Archetto e mano dx.

da Bach a Kodaly, uno strumento di incredibile bellezza.
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monachicchio
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Archetto e mano dx.

Messaggio da monachicchio »

Carissimi,
chi ha voglia di darmi qualche dritta?
Sono proprio al primo mese di studio, e ho tanta difficoltà con la mano dx: l'archetto scivola su e giù sulle corde , invece di restare parallelo come dovrebbe e di conseguenza...raschiamenti,sibili e rumori inquietanti e molesti... :oops: Il fatto è che qualche volta sta dritto, ma per puro caso.Cioè non riesco a capire come tenere la spalla,il braccio e mano dx per controllare VOLONTARIAMENTE l'archetto :?: .L'insegnante mi ha consigliato di guardarmi allo specchio e lo faccio ,ma non riesco a "sentire" con la dx quando l'arco e'parallelo.Non so se mi sono spiegata.
E quanto tempo dedicate voi all'esercizio quotidiano?Io è tanto se riesco a farlo un'ora circa 8O , ma faccio poco....è più il tempo che aggiusto le mani di quanto suoni.

Grazie a chi mi darà qualche consiglio.
:P :P :P Ciao!!!
:ciao2:
Alessandra
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marce
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Messaggio da marce »

Ciao,
innanzitutto benvenuto in questo meraviglio forum. Lascia che ti dica di non scoraggiarti e di provare e riprovare vedrai che i risultati arriveranno.

Io suono il cello solo da un paio di anni e ti garantisco che solo ora (sono un pò tardo :cry: ) riesco ad avere un controllo appena appena accettabile dell' archetto ed a capire come impugnarlo per evitare i problemi che tu descrivi, nei quali sono passato anch'io e credo chiunque altro.

Una cosa che ho imparato, per lo più guardando violoncellisti in orchestra (e ne ho visti diversi) e che non esiste una posizione della mano destra "millimetrica", ciascuno lo impugna in maniera leggermente differente, qualcuno passa i crini al centro tra ponte e tastiera, qualcun altro passa più verso la tastiera.

Personalmente (e non sto assolutamente dicendo che sia il metodo in assoluto migliore) impugno l'arco nel seguente modo:

Il mignolo si sistema sulla bacchetta, sopra il tallone.
L'anulare è più o meno sistemato sull'occhio parigino
Il medio lo metto nell' incavo del tallone, molto schiacciato a destro, non al centro dell'incavo, quasi a formare un anello con il pollice che si contrappone dall' altra parte.
L' indice infine lo appoggio sui fili argentati (non so come si chiamino).

Per la mia mano, la mia forza, il peso dell' archetto, trovo questa posizione riposante e di miglior controllo rispetto ad altre ...

Attendiamo anche altri suggerimenti in merito ... Secondo me scoprirai che la posizione si insegna per sommi capi e poi si aggiusta sulle proprie caratteristiche col tempo ... quanto meno a me è successo così

Ciao
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L'archetto

Messaggio da monachicchio »

Grazie, Marce.Mi sono copiata le tue spiegazioni e stasera cercherò di fare la prova ,quando studio. :badv: Sono confortata dal fatto che anche tu abbia avuto gli stessi problemi,a volte pensodi essere un caso disperato....
:oops:

Ancora grazie e Buona giornata! :ciao2:

Alessandra
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marce
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Re: L'archetto

Messaggio da marce »

monachicchio ha scritto:a volte pensodi essere un caso disperato....
:oops:
... e chi non lo è? :lol:

non dare, ripeto, per scontato che la "mia" postura sia anche la "tua" postura. Se non ti piace o ti fa male, non forzare ...

facci sapere
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monachicchio
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Messaggio da monachicchio »

Ciao! :ciao2:
Ho provato la tua tecnica, diciamo che è un po' come "vorrei" fare io :dho: , e le dita restano così per i primi 5 minuti , dopo di che si stringono, e in più girano verso sinistra... : :inca:
Ho mani piccole, ma penso che prima o poi si riesca a tenere l'archetto correttamente,perciò continuo a esercitarmi.Comunque ancora grazie delle tue spiegazioni: sei stato chiarissimo! :idea:

A presto!! :P
Alessandra
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Barbamarco
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Messaggio da Barbamarco »

Un buon esercizio è anche quello di mettere l'arco sulla corda in corrispondenza della punta, avendo cura che sia perpendicolare alla corda, tenerlo ben saldo con la mano sinistra e poi far scorrere la mano destra sulla bacchetta. In questo modo abbiamo la possibilità di vedere che percorso e che movimenti devono fare la mano, il braccio e la spalla per far si che l'arco resti diritto. Dopo aver fatto questo esercizio un pò di volte, provare a tirare l'arco normalmente.
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monachicchio
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Messaggio da monachicchio »

Barbamarco,che idea geniale!
Ci provo appena metto le mani sul violoncello!
Grazie!!!Ciao!
Alessandra


:ciao2:
Furcas
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Messaggio da Furcas »

ah yeah barbamarco... è la stessa cosa che mi aveva suggerito la mia insegnante... ed è molto utile per capire il movimento di tutto il braccio
Starway
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Re: Archetto e mano dx.

