DIVENTARE LIUTAIO PROFESSIONISTA
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DIVENTARE LIUTAIO PROFESSIONISTA
Per i giovani e anche per quelli un pò "meno", il mestiere del liutaio è ancora oggi una possibile strada da percorrere? Nutro da sempre questo sogno ma non sono mai riuscito a pensare cocretamente a questa attività come a un mestiere che desse alcune garanzie di sviluppo, non mi fraintendete, lo so bene che di liuteria si può vivere... ma probabilmente, come per tante altre attività per fare il liutaio ci vuole un bel pò di "coraggio"....e un pò di "incoscenza".. forse è così?
Mi piacerebbe sapere il parere dei professionisti, come hanno iniziato, quando hanno deciso che era il momento di fare il grande passo, oppure il grande passo non l'hanno mai fatto e tutto è nato per gradi?
Naturalmente è graditissimo anche il parere dei non professionisti.
Luca
Mi piacerebbe sapere il parere dei professionisti, come hanno iniziato, quando hanno deciso che era il momento di fare il grande passo, oppure il grande passo non l'hanno mai fatto e tutto è nato per gradi?
Naturalmente è graditissimo anche il parere dei non professionisti.
Luca
- Barbamarco
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Io faccio questo lavoro da dodici anni...diciamo che fin dai miei anni di conservatorio ho sempre avuto questa passione. Il passo decisivo è stato ,dopo il diploma di violoncello e dopo aver fatto il servizio di leva, anche il desiderio di avere un buon arco in quanto durante i miei anni di studio non avevo la possibilità economica per permettermi un arco di qualità.. Cominciai così la costruzione degli archi con un noto archettaio qui della mia zona specializzato sugli archi barocchi. Egli fu il primo ad avvicinarmi a questo lavoro; mi spiegò i procedimenti costruttivi, i giusti legni da impiegare, ecc. Cominciai quindi con il costruire archi barocchi, poi, due anni dopo mi avvicinai al "mondo" cremonese per gli insegnamenti riguardanti l'arco moderno. Nel 2002 aprii regolarmente P.IVA( purtroppo ) ) Parallelamente a tutto questo proseguivo gli studi di composizione ( che terminai tre anni fa) e, per esigenze professionali, cominciavo lo studio della viola da gamba; questo mi portò a costruirmi l'arco, e di conseguenza a farne altri seguendo i consigli di importanti virtuosi di quasto strumento. Quattro anni fa cominciai la costruzione delle arpe storiche da vero autodidatta. Uno strumento dal suono bellissimo ma altrettanto complicato dal punto di vista costruttivo..Come per l'arco molto importanti furuno i pareri e consigli di insegnanti, arpisti professionisti ecc... Attualmente sto lavorando sia con studenti che con professionisti anche all'estero, parte di mercato che ( secondo me ) al momento offre più possibilità.
- Barbamarco
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...diversamente da quello che succedeva un tempo oggi giorno è difficile che un liutaio possa accettare allievi in bottega, se viene da una scuola forse si ma non i privati. Dall'età di diciotto anni ho chiesto almeno a dieci liutai di insegnarmi il mestiere, a un importante liutaio di Bologna chiesi addirittura di prendermi a bottega...si mise a ridere .. proposta indecente...
LUCA
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Guarda, ti capisco, anch'io a suo tempo avevo fatto la stessa richiesta a molti liutai, ricevendo sempre come risposta un "Mi spiace ma non posso", all'epoca avevo pensato fosse una forma di scarsa disponibilità (quello che poi mi aveva accettato era già in pensione) ma ora che sono dall'altra parte ho toccato con mano quanti vincoli lo Stato ci impone,tali che scoraggerebbero chiunque dal prendere allievi e apprendisti a bottega a meno di non avere chissà già qualce giro economico.
Adesso come adesso, io a mia volta ricevo richieste analogjhe, e devo purtroppo dare la stessa risposta: cerco di dare disponibilità il più possibile con consigli e mostrando il mio di lavorare,ma putrtroppo non posso far toccare gli attrezzi a nessuno. Una mia amica che collabora con me è però obbligata a fare le sue cose nel suo laboratorio perchè non posso prenderla come aiutante...
Per me questo è un colpo che ammazza l'artigianato ma finchè non lo capiranno "in alto"...
Adesso come adesso, io a mia volta ricevo richieste analogjhe, e devo purtroppo dare la stessa risposta: cerco di dare disponibilità il più possibile con consigli e mostrando il mio di lavorare,ma putrtroppo non posso far toccare gli attrezzi a nessuno. Una mia amica che collabora con me è però obbligata a fare le sue cose nel suo laboratorio perchè non posso prenderla come aiutante...
Per me questo è un colpo che ammazza l'artigianato ma finchè non lo capiranno "in alto"...
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..mi rendo conto.. tanti anni fa (..diciamo venti ..) conobbi il liutaio Enrico Piretti, veramente una gran persona..buono che più buono non si può, veramente. Mi disse che mi avrebbe preso in bottega tanto volentieri, sicuramente mi voleva bene, mi disse però che se mi avesse preso a bottega doveva mettermi "in regola", cioè pagarmi e assicurarmi contro gli infortuni....ormai Piretti era già molto avanti con l'età e non se la sentiva di fare quel passo. Se non è riuscito a prendermi lui, pensai, non l'avrebbe mai fatto nessuno... e così è stato.
