Una pericolosa crepa...

da Bach a Kodaly, uno strumento di incredibile bellezza.
Rispondi
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

Sul fronte della colla epossidica questa mattina il risultato era questo:

Immagine

Tutte e tre le pennellature sono asciutte, o almeno sembrano.

Sono passate 15 - 16 ore da quando le ho applicare al legno.

La prima pennellata è asciutta sicuramente, tant'è che la tocco e posso verificarne la durezza.
Per le altre due il discorso dovrebbe essere lo stesso: nel senso che in superficie non risulta nulla di appiccicoso, si sono ugualmente asciugate.
Per esse questa è la mia analisi: la parte più liquida è stata assorbita dal legno (certamente qualcosa è anche evaporato), e questo ha permesso di rendere più denso il liquido rimasto in superficie, che alla fine si è comportato come nella prima pennellata.


Immagine

A mio pare è interessante vedere che cosa è rimasto del miscuglio A + B + diluente, che poi è la pennellata n. 3.

Avevo lasciato il piccolo contenitore di vetro poggiato sul bordo della tavola in maniera che il suo contenuto andasse tutto su un lato.
Girandolo sottosopra non si è spostato assolutamente, quindi si era solidificato, ma non proprio, ho constatato che la sua consistenza era gelatinosa, leggermente opacizzata.
Ci scommetto che è questione di tempo e che tra 3 o 4 giorni, al massimo, sarà completamente indurito!

Quello che era prevedibile è che non ha tenuto il volume: man mano che asciugava si è formata una bolla d'aria!

Immagine

Questa sopra è la posizione dritta, di come il contenitore è rimasto tutta la notte e la bolla si è formata lateralmente.
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

Ecco il procedimento per l'incollaggio della catena.

Immagine

Ho tracciato con matita la linea lungo la quale la catena verrà incollata ed ho cosparso di gesso il letto di incollaggio

Immagine

Con piccoli movimenti orizzontali faccio in maniera che le parti coincidenti vengano segnati dal gesso

Immagine

poi tolgo a coltello solo nei punti sporchi di gesso, perchè quelli sono i punti sporgenti. Procedo fin tanto il gesso non sporca contemporaneamente tutte le parti della base della catena.

Immagine

Quando le zone di coincidenza sono solo due ed a lati opposti, come si vede nell'ultima foto, vuol dire che c'è molto legno da togliere e lo si può verificare anche visivamente, se al centro ed ai lati estremi c'è abbondante luce. Allora in questo caso conviene lavorare di pialletta e verificare gradualmente che le zone di contatto si allarghino

Immagine

C'è anche un'altra maniera più tecnica per determinare la zona da eliminare: si prende una rondella di altezza approssimativamente quella della eccedenza osservata visivamente, la si poggia lateralmente alla catena e la si fa scorrere per tutta la sua lunghezza spostandola con una matita a punta fine inserita all'interno.
Questo procedimento io l'ho fatto ma non ho potuto documentare con foto.
In questa maniera lateralmente alla catena viene riprodotto esattamente l'andamento curvilineo del letto di incollaggio ed è facile individuare i punti di maggiore eccedenza. In linea generale, indipendendentemente dall'altezza della rondella, che volendo può essere anche eccedente di molto l'altezza di minor contatto, si tratta comunque di eliminare tutto il legno al di sotto del segno per avere subito una buona approssimazione della curvatura giusta. In questo caso normalmente si procede con pialletta.
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

Volevo farvi notare quale credo debba essere la migliore caratteristica di una catena:

Immagine

la venatura deve essere il più possibile uniforme. La densità delle linee anellari deve essere similare a quella della relativa tavola.
Questa è di media densità, secondo me molto buona.

Lateralmente, al contrario, ci deve essere una linea appiattita

Immagine
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

Immagine

La catena è pronta per esser incollata, ma poichè la sua altezza massima deve essere di 22 mm. al livello delle tacche interne delle effe, ho potuto tagliare superiormente una striscia uniforme di circa 12 mm., tenendomi sempre abbondante a 25 mm.
La catena è leggermente inclinata verso l'interno.

