Il violino di Levin

Suonare e costruire i violini
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Levin
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Il violino di Levin

Messaggio da Levin »

Ciao a tutti,
apro questo post il cui titolo è davvero una speranza! Dunque ho iniziato il progetto per la costruzione del mio violino leggedo i volumi di Strobel, ho poi studiato approfonditamente il Sacconi e i quaderni di liureria 3 e 13.
Sto per iniziare la realizzazione della forma interna, ho preso multistrato di betulla avio da 15mm (da 16 no l'ho trovato) dal quale ricaverò il modello secondo i disegni di Strobel. Per l'ortogonalità dei lati della forma si agisce solo con scalpello e lima (dopo aver tagliato) o l'ortogonalità si raggiunge con un altro metodo manuale?
Lo Strobel utilizza una levigatrice a rullo rotoorbitale ma io vorrei seguire la tradizione e realizzare tutto rigorosamente a mano.

Grazie a tutti
Lev
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Manfio
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Messaggio da Manfio »

I libri di Stroebel sono buone, ma le piante sono cosi così... meglio comprare qualche Strad posters, penso.
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Levin
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Messaggio da Levin »

Ciao,
in realtà avevo scelto il modello di Strobel perché mi sembrava che mi "aiutasse" di più con il passa passo descritto nel suo libro.

Inizialmente avevo comprato da the strad il poster del "Titian" stradivariano ma mi aveva intimorito un poco il dover lavorare dal poster.Ad esempio il violino ha delle asimmetrie: cosa vare, copiare esattamente? copiare una metà e specchiarla? e questo come influisce rispetto agli spessori riportati? insomma avevo paura che segundo quella strada mi sarei infilato in un qualcosa di troppo complesso. Poi son qui per esser consigliato e se mi dite che il lavoro è fattibile sul poster potrei rivolgermi a quello. In definitiva tutto sta iniziando adesso.

Lev :D
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Manfio
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Messaggio da Manfio »

Si, puoi scegliere una metà e fare l'altra uguale. Ma le assimetria sono caraterische dela scuola Italiana e dela forma interna, le punte in generale non sono mai simetriche e ciò rende l'aspetto del strumento più dinamico, la simetria può rendere un aspetto un può freddo, come certi strumenti francesi fatti con la forma sterna che gli rendi simetrici.
Faccia atenzione di nor fare la cassa più lunga di 35.6.
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Levin
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Messaggio da Levin »

Grzie mille di tutte le informazioni. Rispetto all'ortogonalità dei lati della forma Mi puoi aiutare? Come dicevo si agisce solo con scalpello e lima (dopo aver tagliato) o l'ortogonalità si raggiunge con un altro metodo manuale?
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Manfio
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Messaggio da Manfio »

Con la lima.
PatrolViol
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Messaggio da PatrolViol »

Ciao levin anch'io sono alle prese della costruzione del mio primo violino, capisco perfettamente che all'inizio, pur leggendo e rileggendo testi, i dubbi sono tanti anzi per me tantissimi, dalla mia ti posso dire che iniziando a lavorare e prendendo coscienza sulle proprie capacità manuali si prende sempre più coraggio nell'andare avanti. Non ti nascondo che alcuni lavori li ho fatti e rifatti, esempio disegno della forma 3 volte forma fatta 2 volte ecc :lol: ,ma questo aiuta a prendere sempre più dimestichezza. Di certo qui troverai tantissima gente pronta ad aiutarti dandoti preziosi consigli, un grandissimo in bocca al lupo e facci vedere qualche fotina :P
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Messaggio da 1972pianoman »

Coraggio ragazzi, andiamo avanti...
La strada è lunga ed impervia, ma non siamo soli.
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Levin
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Messaggio da Levin »

Grazie per l'incoraggiamento ragazzi, ce la metterò tutta! :-)
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Levin
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Messaggio da Levin »

Ciao a tutti,
continua il mio approfondimento dei testi per la preparazione della forma.
Ho confrontato i dati dello Strobel e del Sacconi riguardo la grandezza degli zocchetti e questi sono i risultati (compendiandoli con quelli del quaderno di liuteria numero 3):

Strobel TESTA BASE PUNTE INF. PUNTE SUP.
Profondità 30 32 31,25 31,15
Lunghezza 16 14 24 26

Sacconi TESTA BASE PUNTE INF. PUNTE SUP.
Profondità 30 32 32 32
Lunghezza 22-23 22-23 24 26

Ora questi dati mi lasciano perplesso, soprattutto riguardo alla lunghezza degli zocchetti di testa e di base (quale deve essere la larghezza di questi zocchetti? E' corretta la misura di 52mm come da Strobel?) che variano dal 14-16 dello Strobel ai 22-23 del quaderno di liuteria nr 3. Quali sono le misure corrette?

