Restauro mandolino antico.

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violino7
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Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto:la risposta mi sembra alquanto scontata: se il ponticello è mobile, è evidente che il mandolinista esperto potrà spostarlo di qualche millimetro in avanti o indietro, in modo da ottenere il migliore compromesso tra intonazione ed emissione sonora. Ciò tenendo conto, ovviamente, che la tastiera sia stata concepita o ricostruita in modo corretto.
Questo va bene per gli aggiustamenti, alla fine, ma all'inizio, quando occorre stabilire il diapason per decidersi sulla tastiera, ci sarà pure una maniera per orientarsi!
claudio ha scritto:Cmq, per maggior sicurezza, dovresti chiedere direttamente ad uno o più mandolinari, tra cui mi pare di ricordare anche uno che ha fatto una conferenza a cui tu hai assistito in passato. Non si tratta di complicarsi la vita, ma di fare una semplice domanda.
Certo, a Roma c'è Cecconi, ti ricordi che sono andato ad una sua conferenza all'EUR sul mandolino antico ed ho reportato?

Ma non credo ci sia bisogno.
Te l'ho detto, ho studiato, e lo studio è stato proficuo!
Un attimo di pazienza e vi parlerò di questo :wink:
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- Lino Santoro -
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Porthos ha scritto: ........
E' il mio.
All'incirca nel 1975 ho riparato il manico rotto in due pezzi e ho rifatto la tastiera.
Quel patatrac sul filetto, all'altezza della seconda decorazione, è un colpo di cacciavite sbagliato (il portale non c'era).

Porthos, che sorpresa!

Quello che si dice le combinazioni della vita! :)

Sapevo del tuo interesse per il mandolino, ma certamente non da così tanto tempo. Addirittura dal lontano 1975.

In che senso è tuo? Lo è tuttora?
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violino7
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Messaggio da violino7 »

edo ha scritto:
violino7 ha scritto: Quale è la posizione giusta per il ponticello del mandolino?

Come facciamo a determinarla?
Per intenderci, per i violini 4/4 si trova a 195 mm. dal bordo tavola superiore,....... e per mandolini? :roll:
Se la memoria non m'inganna mi sembra che il fret posizionato subito dopo (cioè verso il ponticello) l'ultimo bollino (bollino?????) della tastiera divida esattamente in due la lunghezza della corda vibrante.
Solo che in questo caso, anche se quello che affermo fosse vero, non ti servirebbe a molto, visto che non hai la tastiera originale.

ciao

edo
Edo rispondo anche a te!
Non ho così tanto scritto sul forum come oggi. Sarà che stando a letto non so che fare, nonostante la leggera febbre!


Indirettamente ti devo ringraziare perchè oggi ho fatto una piccola ricerca su:

LA CHITARRA E GLI STRUMENTI A PIZZICO di Franz Jahnel

Edizioni LF
(da te segnalato qualche tempo fa):


http://www.frignanilorenzo.com/edizioni/lf-edizioni/


Questo libro è tra quelli che mi sono regalato a Natale. E' abbastanza datato, ma credo sia diventato un classico della liuteria.
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Messaggio da violino7 »

Lo Jahnel, nel capitolo dedicato appunto alla costruzione e caratteristiche del mandolino, a pag. 258,
nel paragrafo dedicato al "Progetto", dice:


"La parte inferiore della tavola è un semicerchio il cui diametro passa per la linea del ponticello.........

...............Se si calcola la lunghezza vibrante della tavola dal bordo inferiore dello zocchetto superiore al bordo superiore dello zocchetto inferiore emergerà, come risultato, che quella distanza è divisa in tre parti:
-- il primo terzo arriva al punto centrale della bocca,
-- ed il secondo alla linea del ponticello.
Questa linea è nella posizione più favorevole per la trasmissione sonora, cioè nel centro di un campo vibratorio quasi circolare. "



E' tutto chiaro, qui si capisce benissimo anche come debba essere impiantata la parte ingegnieristica dello strumento.
Mi sembra che fin dall'inizio si debba guardare al diapason in quanto diapason, lunghezza della cassa armonica e bocca della rosetta sono in stretta relazione!

Problema risolto! :wink:
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Messaggio da violino7 »

Ancora non ho finito:

Guardate un po'! :

Immagine



Se considero tutta la cassa armonica e la divido per tre tutto quadra.

E poi, il diametro del cerchio in cui è inscritta la parte inferiore della tavola anche ad occhio nudo si vede che passa per forza di là (intorno a 20 cm. dal manico)
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Messaggio da claudio »

questa è la foto del mandolino prima del restauro, così ci si può rendere conto di com'era e delle modifiche apportate

Immagine
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Messaggio da claudio »

violino7 ha scritto:
claudio ha scritto:Questo perchè mi sembra che la tesi per cui il mandolino avesse in origine una tastiera di rimpiazzo, sia un pò fragile o quanto meno non sufficientemente suffragata dai fatti.
Non c'è nessuna "tastiera di rimpiazzo"!
La mia teoria è che il diapason giusto per quel mandolino non sia 32,8 cm., c'è solo una tastiera.

