Ansia...
- Esteban86
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è lo studio dei suoni "lunghi" fatti con l'arco......cioè saper tirare l'arco talmente lentamente che è quasi "assurdo" e nello stesso tempo avere un suono continuo e pulito......
"ha solo quattro misere corde, per tutte le meraviglie del suono!! anche l'uomo ha un cuore solo.............eppure gli basta per tutto!!!!"
- Doctor_Gino
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Non sono un musicista, però da persona piuttosto tendente alle fobie posso dire che un buona cosa sarebbe innanzitutto imparare a dare alle cose il giusto nome. Fermarsi all'ansia e il tentare di eliminarla brutalmente sortisce spesso con effetti indesiderati e tende a sviluppare meccanismi nevrotici di cui è meglio fare a meno. L'ansia è la punta dell'iceberg, bisogna sempre cercare di vedere cosa si nasconde sotto la superficie. Di solito l'ansia è l'espressione di difesa di una persona emotiva e le persone emotive, come si sa, sono in genere dotate di una spiccata sensibilità. Penso che una persona abbia tutto da guadagnare cercando di comprendere la propria emotività, purtroppo i modelli di comportamento attuali ci spingono al dominio delle emozioni, e questo non fa bene nè allo spirito nè al corpo.
In tutte le epoche ci sono stati musicisti che hanno avuto grossi problemi con la propria emotività, dai tremori dell'arco, fino a veri e propri disagi fisici prima dei concerti. L'uso di un betabloccante può essere una buona scorciatoia per risolvere problemi urgenti, ma non lo vedo come una soluzione definitiva del problema. Nessun musicista è indenne dai problemi di ansia, ma la differenza tra il grande musicista e il mediocre musicista sta spesso nella capacità di prendersi la responsabilità delle proprie angosce, se si è ben motivati si riesce a smuovere anche le montagne.
In tutte le epoche ci sono stati musicisti che hanno avuto grossi problemi con la propria emotività, dai tremori dell'arco, fino a veri e propri disagi fisici prima dei concerti. L'uso di un betabloccante può essere una buona scorciatoia per risolvere problemi urgenti, ma non lo vedo come una soluzione definitiva del problema. Nessun musicista è indenne dai problemi di ansia, ma la differenza tra il grande musicista e il mediocre musicista sta spesso nella capacità di prendersi la responsabilità delle proprie angosce, se si è ben motivati si riesce a smuovere anche le montagne.
andante con fuoco
- monachicchio
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@Alfredo,scusa,ma sai che mi interessa questo esercizio? E molto,perchè-premesso che è solo un annetto che suono- è proprio la cosa per me + ardua suonare "lentamente",infatti tendo ad accellerare sempre ,proprio per evitare di sporcare troppo il suono (così risulta un gran pasticcio)..solo che non capisco cosa significa :Alfredo ha scritto:E tirare l'arco dal tallone alla punta e ritorno alla distanza costante di 1 cm dalla corda?
Sembra facile a parole ma è difficile da realizzare, dà molto controllo dell'arco.
"alla distanza costante di 1 cm dalla corda"..sono parecchio impedita,lo so, ma molto volenterosa...
Grazie!
PS Ci sei a Cremona? O ci sei ,ma in incognito per evitare .."l'assalto della folla"?..
- Alfredo
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è un esercizio molto buono, si tratta praticamente di fare delle note lunghe uguali a quelle che si fanno normalmente, solo che l'arco invece di poggiare sulla corda, è ad un centimetro da questa.
All'inizio è molto difficile controllare l'arco che andrà a sbattere contro la corda ma con il tempo migliora.
Ci sono diversi esercizi di questo tipo, per esempio usando 5 cm di arco si suona in su al tallone, poi si alza l'arco e si suona alla punta in giù e avanti così, anche questo esercizio ti fa sentire un po' impedito all'inizio ma poi si migliora.
Non so per Mondomusica, per me è come una maledizione, ogni anno c'È qualcosa che non mi permette di andare, l'anno scorso sono andato per 45 minuti la mattina alle 9...
All'inizio è molto difficile controllare l'arco che andrà a sbattere contro la corda ma con il tempo migliora.
Ci sono diversi esercizi di questo tipo, per esempio usando 5 cm di arco si suona in su al tallone, poi si alza l'arco e si suona alla punta in giù e avanti così, anche questo esercizio ti fa sentire un po' impedito all'inizio ma poi si migliora.
