riconoscimento giusta intonazione
riconoscimento giusta intonazione
salve ragazzi!
perchè è più facile riconoscere gli errori di intonazione quando suonano gli altri, mentre per noi novelli a volte può essere estremamente difficile accorgerci di questi errori quando siamo noi a suonare? può essere per una questione di distanza dalla fonte sonora? non sarà che succede solo a me???
grazie in anticipo con quanti vorranno condividere con me le loro esperienze.
buona primavera a tutti (finalmente è arrivata!)
perchè è più facile riconoscere gli errori di intonazione quando suonano gli altri, mentre per noi novelli a volte può essere estremamente difficile accorgerci di questi errori quando siamo noi a suonare? può essere per una questione di distanza dalla fonte sonora? non sarà che succede solo a me???
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è capitato anche a me col cello. secondo me non ce ne accorgiamo perchè il nostro cervello, anche se abbiamo un buon orecchio, ci fa credere che stiamo facendo la cosa giusta, in sintesi siamo presuntuosi perchè pensiamo di essere intonati ma invece è solo una nostra impressione.
Questa è la mia teoria(che mi sono inventato adesso)
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- MarcoSpain
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Non è presunzione, almeno fosse così semplice.
Innanzitutto dobbiamo capire che suonare uno strumento, e specialmente uno strumento ad arco, è una cosa molto, molto difficile. Entrano in gioco tantissimi muscoli, articolazioni, che normalmente non vengono utilizzate nella vita giornaliera, per compiere movimenti millimetrici, in una posizione alquanto scomoda (soprattutto per violino e viola) e antinaturale. Come se non bastasse, calcolate i sensi che vengono usati per suonare: la vista (per leggere lo spartito), il tatto (per sentire arco e violino) e l'udito (per ascoltare il risultato ottenuto). Quindi non preoccupiamoci troppo se in fase di studio, registrandoci, ci accorgiamo di esser molto più stonati di quello che credevamo, è normale, l'importante è continuare a studiare, cercando di ascoltarci meglio!
Un buon trucco è immaginare di avere il nostro insegnante davanti a noi, sicuro che ci concentriamo meglio e stoniamo molto meno!!!
Innanzitutto dobbiamo capire che suonare uno strumento, e specialmente uno strumento ad arco, è una cosa molto, molto difficile. Entrano in gioco tantissimi muscoli, articolazioni, che normalmente non vengono utilizzate nella vita giornaliera, per compiere movimenti millimetrici, in una posizione alquanto scomoda (soprattutto per violino e viola) e antinaturale. Come se non bastasse, calcolate i sensi che vengono usati per suonare: la vista (per leggere lo spartito), il tatto (per sentire arco e violino) e l'udito (per ascoltare il risultato ottenuto). Quindi non preoccupiamoci troppo se in fase di studio, registrandoci, ci accorgiamo di esser molto più stonati di quello che credevamo, è normale, l'importante è continuare a studiare, cercando di ascoltarci meglio!
Un buon trucco è immaginare di avere il nostro insegnante davanti a noi, sicuro che ci concentriamo meglio e stoniamo molto meno!!!
- VITULLI_the_best
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secondo me...
secondo me hanno ragione sia _Ale_ che Marco Spain, io aggiungo anche che poi il nostro cervello ci ordina di suonare correttamente e con la giusta intonazione, ma noi crediamo soltanto a quello. e come fare degli errori in buona fede, perché l'intenzione è quella, quindi non te ne accorgi.
mi sono espresso bene?
mi sono espresso bene?
Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana ma sulla prima ho qualche dubbio
ho pensato un attimo alla faccenda dell'intonazione...
secondo me si possono stabilire due livelli di mancanza di intonazione.
il primo è dovuto a mancanza di orecchio musicale. niente, in questo caso diventa una cosa ardua intonare anche in prima posizione sulla prima applicazione (per rispolverare termini uilizzati in vecchi post..)
il secondo é dovuto ad una certa "distrazione" voluta o non. l'intonazione (al di là di chi posiede l'orecchio assoluto) è possibile grazie ad una nota di riferimento (ad esempio il la), un'intonazione rigorosa adatta tutte le note che uno suona rispetto al proprio la. secondo me a volte succede che questo riferimento si sposta man mano si suona. ad esempio se noi suoniamo inizialmente intonato può succedere che man mano si suona spostiamo l'altezza della nostra nota di riferimento, lo facciamo solo di poco, portandoci dietro questo nuovo riferimento. così per noi che ci ascoltiamo stiamo suonando intonati, ma per chi ci ascolta è facile capire che siamo stonati e di molto. quindi non attribuite a i vostri insegnati poteri soprannaturali quando poi vi accorgete che hanno ragione a dirvi che non siete intonati. il trucco è acchiappare la prima nota stonata che fate su un pezzo, sarà quella che vi porta fuori strada, quella alla quale vi riferirete per intonare nuovamente le note che esguirete di seguito, ed è per questo secondo me che a volte si finisce per suonare mezzo tono sopra (generalmente) rispetto alla tonalità iniziale. il consiglio tecnico è il solito, per quanto la mano sinistra deve essere rilassata non deve abbandonarsi a movimenti inutili che pregiudicano la stabilità della stessa sulla posizione...
