Quotazione violino Laurentius Storioni 1785

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gromit
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Quotazione violino Laurentius Storioni 1785

Messaggio da gromit »

Salve a tutti!

Avrei bisogno di aiuto da parte di qualcuno che se ne intende; io sono appassionato di musica, ma di violini purtroppo non ci capisco nulla.

Mio suocero è possessore di un violino da lui acquistato nel primo dopoguerra credo (al ritorno dalla Ritirata di Russia), e che ha suonato per qualche anno, prima di riporlo e non toccarlo più per decenni.
Ora avrebbe la curiosità, alla bell'età di 87 anni, anche per capire cos'ha in mano, di conoscere la valutazione di mercato di questo strumento, che allora ha pagato una buona cifra, e che sembra essere in buone condizioni.
Potrei eventualmente postare delle fotografie, o anche mandarle in privato, se necessario.
All'interno è marchiato con la scritta "Laurentius Storioni Fecit, Cremonae 1785"
E' stato sistemato nel 1941 da un liutaio di Treviso, di cui non si riesce a leggere il nome scritto su un'etichetta anch'essa presente all'interno del violino.
Vi sarei grato se qualcuno potesse darmi una mano.

Grazie ancora, aspetto vostre risposte.
apocrifo
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Messaggio da apocrifo »

E' veramente bello, eccezionale il colore e la voluta del riccio.......Il carattere del taglio delle effe poi.......
p.s. magari con qualche foto fatta bene s potrebbe essere un pò più precisi!
gromit
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Messaggio da gromit »

Mi sono appena registrato per poter inserire nella Galleria le immagini, appena mi arriva la conferma via mail cerco di metterle online; capisco perfettamente che sia difficile poter esprimere opinioni semplicemente guardando delle foto, figuriamoci senza...

P.S.: spero che le inquadrature delle foto siano utili, in effetti non so quali siano i particolari che rendono possibile distinguere la qualità dello strumento, e quindi ho fotografato un pò tutto da più vicino possibile....., al massimo mi prenderò qualche sfottò per incapacità....

Ciao.
gromit
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Messaggio da gromit »

Questa è una galleria immagini del violino (e della custodia), spero possa andare bene..

Galleria immagini Violino Laurentius Storioni

Attendo fiducioso e ringrazio dell'attenzione

Ciao a tutti.
Ultima modifica di gromit il martedì 11 agosto 2009, 18:12, modificato 1 volta in totale.
apocrifo
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Messaggio da apocrifo »

Allora, premetto che non si dovrebbero fare perizie per e-mail, in quanto l'osservazione di uno strumento richiederebbe ben più approfondite indagini. Non è di secondaria importanza il fatto che si rischia anche di fare delle discrete figuracce che poi vanno ad inficiare il clima di fiducia che ogni liutaio faticosamente cerca di costruire intorno a sè. Le foto sono fatte bene anche se l'inesperienza ha portato l'autore a farne molte inutili e ben poche utili ai fini di una perizia. In ogni caso siccome è il mio mestiere io azzardo: Secondo me non è un violino del 1785, l'etichetta mi pare falsa, anche se ripresa da una originale. sintomatica la foto del bottone che testimonia che in passato ci sono state nmesse le mani per sostituire la staffa. Se poi mi si chiede : E se non è uno Storioni, allora che cos'è? La risposta è non lo so, bisognerebbe fare indagini dirette.
Aspettiamo che anche Claudio dica la sua.
gromit
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Messaggio da gromit »

Innanzi tutto ringrazio per la velcità di risposta; ogni parere è ben accetto e si presuppone sia dato in buona fede, quindi va benissimo.
Per quanto riguarda le modifiche, allego foto (poco chiara, ma non ne ho di meglio) dell'etichetta apposta manualmente da chi le dovrebbe aver fatte nel 1941...


Immagine



Il nome del liutaio era scritto, ma non si legge bene, purtroppo.

Grazie ancora dell'attenzione e gentilezza.
apocrifo
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Messaggio da apocrifo »

L'etichetta col nome e gli interventi del liutaio del 1941, non serve purtroppo a stabilire l'originalità dello strumento, ma è la semplice testimonianza diretta degli interventi effettuati. Lorenzo Storioni che è definito (a torto secondo me) l'ultimo cremonese, in realtà non raggiunse mai livelli qualitativi eccelsi anche se la sua quotazione in caso di originalità dimostrata rimane di tutto rispetto. Purtroppo anche il fatto di non aver avuto una scuola ben definita, o forse il suo carattere lo portarono a creare strumenti sempre diversi, il che se possibile rende ancora più problematica la certezza di una perizia. tenga presente che esistono molti strumenti del liutaio Lorenzo Storioni (dai violini ai contrabbassi) e quindi si possono fare un discreto numero di comparazioni. Per quanto riguarda l'etichetta, ho avanzato dubbi sulla sua autenticità, in quanto la bibliografia in mio possesso mostra le etichette originali con lo stesso impianto, ma con le maiuscole assai più disassate ed irregolari di quella che si vede chiaramente nella sua foto. Ribadisco, la mia è un'impressione, aspettiamo altri pareri.
gromit
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Messaggio da gromit »

Grazie ancora per la pronta risposta, ho trovato particolarmente interessanti le considerazioni sullo studio dell'etichetta e anche i riferimenti storici sul possibile liutaio; questo modo di esporre i dati e le proprie opinioni rende bello qualunque argomento, perchè traspare anche da ciò la passione che ci si mette nel proprio lavoro, e sarebbe bello fosse tale in ogni campo.....

