Il violino di Maurizio

Suonare e costruire i violini
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mico
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da mico »

Rieccomi dopo un po' di assenza.
La verniciatura è praticamente finita (dopo appena 38 mani), sono soddisfatto e ora sto aspettando la completa essiccazione della vernice ma ora volevo chiedere altro.
Poiché si avvicina il momento di rimontare il tutto avrei due quesiti:

1. La colla per la tastiera: è corretto usare una colla non troppo forte, tipo 1:6 in peso?
2. Stavo rifacendo i piroli che erano venuti male (erano esplosi). Ho perciò preso un pezzo di acero, lavorato con l'alesatore 1:30, affilato la lama e provato su un pirolo. Il risultato è questo:
6c00b41e-87e6-49d9-a8ef-cc9823831235.jpg
La finitura e le dimensioni sono buone, anche provate nella cassetta ma non capisco il disassamento a cosa sia dovuto...
Qualcuno potrebbe illuminarmi sull'errore che faccio senza saperlo?

Grazie
Maurizio Basile
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davidesora
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da davidesora »

mico ha scritto: mercoledì 29 maggio 2019, 20:46 1. La colla per la tastiera: è corretto usare una colla non troppo forte, tipo 1:6 in peso?
2. Stavo rifacendo i piroli ........ ma non capisco il disassamento a cosa sia dovuto...
Qualcuno potrebbe illuminarmi sull'errore che faccio senza saperlo?

Grazie
1. Purtroppo la colla per la tastiera la faccio a occhio quindi non saprei dare dei numeri. In ogni caso a tastiera deve essere incollata saldamente altrimenti la rigidità del manico sarebbe compromessa, quindi la colla non deve essere troppo diluita.
Preferisco privilegiare la funzione strutturale e acustica del manico piuttosto che facilitare il lavoro a chi dovrà scollare la tastiera :)

2. Quando si temperano i piroli bisognerebbe applicare una forza di rotazione uniforme, ma la natura dell'impulso manuale è sempre eccentrica e se questo non viene tenuto in considerazione causa il problema di disassamento che hai riscontrato. Quindi bisogna stare attenti all'evoluzione del taglio fin da subito per assicurarsi che si formi un gradino uniforme lungo tutta la circonferenza correggendo da subito eventuali deviazioni. Cambiare la posizione del temperino rispetto della mano che gira il pirolo può essere utile per distribuire l'eccentricità dell'impulso e annullarla.

Troppo complicato? La risposta più diretta sarebbe che non devi andare storto :D
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claudio
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da claudio »

Altra considerazione sul "temperino" autoprodotto: per quanta cura si possa mettere nella sua realizzazione, uno in legno non darà mai risultati di precisione quanto quello in ottone. Il legno è troppo elastico e deformabile per questi lavori che richiedono grande precisione, una volta che per queste ragioni è iniziata l'eccentricità, seppure in modo poco percettibile, poi l'errore tende ad ampliarsi fino a non rendere più possibile alcuna correzione.
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da mico »

Claudio sono pienamente cosciente dell’importanza del “temperino” che prenderò di sicuro ma per il momento ho dovuto fare necessità virtù, sopperendo ad eventuali imprecisioni con molta molta molta attenzione e pazienza. Alla fine il lavoro mi ha dato ragione e i piroli vanno perfetti nella sede senza giochi o frizioni strane. Certo che il tempo impiegato è stato veramente tanto (quasi 4 ore).
Incollata anche la tastiera con colla 1:4, la stessa delle giunte.
Ora si assembla e mette a punto il tutto
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da claudio »

Quella di sperimentare soluzioni possibili, immaginarie ed immaginose, è solo una delle mirabolanti caratteristiche del lavoro di un liutaio, il difficile è rimanere con questo spirito dopo 30 anni.
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Re: Il violino di Maurizio - Finito

Messaggio da mico »

E' passato poco più di un anno e finalmente: E' FINITOOOOOOOOOOO
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Dietro_small.jpg
Errori ce ne sono? Si e tanti, ma alla fine serviranno tutti per il prossimo.
Sul suono non mi esprimo ma a breve lo farò provare ad un orchestrale che mi dirà. Vi farò sapere... non appena avrò la prova del suono la posto.

I ringraziamenti sono doverosi:
A Claudio, Davide, Giuseppe, Alessandro (Arca), Francesco (Piase), Lorenzo, Ananasso,.... insomma tutti quelli che mi hanno aiutato e supportato.

