Acessier »

Dalla foto 31, cosa si usa per verniciare la scatola dei piroli?
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