Ho poi un'altra considerazione: la cassa del Titian misura mm 353,3 non è leggermente stretta?

Ultima questione: mi arriveranno le fasce al altezza 35mm spessore 2mm da portare a mm 1. Il Titian ha come valori dell'altezza delle fasce 29,1/30,7 per un lato e 29,9/31,1 per l'altro. Secondo voi è meglio portare tutto a 29/31mm o usare il canonico 30/32mm? Questi millimetri sull'altezza delle fasce si eliminano con il cutter oppure viene usato una altro strumento?

Grazie a tutti per la pazienza
Lev
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claudio
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Messaggio da claudio »

Io farei riferimento alle misure delle forme riportare nel libro di Sacconi, perlomeno si tratta di misure tratte da attrezzi originali.
andante con fuoco
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Levin
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Messaggio da Levin »

claudio ha scritto:Io farei riferimento alle misure delle forme riportare nel libro di Sacconi, perlomeno si tratta di misure tratte da attrezzi originali.
Ciao Claudio,
approfitto della tua esperienza per sottoporti la questione, da me sviluppata in un'altra discussione, della venatura dei blocchetti. Ora, a mio modo di vedere la regola che applicherei è quella esposta nel quaderno di liuteria.
Un bravo utente di un altro forum sull'argomento ha così esposto il suo parere (mi sembra interessante riportarlo per conoscere la tua opinione):

"I quaderni di liuteria, furono assemblati dal gruppi di studi liutari attorno alla seconda metà degli anni 70. Si trattava di una sorta di consorzio che inizialmente prevedeva la supervisione (e soprattutto la correzioni di appunti e materiali vari) da parte di noti maestri (vedi Morassi padre e altri della stessa statura). Si ebbero invece dissidi e litigi poiché in un ambiente tanto piccolo quando si trova più di un gallo alla volta, nascono le brighe più che le ottime idee....
Ciò che successe è che alcuni di questi errori non vennero mai corretti sui master originali da dare alla stampa (in poche parole sulle matrici da ciclostilare, chi ha una certa età sa cosa siano e cosa sia il ciclostile) e vennero pubblicati i quaderni con alcuni di quegli errori...
Sinceramente, in 4 anni di scuola quotidiana a Cremona e potendo girare tra le classi dei vari maestri, non ho mai visto incollare gli zocchetti nel modo descritto sui quaderni di liuteria, né l'ho mai visto fare nelle atelier liutarie che ho visitate, e questo sia in Italia, che in Francia, che in Germania. Il ché non significa che qualcuno non possa adottare tale sistema, semplicemente sostengo che la regola abituale è un'altra.

...La situazione che presenta uno zocchetto disposto con quel tipo di venatura agirà esattamente nello stesso modo della tavola da spaccare!!!!
La cosa peggiore sarà però se ciò accadesse una volta che tavola e fondo saranno incollati e lo zocchetto di una delle 4 punte sarà scisso!!! Voi non vedrete un cavolo di niente, ma appena monterete lo strumento e lo suonerete lo strumento restituirà delle vibrazioni che vi faranno impazzire letteralmente prima che ne troviate la fonte!!!! A me è già capitato. Ho avuto tra le mani la massimo 3 - 4 volte strumenti con zocchetti disposti in quel modo: una volta ci ho messo oltre 10 giorni per scoprire che la vibrazione era data dallo zocchetto spaccato!!! Provare per credere!!!!"


Dunque, qual'è il modo corretto di disporre la venatura?
Lev

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claudio
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Messaggio da claudio »

In questo caso non so esserti molto d'aiuto in quanto non ho mai usato zocchetti e controfasce in abete, ma solo in tiglio e in salice, che notoriamente hanno una fibra diversa e sono meno proni alle fessurazioni di cui si parla nell'intervento da te citato.
Comunque non ci vedrei nessun problema a disporre gli zocchetti come segue:
http://www.thomasbrenneur.com/images/st ... 746141.JPG
andante con fuoco
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Levin
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Grazie Claudio,
proprio come pensavo. Cmq per il mio violino alla fine - proprio per non aver quel tipo di problela - ho scelto controfasce e zocchetti in salice.

Ciao
Lev
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claudio
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Messaggio da claudio »

Io farei tutto in salice, anche se gli zocchetti e le controfasce non si vedono non mi sembra una buona cosa dal punto di vista estetico e della coerenza dello strumento, ma è solo una mia opinione.
andante con fuoco
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