Uguali???

da Bach a Kodaly, uno strumento di incredibile bellezza.
_Ale_
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Uguali???

Messaggio da _Ale_ »

Ho sempre letto qua e là che ad esempio do# e reb non sono la stessa cosa. E qui sorge il dilemma:
PERCHE'???




PS rispondeteee :lol:
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neuma
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Messaggio da neuma »

Perchè in ambito non temperato (MOOOOOORTE AL SISTEMA TEMPERATO, eccheccavolo!) il numero di comma che li compone non è lo stesso...
_Ale_
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Messaggio da _Ale_ »

lo so che lo sai!!!! :lol:
puoi spiegarmi meglio?? :D
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neuma
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Messaggio da neuma »

Il DO diesis è un comma più alto del RE bemolle...
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MCR
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Messaggio da MCR »

_Ale_ ha scritto:lo so che lo sai!!!! :lol:
puoi spiegarmi meglio?? :D
la distanza fra una nota e l'altra è definita in un'unità di misura chiamata comma.
Un tono è costituito da 9 comma.
Il bemolle è 5 comma più grave della nota naturale
Il diesis è 5 comma più acuto della nota naturale.
quindi
prendi
DO# e REb

DO comma comma comma REb DO# comma comma comma RE

se conti vedi che il REb è 5 comma più grave del RE
e il DO# è 5 comma più acuto del DO

ecco spiegato perché REb è più grave di DO#

La differenza di frequenza tra le due note REb e DO# è talmente minima che nella pratica vengono considerate la stessa nota. Però i pianoforti inizialmente riportavano i due tasti del DO# e del REb che poi sono stati incorporati in un unico suono per ovvi motivi di praticità.
È importante però considerare nella teoria queste due note come note distinte, perché se nell'esecuzione sono considerate lo stesso suono, nella teoria non è così, per i motivi sopra citati.
"Lei non appartiene alla cultura,
non la trovi sotto una bandiera,
le non ha bisogno affatto
di protettori,
lei non può restare dentro,
il suo posto è fuori..."
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neuma
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Messaggio da neuma »

MCR ha scritto:La differenza di frequenza tra le due note REb e DO# è talmente minima che nella pratica vengono considerate la stessa nota
Per gli strumenti NON temperati, la differenza è tutt'altro che minima... :cry:
_Ale_
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Messaggio da _Ale_ »

mmm, molto interessante, quindi prima i pianoforti(presuppongo anche i clavicembali) avevano due tasti tra do e re ad esempio??

e perchè si è deciso che tra mi e fa ci doveva essere un semitono??
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neuma
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Messaggio da neuma »

Sono esistite in effetti mostruiosità di questo tipo (si sono tentati esperimenti ancora a fine Ottocento) ma non hanno mai preso piede. La soluzione del sistema temperato è stata quella più pratica ed attuabile

Immagine

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_Ale_
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Messaggio da _Ale_ »

oddio, è una cosa incomprensibile 8O come si fa a suonare una roba del genere??

ultima(forse) domanda: se adesso noi occidenteli, abbituati al sistema temperato sentissimo una musica con distinzione tra bemolli e diesis, li percepiremmo come stonature/suoni strani??
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cryp
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Messaggio da cryp »

negli strumenti ad arco di solito c'è la differenza tra bemolle e diesis...

Come li percepisci?

Senti la musica che ha un non so ché di travolgentre e comunicativo che se la riproduci al piano perde tutto...
La musica è intorno a noi, non bisogna fare altro che ascoltarla.. (August Rush)
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Messaggio da Clairdelune »

Anche nel canto si sente moltissimo.
Se ascolti un cantante di livello tecnico elevato e segui lo spartito di ciò che canta, noterai molto bene che i diesis sono potentemente tendenti alla nota superiore e i bemolli a quella inferiore.
Con gli strumenti ad arco succede esattamente la stessa cosa, ma forse all'inizio deve essere l'insegnante a fartelo notare.
Io, da cantante, ho ritrovato l'esperienza vocale pari pari sulla tastiera del violoncello.

Se consideri poi che in orchestra strumenti temperati praticamente non ce ne sono (l'arpa... mi viene il dubbio, com'è? Comunque ha un impatto sonoro praticamente nullo...), il suono orchestrale che siamo abituati ad ascoltare non è temperato.

Clair*
In origine, fu la vibrazione.
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Matthias
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Messaggio da Matthias »

MCR ha scritto:
_Ale_ ha scritto:lo so che lo sai!!!! :lol:
puoi spiegarmi meglio?? :D
la distanza fra una nota e l'altra è definita in un'unità di misura chiamata comma.
Un tono è costituito da 9 comma.
Il bemolle è 5 comma più grave della nota naturale
Il diesis è 5 comma più acuto della nota naturale.
quindi
prendi
DO# e REb

DO comma comma comma REb DO# comma comma comma RE

se conti vedi che il REb è 5 comma più grave del RE
e il DO# è 5 comma più acuto del DO

ecco spiegato perché REb è più grave di DO#

La differenza di frequenza tra le due note REb e DO# è talmente minima che nella pratica vengono considerate la stessa nota. Però i pianoforti inizialmente riportavano i due tasti del DO# e del REb che poi sono stati incorporati in un unico suono per ovvi motivi di praticità.
È importante però considerare nella teoria queste due note come note distinte, perché se nell'esecuzione sono considerate lo stesso suono, nella teoria non è così, per i motivi sopra citati.
Questa mi mancava, ti sono molto grato per la spiegazione!


:chrs:
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fisher
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Messaggio da fisher »

So che per qualcuno può essere una ripetizione, ma purtoppo non avendo frequentato il conservatorio me lo son chiesto molte volte. Perchè, un tono è suddiviso in 9 comma? Altra domanda: sulla tastiera di un pianoforte, il relativo # o b che sia, di quanti comma è?
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Briel
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Messaggio da Briel »

Il comma è considerato come la più piccola differenza di altezza dei suoni che l'orecchio umano (in media) puo' percepire.
Nel sistema temperato equabile (pianoforte moderno, ad esempio) un semitono vale 4,5 comma, che sia cromatico (Do-Do# ad esempio) o diatonico (Do-Re b), ascendente o discendente...
_Ale_
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Messaggio da _Ale_ »

:oops: scusate, ma non capisco la disposizione delle note sulla tastiera dei pianoforti nelle foto postate da neuma.

qualcuno me lo spiega?? :D
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