secondo me si possono stabilire due livelli di mancanza di intonazione.
il primo è dovuto a mancanza di orecchio musicale. niente, in questo caso diventa una cosa ardua intonare anche in prima posizione sulla prima applicazione (per rispolverare termini uilizzati in vecchi post..)
il secondo é dovuto ad una certa "distrazione" voluta o non. l'intonazione (al di là di chi posiede l'orecchio assoluto) è possibile grazie ad una nota di riferimento (ad esempio il la), un'intonazione rigorosa adatta tutte le note che uno suona rispetto al proprio la. secondo me a volte succede che questo riferimento si sposta man mano si suona. ad esempio se noi suoniamo inizialmente intonato può succedere che man mano si suona spostiamo l'altezza della nostra nota di riferimento, lo facciamo solo di poco, portandoci dietro questo nuovo riferimento. così per noi che ci ascoltiamo stiamo suonando intonati, ma per chi ci ascolta è facile capire che siamo stonati e di molto. quindi non attribuite a i vostri insegnati poteri soprannaturali quando poi vi accorgete che hanno ragione a dirvi che non siete intonati. il trucco è acchiappare la prima nota stonata che fate su un pezzo, sarà quella che vi porta fuori strada, quella alla quale vi riferirete per intonare nuovamente le note che esguirete di seguito, ed è per questo secondo me che a volte si finisce per suonare mezzo tono sopra (generalmente) rispetto alla tonalità iniziale. il consiglio tecnico è il solito, per quanto la mano sinistra deve essere rilassata non deve abbandonarsi a movimenti inutili che pregiudicano la stabilità della stessa sulla posizione...
- Alfredo
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Re: riconoscimento giusta intonazione
ascoltare da lontano vuol dire che non sei tu a suonare quindi non sei occupato con i problemi dello strumento ma puoi invece concentrarti solo sull'ascolto dell'intonazione.paperino ha scritto:salve ragazzi!
perchè è più facile riconoscere gli errori di intonazione quando suonano gli altri, mentre per noi novelli a volte può essere estremamente difficile accorgerci di questi errori quando siamo noi a suonare? può essere per una questione di distanza dalla fonte sonora? non sarà che succede solo a me???
grazie in anticipo con quanti vorranno condividere con me le loro esperienze.
buona primavera a tutti (finalmente è arrivata!)
Volendo sintetizzare si può dire che l'intonazione dipende dalla concentrazione ma anche dall' educazione dell'orecchio ad ascoltare.
... riassumendo, in particolare, le considerazioni scritte da marcospain, klazy e alfredo, quando siamo noi che suoniamo, i sensi in gioco sono molteplici (udito, vista, tatto) rispetto alla situazione che ci vede semplici ascoltatori, in cui il solo senso dell'udito è dedicato al riconoscimento dell'intonazione e quindi molto più sensibile (facendo un parallelo tecnologico, diremmo che in quest'ultimo caso l'udito ha una risoluzione/sensibilità maggiore).
grazie a tutti
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- Alfredo
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dipende da quanto spazio del cervello ti occupa il suonare.paperino ha scritto:... riassumendo, in particolare, le considerazioni scritte da marcospain, klazy e alfredo, quando siamo noi che suoniamo, i sensi in gioco sono molteplici (udito, vista, tatto) rispetto alla situazione che ci vede semplici ascoltatori, in cui il solo senso dell'udito è dedicato al riconoscimento dell'intonazione e quindi molto più sensibile (facendo un parallelo tecnologico, diremmo che in quest'ultimo caso l'udito ha una risoluzione/sensibilità maggiore).
grazie a tutti
Se domini bene lo strumento il suonare è poco di più che fischiettare (ovviamente a seconda delle difficoltà del brano), e rispetto all'ascoltatore medio dovresti avere un orecchio molto più allenato ai dettagli.
Il discorso dell'intonazione è molto ampio, perchè esistono diversi modi di intonare e anche diversi modi di stonare.
C'è la stonatura dovuta ad un errore tecnico, dove è più la mano a "svirgolare" la nota, in quel caso il tuo orecchio si rende ben conto della stonatura ma non ci puoi fare nulla se non cercare di correggere il più velocemente possibile.
L'altra stonatura è quando suonando in un accordo non sai esattamente come accordare la nota con le altre intorno, oppure suonando una melodia hai in mente un'altra intonazione rispetto a chi ti ascolta.
Di solito il pubblico si ferma al primo esempio, la nota svirgolata, che è l'errore plateale e che non ha molto a che vedere con l'orecchio buono o no, dipende dalla consapevolezza tecnica nel momento del passaggio.
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sisi, questo è certo, infatti anch'io mi accorgevo fin da subito se sbagliavo o no. Però certe volte ci si sente Rostropovich(seeeee ) e si pensa di aver fatto bene, ma riascoltandoci abbiamo fatto tutt'altro.Cmq questo succede prevalentemente(o solo quasi) all'inizio.
Poi se si studia si possono fare passi da gigante, ma ci vuole impegno e passione
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