infeld blu
- ariele
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infeld blu
dopo aver provato nel tempo dominant, larsen tzigane, infeld rosse con le quali mi sono trovato bene, ho montato le infeld blu con il mi kaplan golden spiral. ho deciso di seguire Claudio che dice che spesso monta queste corde sui suoi strumenti e devo dire che dopo un attimo di paura per il suono che usciva strano, man mano accordando la ricchezza di armonici mi ha impressionato, l'intonazione è chiara, limpida, risuonano nella stanza. l'unica cosa le sento ronzare e questo mi fa stranezza. aspetto che si assestino le ho montate due ore fa ma devo dire che mi sembrano interessanti. riporto la mia esperienza per quelli che come me sono ancora alla ricerca in questo mondo infinito di corde. vi farò sapere le mie impressioni future
- guadagnini91
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Confermo che il re non e' in argento.claudio ha scritto:Le Infeld blu per me hanno lo stesso carattere delle Dominant, quindi sono piuttosto "ronzanti", ma hanno un'ottima dinamica e un suono ben definito e preciso.
Non credo che il Re sia in argento.
Dalla mia esperienza il ronzio tende a diminuire o svanire con la stabilizzazione della corda. Le ho montate piu volte ed ho sempre avuto buoni risultati.
- MarcoSpain
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Belle corde, le usai durante 2 o 3 anni. Confermo il suono definito e preciso e la buona dinamica, che per me alla fine è la cosa più importante. Personalmente sono convinto che la qualità del suono è sempre meglio darla con il proprio braccio invece che affidarla a una corda "speciale" e costosa. Ripeto, è un'opinione personale e limitata agli strumenti moderni, però per me corde neutre come Dominant, Infeld, o le Vision (da 3-4 anni monto queste ultime, nella loro versione "Titanium Orchestra") oltre a funzionare bene in violini che vanno dal 1700 al 2000, lasciano un sacco di spazio all'interprete di tirar fuori il "proprio" meglio dello strumento, cosa che non apprezzo, personalmente, in altri tipi di corde.
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Dipende anche dallo strumento su cui vanno montate.MarcoSpain ha scritto:Personalmente sono convinto che la qualità del suono è sempre meglio darla con il proprio braccio invece che affidarla a una corda "speciale" e costosa.
Io ho sempre usato le Pirastro Eudoxa e non ho mai cambiato.
Le corde sono un po' come le lamette Pirastro e Gillette
- ariele
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l'opportunità di una corda anzichè un'altra secondo me è legata anche al periodo storico personale, essendo studente corde morbide mi hanno dato fino ad ora la possibilità di suonare attenuando un po' quell'asprezza di suono tipica dei pricipianti dandomi piacere, adesso che ho maggior controllo e più margini di azione sullo strumento sposo in pieno quanto ha detto marcospain, tenere corde che suonino bene e pronte a rispondere alle mie intenzioni musicali. e poi per tirar fuori il meglio dallo strumento la cosa migliore è agire su di noi. ... oggi le corde hanno una bella amalgama, sento il suono da lontano (violino suonato da mia figlia ). mi piace. diverso da quello che sento quando suono io. tanta potenza. troppa?!