Indovina chi dirige al Senato...

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claudio
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Messaggio da claudio »

Oggi ho riascoltato "Il Nuotatore", continuo a pensare che Allevi non abbia assolutamente la statura di uno Schnittke, di un Glass o di un Nyman. E quel che è grave è che penso anche di non sbagliarmi.
andante con fuoco
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fisher
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Messaggio da fisher »

Anch'io ho ascoltato le sue composizioni, ho cercato di sentirle un po' tutte quelle che ha fatto, cercando di mettere l'attenzione che son riuscito (perchè spesso ho la testa per aria). Qualche pezzo mi piace proprio, ma come molti altri autori solo quello o altri 2-3. Una precisazione, autori di musica leggera. Da qui a dire che sa comporre musica classica, beh... :hum: la vedo un po' difficile, ma forse per dire una cosa del genere sono la persona meno quotata. Come dico ogni tanto alla mia ragazza, che porta sempre tanta pazienza quando le faccio il mio solito milione di domande sull'arte poichè lei in questo campo si è laureata, quella contemporanea proprio non la capisco, anzi, scusatemi artisti, ma proprio non mi piace, non mi emoziona, non mi dice proprio un fico secco, è come guardare una lastra di marmo fredda e squadrata (una curiosità: anche a lei :P). Visto però che comunque l'arte va capita, il dubbio che continuo a vedermi davanti agli occhi è come capire quella moderna, e se magari in questa rientri anche lui, ma in che modo? (va capita)
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Allevi afferma che la sua è musica "classica" moderna.

La musica classica come la conosciamo noi, quella per intenderci di tutti gli autori fino ai primi anni del '900, è musica "tonale" riconoscibile per un filo conduttore dell'armonia dalla prima all'ultima nota.
Con l'avvento di Schoenberg anche la musica "atonale", sia pure a fatica e con lunghe traversie, è stata riconosciuta come classica.

Cosa vuol dire che nella composizione c'è libertà assoluta di mischiare le note a proprio piacimento senza il rispetto di regole ben precise?

Lo dico perchè a me sembra che Allevi si caratterizzi per la mancanza di regole armoniche dal punto di vista della composizione (almeno a me sembra). Spesso lo sento cambiare tono e melodia con molta facilità all'interno delle sue esecuzioni, come se stesse mischiando due cose diverse, cioè io avverto una mancanza di linearità musicale nei suoi pezzi.
Forse mi sbaglio, ma questa è la mia sensazione ad orecchio!

A proposito di questo lo stesso Schoenberg chiarisce cosa si debba intendere per "atonalità":


Controversie sul termine atonalità

Per definire il punto di arrivo dell'esaurimento delle possibilità della tonalità Schönberg usava il termine pantonalità. L'equivoco è chiarito dallo stesso Schönberg nel suo "Manuale d'armonia", pubblicato a Vienna nel 1921.

« Atonale potrebbe significare soltanto: qualcosa che non corrisponde affatto all'essenza del suono. Già la parola tonale viene usata in modo non giusto, se la s'intende in un senso esclusivo e non inclusivo. Solo questo può essere valido: tutto ciò che risulta da una serie di suoni, sia attraverso il mezzo di riferimento diretto ad un solo suono fondamentale oppure mediante connessioni più complicate, forma la tonalità.

