Testore

da Bach a Kodaly, uno strumento di incredibile bellezza.
Testone
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Testore

Messaggio da Testone »

Salve a tutti, innanzitutto mi presento, sono di Milano, il mio nome è Luca e sono un violoncellista.

trovo questo forum molto intreressante, ben curato e ricco di passione.

sono possessore di un presunto Carlo Antonio Testore del 1751

è già da più di sei mesi che ne sono possessore e che cerco disperatamente informazioni/documentazioni riguardo alla liuteria di scuola milanese (ovviamente Testore) cercando di capire, almeno approssimativamente, i caratteri peculiari di questi strumenti.

cercando sul forum con la parola chiave "testore" sono andato a spulciarmi diversi topic aperti da alcuni utenti. ..ebbene ho trovato una serie di spunti interessanti riguardanti le tecniche di costruzione/caratteristiche di questi strumenti in comune con il mio.

il mio violoncello ha il filetto sul fondo disegnato (!) al contrario della tavola in cui il filetto è "vero";
sul fondo, fasce e riccio le marezzature prevalentemente non sono vere ma dipinte (proprio come se fossero "pennellate" ne più ne meno"), in alcuni punti si mescolano a quelle reali.
il fondo dovrebbe essere in ontano mentre le fasce in salice ed il piano nel comune abete...

anche se proprio nel piano viene il bello...il violoncello ha un'enorme spaccatura centrale (chissà quanto tempo fa rattoppata) a forma di uovo tra le due "f" che abbraccia il ponte e che si estende per quasi metà dell'altezza del violoncello...

il suono, il timbro e la sua proiezione sonora sono state per me fulminanti.

aspetto pareri e commenti anche negativi.
Ultima modifica di Testone il martedì 3 ottobre 2023, 22:00, modificato 4 volte in totale.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Non so il tuo strumento sia un Testore o meno, ma secondo me minaccia di essere italiano. A parte il fatto che ha sofferto moltissimo, trovo interessante la forma, che mi ricorda vagamente i Montagnana.
Il tipo di riparazione, contrariamente a quanto si può credere, è abbastanza tipica, infatti se non si vuole sostituire la tavola armonica, si ricorre a questo tipo di "rattoppi", solo che in questo caso è stato fatto piuttosto maluccio. Ma se lo strumento suona e non è stato pagato molto, io direi che va bene anche così.

Riguardo ai Testore non so dirti molto di più, se non che essi erano noti per la costruzione di strumenti economici, da qui la mancanza del filetto sulla tavola armonica. Inoltre i loro strumenti erano caratterizzati da spessori molto forti che poi sono stati adeguatamente "ripristinati" dai restauratori delle epoche successive.
andante con fuoco
Testone
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Messaggio da Testone »

grazie per la risposta claudio, anche a me questo cello dà l'impressione di avere subìto "molto" lungo gli anni...è vero quando dici che la forma di ricorda molto da vicino il modello Montagnana (...che cose strane...)...
trovo curiosa la tua frase "minaccia di essere Italiano"...non ho capito bene il senso :wink: ...invece non pensavo che questa tipologia di "rattoppo" (sulla tavola) fosse "comune" o tipica come hai detto tu...mi sa anche che chi ha eseguito il rattoppo, nel tentativo di copiare la vernice preesistente nella parte centrale(quella sostituita) abbia aggiunto troppo nero...non sono un esperto ma è come se il centro del violoncello sia rimasto più scuro rispetto alla parte lungo i bordi (le mie foto non fanno fede...)...

mi sono scordato di altre due piccole domande/curiosità da chiedervi riguardo a questo strumento (oddio in realtà ce ne sarebbero altre :twisted: ):
- anche se non si nota benissimo dalla foto, il fondo di questo violoncello sembra presentare delle atipiche marezzature lungo quasi tutto il bordo...non è che sono colpetti di sgorbia?(ora posto qualche altra foto)
- sia il fondo sia la tavola di questo strumento sembrano "debordare" (spesso anche di molto) in alcuni punti ed alcune volte non corrispondere alle curvature delle fasce...cosa ne pensate?

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claudio
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Messaggio da claudio »

La "minaccia" non è assolutamente in senso dispregiativo, era solo un'osservazione ironica sul fatto che lo strumento pur essendo molto malridotto, conserva una sua personalità.

Nell'epoca stradivariana si preferiva sostituire una tavola danneggiata piuttosto che riparata, è solo nell'800 e con l'innalzarsi del valore degli strumenti che si decide di conservare ad ogni costo l'originalità dello strumento. Per questa ragione si affinarono moltissimo le tecniche di restauro e riparazione e non è raro il caso in cui si assiste ad interventi "miracolosi", in cui si vedono letteralmente sparire buchi e ogni sorta di danneggiamenti.