Ed ora sotto col secondo

GRAZIEEEEEEEEEEEEEEE
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da claudio »

Sono molto contento che questo strumento abbia infine visto la luce. A parte le inevitabili problematiche da risolvere negli strumenti successivi che ti auguro di superare brillantemente, io sono soddisfatto di aver collaborato alla realizzazione di questo ed altri strumenti, ma ho qualche riserva mentale.

Certamente il confronto pubblico aiuta moltissimo non solo i neofiti a confrontarsi con una realtà difficile come quella dell'arte della liuteria, ma dall'altra mi chiedo spesso se sia un bene offrire il proprio sapere a persone di cui non si conosce nemmeno il nome di battesimo. Non sappiamo che uso faranno delle conoscenze che gli vengono offerte in modo gratuito e disinteressato, e soprattutto nessuno li obbliga, se non la propria buona coscienza, a dire da dove abbiano imparato la loro arte (ammesso che siano infine arrivati a produrre qualcosa di significativo). Del resto lo spirito del web è proprio questo: condividi e dimentica, quindi c'e solo da augurarsi che le persone che frequentano questo forum facciano buon uso delle informazioni. E questo riguarda anche quella stragrande maggioranza di colleghi, che leggendo e frequentando il forum da non iscritti, da una parte se ne tengono a distanza per non esporsi, dall'altra prendono ciò che gli serve al momento del bisogno, colmando le loro lacune.

Ovviamente imparare a far violini ed insegnarlo porta ad uno scambio di informazioni che spesso porta a frutti importanti, perché ci si confronta e al tempo stesso verifica sul campo il proprio patrimonio di conoscenza. Non so se è stata in questa discussione oppure in un'altra, ma proprio recentemente attraverso la domanda di un neofita ho potuto capire finalmente che con ottime probabilità Stradivari filettasse e sgusciasse a cassa chiusa, seguendo un metodo costruttivo probabilmente perfezionato dagli Amati e già presente per altri strumenti ad arco prima ancora che fosse creato il violino moderno. E questo dettato dal particolare piccolo ma non trascurabile del piolino di posizionamento che negli strumenti stradivariani fa capolino dalla filettatura.

Per quello che mi riguarda sono un po' amareggiato nel non poter condividere e allargare le idee sugli aspetti culturali legati alla liuteria, da parecchi anni le ricerche mi hanno portato ad esplorare l'affascinante storia dell'alchimia e della mentalità alchemica, una componente importantissima per capire non solo la liuteria classica, ma tutto il panorama infinito dell'arte classica e antica, cioè a dire che sono contento di essere arrivato a capire cose che ritengo di capitale importanza per il nostro lavoro, dall'altra vivo una "beata solitudo" per cui sembra che il prodotto delle mie ricerche non interessi nessuno, salvo poi scoprire ogni tanto qualcuno che non solo non ti cita, ma fa proprie idee e pensieri non suoi (che spesso mostra pure di non aver capito nemmeno tanto bene).

Del resto sono in buona compagnia, si fa per dire, perché al Museo del Violino di Cremona, dove periodicamente si organizzano giornate di studio dedicate agli strumenti originali, con possibilità di ascoltarli, toccarli ed esaminarli in modo accurato, i livelli di partecipazione sono spesso piuttosto scarsi. Salvo poi confrontarsi con colleghi che uscendo dal loro prezioso isolamento (mai visti ad un convegno, né tantomeno ad un concerto), sembrano saperla lunga sulla liuteria e sulla sua storia.

Ciò detto, avanti con il prossimo strumento.
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Re: Il violino di Maurizio - Finito

Messaggio da davidesora »

mico ha scritto: venerdì 7 giugno 2019, 23:31 E' passato poco più di un anno e finalmente: E' FINITOOOOOOOOOOO

Errori ce ne sono? Si e tanti, ma alla fine serviranno tutti per il prossimo.
Sul suono non mi esprimo ma a breve lo farò provare ad un orchestrale che mi dirà. Vi farò sapere... non appena avrò la prova del suono la posto.

I ringraziamenti sono doverosi:
A Claudio, Davide, Giuseppe, Alessandro (Arca), Francesco (Piase), Lorenzo, Ananasso,.... insomma tutti quelli che mi hanno aiutato e supportato.

