Buongiorno a tutti. Ho una semplice domanda. Capita in tanti esercizi, o anche suonando dei bicordi, di tenere ad esempio il dito 1 su una corda (ad esempio Re) e suonare però la corda vuota a fianco (ad esempio La). Ecco, io non riesco a non toccarla! Ho le dite troppo grosse o c'è un trucco?
Suono da autodidatta sapendo già suonare il pianoforte.
Grazie!
Dito che tocca la corda a fianco
Re: Dito che tocca la corda a fianco
Ciao, devi mettere le dita molto in punta. Per aiutarti tira avanti il gomito sinistro.
Re: Dito che tocca la corda a fianco
Anche io faccio fatica e devo giocare con la punta... se lo faccio presente al mio Maestro questo mi ripete sempre: se ci riesce Perlman che ha mani grandi come badili.. non vedo perchè non lo possa fare pure tu.
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Re: Dito che tocca la corda a fianco
Che invidia...!! io quando devo mettere un dito su due corde e suonarle contemporaneamente ci passo in mezzo... mi tocca appiattirlo un sacco..
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Re: Dito che tocca la corda a fianco
Oltre ai consigli già ricevuti, sarebbe opportuno far controllare da un liutaio le distanze tra le corde al capotasto e al ponticello e, ovviamente, la tastiera (larghezza, curvatura ecc) .
Re: Dito che tocca la corda a fianco
Come già evidenziato, il problema di non toccare più corde mentre si suona richiede una tecnica che si impara seguendo un buon insegnamento. A questo proposito ricordo le dimensioni ottimali della spaziatura delle corde al capotasto intesa dall'asse o centro delle corde: 16mm per il violino, 17mm per la viola.
Queste distanze si possono diminuire fino a mezzo mm in più o in meno, a seconda delle esigenze, ma ricordo che di solito basta appena qualche decimo di mm per per risolvere il problema.
Paradossalmente una spaziatura stretta, o considerata tale, delle corde al capotasto, non influisce più di tanto nella corretta emissione del suono (sempre che si usi una buona tecnica della mano sinistra e dell'arco), ma diviene essenziale quando si prendono le quinte.
Infatti, il problema che io mi ritrovo a correggere più spesso è quello di una spaziatura più larga sia al capotasto, che al ponticello (rispettivamente, si arriva anche a 17mm, e 35/36mm), che significa quasi sempre un dito che cercando di prendere le quinte, finisce per passare in mezzo alle due corde senza possibilità di poterle premere correttamente.
Questo può diventare un problema serio per le donne, che in genere hanno dita più sottili degli uomini.
Queste distanze si possono diminuire fino a mezzo mm in più o in meno, a seconda delle esigenze, ma ricordo che di solito basta appena qualche decimo di mm per per risolvere il problema.
Paradossalmente una spaziatura stretta, o considerata tale, delle corde al capotasto, non influisce più di tanto nella corretta emissione del suono (sempre che si usi una buona tecnica della mano sinistra e dell'arco), ma diviene essenziale quando si prendono le quinte.
Infatti, il problema che io mi ritrovo a correggere più spesso è quello di una spaziatura più larga sia al capotasto, che al ponticello (rispettivamente, si arriva anche a 17mm, e 35/36mm), che significa quasi sempre un dito che cercando di prendere le quinte, finisce per passare in mezzo alle due corde senza possibilità di poterle premere correttamente.
Questo può diventare un problema serio per le donne, che in genere hanno dita più sottili degli uomini.
andante con fuoco