Uguali???
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- Utente Esperto II
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Uguali???
Ho sempre letto qua e là che ad esempio do# e reb non sono la stessa cosa. E qui sorge il dilemma:
PERCHE'???
PS rispondeteee
PERCHE'???
PS rispondeteee
Vivi la vita come un viaggio ma non dire mai:'' Sono arrivato!''
la distanza fra una nota e l'altra è definita in un'unità di misura chiamata comma._Ale_ ha scritto:lo so che lo sai!!!!
puoi spiegarmi meglio??
Un tono è costituito da 9 comma.
Il bemolle è 5 comma più grave della nota naturale
Il diesis è 5 comma più acuto della nota naturale.
quindi
prendi
DO# e REb
DO comma comma comma REb DO# comma comma comma RE
se conti vedi che il REb è 5 comma più grave del RE
e il DO# è 5 comma più acuto del DO
ecco spiegato perché REb è più grave di DO#
La differenza di frequenza tra le due note REb e DO# è talmente minima che nella pratica vengono considerate la stessa nota. Però i pianoforti inizialmente riportavano i due tasti del DO# e del REb che poi sono stati incorporati in un unico suono per ovvi motivi di praticità.
È importante però considerare nella teoria queste due note come note distinte, perché se nell'esecuzione sono considerate lo stesso suono, nella teoria non è così, per i motivi sopra citati.
"Lei non appartiene alla cultura,
non la trovi sotto una bandiera,
le non ha bisogno affatto
di protettori,
lei non può restare dentro,
il suo posto è fuori..."
non la trovi sotto una bandiera,
le non ha bisogno affatto
di protettori,
lei non può restare dentro,
il suo posto è fuori..."
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- Utente Esperto II
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oddio, è una cosa incomprensibile come si fa a suonare una roba del genere??
ultima(forse) domanda: se adesso noi occidenteli, abbituati al sistema temperato sentissimo una musica con distinzione tra bemolli e diesis, li percepiremmo come stonature/suoni strani??
ultima(forse) domanda: se adesso noi occidenteli, abbituati al sistema temperato sentissimo una musica con distinzione tra bemolli e diesis, li percepiremmo come stonature/suoni strani??
Vivi la vita come un viaggio ma non dire mai:'' Sono arrivato!''
- Clairdelune
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Anche nel canto si sente moltissimo.
Se ascolti un cantante di livello tecnico elevato e segui lo spartito di ciò che canta, noterai molto bene che i diesis sono potentemente tendenti alla nota superiore e i bemolli a quella inferiore.
Con gli strumenti ad arco succede esattamente la stessa cosa, ma forse all'inizio deve essere l'insegnante a fartelo notare.
Io, da cantante, ho ritrovato l'esperienza vocale pari pari sulla tastiera del violoncello.
Se consideri poi che in orchestra strumenti temperati praticamente non ce ne sono (l'arpa... mi viene il dubbio, com'è? Comunque ha un impatto sonoro praticamente nullo...), il suono orchestrale che siamo abituati ad ascoltare non è temperato.
Clair*
Se ascolti un cantante di livello tecnico elevato e segui lo spartito di ciò che canta, noterai molto bene che i diesis sono potentemente tendenti alla nota superiore e i bemolli a quella inferiore.
Con gli strumenti ad arco succede esattamente la stessa cosa, ma forse all'inizio deve essere l'insegnante a fartelo notare.
Io, da cantante, ho ritrovato l'esperienza vocale pari pari sulla tastiera del violoncello.
Se consideri poi che in orchestra strumenti temperati praticamente non ce ne sono (l'arpa... mi viene il dubbio, com'è? Comunque ha un impatto sonoro praticamente nullo...), il suono orchestrale che siamo abituati ad ascoltare non è temperato.
Clair*
In origine, fu la vibrazione.
Questa mi mancava, ti sono molto grato per la spiegazione!MCR ha scritto:la distanza fra una nota e l'altra è definita in un'unità di misura chiamata comma._Ale_ ha scritto:lo so che lo sai!!!!
puoi spiegarmi meglio??
Un tono è costituito da 9 comma.
Il bemolle è 5 comma più grave della nota naturale
Il diesis è 5 comma più acuto della nota naturale.
quindi
prendi
DO# e REb
DO comma comma comma REb DO# comma comma comma RE
se conti vedi che il REb è 5 comma più grave del RE
e il DO# è 5 comma più acuto del DO
ecco spiegato perché REb è più grave di DO#
La differenza di frequenza tra le due note REb e DO# è talmente minima che nella pratica vengono considerate la stessa nota. Però i pianoforti inizialmente riportavano i due tasti del DO# e del REb che poi sono stati incorporati in un unico suono per ovvi motivi di praticità.
È importante però considerare nella teoria queste due note come note distinte, perché se nell'esecuzione sono considerate lo stesso suono, nella teoria non è così, per i motivi sopra citati.
Il comma è considerato come la più piccola differenza di altezza dei suoni che l'orecchio umano (in media) puo' percepire.
Nel sistema temperato equabile (pianoforte moderno, ad esempio) un semitono vale 4,5 comma, che sia cromatico (Do-Do# ad esempio) o diatonico (Do-Re b), ascendente o discendente...
Nel sistema temperato equabile (pianoforte moderno, ad esempio) un semitono vale 4,5 comma, che sia cromatico (Do-Do# ad esempio) o diatonico (Do-Re b), ascendente o discendente...