Dovrebbe essere chiaro che da questa definizione, la sola giusta, non si può dedurre nessun sensato concetto opposto che corrisponda al termine atonalità. Un pezzo di musica sarà sempre tonale almeno nella misura in cui tra suono e suono deve sussistere una relazione in virtù della quale i suoni, giustapposti e sovrapposti, danno una successione riconoscibile come tale. La tonalità può essere allora forse non avvertibile o non dimostrabile, questi nessi possono risultare oscuri, difficilmente comprensibili o persino incomprensibili.
Ma chiamare talune specie di rapporti atonali, è altrettanto inammissibile quanto lo sarebbe chiamare a-spettrali o a-complementari dei rapporti tra colori. Una simile antinomia non esiste. Per di più non abbiamo ancora esaminato la questione se il modo in cui le nuove sonorità si connettono non costituisca precisamente la tonalità di una serie di dodici suoni. Anzi, probabilmente è così e noi ci troviamo in una situazione simile a quella determinatasi al tempo in cui si usavano le tonalità ecclesiastiche. A questo proposito osservo che si sentiva, allora, l'effetto di una nota fondamentale, ma non si sapeva quale fosse e si provava con tutte. Qui non la si sente, ma ciò non di meno è probabile che esista. Se proprio si cercano appellativi, si potrebbe ricorrere politonale o pantonale. Ma ad ogni modo bisognerebbe stabilire se non si tratti ancora semplicemente di tonalità. »

(Arnold Schönberg, Manuale d'armonia (Vienna, 1921))



Come per dire che nella musica le regole ci devono comunque essere, a ben guardare sono riconoscibili ed evidentemente sono anche immediatamente riconducibili in maniera istintiva ai suoni che ascoltiamo.

Scusate, questa non è propriamente la mia materia, ma spero di aver chiarito che, sempre secondo me e riguardo la mia sensibilità musicale, i guazzabugli non possono essere musica!

Spero anche che questa chiave di lettura sia utile alla discussione.
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- Lino Santoro -
_Ale_
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Messaggio da _Ale_ »

claudio ha scritto:Oggi ho riascoltato "Il Nuotatore", continuo a pensare che Allevi non abbia assolutamente la statura di uno Schnittke, di un Glass o di un Nyman. E quel che è grave è che penso anche di non sbagliarmi.
il nuotatore non mi piace molto ma prova a ascoltare back to life, come sei veramente,300 anelli, whisper...
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claudio
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Messaggio da claudio »

... e del tocco di Allevi non vogliamo parlare? così uniforme, così uguale in tutte le sue sfumature, sviluppato in anni di applicazione all'organo Bontempi. Gli Steinway&Sons sono ormai cosa del passato. :lol:
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Messaggio da _Ale_ »

questo claudio nonè assolutamente vero, puoi dire tutto ma questo no. perchè dopo 20 anni di studi(come tutti quelli che li hanno fatti) non puoi dire che ha un tocco uniforme.

PS allevi suona un bosendorfer , mica l'organo bontempi(lo so che è è una battuta) :D
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claudio
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Messaggio da claudio »

_Ale_ ha scritto:questo claudio nonè assolutamente vero, puoi dire tutto ma questo no. perchè dopo 20 anni di studi(come tutti quelli che li hanno fatti) non puoi dire che ha un tocco uniforme.

PS allevi suona un bosendorfer , mica l'organo bontempi(lo so che è è una battuta) :D
Scusa, non sapevo che Allevi avesse lo stesso tocco di Michelangeli. E tutto questo perchè bastano 20 anni di studi.
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Messaggio da _Ale_ »

ma dai, non intendo questo intendo che dopo anni di studi qualsiasi persona affini un tocco per accentuare le diverse sfumatuure, no??
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claudio
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Messaggio da claudio »

_Ale_ ha scritto:ma dai, non intendo questo intendo che dopo anni di studi qualsiasi persona affini un tocco per accentuare le diverse sfumatuure, no??
Niente affatto: sarebbe come dire che basterebbero una quindicina di anni di seminario per diventare Padre Eterno.
E poi, scusa, a leggere quello che scrivi non fai certo un buon servizio ad Allevi. Intendo dire, che se tutti dopo una 20ina di anni sono capaci di avere un buon tocco, allora togli ad Allevi anche l'ultima speranza! :lol:
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Messaggio da jofal »

claudio ha scritto:... sviluppato in anni di applicazione all'organo Bontempi...
:mrgreen:
Questa me segno e la riciclo di sicuro!!!
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Messaggio da _Ale_ »

si va be... non so piu cosa dirti :lol:

PS ma non mi arrendo, w allevi, tiè :lol:
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Messaggio da neuma »

Posso solo dire una cosa ancora?

