Restauro mandolino antico.

Rispondi
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

violino7 ha scritto:A che punto sono per la ricerca forsennata dei tasselli metallici a sezione rettangolare di vecchio stampo?
..............

Immagine

Poi pochi giorni fa ho avuto un colpo di fulmine ed ho trovato quello che cercavo, cioè un metallo che dopo opportune manipolazioni faceva il caso mio.

Nella foto vedete nelle mie dita una barretta metallica molto resistente, già quasi terminata nella giusta sagomatura, con spessore 1 mm. ed a squadro superiormente .

L'altra barretta, invece, è una scoperta di oggi pomeriggio. E' metallo molto duro a quadrello 2 per 2 mm., basta ridurla della sua metà e levigarla.

...........................

Per correttezza voglio completare l'argomento! Non voglio credere che vi sia sfuggito il particolare che ho evidenziato!

Non stavo parlando della barretta a sezione quadrata 2x2 mm. che si trova a terra, ma di quella che ho in mano e che certamente ha un'altra composizione, la prima scoperta!
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12659
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

appunto, di che si tratta? sembra un materiale altrettanto buono e già usabile per la bisogna.
andante con fuoco
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

Immagine

Circa una settimana fa in zona Stazione Termini in un negozio di bigiotteria ho comprato dei braccialetti a sezione rettangolari di un metallo che sembra argento ma non lo è. Si tratta di una lega che penso possa essere sufficientemente dura, assomiglia all'alpacca, credo. L'arabo da cui l'ho comprati mi ha detto che non è certamente argento puro, altrimenti costerebbe molto di più, anche se c'è il marchio 925, ma è legato con rame e non sa con che cos'altro (insomma, la solita patacca venduta dagli ambulanti extra-comunitari). Ma a me la patacca fa comodo, anzi spero che dentro ci sia del nickel, il metallo al quale molte donne sono allergiche e la cui allergia si manifesta proprio quando portano dei monili fatti di metalli non nobili. Il nickel, se ci fosse, darebbe alla lega la giusta durezza.

La barretta era spessa circa 1,5 mm.,da portare ad 1, allora l'ho prima ridotta leggermente con la mola e quando stavo ad 1,2 ho iniziato a dargli di lima fine a triangolo controllando di continuo con il calibro (fissato ad 1,1 e valutando se ci passava o no). Alla lima ho sentito che il metallo era abbastanza resistente.
La barretta va poi levigata con carta abrasiva da metallo di grana sempre più fina, fino a farla diventare molto uniforme e quasi lucida,

......e poi va ridotta in altezza portandola a 2 mm. (o poco più), contemporaneamente, squadrandola; all'inizio era alta circa 2,8 mm.
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto:appunto, di che si tratta? sembra un materiale altrettanto buono e già usabile per la bisogna.
Si, credo proprio che sia buono, a giudicare dalle prove che io ho fatto!
Addirittura sto facendo indossare tre braccialetti a mia moglie per verificare se si verifichi l'allergia da nickel, ma è molto difficile perchè la sua allergia è molto leggera e limitata agli orecchini per via del contatto interno alla pelle.

Ma al di là di questo, le prove che ho fatto sono confortevoli. :)
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

Fasi della lavorazione:

Immagine

Immagine

Immagine


Io già ero già molto soddisfatto di queste prime barrette! Parlo della durezza! Per quanto riguarda la parte estetica, considerate che quelle che vedete in foto sono da levigare ulteriormente e ridotte in altezza e penso che alla fine diverranno praticamente uguali a quelle di fabbrica (se ci fossero), dipende solo dal mio grado di applicazione in relazione al tempo che gli dedico, nel senso che, volendo, veramente possono diventare perfette!

Poi è arrivata anche la seconda scoperta!

In conclusione, tutte e due le barrette, quelle da braccialetto e quelle da quadrello per saldatura, se la battono bene entrambe per l'uso che a me serve! :wink:
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

Vi parlerò ora, solo accennandola, ad una questione davvero per me stravolgente, un vero colpo di scena!

Avrei voluto trattarla già da ieri sera, ma non c'è stato il tempo! :?

Ma la faccenda mi preme ed è ricca di considerazione tecniche riguardanti il mandolino (in questo caso il mio).

Guardate questa foto che vi fa vedere la posizione che assumono globalmente tutti gli elementi del mandolino che fino ad ora ho lavorato singolarmente:


Immagine


Così è come lo dovremmo vedere alla fine!
Ma così non può andare, c'è qualcosa che non va!

Quello che non va è il ponticello che risulta troppo vicino alla rosetta ed addirittura va quasi a toccare il battipenna in tartaruga.
Il ponticello a norma dovrebbe essere posizionato sulla sella, molto vicino alla piega di giro della tavola armonica, invece qui si trova molto lontano.

Ecco come dovrebbe essere:

Immagine

con il ponticello a circa 1 cm. dalla piega:

Immagine



Ci ragioniamo sopra domani sera, ma già vi anticipo che la cosa più eclatante, che in questo momento ancora mi sconvolge in quanto avrei dovuto pensarci prima, è che la famosa tastiera per la quale abbiamo tanto dibattuto se sostituirla o no, va assolutamente sostituita, anzi..

