vernici e preparazioni...

Non solo barzellette sui violisti, please :)
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Giuliano
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vernici e preparazioni...

Messaggio da Giuliano »

così per evitare troppe barzellette sulle viole, e per iniziare un topico in questo foro, parlerei un po' di liuteria, dove questa si miscela pericolosamente colla culinaria e la piromania. E poi, visto che costruisco (ha ha) una viola, non sono poi così tanto fuori topico.

Allora, per ora una domanda:

Claudio (e chi altri?), cosa ne pensi del metodo di sfregare uno spicchio fresco d'aglio sul legno (in particolare la tavola armonica) per evitare che la vernice venga assorbita (troppo) dal legno stesso, con conseguenti disuniformità? [m'è venuta in mente 'sta storia perché mi sono appena fatto un intruglio che appunto contiene aglio] Insomma, una soma d'ail (scusate l'assenza d'accenti) sui generis.
chomp chomp.

Questo trucco fu inventato da qualche pittore, e, come diceva il mio amico che me lo riferì tempo fa, chissà cosa aveva in mente il primo che sfregò l'aglio su un ritratto papale... :evil:
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claudio
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Messaggio da claudio »

Non sapevo nulla dell'uso dell'aglio come turapori, però so con certezza che il succo d'aglio aumenta le proprietà adesive della colla animale e dell vernici in genere. Se non ricordo male, i pittori usavano strofinare la superficie dei quadri con l'aglio prima di applicarvi la vernice. Può darsi quindi che l'uso dell'aglio in liuteria abbia la sua ragion d'essere :)
Ciao.
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Giuliano
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Messaggio da Giuliano »

appunto, credo che sia la proteina alliinase che abbia l'effetto adesivo. Forma anche dei bei cristalli (vedi http://www.embl-hamburg.de/~msweiss/pro ... arlic.html).
Anzi, mettiamola qui:
Immagine
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claudio
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Messaggio da claudio »

domanda al volo per giuliano: com'è che sei arrivato a costruire una viola?
Ciao.
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Giuliano
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Messaggio da Giuliano »

claudio ha scritto:domanda al volo per giuliano: com'è che sei arrivato a costruire una viola?
Ciao.
la risposta purtroppo non può essere proprio al volo... è un po' lunga.
A parte l'amore per la musica, la mania per gli strumenti musicali, l'aver studiato da bambino per due anni il violoncello (non domandare...)... m'ero fatto costruire uno shed in mattoni (come si chiama la casupola porta attrezzi nei giardini inglesi) in fondo al giardino a Cambridge, ed un mio amico m'ha detto "ma allora, non t'eri fatto quello shed per farci un laboratorio dove costruire un violoncello?". Lui conosceva bene il figlio di Juliet Barker, e così nell'autunno 2002 ho iniziato il corso! Poi per la viola in particolare, ho subito pensato che iniziare dal violoncello fosse strafare, e poi ci sono troppi violini e Juliet è una violista, e soprattutto in un quartetto ci vuole una viola...
Ovviamente c'è una base di manualità ed un piacere nel costruire cose.
And what about you? Non dirmi che ti sei messo a leggere il Sacconi così. Ci saranno state pure delle basi e dei motivi per diventare un liutaio.
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claudio
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Messaggio da claudio »

io ho cominciato ad appassionarmi di liuteria nel 1984, studiavo violino privatamente. Siccome avevo bisogno di uno strumento migliore, cominciai a spulciare tra i libri della mia insegnante, fu in quel momento che mi venne l'idea di costruirmene uno. Consultai gran parte della bibliografia fino ad allora disponibile, così conobbi il libro di Sacconi. Sono entrato nel mondo liutario professionale nel 1991, dopo avere costruito circa una decina di strumenti. Fino ad oggi ho costruito circa 120 strumenti.
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Giuliano
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Messaggio da Giuliano »

Bellissimo il libro di Sacconi, molto leggibile.
Vedo in altri posts che ti occupi anche di restauro. Ecco, quella credo che sia un'arte ben più critica della liuteria in sè. Una cosa e fare, anche sbagliando, un'altra è rischiare di disfare pezzi unici!