Perchè, quando qualcuno mi santifica il Giovannino (ebbene si, Allevi non si sostiene, si santifica) e io replico: "E degli altri giovani compositori italiani, cosa pensi?" ricevo in cambio solo sguardi perplessi?... MA LI CONOSCETE, gli altri giovani (ebbene si, l'Allevi è mio coscritto quindi è GIOVANE!) compositori italiani??? Oppure, visto che i media martellano con "Allevi è il compositore giovame di oggi-Allevi è il futuro della musica-AlleviAlleviAllevi..." si pensa che esista solo lui???
Preciso che tutto ciò non lo dico a difesa di Ughi, che non è certo il mio violinista (o più in generale musicista) preferito, e che in fondo con tutto il polverone suscitato sul Nostro non ha fatto che il suo gioco. Ma vi piace perchè vi piace, oppure perchè non avete altri metri, e migliori, di giudizio?

Eppure ci sono: c'è sempre il tempo per scoprirli, anche se certa stampa di regime preferisce farci capire che c'è lui e solo lui....
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Doctor_Gino
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Messaggio da Doctor_Gino »

eccomi, finalmente a parlare del mitico allevi, dando il mio modesto contributo

io partirei da una frase di Confucio "ascoltate la musica di un popolo e conoscerete quel popolo"
tralasciando i vari fabri fibra e altri "cantantucoli" (neanche tali sono forse definibili) io direi che allevi incarna perfettamente lo stereotipo di ciò a cui sta tendendo il popolo italiano: emozioni "semplici", queste sottospecie di melasse commoventi, da libro "Cuore" (come mi direbbe mia madre quando ci sono scene patetiche).
procediamo con ordine: come mai allevi ha così tanto successo?
se diciamo "per la musica", allora dimostriamo come sia in basso il gusto degli italiani, per nulla abituati a qualcosa di vagamente più complicato...
ma vabbè, de gustibus non disputandum est, e comunque non è colpa di nessuno, non gliene si può fare una colpa
se invece diciamo che è famoso perchè ha saputo vendersi/l'han saputo vendere bene, allora mi girano un po'
quando vedrò da grande che non riuscirò a fare altro che stupide canzoncine per le pubblicità dei pannolini, mi farò crescere i capelli, mi metterò degli occhialini da ebete, andrò in giro alle trasmissioni vestito in tuta come se passassi tutta la giornata a fare jogging, così mi spacceranno per un bambino prodigio (vi ricordo che è moooolto vicino ai 40 anni, il 9 aprile li farà, e non ne ha 25 come pensano tutti... non per tirare fuori i soliti discorsi, ma mozart era già bello che sepolto alla sua età, e aveva già prodotto i più grandi capolavori che si possano pensare)
poi inizierò a mettere in giro un sacco di balle (della serie: vive di pasta al tonno, non ha un pianoforte,...), farò il buffone e mi comporterò come un bambino alle trasmissioni, così potrò ingigantire la mia figura.
ecco fatto un meraviglioso personaggio da baraccone!
noi come ci difendiamo? ci coalizziamo contro di lui, e tutto ciò che ci viene detto è che "siamo invidiosi della sua bravura" ( 8O )
uno dei pochi che s'è mosso è stato uto ughi... persona direi molto criticabile a sua volta (penso che non ci sia bisogno di approfondire)
si dovrebbero muovere anche altre persone illustri del mondo della musica... ma a che pro? in fondo allevi porta a tutti un po' di musica classica (almeno chi l'ascolta la pensa così... appreziamo, dai :))
certo, toglie lavoro a chi merita davvero (spero un giorno di poter essere in quella categoria) ma preferisco quasi lui che persone come fabri fibra (ce l'ho a morte con lui, si nota? :D)
ok, la smetto di scrivere... obiezioni? :D
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Doctor_Gino ha scritto: .......
certo, toglie lavoro a chi merita davvero (spero un giorno di poter essere in quella categoria) ma preferisco quasi lui che persone come fabri fibra (ce l'ho a morte con lui, si nota? :D)
ok, la smetto di scrivere... obiezioni? :D
Non so chi sia fabri fibra! Ma questo, non ha assolutamente importanza, è una mia ignoranza!

