Ciao a tutti. Sono nuova del forum e volevo proporvi un quesito in merito all'impugnatura dell'archetto. A me hanno insegnato quella tradizionale, con il pollice chiuso tra il tallone e i crini dell'arco. Navigando su Youtube, ho visto che ci sono alcuni che tengono il pollice sotto il tallone. Provando questa nuova impugnatura, mi sono accorta che mi irrigidiva i movimenti del polso e costringendomi a muovere di piu' il gomito, PERO'... il suono era nettamente migliorato: non stentato e gracchiante ma chiaro e squillante, simile a quello emesso da un violino vero (o meglio, per non fare un torto al mio amato Lino) emesso da un violinista vero.
Voi consigliereste di sviluppare questa nuova impostazione oppure di insistere con quella tradizionale?
Impugnatura dell'arco alternativa
Grazie per le risposte e per le fotografie. Oggi ho chiesto alla mia insegnante, che ha trovato questo tipo di impugnatura parecchio scomoda aggiungendo che rende piu' difficile il controllo dell'arco. Ritornero' quindi a tenerlo come ho sempre fatto, anche se per 2 giorni avevo creduto di aver finalmente risolto il problema del suono. (c'e' da dire, pero', che lei tiene l'arco quasi a meta' e a volte, per certi pezzi, consiglia anche a me di spostare l'impugnatura in avanti - cosa che per mia parte trovo decisamente scomoda).
Ho pensato bene di comprarmi 'L'arte del Violino' di Flesch, scritto agli inizi del '900. Non lo studierò mai, diciamo che l'ho comprato 'per la biblioteca'. Da quel poco che ho letto però è bellissimo. Per quanto riguarda il modo di tenere l'arco, Flesch analizza i metodi tedesco, francese, e il nuovissimo (per quei tempi) metodo russo. Il russo è quello che adottiamo tutti oggi, ma allora era una grande novità. Se hanno un senso le magnifiche sorti e progressive, conviene adattarsi al metodo russo, fino a nuovo ordine.
Ciao io purtroppo ho un'impugnatura dell'arco molto distorta!!!
Ho il mignolo molto sollevato e l'indici fino alla terza falanke che totta l'arco!!!
La mia insegnate ha detto che non vorebbe farmi cambiare postura della mano quindi mi lascia con questa impugnatura!!
Secondo voi è giusto non far cambiare postura???
Ho il mignolo molto sollevato e l'indici fino alla terza falanke che totta l'arco!!!
La mia insegnate ha detto che non vorebbe farmi cambiare postura della mano quindi mi lascia con questa impugnatura!!
Secondo voi è giusto non far cambiare postura???
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_Ale_
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devi tener conto che tutti non possono tenere l'arco allo stesso modo. Il maestro mostra la corretta impugnatura, ma poi inevitabilmente la mano dell'allievo si deve adattare, anche con qualche modifica. Per farti un esempio, la mano di una ragazza alta 1 metro e 60 è diversa da quella di un uomo alto 2, ma entrambi possono suonare benissimo, ed ovviamente avranno impugnature differenti.
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"LeeVa"] ha scritto " Il suono va a posto col tempo, non disperare e porta pazienza, la strada è lunga per tutti[ "
Io appartengo a quella scuola che afferma che non esista un tipo di suono all'inizio ed un altro tipo di suono piu' avanti.Non c'e ragione al mondo per cui un principiante non debba avere un suono melodioso fin dal principio.
Io appartengo a quella scuola che afferma che non esista un tipo di suono all'inizio ed un altro tipo di suono piu' avanti.Non c'e ragione al mondo per cui un principiante non debba avere un suono melodioso fin dal principio.
Si questo e vero. Io mi riferivo al solo puro suono. l'intonazione il ritmo e l'interpretazione vengono col tempo, ma il bel suono si puo' anzi si deve ottenere subito.Io suono spesso con gli zingari e ti assicuro che anche con strumenti di nessun valore ed archetti indecenti hanno un suono fin da subito caldo e drammatico allo stesso tempo.
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Lutezia
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Stai dicendo che gli zingari con cui suoni hanno iniziato da poco a suonare e riescono già a cavare un buon suono? O stai dicendo che si può ottenere un buon suono anche da strumenti di bassa qualità? I due concetti non sono equivalentitalus ha scritto:Si questo e vero. Io mi riferivo al solo puro suono. l'intonazione il ritmo e l'interpretazione vengono col tempo, ma il bel suono si puo' anzi si deve ottenere subito.Io suono spesso con gli zingari e ti assicuro che anche con strumenti di nessun valore ed archetti indecenti hanno un suono fin da subito caldo e drammatico allo stesso tempo.
P.S. Non voglio fare polemica, sono in effetti molto curiosa sull'argomento, perché io sulla qualità del suono sputo sangue da anni. Con gli strumenti scarsi che avevo prima non dico che fosse impossibile, ma sicuramente era una bella impresa per un principiante ottenere un suono vagamente rotondo e gradevole (ovvio che la mia insegnante, pur nei limiti intrinseci degli strumenti, riusciva a farli suonare decentemente); passando poi a uno strumento di migliore qualità da un lato trovo più "facile" creare un suono migliore, ma dall'altro la maggiore ricchezza del suono che lo strumento è in grado di produrre mi fa sentire miei difetti che con gli strumenti di prima si confondevano con i limiti di emissione degli strumenti stessi.
Per quanto riguarda il modo di suonare degli zingari, ammetto di non conoscerlo per esperienza diretta ma solo per registrazioni, ma credo che il loro metodo di apprendimento sia molto diverso da quello della "scuola classica" e che in un certo senso il loro approccio favorisca un apprendimento "naturale", che punta subito principalmente sulla qualità del suono anche a scapito di imperfezioni tecniche. Però magari mi sbaglio, tu che ne conosci direttamente puoi correggermi ed approfondire il discorso, se ti va!
