Musica classica: quale futuro

Quando la Musica Classica diventa oggetto del contendere.
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andreavezzoli
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Musica classica: quale futuro

Messaggio da andreavezzoli »

analizzando il trand negativo, si potrebbe supporre che tra qualche decennio la musica classica diventerà uno dei tanti generi musicali di nicchia relegato nei negozi di dischi in uno scaffale polveroso che nessuno guarda...

Non voglio essere pessimista ma cercare di capire come,secondo voi, si possa cercare di invertire la tendenza negativa:

diminuiscono i fondi per i teatri e le orchestre, vengono venduti meno CD (sono ormai decenni che per esempio non vengono incise le Sinfonie di Mahler...), la musica alle medie viene considerata "facoltativa"...

come fare?
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talus
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Messaggio da talus »

La responsabilita' del trand negativo della musica classica in Italia a mio avviso e dovuta esclusivamente al menefreghismo degli attori protagonisti di questo mondo ovverosia i giornali, i direttori dei teatri, le orchestre, ecc
Sui giornali a tiratura nazionale la musica classica e' scomparsa da anni e non si e' mai scritto di concerti di giovani solisti italiani, si parla solo qualche volta della prima della Scala
e dell'arena di Verona rendendo queste istutuzioni cosi ancor piu' preistoriche alla luce dei giovani.
Il pubblico sempre lo stesso e sempre piu' vecchio perche' i giovani non sono stati abituati alla musica classica anzi non l'hanno mai sentita.Io la diffonderei nei centri commerciali,stazioni, luoghi pubblici ovverosia in tutti quei luoghi ove transitano i giovani
E poi non bisognerebbe stufare a scuola con il rigo musicale, melodiche e pifferi vari, ma facendoli ascoltare la musica allenarli al meraviglioso suono classico.
Bisognerebbe avere il coraggio di smetterla con i Direttori di Teatro che ingaggiano sempre gli stessi solisti e sempre lo stesso programma.
Probabilmente il futuro della musica classica non interessa neanche a noi visto che questo e' il primo commento al messaggio di andreavezzoli dopo parecchi giorni.
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andreavezzoli
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Messaggio da andreavezzoli »

credo che il fatto che la tua sia la prima risposta dipenda da una sorta di "difficoltà" nel parlare dei problemi, cioè è più facile scrivere in una discussione che riguarda la tecnica strumentale o di liuteria (che sono argomenti interessantissimi) ma è difficile invece parlare di un qualcosa a cui pochi han voglia di pensare, e che fa paura, il futuro della musica classica i fa paura perchè in pochi (parlo all'esterno del mondo della musia) ci aiutano, i sostengono, divulgano...

E anche tra di noi c'è un gruppo di persone che pensa solamente a coltivare il piccolo orticello privato... a disapito del nostro futuro.

Condivido c'è una grossa responsabilità dei mezzi di comunicazione, aggiungo degli amministratori locali (ci vuole coraggio a tagliare in altri capitoli per trovare soldi per la musica).
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Tenshi
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Messaggio da Tenshi »

a mio parere non muterà eccessivamente, il primo approccio con la musica colta spesso è attraverso i propri genitori che ascoltandola o praticandola a loro volta in casa volontariamente o involontariamente "addrestrano" l'orecchio del proprio figlio favorendo la sensibilità nell'ascolto autonomo della musica classica.
Erano altri anni quando Prokofiev scrisse "Pierino a il Lupo" come opera dedicata all'infanzia. E anche sì vero che ai concerti (sia quelli con interpreti importanti che non) il pubblico è pressoché lo stesso da non so quanti anni: over 50, studenti conserva, ex-studenti/amatori.
È vero c'é una scarsa cultura nello studiare uno strumento come ho sentito dire «oddio mio figlio (delle medie) adesso ha iniziato a pifferare tutto il giorno, tsk tsk altro che pifferare deve mettersi a studiare» [...]
Mi si sono drizzati i capelli... ma come puoi ribattere a tale affermazione?! Oltre al voltastomaco per aver sentito la parola "pifferare".
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