Il bello di andare a bottega è respirare liuteria, respirare il mestiere...un pò come facevano nelle botteghe cinquecentesche di pittura quando si prendevano dei garzoni aiutanti, gli facevano pestare i colori, preparare mestiche e tutto il resto....quelli che riuscivano bene passavano a disegnare le mani e i piedi e per ultimo, molto in ultimo disegnavano le teste.....in questo modo sono nati grandi pittori del passato Carracci....Guido Reni...Tiepolo...noi ricordiamo solo i grandi nomi, pensiamo invece a quanti invece sono rimasti garzoni per tutta la vita...
Luca
Il bello di andare a bottega è respirare liuteria, respirare il mestiere...un pò come facevano nelle botteghe cinquecentesche di pittura quando si prendevano dei garzoni aiutanti, gli facevano pestare i colori, preparare mestiche e tutto il resto....quelli che riuscivano bene passavano a disegnare le mani e i piedi e per ultimo, molto in ultimo disegnavano le teste.....in questo modo sono nati grandi pittori del passato Carracci....Guido Reni...Tiepolo...noi ricordiamo solo i grandi nomi, pensiamo invece a quanti invece sono rimasti garzoni per tutta la vita...
Luca
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Io sono stato un po' più fortunato!
All'inizio ho penato per farmi accettare dal mio attuale maestro.
Adesso le cose sono un po' cambiate, ma anche per me vale la regola che i lavori li svolgo nella mia bottega e poi li porto a vedere.
Forse in questo modo l'apprendimento è più lento, ma in 7 mesi credo di avere fatto passi da gigante che altrimenti non sarei riuscito a fare.
All'inizio ho penato per farmi accettare dal mio attuale maestro.
Adesso le cose sono un po' cambiate, ma anche per me vale la regola che i lavori li svolgo nella mia bottega e poi li porto a vedere.
Forse in questo modo l'apprendimento è più lento, ma in 7 mesi credo di avere fatto passi da gigante che altrimenti non sarei riuscito a fare.
- LUCA1
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Molti liutai fanno così, non è nemmeno male direi. Quello che fai tu 1972pianoman faccio anch'io, lavoro a casa e ogni tanto vado dal mio maestro a far vedere il lavoro.
..peccato però, non credi? L'esperienza di bottega non l'ho mai fatta ma credo che sia la cosa più bella per imparare un mestiere come questo..
Luca
..peccato però, non credi? L'esperienza di bottega non l'ho mai fatta ma credo che sia la cosa più bella per imparare un mestiere come questo..
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stage di liuteria
Aggiungo inoltre che in Francia, forse, hanno più coraggio imprenditoriale in questo settore. Con i tanti maestri eccelsi che ci sono in Italia e con posti magnifici ove proporre stage, anche solo di approccio alla liuteria, magari in periodi di vacanze. Non mi sembra che ci siano iniziative similari a quelle proposte in Francia, che possano dare un inizio e una conoscenza sia a chi vorrebbe poi magari approfondire in seguito, oppure a chi per suo piacere, affondare le sgorbie in una tavola.
Leggo questa discussione e mi viene un leggero sospiro: perchè trasformare una passione in un lavoro. Ma soprattutto perchè invocare un tirocinio presso un liutaio affermato con la speranza di avere il suo successo e magari oltre? Questi sono discorsi, a mio parere, che un principiante non dovrebbe nemmeno sognarsi di fare, perchè se è legittimo pensare a "cosa farò da grande", è altrettanto giusto che la passione, se di vera passione si tratta, segua il suo corso e induca a fare le scelte del caso. A leggere le parole di questa discussione sembra quasi che si sia perduto il bel tempo in cui il garzone frequentava diligentemente le botteghe, produceva i suoi strumenti magari con i complimenti del suo datore di lavoro, e tutti vissero felici e contenti. Ancora oggi vedo liutai che si sono formati alla scuola di Tizio e Caio muoversi con disinvoltura ed orgoglio, sapendo di avere alle spalle una formazione sicura, una specie di pedigree o biglietto da visita che gli apre tutte le porte. Ecco, dal basso del mio essere stato un autodidatta, posso dire tranquillamente che molte di queste persone costruiscono strumenti "caramella" che suonano in modo discutibile e che riescono a piazzarsi sui mercati orientali solo grazie ad un certo tipo di mercato. Questo per me non è fare il liutaio.
andante con fuoco
- LUCA1
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Ho capito il tuo discorso Claudio, lo condivido, ...certamente. E' forse questa la considerazione più appropriata da fare nel momento in cui ci si accinge ad una così bella e particolare disciplina...ma perchè mai dovremmo rovinare una così meravigliosa passione e mettersi nei pensieri e nelle preoccupazioni? Mi sa che hai ragione tu, se non altro perchè parli dalla parte apposta della barricata...dalla parte di quelli che di liuteria devono viverci ..e non deve essere affatto facile...ci credo. Ma penso ugualmente e con nostalgia alle botteghe di liuteria, anche senza aver mai respirato quel clima, all'esperienza di un artigianato che nasce dal basso, dai rudimenti e cresce negli anni, le botteghe sono, dopo tutto, la fucina dell'artigianato....
Forse ormai è solo apparenza, non c'è più niente...quando non ci saranno più i grandi liutai ancora viventi, gli allievi dei Sacconi, dei Bignami, dei Poggi per intenderci......probabilmente la liuteria diventerà solo roba da turisti.
Luca
Forse ormai è solo apparenza, non c'è più niente...quando non ci saranno più i grandi liutai ancora viventi, gli allievi dei Sacconi, dei Bignami, dei Poggi per intenderci......probabilmente la liuteria diventerà solo roba da turisti.
Luca