Immagine
Queste mattina con la stessa colla a caldo preparata per la foglia di legno ho incollato anche la catena

Immagine

Immagine

Domani toglierò i morsetti.
Ultima modifica di violino7 il giovedì 2 luglio 2009, 23:10, modificato 1 volta in totale.
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
famar
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 846
Iscritto il: mercoledì 13 agosto 2008, 0:00
Località: Roma

Messaggio da famar »

Bella documentazione e ottime lavorazioni. Interessante quella resina a 2 componenti. Penso anch'io che se più liquida può essere meglio in quanto pur riempiendo di meno i buchi consolida comunque il legno impregnandolo (un po' come nel restauro di oggetti antichi fa il paraloid che si usa per consolidare legni ridotti come cartone). Inoltre chissà quelle cavità risonanti quali effetti sonori potranno creare.....scherzo.
PS. Come ti ho scritto ho variato la vernice ed ora vado che è una bellezza col pennello da 3 cm; quasi non c'è bisogno di lucidare.Grazie
Avatar utente
edi
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 2172
Iscritto il: venerdì 30 novembre 2007, 0:00
Località: Fulginium ac Vacium
Contatta:

Messaggio da edi »

Dovresti passare alla sperimentazione sulle gallerie, credo che anche se c'è la prevedibile riduzione di volume, in più fasi successive si possa riuscire a riempirle.
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

edi ha scritto:Dovresti passare alla sperimentazione sulle gallerie, credo che anche se c'è la prevedibile riduzione di volume, in più fasi successive si possa riuscire a riempirle.
Sono chiaramente orientato verso l'utilizzo di una mistura liquida appena quanto basta perchè possa essere iniettata.
Come minimo ottengo l'effetto di consolidare il legno che è rimasto, anche se le gallerie non riuscirò a riempirle interamente.

Procederò per gradi successivi e ripetutamente, per quanto possibile.

Mi sembra anche una scelta obbligata!

Siete d'accordo?
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
edo
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 1915
Iscritto il: martedì 21 giugno 2005, 0:00
Località: Schio (VI)
Contatta:

Messaggio da edo »

violino7 ha scritto: Siete d'accordo?
Completamente
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

famar ha scritto:Bella documentazione e ottime lavorazioni. Interessante quella resina a 2 componenti. Penso anch'io che se più liquida può essere meglio in quanto pur riempiendo di meno i buchi consolida comunque il legno impregnandolo (un po' come nel restauro di oggetti antichi fa il paraloid che si usa per consolidare legni ridotti come cartone). Inoltre chissà quelle cavità risonanti quali effetti sonori potranno creare.....scherzo.
PS. Come ti ho scritto ho variato la vernice ed ora vado che è una bellezza col pennello da 3 cm; quasi non c'è bisogno di lucidare.Grazie
Famar, sono contento che i miei consigli ti siano stati utili!

(Per chi legge nel forum: dovete sapere che a famar in pm ho dato dei consigli di come variare la sua vernice, a questo lui fa riferimento, vernice a mio avviso troppo sbilanciata nei componenti e troppo ricca di alcool!)

Puoi usare il pennello che ti pare, non era un problema di pennello ma di fluidità della vernice. Per il riccio potresti anche usare il 2 cm.

Guarda che la levigatura è pressochè necessaria per dare alla superficie uniformità, per cui è inevitabile anche la lucidatura!
Se la vernice asciutta viene troppo brillante può dipendere dal benzoino che potrebbe essere eccessivo. Ma in questo caso anche con la sandracca non bisogna eccedere.

Comunque, complimenti per i miglioramenti. :)

Ciao
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

Questa sera stessa sono tornato a casa e sono andato a vedere in bottega.