....possiamo affermare con certezza che quella non era la sua tastiera originaria, ma una adattata da un altro mandolino! :( :(
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

violino7 ha scritto: ........
Ci ragioniamo sopra domani sera, ma già vi anticipo che la cosa più eclatante, che in questo momento ancora mi sconvolge in quanto avrei dovuto pensarci prima, è che la famosa tastiera per la quale abbiamo tanto dibattuto se sostituirla o no, va assolutamente sostituita, anzi..

....possiamo affermare con certezza che quella non era la sua tastiera originaria, ma una adattata da un altro mandolino! :( :(..........

Riparto da questa affermazione!

Avete capito tutti perchè se ne deduce che quella vecchia tastiera non può essere adatta a questo mandolino?

In quanto al fatto che "avrei dovuto pensarci prima", il mio sconvolgimento si è ridimensionato, perchè non era per niente scontato che avrei dovuto controllare se quella tastiera fosse perfettamente confacente alla corda vibrante del mandolino.
Era decisamente scontato che lo fosse e certamente non avrei dovuto sospettare il contrario: chi va a pensare che un liutaio costruisce un mandolino e gli va a mettere una tastiera che non c'entra proprio nulla? :roll:
Non vedo, poi, il motivo per il quale fosse stata sostituita in un secondo tempo, magari quando al manico è stata aggiunta la filzetta a cuneo in ebano.
Credo, appunto, a ben pensarci, che si sia trattato di una anomalia di partenza . :?

Veniamo alla questione!


La giusta tastiera deve essere tassellata per una corda vibrante di cm. 34,0. Ecco la stecca che è la dima per questa misura:

Immagine

Ho evidenziato in rosso il 17° tassello.

Vedete che esso cade sopra la corona interna, quindi è evidente che devo prolungare la nuova tastiera fino a farla terminare al bordo interno della rosetta, a perpendicolo con l'anello in acero che cinge tutta la bocca, invece che lasciarla al livello del filetto esterno.
Questo perchè il 17° tasto è indispensabile! Il mandolino è nato con 17 tasti e non è possibile metterne di meno!
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
fisher
Utente Attivo
Utente Attivo
Messaggi: 229
Iscritto il: venerdì 5 dicembre 2008, 0:00
Località: Montagnana

Messaggio da fisher »

Domanda: a questo punto Lino, deduci che sia stata errata la costruzione della vecchia tastiera ( intendo posizione dei fret ) o il posizionamento del ponticello?
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

fisher ha scritto:Domanda: a questo punto Lino, deduci che sia stata errata la costruzione della vecchia tastiera ( intendo posizione dei fret ) o il posizionamento del ponticello?
Avevo già rilevato all'inizio del lavoro che questo mandolino ha una doppia anima: alcune cose sono di un certo pregio ed altre cose invece lasciano desiderare, come alcuni particolari all'interno.

Evidentemente qualcosa è stato fatto dagli allievi e qualcosa dal maestro, ma come spiegare un errore così evidente riguardo la tastiera?

Dò per scontato che il ponticello debba andare sulla sella vicino al giro, tutto il resto viene di conseguenza: la misura del diapason e la distanza delle tacche metalliche sulla tastiera.

Il ponticello così distante dalla piega non ha senso!
Sia chiaro, lo dò per scontato, ma qui lo enuncio per chi non è a conoscenza di questa tematica di base, per ogni strumento a corda che abbia una tastiera tassellata (es. chitarra, mandolino,ecc...), ad ogni misura della corda vibrante corrispondono differenti distanze tra analoghi tasselli metallici!

In particolare il 17° tasto su una tastiera per diapason lungo 32,8 è posizionato a 20,514 cm. dal capotasto,
mentre su una tastiera per diapason da 34,0 cm. si trova a 21,264.
E' una bella differenza.

Immagine


Per rispondere specificatamente alla tua domanda, fisher, io ipotizzo che quell'antico liutaio preparasse le tastiere tutte alla stessa maniera a catena di montaggio, senza preoccuparsi di differenziare poi al momento del montaggio, ma certo questa è una anomalia! :roll:

Che senso ha preparare la taccatura della tastiera semitono per semitono con grande precisione (addirittura al millesimo di millimetro - come vedete le tabelle equabili questo riportano!) quando poi se la tastiera non è indicata per quel diapason si vanno a commettere errori di diteggiatura di 7/10 di millimetro? **
Alla faccia della ricerca del suono perfetto!

Tutto questo, naturalmente, sulla base della mia ipotesi! Ma io non me la sento di porre il ponticello così basso quasi attaccato al battipenna! :? Ho le mie buone ragioni tecniche per dirlo, non credete?
In questo caso credo che mio compito in questa fase sia porre rimedio ad un evidente errore, e che nessuno mi parli di filologia, per favore, perchè la filologia credo che in questo caso non possa essere per niente considerata.

Fisher, sono stato esaustivo? Se hai qualcos'altro da chiedere, chiedi pure.