Nessuna obiezione, ma una considerazione!

La faccenda si può riassumere in due quesiti:


1)E' vera musica?????
La maggioranza degli intervenuti del forum ha dei forti dubbi! Questa nube di opacità che oscura la visuale non si capisce come possa essere diradata!

Dobbiamo aspettare un decennio per capire se lui è un genio musicale oppure no. Alla lunga la verità viene sempre a galla e la verità la fa il mercato! Nel frattempo "buon pro"! (per lui).


2) Viviamo un'epoca relativamente condizionata in tutte le scelte del vivere quotidiano. E' possibile, poichè auspicabile, che la musica possa rimanere neutrale rispetto a questo condizionamento, visto che la "musica" è direttamente rapportabile alla "sensibilità di ciascuno di noi"?


Ti auguro di avere successo quanto prima, perchè no? Provaci davvero!
Se ci pensi bene è facile mettersi al pianoforte e ricavarne una qualsiasi melodia breve giocando a caso con i tasti. Lo so fare anch'io che non lo so suonare! Incredibile! Lo faccio spesso come divertimento perchè il pianoforte è uno strumento meraviglioso che, ovunque tu voglia mettere le dita, ti dà soddisfazione, basta avere un minimo di gusto melodico, ed esce fuori qualcosa di orecchiabile. Fai una seguenza di note in avanti, poi torni indietro, oppure contrapponi i toni alti ai toni bassi, ecc.....
Intendiamoci, non voglio polemizzare con te, ma solo dire che tutto sommato con una certa dose di sperimentazione quotidiana chiunque potrebbe produrre qualcosa di suonabile, relativamente parlando.....

Ritornando ad Allevi, il suo è un esercizio divertito sulla tastiera del tipo da me descritto sopra, oppure è qualcos'altro?

Per Mozart e Beethoven la musica era una forma di espressione, come parlare o scrivere. Non avevano bisogno di ricercarla, era qualcosa che riguardava la loro sensibilità di artista e quando la percepivano gli era sufficiente esternarla riportandola su un pentagramma per "crearla". Ma prima era presente in loro stessi.

All'origine c'è una certa attitudine e sensibilità!
Non contano nulla gli anni di conservatorio o le lauree.
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Messaggio da _Ale_ »

neuma ha scritto:Posso solo dire una cosa ancora?

Perchè, quando qualcuno mi santifica il Giovannino (ebbene si, Allevi non si sostiene, si santifica) e io replico: "E degli altri giovani compositori italiani, cosa pensi?" ricevo in cambio solo sguardi perplessi?... MA LI CONOSCETE, gli altri giovani (ebbene si, l'Allevi è mio coscritto quindi è GIOVANE!) compositori italiani??? Oppure, visto che i media martellano con "Allevi è il compositore giovame di oggi-Allevi è il futuro della musica-AlleviAlleviAllevi..." si pensa che esista solo lui???
Preciso che tutto ciò non lo dico a difesa di Ughi, che non è certo il mio violinista (o più in generale musicista) preferito, e che in fondo con tutto il polverone suscitato sul Nostro non ha fatto che il suo gioco. Ma vi piace perchè vi piace, oppure perchè non avete altri metri, e migliori, di giudizio?

Eppure ci sono: c'è sempre il tempo per scoprirli, anche se certa stampa di regime preferisce farci capire che c'è lui e solo lui....
il fatto che purtroppo pochi compositori emergono l'avevo gia portato alla luce, su questo hai ragione, allevi ha avuto la fortuna di essere notato.
non è che lui si è svegliato ed era famoso anche lui, come tutti quelli che (purtroppo) non sono emersi ha dovuto lavorare e fare sacrifici. dal punto di vista umano non è ne meglio ne peggio di tutti.
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