studiare con accordatore elettronico

Dedicato a chi si avvicina per la prima volta agli strumenti ad arco.
Avatar utente
sage
Frequentatore
Frequentatore
Messaggi: 73
Iscritto il: sabato 22 giugno 2013, 0:00
Località: Palazzolo sull'oglio BS
Contatta:

Messaggio da sage »

credo sia componente fondamentale pure la condotta dell'arco, molte volte la nota sembra stonata,in realtà si tratta di poco appoggio o comunque problemi legati all'arco.
unendo tutte le componenti in gioco, mi trovo in seria difficoltà a riconoscere l'intonazione.
non mi resta che continuare ad educare l'orecchio, uno dei tanti motivi per cui ho deciso di suonare il violino...
La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c'è fuori [J. S. Bach]<br>
Avatar utente
Waterboy
Utente Registrato
Utente Registrato
Messaggi: 45
Iscritto il: giovedì 10 maggio 2012, 0:00
Località: Monfalcone (GO)
Contatta:

Messaggio da Waterboy »

Se ti può consolare anche io sono nella tua stessa situazione. :oops:

Sto studiando una serie di esercizi in 2 e 3 posizione, parto intonato e puntualmente mi ritrovo calante o crescente.
In pratica sbaglio una nota e costruisco tutte le successive in maniera stonata.
All'inizio usavo anche io l'accordatore, ma un pò mi impigriva e mi costringeva all'aggiustamento senza rialzare il dito, quindi ultimamente non uso più quel metodo e mi confronto spesso con le corde vuote.

Mi sembra di capire che bisogna sbatterci la testa e ricorreggersi mille volte, stando sempre attenti a riposizionare il dito e non a scivolare (in modo da acquisire la giusta memoria muscolare), prima o poi verrà naturale suonare la nota intonata....spero! :P

Ho notato anche che suonando più lentamente riesco ad intonare meglio (normalmente sono tentato di studiare subito veloce).
Avatar utente
sage
Frequentatore
Frequentatore
Messaggi: 73
Iscritto il: sabato 22 giugno 2013, 0:00
Località: Palazzolo sull'oglio BS
Contatta:

Messaggio da sage »

studiando scopro che per intonare devo prima assimilare mentalmente il movimento che le dita saranno chiamate a fare
quindi. sguardo generale al pezzo, concentrazione sul tempo, concentrazione sull'arco ed infine concentrazione sull'intonazione...
non riesco a concentrarmi su più aspetti contemporaneamente...
metodo lento e macchinoso ma utile...
sto cercando di abbandonare l'accordatore, ma mi accorgo che ho memorizzato alcune note calanti (ad es. il re sulla seconda corda) quindi credo sia crescente invece è perfetto..bah

waterboy, ti assicuro che è consolante sapere che non si naufraga in solitaria, condividere il disagio è alla base del benessere :lol:
La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c'è fuori [J. S. Bach]<br>
Avatar utente
Waterboy
Utente Registrato
Utente Registrato
Messaggi: 45
Iscritto il: giovedì 10 maggio 2012, 0:00
Località: Monfalcone (GO)
Contatta:

Messaggio da Waterboy »

sage ha scritto:studiando scopro che per intonare devo prima assimilare mentalmente il movimento che le dita saranno chiamate a fare
quindi. sguardo generale al pezzo, concentrazione sul tempo, concentrazione sull'arco ed infine concentrazione sull'intonazione...
non riesco a concentrarmi su più aspetti contemporaneamente...
metodo lento e macchinoso ma utile...
sto cercando di abbandonare l'accordatore, ma mi accorgo che ho memorizzato alcune note calanti (ad es. il re sulla seconda corda) quindi credo sia crescente invece è perfetto..bah

waterboy, ti assicuro che è consolante sapere che non si naufraga in solitaria, condividere il disagio è alla base del benessere :lol:
Si, sapere che anche qualcun altro ha lo stesso problema mi consola... :lol:
Anche io mi sono accorto che avevo memorizzato delle note calanti e le ho corrette.
Comunque non scoraggiamoci, a forza di correggere le note stonate ce la faremo...anche se è snervante non ci resta altro da fare! :roll:
Avatar utente
sage
Frequentatore
Frequentatore
Messaggi: 73
Iscritto il: sabato 22 giugno 2013, 0:00
Località: Palazzolo sull'oglio BS
Contatta:

Messaggio da sage »

esistono pure dei software per allenare l'orecchio, per linux conosco GNU solfege....
ovviamente nulla sostituisce l'educazione dell'orecchio attraverso lo studio, assolutamente fondamentale :old:
keep playing :viol:
La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c'è fuori [J. S. Bach]<br>
Avatar utente
talus
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 291
Iscritto il: sabato 26 aprile 2008, 0:00

Messaggio da talus »

Suonare il violino con intonazione perfetta, in modo fisico e' impossibile.
Il suonare intonato e' una correzione velocissima del suono, l'ideale con un vibrato verso il suono intonato.
Provate ad accendere l'accordatore su una qualsiasi registrazione di un grande violinista e rimarrete a bocca aperta, destano l'impressione di suonare intonati ma l'accordatore segnala un altra storia.
Avatar utente
sage
Frequentatore
Frequentatore
Messaggi: 73
Iscritto il: sabato 22 giugno 2013, 0:00
Località: Palazzolo sull'oglio BS
Contatta:

Messaggio da sage »

diciamo che il vibrato, oltre ad essere un abbellimento tecnico è anche un buon escamotage per coprire qualche stonatura...

esperimento interessante, proverò a sottoporre all'accordatore qualche registrazione presa dalla rete
La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c'è fuori [J. S. Bach]<br>
Avatar utente
Waterboy
Utente Registrato
Utente Registrato
Messaggi: 45
Iscritto il: giovedì 10 maggio 2012, 0:00
Località: Monfalcone (GO)
Contatta:

Messaggio da Waterboy »

talus ha scritto:Suonare il violino con intonazione perfetta, in modo fisico e' impossibile.
Il suonare intonato e' una correzione velocissima del suono, l'ideale con un vibrato verso il suono intonato.
Provate ad accendere l'accordatore su una qualsiasi registrazione di un grande violinista e rimarrete a bocca aperta, destano l'impressione di suonare intonati ma l'accordatore segnala un altra storia.
Mi starebbe anche bene fare la correzione col vibrato, tuttavia il mio problema è che stono una nota X e poi finisco col costruire le restanti note su quella stonata (rispettando i toni e semitoni)....l'unica soluzione che sto trovando utile è controllare con la corda vuota ogni tanto....
Avatar utente
sage
Frequentatore
Frequentatore
Messaggi: 73
Iscritto il: sabato 22 giugno 2013, 0:00
Località: Palazzolo sull'oglio BS
Contatta:

Messaggio da sage »

siamo proprio sulla stessa barca, toni e semitoni rispettati, ma se la nota di partenza non è intonata, non ce ne facciamo nulla degli intervalli....
mi stupisco come ogni tanto mi accorga di imperfezioni minime e molte volte non mi accorga di errori nell'ordine del semitono, resta il fatto che se mi concentro sull'intonazione perdo arco e tempo..
La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c'è fuori [J. S. Bach]<br>
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12660
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

per me il miglior modo di allenare l'orecchio è quello di esercitarlo sulle quinte e sulle terze, anche a prescindere da un La bene accordato a 440hz. Il pregio del violino è quello di poter emettere qualsiasi nota entro qualsiasi intervallo, non a caso il violino è uno strumento che deriva dall'area mediterranea, dove la musica ha intervalli che aggirano intorno al quarto di tono e spesso anche meno. Un bel modo di curare l'intonazione è anche quello di studiare le posizioni facendo portamenti molto prolungati.
Sembra strano ma l'ho verificato di persona: se impari a vedere il violino come uno strumento capace di emettere suoni senza soluzione di continuità, anche lo strumento stesso pare "accorgersene" e inizia a suonare meglio.
andante con fuoco
nellavion
Utente Registrato
Utente Registrato
Messaggi: 1
Iscritto il: venerdì 14 giugno 2013, 0:00

