consiglio colofonia

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claudio
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Re: consiglio colofonia

Messaggio da claudio »

Io ho sempre usato la Kaplan scura, la Melos non la conosco.
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NightRose
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Re: consiglio colofonia

Messaggio da NightRose »

Di kaplan ho la chiara (nella scatoletta nera di plastica ), non mi trovo male. La Melos però mi sporca meno il violino (nel senso che non spolvera).
Specifico che sono entrambe chiare.
La kaplan scura invece non l’ho mai provata
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claudio
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Re: consiglio colofonia

Messaggio da claudio »

La kaplan scura la preferisco proprio perché non spolvera molto e ha un suono ben definito, senza sabbia. Ma sicuramente ci sono altri tipi altrettanto buoni, se la Melos ti dà il suono che cerchi va bene così.
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RoseViolin
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Re: consiglio colofonia

Messaggio da RoseViolin »

Buongiorno a tutti, spero di postare nell thread giusto... Visto che si parla di consigli su colofonia, mi chiedevo se la pece fosse soggetta a scadenza.
Mi spiego meglio: la mia colofonia per violoncello ha circa 5-6 anni. Dovrei cambiarla, o posso comunque continuare a usare quella?
Grazie

Aggiorno anche sulla Melos scura per violino: ottima come la chiara, ma non avevo molti dubbi!!
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claudio
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Re: consiglio colofonia

Messaggio da claudio »

La pece non scade praticamente mai, io uso regolarmente la Kaplan scura, che va benissimo anche per il violoncello. Ma anche la Melos è ottima. Personalmente ho preferenza per le peci scure perché fanno meno polvere e hanno un suono più dolce.
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stephanie
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Re: consiglio colofonia

Messaggio da stephanie »

Grazie Claudio per la precisazione, a me molto utile perché ho diverse colofonie (che avevo precauzionalmente messo in un contenitore ermetico per paura che potessero deteriorarsi con il tempo, meglio così se non serve).

Anch'io ho preferenza per le colofonie scure, anche perché usando corde di budello occorre una colofonia un po' più appiccicosa.

Con la Melos ho avuto un'esperienza non sempre ottima, è una pece molto bella che tira fuori senza dubbio tutto il suono dal violino, ma a volte mi è sembrata un po' troppo aggressiva, anche usandone poca. Sicuramente è una colofonia che va dosata molto attentamente, una passata o massimo due. L'ho usata con molta soddisfazione su un violino che era un po' chiuso, mentre con le corde in budello (Pirastro Eudoxa) l'ho trovata un po' eccessiva, anche la scura (che preferisco alla chiara), anche con una sola passata sembra essere quasi troppa. Ma come sempre è tutto molto soggettivo.

So che la Kaplan è molto buona, anche se finora non ho avuto modo di provarla. Ho usato con molta soddisfazione anche la Hill scura, che personalmente ho preferito alla Melos. Mi è piaciuta molto anche la "Best of Vienna" della Petzl, soprattutto con le corde di budello, ma secondo me la Hill tirava meglio fuori il suono dal mio violino.

Anche la Bernardel (che può essere usata indifferentemente su violino, viola e violoncello) è una pece molto interessante che tira fuori un bel timbro caldo dal violino, ha meno "morso" rispetto ad altre colofonie, può quindi essere interessante dove una pece più aggressiva sia eccessiva. È una delle colofonie con la più elevata temperature di fusione, questo la rende un vero "passepartout" adatta anche a climi molto caldi, ed allo stesso tempo, essendo usabile anche sui violoncelli, permette comunque un ottimo grip sulla corda.

Ho avuto invece un'esperienza abbastanza infelice con la Pirastro Eudoxa, usata proprio sulle code Eudoxa. L'ho trovata troppo debole, non riusciva a tirare minimamente fuori il suono dallo strumento.

Attualmente uso con soddisfazione la Andrea A Piacere, non è facilissima da trovare e costa abbastanza, anche se alla fine il costo della colofonia è irrisorio considerata la durata. Trovo che abbia un'ottima aderenza e dia un bel suono, finora è quella con cui mi sono trovata meglio, anche rispetto all'Andrea Solo che comunque è molto interessante perché tira furoi un suono grandioso, però meno dolce (come del resto precisato anche dal produttore). Apprezzo molto anche che nel fortissimo non tenda a "grattare".

Non ho ancora provato il "mix" della Andrea Solo con la Best of Vienna che era suggerito nel test delle colofonie della Warchal, potrebbe essere una soluzione interessante, anche se devo dire che con la Andrea a Piacere mi trovo piuttosto bene.

Penso comunuque che l'esperienza sia sempre estremamente soggettiva e rapportata necessariamente al violino, all'arco, alle corde e soprattutto al proprio modo di suonare. Tuttavia le differenze in termini di suono tra varie colofonie è comunque abbastanza marcata secondo me, e vale la pena di fare qualche prova per trovare la propria scelta migliore.

Buona serata e buona musica a tutti,

Stéphanie
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claudio
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Re: consiglio colofonia

Messaggio da claudio »

Grazie Stéphanie per aver condiviso la tua esperienza con i vari tipi di peci, molto utile per chi si trova spesso nell'imbarazzo della scelta tra i molti tipi disponibili. Ciò mi dà l'occasione per ribadire che la giusta pece è fondamentale per una buona emissione sonora, tanto è che nell'epoca barocca vi si dava così tanta importanza che i maestri violinisti e gambisti tenevano in gran segreto la ricetta della cottura della loro pece, che producevano in proprio.