Nel tuo caso però la riparazione è stata fatta senza troppi complimenti, la "toppa" è fin troppo visibile.

Osservando il particolare del fondo, si scorge il filetto disegnato e la tracce trasversali della spugna imbevuta del mordente che fu usato per tingere il legno. Mi sembra che sia legno di pioppo e non acero, perdipiù tagliato di scorza e non radialmente. E' probabile che il fondo non sia originale. Il fatto che il bordo sia disuguale lungo le fasce è da attribuire alle operazioni di apertura e chiusura dello strumento e alla poca accuratezza con cui è stato fatto tutto il lavoro.

Le tracce di sgorbia e pialletto sembrerebbero il tentativo di adattamento di un fondo appartenente ad un altro strumento.
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Messaggio da Marko90 »

mi sembra un violoncello interessante....sei uno dei pochi che posta foto DECENTI che possano permettere a Claudio di dire la sua in modo chiaro!!!! :D
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Alfredo
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Re: il Testone bucato...

Messaggio da Alfredo »

Ciao, mi hai scritto un messaggio privato ma ora che leggo il tuo post del cello bucato mi sono ricordato di te, eravamo a cena insieme a Milano la settimana scorsa...
:?:
Testone
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Re: il Testone bucato...

Messaggio da Testone »

Alfredo ha scritto:Ciao, mi hai scritto un messaggio privato ma ora che leggo il tuo post del cello bucato mi sono ricordato di te, eravamo a cena insieme a Milano la settimana scorsa...
:?:
aspetta aspetta...sei alfredo della scala allora? :lol:

fantastico riincontrarsi qui per puro caso! :lol:

come va? tutto bene? :wink:
Ultima modifica di Testone il martedì 3 ottobre 2023, 21:38, modificato 1 volta in totale.
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Alfredo
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Re: il Testone bucato...

Messaggio da Alfredo »

Testone ha scritto:
Alfredo ha scritto:Ciao, mi hai scritto un messaggio privato ma ora che leggo il tuo post del cello bucato mi sono ricordato di te, eravamo a cena insieme a Milano la settimana scorsa...
:?:
aspetta aspetta...sei alfredo della scala allora? :lol:

esatto eravamo a cena assieme allora con giovanni, massimo e la compagna di massimo!

fantastico riincontrarsi qui per puro caso! :lol:

come va? tutto bene? :wink:
Esatto!
tutto bene grazie, dunque questo è il famoso violoncello svizzero con i buchi...
Sembra bello, come suona?
Testone
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Re: il Testone bucato...

Messaggio da Testone »

Alfredo ha scritto: Esatto!
tutto bene grazie, dunque questo è il famoso violoncello svizzero con i buchi...
Sembra bello, come suona?

:evil: un giorno ve la farò pagare e girerò tra i vostri violoncelli con questo aggegino simpatico...

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dai, dai sto scherzando...(o no? :twisted: )

il violoncello svizzero è molto particolare...purtroppo alcune foto non rendono in maniera fedele la gradazione "reale" della vernice, infatti il flash risalta molto il rosso della vernice...in realtà a vedersi è un violoncello scurissimo (si sarà preso il sole...poi col buco ancora meglio)...le dimensioni dello strumento sono "bestiali", è davvero enorme (poi vi scrivo un pò di misure), tanto che all'inizio quando suonavo in prima corda l'arco mi sbatacchiava spesso contro la C. nonostante tutto l'ho scelto anche per questo...mi ci trovo parecchio comodo e ci si lascia facilmente "invadere" dallo strumento, ho dovuto fare l'abitudine soltanto per alcune cose (venivo da un violoncello radicalmente diverso)...

per quanto riguarda il suono... il timbro è molto caldo ed abbastanza equilibrato su tutte le corde. In prima ed in seconda la voce ha un tipo di "nasalità" davvero speciale anche se ho dovuto lavorare un bel pò per fargliela, come dire, "ricordare".Per ora soffre solo di un piccolo (ma non indifferente) scompenso di potenza tra la terza, che ancora non sento assolutamente libera (secondo me è il ponte belga..boh) e la quarta che è un cannone di bassi. Di sicuro non sarà lo strumento dal suono più brillante al mondo, anzi, la voce è sempre molto scura e pastosa, ciononostante non è uno di quei violoncelli che dopo un certo "range" di pressione sulla corda(suonando molto al ponte per intenderci) ti abbandona e muore(cosa che ho notato parecchio in strumenti antichi)...
vuole solo essere violentato a suo modo, basta conoscerlo.
La proiezione del suono è pazzesca anche se ancora non ho avuto modo di provarla in determinati luoghi/acustiche.

anche se sono dell'idea che del suono difficilmente se ne possa "parlare"...è tutto sempre troppo strano e mi sono accorto che ogni persona, me compreso, ha la "sua" idea e le sue paranoie...ognuno cerca sempre qualcosa di diverso...anche se di una cosa sono fermamente convinto (e tu, alfredo penso che mi confermerai) che ogni violoncello degno di questo nome è stranamente capace di "modellarsi" e "plasmarsi" a chi lo suona e al modo in cui viene suonato, prendendone pregi, difetti e vizi di ogni natura.
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Alfredo
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Re: il Testone bucato...