Queste foto le ho scattate mezz'ora fa, quindi sono passati più di due giorni da quando ho miscelato la resina epossidica:

Immagine

La bolla d'aria è sparita, ossia si intravede piccolissima, quasi inesistente!
Al tatto la colla non è più gelatinosa, ma ancora non completamente seccata, a spingere flette leggermente! E' solo questione di tempo e si indurirà completamente.

Ci sarebbe da pensare che inizialmente la colla abbia ceduto liquido in cambio di aria, ma proseguendo abbia poi continuato a solidificarsi ricompattando anche la zona ceduta all'aria!

Immagine

Ho rimesso questa immagine per fare un confronto con quella di qualche ora fa.
Se fosse così come appena detto, il volume complessivo dovevo contemporaneamente ridursi, con l'avanzamento dell'essiccazione!
Giudicate voi, a vista sembra che il livello superiore delle quantità in entrambi i casi sia lo stesso ed a me sembra, come se la parte solida abbia riconquistato lo spazio perduto riprendendoselo dalla bolla d'aria e ricompattando il suo volume! Sarà una mia impressione? :hum:

Comunque se fosse così se ne dedurrebbe una cosa positiva: che dopo una fase di assorbimento da parte del legno, la parte che man mano si solidifica va anche ad intasare meglio gli spazi.
Ultima modifica di violino7 il giovedì 2 aprile 2009, 0:16, modificato 1 volta in totale.
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

Naturalmente la prima cosa che ho fatto, dopo aver osservato quello strano fenomeno della colla nel vasetto di vetro è stato di togliere i morsetti alla fascia ed alla catena:

Immagine

Avevo lasciato l'adesivo naturalmente solo dalla parte della forma interna per permettere la coesione dei listelli tra di loro,

Immagine

l'adesione della foglia è stata perfetta!
E' difficile dimostrarvelo, ma vi assicuro che ne ho avuto la precisa sensazione oltre che dall'esame visivo, anche da quello tattile.

Ho anche esaminato la spugnetta sotto la stagnola poco dopo avere liberato la fascia. Con più di trenta ore di pressione si è leggermente deformata, momentaneamente, sotto la pressa e la deformazione è uniforme, segno che è stata uniforme anche la pressione su tutta la foglia a compattare sulla fascia (nella prima foto potete notare che anche la stagnola si è richiusa su sè stessa leggermente in vari punti a causa di questo).
Ultima modifica di violino7 il giovedì 2 aprile 2009, 0:31, modificato 1 volta in totale.
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

Immagine

Anche la catena è incollata perfettamente!

E' pronta per il prossimo passaggio, la sua lavorazione definitiva che sarà con queste misure, approssimativamente:
cm. 22 al centro, al livello del ponticello;
cm. 5,5 alle punte estreme;
cm. 17 circa al centro delle 2 parti mediane.

Ciao.
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
edi
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 2172
Iscritto il: venerdì 30 novembre 2007, 0:00
Località: Fulginium ac Vacium
Contatta:

Messaggio da edi »

Molto interssante la reazione della colla, non saprei che dire, ma... meglio così! :D Per il resto mi pare che prosegua tutto a gonfie vele :)
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

Oggi pomeriggio ho migliorato la situazione generale:

Immagine

ho rifinito tutte le controfasce smussandole sullo spigolo:

Immagine

Immagine

Immagine
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

Ho segnati a matita i punti per lo scasso dello zocchetto e determinati i limiti dell'incasso del manico sulle fasce.
Mi sono tenuto stretto (nel senso di tagliare di meno) ed ho inciso con coltello ben affilato e righetta metallica bloccata con morsetto, verticalmente in corrispondenza della linea di inizio della zona non colorata, sulla fascia destra superiore incollata allo zocchetto.
Questo allo scopo di recuperare parte della fascia che dovrò comunque eliminare con lo scavo, al fine di utilizzarne il legno per i rifacimenti delle fasce rovinate, in piccoli punti sui bordi in corrispondenza della controfascia.

Ho provveduto poi a scollare con acqua e ferri caldi:

Immagine

Immagine

Immagine
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Rispondi