Poi ti volevo domandare, non mi pare che ci siano gruppi (usenet o analoghi) veri e propri di liuteria (non includo nel termine il costruire chitarre elettriche solid-body e simili), eppure sarebbe, se non infestato di politica, una cosa interessante ed utile. O forse i liutai sono troppo riservati, soprattutto sulle loro formule di vernici etc., da portare contributo ad una discussione aperta sul proprio lavoro?
Per lo meno si potrebbero organizzare bevute!
What d'ya think? :chrs: :alc:
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claudio
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Messaggio da claudio »

Il restauro è cosa delicata e pericolosa, a tutti gli effetti. Tra i lavori che ho fatto, quello più importante fu quello della viola Casini. Era ridotta maluccio, poverina, però con una certa attenzione è potuta ritornare a suonare decentemente. Secondo me, l'importante in un restauro è il rispetto dell'oggetto. Se hai il rispetto dell'oggetto, non ti viene tanto naturale sverniciare uno strumento originale e poi verniciarlo con la tua vernice. Oppure vedi che il manico ha qualche problema e allora è meglio cambiarlo con uno nuovo tout court. Insomma, va valutato caso per caso, il risultato finale sarà sempre quello di uno strumento invecchiato, non di uno strumento "riportato a nuovo". Non so se mi sono spiegato.
Ad esempio, nei restauri pittorici si tende molto a "riportare a nuovo" e questo non mi sembra un grande vantaggio per le opere stesse, le quali hanno sopravvissuto benissimo (o quasi), per 400 o 500 anni, rischiando di vederle rovinare nei prossimi 30 anni. Ad esempio, molti affreschi degli scavi di Pompei hanno subito un degrado notevolissimo da 30 a questa parte.

Per quanto riguarda il gruppo dei liutai, una volta esisteva una mailing list di cui facevo parte e sembrava funzionare benino. Poi sorsero alcune controversie e tutto morì lì. La prossima settimana spargerò un pò la voce e vedremo di dare a questo sito una maggior diffusione.
Io non ero riservato, ma confesso che con il tempo lo sono diventato abbastanza, anche se non ho mai fatto segreti dei miei "segreti".
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Messaggio da Giovi »

Scusate se vado già off topic.......sapete se è rintracciabile ed evntualmente dove posso trovare il libro di Sacconi, per adesso mi sono affidato solo a qualche quaderno di liuteria e a pochi altri libretti trovati online
grazie ciao

PS Anche se il sito è molto giovane ne sono già entusiasta......complimenti all'autore
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claudio
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Messaggio da claudio »

Per quanto ne so io, l'edizione italiana del libro di Sacconi è già da tempo non più disponibile. Invece per l'edizione inglese qualcosa si trova sempre in giro, hai provato alla Libreria del Convegno, oppure a CremonaBooks? Prova a cercare il telefono con le pagine bianche, il sito di Cremonabooks è molto trascurato e non sembra dare indicazioni utili.
Cmq se ti posso essere d'aiuto puoi chiedere anche a me, così cogliamo anche l'occasione per discuterne.

Addendum: forse Majo, che lavora in una libreria fornitissima potrebbe darci qualche indicazione utile. Il libro in questione è:
"I segreti di Stradivari" di Simone F. Sacconi ed. Libreria del Convegno Cremona. In inglese è "The secrets of Stradivari".

Ciao.

ps
le due librerie sono di Cremona.
Giovi
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Messaggio da Giovi »

Grazie per le preziose informazione intanto provo a telefonare cremonabooks (sul sito il libro è menzionato.....sperem)
ciao
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Libro Hill

Messaggio da Alfredo »

Giovi ha scritto:Grazie per le preziose informazione intanto provo a telefonare cremonabooks (sul sito il libro è menzionato.....sperem)
ciao
Pochi giorni fa sono capitato su un sito strano dove credo sia il libro di Hill su Stradivari che stai cercando in formato web pronto da scaricare, o almeno una grande parte (non conosco l'originale).

http://www.celloheaven.com/hill/index.htm
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