Ed ora sotto col secondo

GRAZIEEEEEEEEEEEEEEE
Congratulazioni!! :D
Il primo è sempre il primo... 8)
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da mico »

Claudio,
capisco pienamente quello che intendi dire. Nel mio lavoro mi trovo spesso ad essere tutor per neo-assunti e cerco di insegnare loro il concetto che non devono esistere segreti e va condiviso tutto. Perché? Perché credo che se uno è bravo e merita alla fine lo dimostrerà per le sue doti e non perché ha carpito qualche piccolo segreto. Certo che c'è un grossa differenza tra quello che faccio io e quello che fai tu e lo hai sottolineato tu stesso: io conosco almeno il nome di chi ho davanti e questo non è poco. Se poi manca anche la gratitudine.... beh diventa pesante.
Penso a tutti i consigli, misure, discussioni sulla vernice,... che ci sono in questo forum, al lavoro "filmografico" di Davide, che rappresenta un vero corso on-line a disposizione di tutti, e arrivo alla conclusione che... secondo me un MAESTRO ha bisogno di trasmettere il proprio sapere ed essere conscio che potrebbe anche andare perso. E' un rischio da correre.

Quando, anni fa, scoprii per caso l'esistenza di questo sito capii che un mio sogno si poteva realizzare: ero in seconda media e sul libro di tecnica vidi la foto di un liutaio intento a costruire un violino e ne rimasi affascinato. All'epoca non esisteva internet e non avevo liutai nella mia zona e così quel sogno è rimasto sopito per decenni. Poi ho scoperto che qui c'era gente che metteva al servizio di tutti il proprio sapere e la propria esperienza, anche a chi come me non ha mai preso in mano un violino.
E' iniziato con un disegno ed ora mi trovo a leggere libri sulla famiglia Guadagnini in inglese :D :D :D :D e tutto grazie alla passione che trasmette questo sito, anche quando ci si arrovella dietro scontri ideologici.

In questo anno grazie a voi ho scoperto un mondo veramente affascinante: ho capito che i violini non sono tutti uguali :oops: :oops: , sono andato in pellegrinaggio a Cremona, ammirato capolavori e rotto le scatole a Davide che, anche lui non conosceva il mio nome ma mi ha comunque dedicato un po' del suo tempo, ho letto, leggo e leggerò.....
.... e capito che non diventerò un liutaio di professione ma che continuerò a praticare questa stupenda arte per mio godimento, cercando di migliorarmi e perché no, contribuendo per quello che posso a questo stupendo forum.

Maurizio

PS: Davide, il primo è sempre il primo.... pure storto è bellissimo
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da claudio »

mico ha scritto: sabato 8 giugno 2019, 21:52 E' iniziato con un disegno ed ora mi trovo a leggere libri sulla famiglia Guadagnini in inglese :D :D :D :D e tutto grazie alla passione che trasmette questo sito, anche quando ci si arrovella dietro scontri ideologici.
Qui non si fa ideologia, e credo che questo sia un termine improprio, che oltre a non rendere giustiza del nostro lavoro, è anche piuttosto offensivo aldilà dell'intento sicuramente scherzoso. Il "sito" giustamente tu osservi che trasmette passione, l'ideologia invece trasmette noia, piattume e rigidità mentale. Le questioni che tu hai definito "ideologiche" sono in realtà differenze metodologiche che si riflettono in modo concreto sugli strumenti che si costruiscono. La forma interna non è ideologia, il filettare e sgusciare a cassa chiusa anche questa non è ideologia, bensì è l'osservazione attraverso la pratica del lavoro e dell'osservazione degli strumenti originali che si traduce nella realtà di uno strumento ad arco del XXI° secolo, con tutto il beneficio dell'inventario che ciò vuol significare.

Perfino chi costruisce modellini di aerei in plastica è in qualche modo costretto a documentarsi sulla storia e sulla tecnologia che hanno portato alla loro creazione, figuriamoci cosa questo possa significare in liuteria, che ha una storia di più di 500 anni (se parliamo di strumenti ad arco da cui hanno tratto origine quelli moderni).

Costruire violini, che nella stragrande maggioranza dei nuovi adepti si traduce solo nel comprare qualche libro, un po' di legno e frequentare sporadicamente alcuni liutai, è una realtà molto complessa che impone uno spirito di ricerca incessante e approfondito. come pure la frequentazione di un insegnante in grado di portarti a suonare decentemente uno strumento ad arco e la frequentazione regolare delle sale da concerto. E tutto questo nella prospettiva che tu non sarai mai Stradivari, che Oistrakh (o chi per lui), non suonerà mai un tuo strumento, e che in confronto agli originali i tuoi strumenti saranno sempre in debito. Però, nel bene e nel male, i tuoi strumenti parleranno di te per almeno i prossimi 200 o 300 anni, quindi è il caso di stare attenti a come si usano le proprie mani.
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da Giuseppe45 »

Evviva!! Bel lavoro, Maurizio. Complimenti. Dai solo una aggiustatina alla corda del MI che dal capotasto al pirolo se ne va un pò in giro!!! Ciao.
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