..... tematica di base, per ogni strumento a corda che abbia una tastiera tassellata (es. chitarra, mandolino,ecc...), ad ogni misura della corda vibrante corrispondono differenti distanze tra analoghi tasselli metallici della tastiera!
Io mi riferivo alla tua ipotesi, che aspettiamo ancora di vedere suffragata dai fatti perchè il mandolino non lo possiamo vedere direttamente, in cui affermavi che la tastiera non era originale.
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Messaggio da violino7 »

Il confronto facciamolo alla fine.
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Messaggio da claudio »

Il confronto servirebbe farlo ora, perchè stavi parlando di una tastiera non originale che dovrebbe essere cambiata, in questo modo si capisce meglio di cosa stai parlando e si possono fare paragoni tra la vecchia tastiera e quella nuova.
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Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto: Io mi riferivo alla tua ipotesi, che aspettiamo ancora di vedere suffragata dai fatti perchè il mandolino non lo possiamo vedere direttamente, in cui affermavi che la tastiera non era originale.
Sì, ho capito! Due tastiere, una reale ed una ipotetica.

Ma è chiaro che quella reale o è sbagliata in partenza o è stata cambiata, non c'è alternativa.

Del mandolino ho riportato e fatto vedere tutte le misure, che dubbi ci sono?
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Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto:Il confronto servirebbe farlo ora, perchè stavi parlando di una tastiera non originale che dovrebbe essere cambiata, in questo modo si capisce meglio di cosa stai parlando e si possono fare paragoni tra la vecchia tastiera e quella nuova.
Va bene, appena avrò preparato la tastiera faremo il confronto.
Per il momento è solo un blocco di ebano, la metà di un blocco grezzo di tastiera per violino.
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Messaggio da claudio »

Mi rendo conto di fare la parte del rompiscatole, ma a parte il bisogno mio di capire bene tutti i passaggi delle varie operazioni, mi metto anche nei panni di un completo profano (in fondo lo sono anch'io in materia di mandolini), che vorrebbe capire senza magari costringerlo a rileggere 12 pagine di discussione. Per questo motivo vedrei bene ogni tanto fare un riepilogo del lavoro svolto.
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Messaggio da Piergiuseppe »

su un doc ho letto:

"per mandolini e strumenti affini in pratica
vale lo stesso discorso come per i liuti con
in più l’uso dello stesso sistema per la
tracciatura del manico (almeno la parte
terminante con l’innesto nella cassa)"

se vuoi leggere il resto:

http://tinyurl.com/yzwoexg
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Messaggio da violino7 »

violino7 ha scritto:
claudio ha scritto: .......
Il fatto di riparare un mandolino non significa che si è competenti in materia di mandolini. Normalmente le riparazioni non sono così impegnative, o perlomeno non mettono in discussione fattori vitali come la lunghezza del diapason o della tastiera e relativa tastatura.
Questo è vero! Anche se come logica si potrebbe pensare il contrario.

Devo fare un distinguo!
Riguardo a quel: ....."Anche se come logica si potrebbe pensare il contrario."

Qui il riferimento non è nei confronti di tutti i liutai.

E' chiaro che ogni liutaio ha la sua specializzazione o il suo ambito lavorativo.
Tu, Claudio, ad esempio, ci tengo a chiarirlo, sei pienamente al di sopra di ogni sospetto in quanto lavori prevalentemente su violini e quartetto classico e di mandolini nella tua bottega magari non ce ne è entrato neanche uno, quindi non è pensabile che tu possa sapere di tutto e di più di qualsiasi strumento a corda esista.

Mi riferivo a quelli che, al contrario, su un violino non saprebbero proprio mettere le mani e restaurano solo chitarre e mandolini (io penso che, almeno nel centro-sud ce ne siano tanti!).
Se permetti, anche loro devo vederci chiaro quando vanno a restaurare e si dovrebbero sforzare di conoscere sempre di più, se non altro in quell'ambito specifico.
Altrimenti, dove sta la professionalità? Io dico, un minimo!:?


Che poi è la stessa situazione nella quale mi trovo io ora con questo mandolino, per questo lo dico.
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Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto:Mi rendo conto di fare la parte del rompiscatole, ma a parte il bisogno mio di capire bene tutti i passaggi delle varie operazioni, mi metto anche nei panni di un completo profano (in fondo lo sono anch'io in materia di mandolini), che vorrebbe capire senza magari costringerlo a rileggere 12 pagine di discussione. Per questo motivo vedrei bene ogni tanto fare un riepilogo del lavoro svolto.
Claudio, non ci sono problemi, nessun rompiscatole. Il mio lavoro non è finito qui. Questo ero solo l'attimo di riflessione che avevi auspicato, la necessità di vedere più chiaro nella faccenda.
Man mano che vado avanti mostrerò tutti i passaggi fino alla fine, ci tengo! Ma certo ora non ho incertezze di alcun genere, il lavoro rimanente lo vedo ben definito.

Ulteriori fasi:
--tassellatura sul bordo tavola con madreperla ed altro materiale (forse tartaruga, se mi bastano i pezzi);
--rifacimento nuova tastiera con tasselli metallici a sez. rettangolare;
-- incollaggio battipenna ulteriormente levigato;
-- verniciatura tavola (non ho ancora deciso come!)
-- sistemazione generale delle piccoli parti, anche sul guscio.
-- levigatura generale e leggera lucidatura (forse non serve).

Alla fine, certamente nel confronto i due strumenti non possono essere identici: dobbiamo immaginarlo tenendo conto di quelle chi io chiamo "migliorie", per me inevitabile ed indispensabili, e delle quali tu mi sembra non sia ancora convinto! :(
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