Attendiamo se quacun altro confermerà le sue impressioni in merito; per il momento ancora grazie.

Buona serata.
apocrifo
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Messaggio da apocrifo »

Per farle ben comprendere le difficoltà ed i trabocchetti tipici di questo lavoro le racconto questo aneddoto. Alcuni anni addietro uscì su una delle più importanti riviste di liuteria internazionale un articolo assai interessante per aiutare a capire come va il mercato. I discendenti di una famiglia di liutai della prima metà del 900 (mi sembra che fossero i Pollastri, ma non ne sono certo) chiedevano ad un ipotetico responsabile come potesse essere possibile essendo loro al corrente che i nonni liutai avevano in tutta la vita prodotto (carte alla mano) non più di 350 strumenti firmati più una serie di un alltro centinaio senza etichetta, che ad una frettolosa ricerca sul mercato antiquario ne risultassero alcune migliaia, tutti con regolare etichetta e relativo certificato di autenticità. Non aggiungo altro............
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RE_NER0
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Messaggio da RE_NER0 »

Non sarà autentico, ma io non lo venderei. A me piace molto. Il fondo è bellissimo!
Credo che c'è una vita unica, che ho sentito così forte seduto sui contrafforti dell'himalaya. La vedevo dovunque e quella vita che circolava li era anche la mia. Così quando la vita di questo corpo finirà, continua la vita. Continua la vita..
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RE_NER0
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Messaggio da RE_NER0 »

Ma quella roba sul ponticello serve ad evitare che si creino solchi troppo profondi? Non avevo mai visto una cosa così. (perlomeno solo sul mi)

Se è della fine del 700 è stato utilizzato pochissimo però, io ne ho uno di quell'epoca ed è mooolto + usato (per non dire usurato)
Credo che c'è una vita unica, che ho sentito così forte seduto sui contrafforti dell'himalaya. La vedevo dovunque e quella vita che circolava li era anche la mia. Così quando la vita di questo corpo finirà, continua la vita. Continua la vita..
gromit
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Messaggio da gromit »

Per RE_NERO:

Mio suocero al momento non ha intenzione di venderlo, ma solo di sapere quanto potrebbe ricavarne nel malaugurato caso si dovesse trovare in difficoltà economiche. Ci è troppo affezionato per privarsene.
Da quanto ho appreso in questi ultimi giorni, dopo il mio coinvolgimento (che diventa sempre più appassionato), in merito alla storia del violino (e del suo possessore), da bambino ha dovuto lavorare duramente per potersi pagare le lezioni, facendo chilometri in bicicletta, anche sotto la neve, con il violino in spalla per non perdersi neanche un'ora di lezione. Dopo qualche anno il suo maestro ne fu così entusiasta da decidere di dargli a prezzo di favore questo che lui riteneva un ottimo strumento, e infatti a detta di mio suocero emetteva un suono veramente di qualità superiore, quasi sublime....
Poi purtroppo c'è stata la guerra e al rientro dal fronte russo ha riportato il congelamento di mani e piedi, da cui è fortunatamente guarito grazie ad un lungo ricovero in ospedale. Ciò nonostante non è più riuscito a suonare, non avendo più il pieno controllo del movimento delle dita. Era disperato e suo malgrado è stato costretto a riporre il violino in soffitta.
Ancora oggi, alle soglie degli 87 anni, si commuove quando lo tiene tra le mani.

Saluti.
gromit
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Messaggio da gromit »

Sorry, non so com'è, ma il post è doppio!!!
Ultima modifica di gromit il mercoledì 12 agosto 2009, 17:11, modificato 1 volta in totale.
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Briel
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Messaggio da Briel »

Gromit,
Anch’io mi sto appassionando alla storia del tuo violino...per curiosità di dilettante.
Dalle foto non riesco a vedere se il riccio è stato innestato...mi sembra di veder un esile tratto ma puo’ essere solo un’impressione.
L’innesto del riccio è un elemento importante per datare un violino...
All’epoca della modernizzazione (lunghezza corda vibrante, angolo del manico...) a quasi tutti i violini costruiti prima dell’inizio del XIX° secolo è stato cambiato il manico conservando (spesso) il riccio originale.
In pratica, guarda bene se alla base della cassetta ci sono segni di innesto, qualcosa di simile a questo :
Immagine

Per ReNero : gli occhielli in pelle fine erano (spesso) utilizzati su tutte le corde in budello, soprattutto quelle non rivestite (come quelle della foto) per proteggerle dall’usura (attrito), tenendo conto del fatto che le corde di budello vanno riaccordate molto spesso
gromit
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Messaggio da gromit »

Farò sicuramente quest'indagine al più presto; anche guardando gli originali delle foto che ho sul PC si vede una leggera ombreggiatura ma non è certo che vi sia stato l'innesto sul tipo della foto che hai postato.

Se ho capito bene, un elemento che porterebbe a datare la costruzione in un epoca meno recente (prima del XIX secolo) è la presenza di questo innesto, perchè vorrebbe dire che in origine il manico era diverso ed è stato poi modificato mantenendo lo stesso riccio, o sbaglio?

Questo ovviamente a prescindere da chi sia stato il Liutaio che l'ha fatto....
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