PS = ** Per capire meglio la questione, considerate che suonando il violino questo non serabbe potuto succedere perchè il dito va a posizionarsi dove lo comanda l'orecchio, mentre nel mandolino le note sono su posizioni obbligate, cioè ognuno su un specifico tassello!
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12659
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

Prima di procedere oltre auspico un momento di riflessione:
io non mi intendo di mandolini, per cui non so nulla di ciò che succede alla tastiera al 17° tasto, però vale la pena di approfondire la ricerca sui vari modelli e anche sulla provenienza e tipologia di quello di cui si sta parlando.
Questo perchè mi sembra che la tesi per cui il mandolino avesse in origine una tastiera di rimpiazzo, sia un pò fragile o quanto meno non sufficientemente suffragata dai fatti.

Il ponticello: la posizione non dovrebbe essere un gran problema visto che il ponticello del mandolino, come quello dei violini, non è incollato alla tavola, ma è mobile e può essere spostato a piacimento.
Anche in questo caso vale l'indicazione di cui sopra, è meglio documentarsi il più possibile su questi strumenti prima di procedere, ossia confrontare i vari diapason, posizioni delle buche, lunghezze tastiere, ecc ecc.
andante con fuoco
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

Ben fatto, Claudio! Non ci avevo pensato proprio che questo era il posto giusto per parlare di mandolini. :)
claudio ha scritto:Prima di procedere oltre auspico un momento di riflessione:
io non mi intendo di mandolini, per cui non so nulla di ciò che succede alla tastiera al 17° tasto, però vale la pena di approfondire la ricerca sui vari modelli e anche sulla provenienza e tipologia di quello di cui si sta parlando.
Bene, approfondiamo! Non vedo l'ora.

Ti dico quello che so al riguardo. Davanti a me ho un foglio stampato da internet (ma non sono riuscito a ritrovare in video) che dice letteralmente:

"La tastiera a 17 tasti che per lungo tempo si pensava bastasse, fu prolungata fino al 24° tasto e successivamente, verso la fine del 1800, ad opera di un altro grande liutaio napoletano, Raffaele Calace, padre del mandolino moderno, fu ulteriormente ampliata fino al 29° tasto e la cassa assunse una forma più grande ottenendo così il mandolino da concerto, uno strumento che potesse superare tutte le difficoltà tecniche e che potesse sfidare il suo rivale storico: il violino."

Iniziamo da qui!

Il "approfondiamo!", non è rivolto a te, sia chiaro, ma a tutti quelli che ne sanno più di me affinchè dicano la loro!
Sia chiaro anche che io di mandolino ne so poco, forse quanto te, lo dichiaro pubblicamente, non ho nessuna presunzione al riguardo, ma mi sforzo di capire di più e cercare di risolvere delle problematiche che affronto per la prima volta.
Mi ingegno e mi adopero in questa mia opera anche con grande entusiasmo, ma l'approfondimento da chi deve arrivare, se non da quanti leggono nel forum e possono confutare le mie tesi?

Invece a me sembra di stare a fare un soliloquio! Nessuno interviene. Tu giustamente vorresti vedere più chiaro! Anch'io!

In mancanza di "chiarimenti", se permettete, io prendo per buone le mie teorie! :? :? Se volete ve le spiego meglio.
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto:Questo perchè mi sembra che la tesi per cui il mandolino avesse in origine una tastiera di rimpiazzo, sia un pò fragile o quanto meno non sufficientemente suffragata dai fatti.
Non c'è nessuna "tastiera di rimpiazzo"!
La mia teoria è che il diapason giusto per quel mandolino non sia 32,8 cm., c'è solo una tastiera.

..... tematica di base, per ogni strumento a corda che abbia una tastiera tassellata (es. chitarra, mandolino,ecc...), ad ogni misura della corda vibrante corrispondono differenti distanze tra analoghi tasselli metallici della tastiera!
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto:Il ponticello: la posizione non dovrebbe essere un gran problema visto che il ponticello del mandolino, come quello dei violini, non è incollato alla tavola, ma è mobile e può essere spostato a piacimento.
Cosa succede nel violino se il ponticello che dovrebbe stare a 195 mm. dal bordo superiore della tavola (posizione per la quale la cassa armonica è stata costruita) lo si mette a 183 mm.? :roll:
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto:Anche in questo caso vale l'indicazione di cui sopra, è meglio documentarsi il più possibile su questi strumenti prima di procedere, ossia confrontare i vari diapason, posizioni delle buche, lunghezze tastiere, ecc ecc.
Mi piacerebbe che qualcuno qualificato dicesse la sua, lo ribadisco!

Sottolineo "qualificato" perchè a me interessano notizie certe e significative, non "ipotesi e teorie" di parte, altrimenti giriamo a vuoto come le trottole.
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12659
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

Temo fortemente che in questo forum non ci siano persone che abbiano conoscenze specifiche riguardo i mandolini, perlomeno io in questo momento non ne ricordo nessuna. Quindi che la miglior cosa sia che tu porti avanti la tua ricerca in modo autonomo, che tutto sommato mi sembra bene impostata. Se poi emergesse qualcuno a dare chiarezza, il suo contributo sarebbe molto gradito.
andante con fuoco
Rispondi