Scuola di liuteria Toscana

Strumenti, pensieri e confidenze a lume di candela.
LapoALLIEVOchiari
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Scuola di liuteria Toscana

Messaggio da LapoALLIEVOchiari »

Salve a tutti, apro questo argomento perchè con il mio maestro abbiamo avviato uno studio di fattibilità per avviare prossimamente una scuola di liuteria. Riguardo a questo Fabio Chiari ha così voluto iniziare rendendo pubbliche alcune sue lezioni. Saranno sicuramento oggetto di interessanti discussioni.....vi terrò aggiornati se sarete interessati, buona visone.

Lezione 1 - Giuseppe Bartolomeo Guarneri del Gesù. Sfatiamo un mito.

http://www.youtube.com/watch?v=bAntFOmY ... -vTqCr9D0Q
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Lezione 2 - I pregiudizi sui legni.

http://www.youtube.com/watch?v=MeFPGFO0 ... -vTqCr9D0Q
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Lezione 3 - Pregiudizi sulle tastiere.

http://www.youtube.com/watch?v=JBWVOkCv ... -vTqCr9D0Q
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Dav67
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Messaggio da Dav67 »

Ho guardato con molto interesse i nuovi video di Fabio e trovo gli argomenti molto interessanti! Bravi!
Luca-
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Messaggio da Luca- »

Ciao,

Ho visto i video, e onestamente fabio mi sembra che si contraddica molto in quello che dice.
Gli antichi liutai del '700 e i loro lavori un giorno sono eccezionali e il giorno dopo da rottamare con argomentazioni vaghe che dicono tutto e nulla. Fabio spara a destra e a manca un po' come gli torna piu' comodo( vedi i legni per liuteria es).
Io sono uno di quelli che crede fortemente nella qualità oggettiva degli strumenti antichi cremonesi.
Faccio comunque i miei migliori in bocca al lupo per la scuola.

Luca
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Messaggio da LapoALLIEVOchiari »

Mi sento di intervenire a seguito del commento di Luca per chiarire ancora un'ultima volta quello che ritengo essere il pensiero del liutaio Fabio Chiari. Le critiche rivolte alla scuola cremonese espresse in vari contesti non hanno mai compreso gli autori del periodo classico ma sono rivolte esclusivamente alla scuola cremonese moderna e alla sua filosofia di lavoro. In molte occasioni e pubblicamente, Fabio ha espresso la sua ammirazione per gli Amati, lo Stradivari del periodo amatizzato fino al 1705, la famiglia Guarneri, della quale secondo lui però, non fa parte Giuseppe Bartolomeo del Gesù, semmai potrebbe essere interessante argomento di discussione in questa sede il fatto che coevi a questi autori ce n'erano altri in tutta italia che Fabio ritiene alla stessa altezza dei sopracitati. Questo solo per chiarire la sua posizione.
Luca-
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Messaggio da Luca- »

Allora, sui violini di Guarneri del Gesù qello che vi voglio dire e che non sono famosi e irraggiungibili per il nome che portano ma per il suono straordinario che producono, forza, dolcezza morbidezza sono solo alcune delle caratteristiche di questi striumenti.Sarebbero famosi anche senza etichetta!!!!

Se oggi non riescite a distinguere la differenza tra un Guerneri del Gesù e un violino di fabbrica, io credo che avete un grosso problema visto che fate i liutai di professione e siete anche in procinto di aprire una scuola di liuteria.Effettivamente oggi si e' persa la sensibilità per apprezzare questi capolavori assoluti E' questo secondo me e' il problema più grande. Io partirei da qui e smetterei di cercare di sfatare miti.

Luca
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Messaggio da LapoALLIEVOchiari »

Questa è il test cui faceva riferimento Fabio, dove è emerso che sono migliori i violini moderni rispetto a quelli antichi.

La tecnologia manda in soffitta gli Stradivari
Così cade l'ultimo mito della musica
http://www.corriere.it/cultura/12_genna ... 4b02.shtml
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Un nuovo video di Fabio

Lezione n°4 La scelta dei modelli e finalità della scuola

http://www.youtube.com/watch?v=zdaMotSQoB8
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robinwood
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Messaggio da robinwood »

Off topic.

Nessun problema...tra non molto ad andare in soffitta toccherà anche ai Great Composers. Piano piano il seme del dubbio nelle nuove generazione verrà instillato dai sublimi talenti del nostro tempo.
http://www.repubblica.it/spettacoli/mus ... 28269/1/#1
Ultima modifica di robinwood il mercoledì 31 luglio 2013, 8:15, modificato 1 volta in totale.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Allevi?? :( :( Ancora?

Ma come si fa a paragonare Beethoven con Jovanotti, che, con tutta la simpatia che può sprigionare a livello istintivo, non sa neanche leggere la musica ed al massimo si può fermare al "ritmo", appunto! ....che poi se guardiamo bene potrebbe essere semplicemente una sola nota ripetuta, e basta! Il ritmo chiunque riesce a tenerlo.
Beethoven invece ha dei contenuti, quelli di questi tempi è difficile realizzarli. Di quale musica parliamo?