Oggi con l'avvento delle corde in fibra sintetica non si avverte molto la necessità di scegliere con cura il tipo di pece, un po' perché le corde moderne hanno capacità compensative rispetto allo strumento, al musicista e quindi all'arco (ma i violini non suonano da soli!), un po' anche per pigrizia.

Non sono molto d'accordo su quanto scrivi circa la pece Eudoxa, probabilmente dedicata alle corde omonime, famose per essere piuttosto "flosce". Ma non è così: le corde in budello Eudoxa, pur essendo un gradino più in basso rispetto alle famose Oliv, sono ideali per la musica da camera, sono corde che rispecchiano una vecchia tradizione e che richiedono non solo strumenti adatti, ma anche uno studio particolare dell'arco per trovare il punto di contatto migliore al fine della massima produzione di armonici. Una volta i violinisti stavano più attenti a quel che effettivamente arrivava al pubblico, oggi si tende un po' ad accontentarsi di ciò che arriva al proprio orecchio di esecutore.
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Re: consiglio colofonia

Messaggio da stephanie »

Grazie Claudio per la precisazione, penso di essermi spiegata male, amo moltissimo le corde Eudoxa, che sono le mie preferite. Hanno un bellissimo suono caldo che trovo meraviglioso. La mia esperienza negativa si riferisce solo alla colofonia Eudoxa.

Quando sono passata alle corde Eudoxa ho pensato di provare anche la colofonia dedicata, ma il riscontro è stato (per me) molto deludente. In effetti ho letto poi qualche recensione simile. Le stesse (ottime) corde Eudoxa usate con altre colofonie hanno invece prodotto risultati eccellenti. L'impressione è la pece Eudoxa sia effettivamente troppo morbida (forse pensata più in ambito orchestrale?).

Rimanendo in ambito Pirastro, penso che probabilmente l'abbinamento delle corde Eudoxa con la colofonia Pirastro Oliv dovrebbe essere migliore, anche se non ho mai provato, visto che attualmente le corde Eudoxa con la colofonia Andrea A Piacere mi sembrano, sul mio violino, con il mio arco, con il mio modo di suonare, dare il risultato migliore per i miei gusti.
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Re: consiglio colofonia

Messaggio da claudio »

Mi era venuto il dubbio sulla colofonia Eudoxa perché oggi sono molti i violinisti che tendono a "schiacciare" il suono, per cui le Eudoxa, corde che amo molto anch'io, finiscono essere quasi sempre discriminate.
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Re: consiglio colofonia

Messaggio da stephanie »

Sono perfettamente d'accordo Claudio, in effetti le corde in budello richiedono di prestare molta attenzione alla conduzione dell'arco, e la gestione delle dinamiche avviene in maniera molto più fine giocando, a seconda del suono che si vuole ottenere, con un sapiente controllo del punto di contatto ottimale e della velocità dell'arco.

Aggiungerei anche dell'inclinazione della bachetta (crini troppo piatti potrebbero soffocare il suono) e della tensione dell'arco, elemento che diventa per me essenziale da gestire in maniera precisa con le corde di budello, perché - sempre in base al suono che si vuole ottenere - un arco eccessivamente morbido rischia sempre, soprattutto nel forte, di soffocare la corda. Chiaramente senza esagerare e tendere l'arco in maniera eccessiva, ma rispetto alle corde sintetiche ho riscontrato le necessità di tendere un po' di più l'arco, sempre facendo lavorare la curva. Secondo me è importante regolare costantemente con precisione la tensione in base al repertorio che si sta suonando (cosa ovviamente valida con tutte le corde, ma assolutamente indispensabile con le corde in budello).

Con le corde in budello, per la mia esperienza, diventa inoltre essenziale ricercare l'aderenza perfetta in base suono che si vuole ottenere. Un'aderenza che permetta di avere suono, ma che non lo soffochi con una pressione eccessiva. La mano destra deve essere più leggera. Mi è piaciuta molto l'affermazione di "disegnare" il suono con l'arco anziché di "scavarlo" che avevo letto nell'intervista ad un violinista, di cui purtroppo non ricordo il nome, su The Strad in un articolo proprio su questo meraviglioso mondo delle corde in budello, purtroppo sempre più raro ai giorni nostri (sigh).

Con le corde in budello la gestione delle dinamiche avviene maggioramente grazie al controllo della velocità e del punto di contatto dell'arco che con la sola pressione (che come detto non deve essere eccessiva perché rischia di soffocare il suono), vorrei dire quindi in un'ottica più "orizzontale" (lasciando la corda libera di vibrare) che "verticale" (e quindi sostanzialmente di mera pressione che potrebbe invece soffocare il suono).

Le corde sintetiche "perdonano" di più la tecnica dell'arco, ma offrono meno colori, le corde in budello richiedono un controllo maggiore dell'arco, ma proprio per questo sono secondo me anche un alleato prezioso per migliorare la propria tecnica violinistica, offrendo un suono molto più complesso e ricco di armonici (per non dire della meravigliosa sensazione sotto le dita della mano sinistra grazie alle minor tensione e, da ignorante quale sono in materia di liuteria, mi viene da pensare che anche il violino ringrazi di una tensione meno elevata).

Buona giornata e buona musica a tutti,

Stéphanie
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Re: consiglio colofonia

Messaggio da claudio »

Ottime e condivisibili le tue considerazioni sul punto di contatto, grazie ancora.
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