Messaggio da Alfredo »

Testone ha scritto:... ogni violoncello degno di questo nome è stranamente capace di "modellarsi" e "plasmarsi" a chi lo suona e al modo in cui viene suonato, prendendone pregi, difetti e vizi di ogni natura.
è vero, infatti il mio violoncello è lungo 77cm ha le fascie altissime e una bombatura notevole... proprio come me!
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Re: il Testone bucato...

Messaggio da Testone »

Alfredo ha scritto:
Testone ha scritto:... ogni violoncello degno di questo nome è stranamente capace di "modellarsi" e "plasmarsi" a chi lo suona e al modo in cui viene suonato, prendendone pregi, difetti e vizi di ogni natura.
è vero, infatti il mio violoncello è lungo 77cm ha le fascie altissime e una bombatura notevole... proprio come me!
hmmm...allora non so se cominciarmi a preoccupare...non è che col tempo inizierò a "bucarmi"? :lol:
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gewa89
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Re: il Testone bucato...

Messaggio da gewa89 »

Testone ha scritto: ...ciononostante non è uno di quei violoncelli che dopo un certo "range" di pressione sulla corda(suonando molto al ponte per intenderci) ti abbandona e muore(cosa che ho notato parecchio in strumenti antichi)...

Posso chiedere di che tipo di effetto si tratta? A cosa è dovuto, se una ragione c'è?
Grazie
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Porthos
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Messaggio da Porthos »

Mi interesserebbe sapere se hai provato con altri ponticelli e, per curiosità personale, se questo comportamento migliora o peggiora accordando lo strumento un poco sotto.
Testone
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Messaggio da Testone »

gewa89 ha scritto:
Testone ha scritto: ...ciononostante non è uno di quei violoncelli che dopo un certo "range" di pressione sulla corda(suonando molto al ponte per intenderci) ti abbandona e muore(cosa che ho notato parecchio in strumenti antichi)...

Posso chiedere di che tipo di effetto si tratta? A cosa è dovuto, se una ragione c'è?
Grazie
bhè, parlo da musicista, quindi per il lato tecnico meglio che tu chieda a Claudio o ad altri che di sicuro hanno una competenza di gran lunga maggiore della mia.

Mi è capitato di suonare parecchi strumenti antichi in cui la "pressione sonora" è sempre molto costante (ed in alcuni casi anche di qualità e forza molto alta) ma poco modulabile nel momento in cui tu decida di fare arrabbiare lo strumento. Ma d'altro canto è pure vero il fatto che nel suonare molti strumenti antichi (al contrario di quelli di liuteria moderna in cui ancora lo strumento si deve sonoricamente scolpire e crescere sulle mani e sulla testa di chi lo suona) si abbia la sensazione che diano sin dall'inizio il massimo(sta a vedere anche il livello di questo "massimo") ma che dopo un certo "range" di pressione(quello del precedente post) muoiano totalmente.

Se fai la prova di suonare il violoncello con l'arco vicino al ponte (con una certa forza) noterai che l'ampiezza delle vibrazioni sulle corde aumenterà notevolmente.Suonare in questa zona è molto difficile ma molto utile per capire se uno strumento reagisce ad un peso maggiore e ad una quantità di vibrazioni superiori...il top è quando suonando in questa zona lo strumento mantiene le identiche qualità sonore della zona "normale".

in conclusione penso questo:ci sono alcuni strumenti antichi che di loro natura, pur possedendo un timbro ed una proiezione da urlo, non vogliono sottoporsi allo sforzo, altri (sempre antichi) che riescono a respirare come se fossero ancora vivi .La causa di tutto questo è l'utilizzo lungo i secoli di questi strumenti.

Inoltre oramai non si vive solo di musica barocca, ma si vive anche di altra e sconfinata musica. Del resto come si può pensare ad uno strumeno che non sia capace di "gridare" in alcuni pezzi del novecento? :twisted:

Ripeto, parlo della mia piccolissima esperienza da musicista e non da liutaio.

L'unica cosa che mi viene da dire a riguardo è "peccato..."
Ultima modifica di Testone il martedì 3 ottobre 2023, 21:42, modificato 2 volte in totale.
hsj
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Messaggio da hsj »

parlo da ignorante, ma se si cominciasse a suonare potrebbe recuperare il suono e tutto il resto?
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