E' una ulteriore conferma che la speculazione sui generis è imperante e non guarda in faccia a nessuno. :cry: Secondo me anche la questione dei violini moderni-antichi è la medesima storia dal momento che si fa di tutt'erba un fascio e volutamente non si vuole distinguere tra violino e violino, perchè lo si è detto più di una volta, ci sono anche degli strumenti di Stradivari che oggi suonano malissimo, insieme a quelli che lo fanno in maniera eccelsa!

Se non è speculazione questa!!! :(
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- Lino Santoro -
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violino7
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Messaggio da violino7 »

"... Stavo ascoltando a Milano la Nona Sinfonia di Beethoven. Accanto a me un bimbo annoiato che chiedeva insistentemente al padre quando sarebbe finita''. ''Credo che in Beethoven manchi il ritmo - sentenzia il compositore (questi sarebbe Allevi!) - io ho capito cos'è solo con Jovanotti....."

Che grande intuizione!! :(

Ma si può pretendere che un bambino rimanga interessato alla nona di Beethoven??? :roll:
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- Lino Santoro -
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Mi scuso per l'OT, ma voglio subito rientrare in argomento facendo i migliori auguri a Fabio per la scuola di liuteria di prossima apertura.

Ho anch'io ascoltato attentamente i video proposti e penso che le premesse siano tutto un programma già ben delineato. In quello che ha detto non vedo alcuna contraddizione e penso anch'io che il mondo della liuteria sia stato spesso condizionato e strumentalizzato in passato, e lo sia maggiormente tutt'oggi, quindi ci siano molti lati oscuri e credenze da sfatare.

Pur tuttavia non ho capito bene il significato recondito dell'articolo proposto da Lapo sulla tecnologia che manda in soffitta gli Stradivari! :roll:
Là io vedo qualche contraddizione, almeno nei termini nei quali la questione è stata proposta.
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- Lino Santoro -
Luca-
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Messaggio da Luca- »

LEZIONE N' 5: il sapore e il carattere dello strumento

http://youtu.be/8ZadTAMe564
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Salice rosso

Messaggio da LapoALLIEVOchiari »

Il progetto per la scuola di liuteria toscana sta avanzando molto bene nel frattempo ecco il nuovo video di Fabio

Lezione n.5 sul salice rosso.

Ci sono alcune leggende che riguardano il legno che devono essere sfatate, una è quella che riguarda il salice rosso, il legno che la liueria classica indica come il più indicato per le parti interne degli strumenti ad arco, quali zocchetti o controfasce.

http://www.youtube.com/watch?v=aNejROSRfZI
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claudio
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Messaggio da claudio »

Non vorrei apparire irriverente ma la "leggenda che deve essere sfatata" per quel che ne so io non è mai stata una leggenda, nel senso che a nessuno che io conosca e che costruisce i violini è mai venuto in mente di prendere il salice rosso propriamente detto, per quanto non ci sia nessun problema ad usarlo per farne zocchetti e persino controfasce.

Ad esempio da Rivolta si trova spesso del salice rosso, nel senso del colore, di ottima qualità e di tessitura uniforme, ed io ne ho trovato di eccellenti sia in Piemonte come in Toscana.
andante con fuoco
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Messaggio da LapoALLIEVOchiari »

Noi il salice bello lo troviamo in Toscana, del Piemonte non so nulla, per quanto riguarda Rivolta, negli ultimi anni con Fabio abbiamo constatato che quello che espone a Cremona è molto molto sbiadito e quando è colorato è un rosa pallido a strisce che non ha nulla a che vedere con quello toscano.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Non capisco questa insistenza sul colore rosso del salice, è chiaro che in natura e nell'ambito della stessa specie di piante esistano diverse tipologie, insomma se ne vedono di tutti i colori e non per questo sono legni peggiori. Io tra le altre cose uso tiglio jugoslavo e lo trovo ottimo per controfasce e zocchetti.

Il salice bianco è una pianta estremamente diffusa nel territorio italiano, e se ne trovano di bellissimi esemplari non solo in Toscana, ma anche in Piemonte, e da poco ho scoperto anche nel Lazio (dove c'è anche parecchio acero nostrano), insomma pur essendo io toscano non me la sento davvero di stabilire una superiorità di questo tipo di legno rispetto a quello di altre zone. In tutta Italia esistono situazioni ideali di crescita del salice, in cui trova dimora senza il rischio di "contaminazioni".

Se poi consideriamo che gli antichi cremonesi, Stradivari fra tutti, usava il salice, dobbiamo pensare che provenisse dalla Toscana? ciò mi sembra una evidente forzatura. E' evidente che da sempre gli artigiani abbiano usato il legno che non solo si adattava meglio alle proprie esigenze, ma che al tempo stesso fosse più facile da trovare e al costo migliore. Anche nelle campagne della Lombardia tra Cremona e Piacenza il salice bianco cresce in modo copioso, ed è del tutto simile a quello che si può vedere comunemente nel basso Piemonte.

E mi voglio limitare solo alle zone da me frequentate e di cui ho una certa conoscenza, tuttavia non metto in dubbio il salice toscano sia anch'esso di ottima qualità.
andante con fuoco
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