Messaggio da Starway »

monachicchio ha scritto:Carissimi,
chi ha voglia di darmi qualche dritta?
Sono proprio al primo mese di studio, e ho tanta difficoltà con la mano dx: l'archetto scivola su e giù sulle corde , invece di restare parallelo come dovrebbe e di conseguenza...raschiamenti,sibili e rumori inquietanti e molesti... :oops: Il fatto è che qualche volta sta dritto, ma per puro caso.Cioè non riesco a capire come tenere la spalla,il braccio e mano dx per controllare VOLONTARIAMENTE l'archetto :?: .L'insegnante mi ha consigliato di guardarmi allo specchio e lo faccio ,ma non riesco a "sentire" con la dx quando l'arco e' parallelo.Non so se mi sono spiegata.
E quanto tempo dedicate voi all'esercizio quotidiano?Io è tanto se riesco a farlo un'ora circa 8O , ma faccio poco....è più il tempo che aggiusto le mani di quanto suoni.

Grazie a chi mi darà qualche consiglio.
:P :P :P Ciao!!!
:ciao2:
Alessandra
Non per togliere merito al forum che e' stupendo. Scusa ma hai un insegnate? Non sarebbe buono parlarne con lui? Ci sono diversi metodi tutti efficaci ma magari solo qualcuno buono per le tue caratteristiche. Una volta addirittura si usava il bowguide, c'e' chi usa lo specchio, chi dotato di molto talento si fa guidare dall'orecchio, nel senso che sente il miglior suono che inevitabilmente e' dato da un ottimo grip. L'insegnante ti aiuterà a scaricare anche bene il peso, sono tutte cose che vanno fatte benissimo e con molta coordinazione ma assolutamente senza cervelloticità se no quest'ultima te la porti appresso e ti bloccherà per la vita. Insomma questa e' la fase più delicata ed io non lesinerei nel pagare qualcosa ad un ottimo Maestro ( se quello del conservatorio magari non può usufruire di molto tempo date le lezioni collettive). AFFINALE: stai attentissima che questa fase e' la più delicata (mi ripeto). Allo stesso tempo non devi mai dimenticare che la musica e' gioco, ma per giocare bene bisogna imparare la tecnica. Fammi sapere.
P.S.: Non so che arco hai (da evitare possibilmente quelli in carbonio) o che cello hai ma cerca di innamorarti sempre di un bel suono, pretendi da te sempre un bel suono e sarai in futuro la migliore insegnante di te stessa. Ascolta gli armonici che sviluppa una corda a vuoto. LAVORA TANTISSIMO SULLE CORDE VUOTE. Tieni l'arco sempre aderente ma non schiacciare (questo se hai un discreto arco e cello) se no poi con un buon cello ammazzerai gli armonici. Senti sempre il peso dell'avambraccio scaricarsi sull'arco. Fai il giusto movimento di polso che non deve stare imbalsamato (pero' dipende da che scuola viene il tuo insegnante...) Per quanto riguarda la spalla diciamo che non dovrebbe muoversi. C'e' chi come mia figlia invece ha un modo molto "violinistico" di suonare, molto contrastante con il metodo Alexanian, quindi contro la tradizione "tenaglia-pinza". Il grande Slava quando venne a Napoli e si chiuse in una stanza, meraviglio' tutti stando per molto tempo solo sulle corde vuote. Questo per chi pensa che sia una cosa che si fa solo all'inizio. Per quello che posso, cercherò di esserti d'aiuto.
P.P.S.: Quanti anni hai? Usi un 4/4 ?
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monachicchio
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Messaggio da monachicchio »

Grazie delle preziose dritte, Starway! :pray:
In effetti ho una brava insegnante ( scuola russa, perchè lettone di Riga)Lei dice di avere pazienza che tutto verrà con l'esercizio e la tecnica, ma a me piace sentire un pò le esperienze degli altri principianti o degli esperti che possono saper trovare la parola giusta che " ti illumina"..
La mia insegnante dice che sia cello che archetto sono molto buoni, per una principiante,e li ho presi sul sito tedesco " Mezzo-forte.de".Il cello è David Lien, coreano, mi pare e l'archetto sinceramente non so, mi pare di legno, ma scusa sono veramente un'ignorantona!!!
Ascolterò senz'altro i tuoi consigli, dalle tue parole si capisce che sei un musicista esperto e che ami molto la musica.
Adesso il colpo finale:sono un pochino tardocca: ho 54 anni!!E non un grande talento, anzi il minimo.Anni fa ho studiato chitarra, ho dato il V°anno ma poi non ho più continuato.
Ora prima di rimbambire completamente, volevo almeno provare questo meraviglioso strumento che mi è sempre tanto piaciuto e che non avevo mai osato imparare.Mi sono detta: alla mia età posso concedermi qualsiasi pazzia.
E ho un 4/4.
Ho anche io un figlio 18enne che ha appena cominciato ora col piano-poi suona anche la chitarra elettrica cogli amici, e insomma , ho deciso di fare anche io la mia parte di fracasso musicale....per la gioia dei vicini!!! 8O :badv: :oops:
Comunque ancora grazie,mi sento "onorata" quando mi rispondono persone come te.

