chiudiamo il forum
- vinix
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Ma non scrive nessuno su questo forum?
Non vedo nessun messaggio ...
Propongo la sua chiusura.
saluti
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Ah, per fare le prove su strada hai trovato quello che ti ci voleva. Lascio pure le strisciate per terra, io.claudio ha scritto:Guarda che il forum è aperto da qualche giorno, è bene fare qualche prova su strada prima di pubblicizzarlo a destra e a manca. Sennò poi dicono che i pisani fanno casino.
ciao
Altro che prove su strada, qui si possono fare commenti, scrivere articoli, recensioni e quant'altro ti possa venire in mente riguardo alla musica. Quante volte in IAMC è capitato di leggere bellissimi interventi e poi di perdere il messaggio perchè ci si è dimenticati di salvarlo? Qui il database è praticamente illimitato, per cui se vuoi parlare di Bruckner, Celibidache, Berg e la famosa Ciaccona Calypso di Cazzati, non hai che da mettere mano alla tastiera.
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Re: chiudiamo il forum
[quote="vinix"]Ma non scrive nessuno su questo forum?
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Mi associo : i forum on-line sul contrabbasso sono una tristezza infinita. Anche le conversazioni dal vivo, a dire la verità...
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Re: chiudiamo il forum
Ohibò, che ha il contrabbasso e i forum online da essere così tristi?Moosbrugger ha scritto:
Mi associo : i forum on-line sul contrabbasso sono una tristezza infinita. Anche le conversazioni dal vivo, a dire la verità...
Per le conversazioni dal vivo, occhio, perchè credo che un giorno o l'altro pranzeremo assieme
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Passate esperienze sui forum(s) dedicati al contrabbasso e ai contrabbassisti non hanno avuto molto di esaltante, per quanto mi riguarda. Prendersi a legnate virtuali sulla musica classica può essere divertente ( fino ad un certo punto ), sulle diverse e personali visioni del contrabbasso è semplicemente sconfortante
C'è di buono che quando si tratta di pranzare insieme non ci si tira *mai* indietro
Ciao[/quote]
C'è di buono che quando si tratta di pranzare insieme non ci si tira *mai* indietro
Ciao[/quote]
Allora, se permetti comincio io (non a darti le legnate): che contrabbasso hai? Credo che tu essendo un professionista del contrabbasso abbia a disposizione più di uno strumento, segui criteri di abbinamento strumento/tipodimusica?
Ciao
ps
finchè siamo così pochi qui dentro, penso che il litigio sia una eventualità molto remota.
Ciao
ps
finchè siamo così pochi qui dentro, penso che il litigio sia una eventualità molto remota.
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claudio ha scritto:Allora, se permetti comincio io (non a darti le legnate): che contrabbasso hai? Credo che tu essendo un professionista del contrabbasso abbia a disposione più di uno strumento, segui criteri di abbinamento strumento/tipodimusica?
Ciao
ps
finchè siamo così pochi qui dentro, penso che il litigio sia una eventualità molto remota.
In realtà attualmente possiedo un solo contrabbasso. o meglio ho anche un fabbricone sovietico che comprai a Tbilisi per 200 $ e che è colà parcheggiato a casa dei miei suoceri. Il mio strumento è un contrabbasso francese, una produzione abbastanza tipica di Mirecourt e ha un' etichetta interna in cui si legge all' incirca "Charles Daniel fecit en Marseille 1844" probabilmente autentica, o almeno provenienza ed epoca sono sicuramente plausibili. E' uno strumento perfetto per l' orchestra, e infatti è appartenuto per trent' anni al primo contrabbasso dell' orchestra della RTSI. Non è molto comodo da suonare al capotasto, ma non avendo in programma recitals solistici per i prossimi cinquant' anni mi va bene così
Quanto alle legnate non credo proprio che ne vedremo di particolari qui su. Il fatto è che i contrabbassisti sono quasi sempre fantastici per andare a far baracca , meno per parlare di musica ( o almeno questa è la mia esperienza )
Ciao
La mia esperienza con i contrabbassi è stata abbastanza particolare: fino a 8 fa non ne avevo mai toccato uno, ma un giorno all'improvviso mi chiesero di fare un restauro su uno strumento italiano di fine 700. Era ridotto malissimo, ma con un "velocissimo" restauro durato due anni lo rimisi in condizioni di suonare. Fu da lì che ho imparato ad apprezzare questo strumento, sono rimasto meravigliato nel constatare che nonostante le grosse dimensioni, il contrabbasso è delicato quasi come un violino. In quanto ai contrabbassisti che ho conosciuto, ho riscontrato in effetti una certa attitudine a "far baracca", tutte persone molto alla mano e poco inclini ai formalismi. Approposito, altra domanda veloce: che cordi usi?
Ciao.
Ciao.
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Il mio strumento è un contrabbasso francese, una produzione abbastanza tipica di Mirecourt e ha un' etichetta interna in cui si legge all' incirca "Charles Daniel fecit en Marseille 1844" probabilmente autentica, o almeno provenienza ed epoca sono sicuramente plausibili.
Girellando su Internet, ho trovato questo
http://www.worldofbasses.de/Instrumente ... ement.html
che almeno come modello è praticamente il suo fratello gemello
Ciao
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claudio ha scritto: Approposito, altra domanda veloce: che cordi usi?
Ciao.
Da alcuni anni mi trovo benissimo con le D'Addario Helicore Orchestral Series, o almeno sul mio strumento vanno proprio bene, lo hanno "aperto" molto, però molti trovano che siano corde un po' troppo brillanti e con poco corpo.
Ciao
L'unica esperienza che ho avuto con le Helicore, è stata con le corde da viola, devo dire che sono veramente ottime e con un timbro caldo. Riguardo alle corde da contrabbasso non so mai cosa consigliare, anche perchè non è esattamente il mio strumento. Quando mi chiedono un parere, mi limito a consigliare le Spirocore per chi suona il Jazz (kazz... quanto son dure!), oppure le Pirastro (Flexocore), che mi pare abbiano un timbro un pò più caldo e siano meno dure sotto le dita.
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claudio ha scritto:L'unica esperienza che ho avuto con le Helicore, è stata con le corde da viola, devo dire che sono veramente ottime e con un timbro caldo. Riguardo alle corde da contrabbasso non so mai cosa consigliare, anche perchè non è esattamente il mio strumento. Quando mi chiedono un parere, mi limito a consigliare le Spirocore per chi suona il Jazz (kazz... quanto son dure!), oppure le Pirastro (Flexocore), che mi pare abbiano un timbro un pò più caldo e siano meno dure sotto le dita.
E' un po' la scelta classica, e più o meno non si sbaglia mai. Io in passato usavo le Pirastro prima di iniziare una lunga serie di esperimenti della serie prima Pirastro-seconda Corelli-terza Jargar-quarta budello rivestito in polonio arricchito prima di trovare pace con le D'Addario.Una regola generale potrebbe essere Pirastro per gli strumenti nuovi che hanno bisogno di "farsi"' e corde più leggere e con meno tensione come D'Addario e Corelli ( queste ultime sempre che esistano ancora, sono anni che non le vedo più in giro...) per gli strumenti vecchi o antichi. Anni fa avevano un buonissimo rapporto qualità/prezzo anche le Jargar, delle corde un po' all-around che però usava perfino Petracchi ( se non ricordo male ), poi ho saputo che l' azienda aveva avuto qualche problemino e non le ho più viste in giro.
Ciao