Messaggio da nellavion »

ogni tuo intervento e' uno spasso, cxxxxxxx

(messaggio editato dall'amministratore, ma salvato in originale 07/07/2013)
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12660
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

c'è chi si iscrive solo per insultare e lo fa da anni. Ma questi prezioni contributi sono comunque salvati e vanno a far parte di una corposa documentazione.
Chiedo scusa per l'OT.
andante con fuoco
Avatar utente
sage
Frequentatore
Frequentatore
Messaggi: 73
Iscritto il: sabato 22 giugno 2013, 0:00
Località: Palazzolo sull'oglio BS
Contatta:

Messaggio da sage »

OT assolutamente necessario, non dovresti essere tu a chiedere scusa Claudio, ma qualcun altro.

tornando all'oggetto, Claudio potresti spiegarmi cosa intendi con "studiare le posizioni con portamenti prolungati"?
"senza soluzione di continuità" intendi la possibilità di suonare intervalli diversi dal tono e semitono, cioè qualsiasi intervallo possibile?
grazie in anticipo per i chiarimenti
La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c'è fuori [J. S. Bach]<br>
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12660
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

Io quando studiavo il violino, impiegavo il mio tempo più a giocarci che a studiarci e quindi osavo cose che avevo visto e sentito altrove, ma che ovviamente non sottoponevo al mio insegnante di turno. Tra questi "giochi" c'era appunto il cosiddetto "portamento", cosa che nello studio odierno non sembra più molto accettata perchè si segue una concezione un pò "cinese" del suono, e che consiste nel prendere due note su una stessa corda facendo scivolare il dito lungo di essa emettendo un suono crescente o decrescente. I violinisti delle precedenti generazioni o quelli prevalentemente dediti a musica di intrattenimento abusavano perfino del portamento, come pure di un vibrato un pò troppo pronunciato e quasi meccanico che si riproponeva a piè sospinto fino a venire a noia. Però alcuni insegnanti quando ti introducono allo studio delle posizioni ti spingono ad insistere sui portamenti e a farlo con lentezza fino a fermarsi sulla nota giusta. Questo ad esempio si fa benissimo in terza posizione. Con gli anni ho notato che il praticare questi "giochi" ha notevolmente giovato alla mia intonazione e soprattutto a percepire meglio quella degli altri, cosa utile quando si è in concerto e per qualche motivo ci si sente a disagio e non si sa spiegare perchè, salvo capire subito che quel violinista è poco intonato.
andante con fuoco
Giovanni16
Utente Registrato
Utente Registrato
Messaggi: 46
Iscritto il: venerdì 28 settembre 2012, 0:00

Messaggio da Giovanni16 »

I portamenti, quando non si studia ancora il violino ma si è appassionati di musica, si tende a credere che sono importanti e che si potrebbero aggiungere alla propria interpretazione, come una specie di manierismo vocale. Poi studi e fai solo quello che ti dicono gli insegnanti e i portamenti, anche quando ci sono, non li ascolti più. Smettono qualsiasi valore espressivo. Ho notato che gli insegnanti fanno cambiare posizione diminuendo al minimo la pressione del dito sulla corda e anche la pressione dell'archetto. Il suono del portato risulta debole e impercepibile. In fondo questo vale anche per il canto: bisogna quasi ricordarsi dell'esistenza dell'effetto per aggiungerlo a tale romanza o canzone famosa. Al minimo abuso piovono critiche a non finire. A pensarci, l'unico modo accettato per sentire dei portamenti, è presso le Ondes Martenot, uno strumento monofonico che non prevede uno stacco tra una nota e l'altra. Il repertorio per questo strumento, però, non suscita particolare allegria. Vedi Honegger ecc.
Rispondi