Buona giornata e a risentirci!
Alessandra di Ivrea (TO)
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Barbamarco
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Messaggio da Barbamarco »

Che strano....in 20 anni di conservatorio, per quanto riguarda la materia principale, ho sempre fatto lezioni individuali....Inoltre, scusa, che cosè la tradizione "tenaglia-pinza"?
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Gaiachan
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Re: Archetto e mano dx.

Messaggio da Gaiachan »

Starway ha scritto:(da evitare possibilmente quelli in carbonio)
e perchè :?:
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Messaggio da Starway »

Barbamarco ha scritto:Che strano....in 20 anni di conservatorio, per quanto riguarda la materia principale, ho sempre fatto lezioni individuali....Inoltre, scusa, che cosè la tradizione "tenaglia-pinza"?
In 20 anni di conservatorio avrai fatto lezioni individuali... e' chiaro mica volevi vedere tutti insieme che suonano magari uno dei 113 studi o un Piatti... pero' e' risaputo che il tempo dedicato ad ogni allievo non e' sicuramente l'ora o piu' che dedica il maestro privato. La pinza e la tenaglia e' la vecchia teoria (di solito anche di quelli che si rifanno all'Alexanian) che la mano destra deve essere come una pinza per l'arco e la sinistra come una tenaglia sul manico. Non lo dico io ma persone che hanno fatto la storia del violoncellismo.
N.B. Io "sarei" per le istituzioni pubbliche ma purtroppo non funzionano.
Passi che comincerebbero a novembre e finirebbero a giugno... passi che fra riunioni ed altre assenze si fa la meta' di quel poco previsto...
Alla fine se ci tieni a tuo figlio (e se pur con molti sacrifici puoi permettertelo) lo porti da un maestro privato. Si aggiunga purtroppo che in molti conservatori i maestri ( anche di altri strumenti) non sono per niente all'altezza. Ovviamente nulla di personale, non conoscendoti. Anzi sarei felice di essere smentito essendo un cittadino che paga le tasse e sarebbe ben contento di vedere un qualcosa che finalemente funzionasse in Italia.
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Re: Archetto e mano dx.

Messaggio da Starway »

Gaiachan ha scritto:
Starway ha scritto:(da evitare possibilmente quelli in carbonio)
e perchè :?:
Perché? Per me non sono nemmeno da reputare archi. Prova ad avere tra le mani da un Sartory fino al piu' misero (in proporzione) Morizot e vedrai che non lo domanderai più. Scusami. Non e' che voglia fare il "grande di Spagna", non ho detto che bisogna essere ricchi o si debba per forza avere il "meglio" pero' insegnare ai ragazzi che con qualche sacrificio in più, mettendo da parte qualcosina, si possa arrivare ad avere un discreto arco che possa anche valorizzare il suono di uno strumento (si perché molti si fanno in quattro per uno strumento magari anche buono ma poi trascurano l'arco proprio perché non ne individuano l'importanza) mi sembra cosa buona e giusta. Ovvio se proprio si parte con un cello cinese si può anche partire con un carbonio ma poi si dovrebbe passare di pari passo ad uno magari buonino di atelier ma con un arco in legno per cominciare a percepirne le vibrazioni. Questo e' il mio umilissimo pensiero., poi...
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Barbamarco
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Messaggio da Barbamarco »

Allora facciamo un discorso di lezioni individuali brevi....perchè, a rigor di logica, la lezione collettiva è quando un insegnante tiene lezione a più allievi contemporanemente...no? Per esempio; teoria e solfeggio è una lezione collettiva come anche armonia complementare... mentre invece nella lezione di strumento il maestro dedica la sua attenzione ad un allievo per volta, e quindi è una lezione individuale...mi sbaglio? Poi che per ovvi motivi sia ,purtroppo, breve o, che uno suoni uno studio dei 113 o un capriccio di piatti è un altro discorso....
Guarda...questa teoria non l'avevo proprio mai sentita...ma la sosteneva proprio Alexanian? Io sono stato impostato da un allievo di Navarra. poi dopo il dlploma, per tre anni, ho fatto lezione con quello che è stato il primo violoncello della Rai e insegnante di conservatorio che come scuola arriva proprio da quelli che hanno fatto la storia del violoncellismo, ho seguito delle masterclass con un allievo del grande Slava...ma la teoria della tenaglia pinza non mi è mai giunta alle orecchie...forse non sono stato attento...anche perchè penso che se, nel suonare , le nostre mani si dovessero comportare come questi due utensili da lavoro tutto quello che rimedieremmo sarebbe una bella tendinite...specialmente nella mano sinistra....e attenzione agli insegnanti privati perchè ci sono quelli che volutamente annacquano le lezioni per tenersi gli allievi a lungo e vedersi le lezioni pagate...
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