Non so per Mondomusica, per me è come una maledizione, ogni anno c'È qualcosa che non mi permette di andare, l'anno scorso sono andato per 45 minuti la mattina alle 9...
- monachicchio
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Cioè, senza suonare?Sorvolando la corda a un cm?fare delle note lunghe uguali a quelle che si fanno normalmente, solo che l'arco invece di poggiare sulla corda, è ad un centimetro da questa.
Alfredo,abbi pazienza,data l'età ci metto un po' a capire...
e -dato che siamo i tema -il beta -bloccante di cui si parla io lo devo prendere per terapia,tutte le mattine.... ma non mi sento poi così rilassata...!
- Alfredo
- Utente Esperto II
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Esattamente, senza suonare, sorvolando la corda.monachicchio ha scritto:
Cioè, senza suonare?Sorvolando la corda a un cm?
Alfredo,abbi pazienza,data l'età ci metto un po' a capire...
e -dato che siamo i tema -il beta -bloccante di cui si parla io lo devo prendere per terapia,tutte le mattine.... ma non mi sento poi così rilassata...!
I beta bloccanti non servono per rilassarsi, ma "bloccano" l'aumento della frequenza del battito cardiaco , il che vuol dire che anche se hai paura di suonare non ti viene il batticuore, con un battito cardiaco meno veloce si blocca una serie di reazioni che normalmente seguono: non ti viene il blocco al plesso solare che blocca anche il respiro e fa diminuire l'afflusso di sangue alle mani rendendole più dure.
Comunque a meno che non ci sia un motivo veramente valido non prenderei mai beta bloccante per suonare, può anche essere pericoloso.
- neuma
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Quoto il suggerimento di Alfredo. Il mio primo insegnante mi aveva imposto questo esercizio, lento, lentissimo e per il massimo tempo che riuscivo a reggerlo, aumentandolo un po' ogni volta (è parecchio stancante).
Era una specie di tortura cinese, ti confesso, ma poi mi sono conto che aiuta moltissimo a dare stabilità all'arco.
Utile anche quello di suonare altrettanto lentamente delle arcate lunghe, viaggiando con l'arco stavolta sì poggiato sulla corda, ma a pochi mm dal ponticello. Il suono che ne esce è estremamente aspro, e l'arco tende a procedere a strapponi: l'obiettivo è quello di obbligarlo ad un movimento il più possibile continuo e fluido.
Abbinati, queste due tecniche di studio sono efficacissime, secondo me.
Era una specie di tortura cinese, ti confesso, ma poi mi sono conto che aiuta moltissimo a dare stabilità all'arco.
Utile anche quello di suonare altrettanto lentamente delle arcate lunghe, viaggiando con l'arco stavolta sì poggiato sulla corda, ma a pochi mm dal ponticello. Il suono che ne esce è estremamente aspro, e l'arco tende a procedere a strapponi: l'obiettivo è quello di obbligarlo ad un movimento il più possibile continuo e fluido.
Abbinati, queste due tecniche di studio sono efficacissime, secondo me.
- monachicchio
- Utente Attivo
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Veramente interessante conoscere questi metodi di studio!Anzi proporrei l'apertura di un post intitolato" Esercizi di tecnica per la mano destra".neuma ha scritto:Quoto il suggerimento di Alfredo. Il mio primo insegnante mi aveva imposto questo esercizio, lento, lentissimo e per il massimo tempo che riuscivo a reggerlo, aumentandolo un po' ogni volta (è parecchio stancante).
Era una specie di tortura cinese, ti confesso, ma poi mi sono conto che aiuta moltissimo a dare stabilità all'arco.
Utile anche quello di suonare altrettanto lentamente delle arcate lunghe, viaggiando con l'arco stavolta sì poggiato sulla corda, ma a pochi mm dal ponticello. Il suono che ne esce è estremamente aspro, e l'arco tende a procedere a strapponi: l'obiettivo è quello di obbligarlo ad un movimento il più possibile continuo e fluido.
Abbinati, queste due tecniche di studio sono efficacissime, secondo me.
Infatti il maggior problema del principiante è il riuscire a reggere l'archetto con disinvoltura,sentendolo come un prolungamento del braccio ...
E poi ,sapete che vi dico?
Anche i nostri vicini di casa apprezzeranno moltissimo l'esercizio proposto da Alfredo!!!!!!!!!