C'è prima qualità e prima qualità...

Suonare e costruire i violini
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Fabrizio1
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Re: C'è prima qualità e prima qualità...

Messaggio da Fabrizio1 »

Ed il profilo:

DSC_4493L.jpg

Di seguito invece trovate le foto di qualche dettaglio:
DSC_4497L.jpg
DSC_4503L.jpg
DSC_4504L.jpg
DSC_4507L.jpg
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Fabrizio1
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Re: C'è prima qualità e prima qualità...

Messaggio da Fabrizio1 »

Ecco l'allineamento manico-ponticello sotto tensione:
DSC_4502L.jpg

e il riccio con i piroli:
DSC_4511L.jpg

La verniciatura l'ho rivista prima di fare la montatura: per togliere in po' di effetto "serie", ho ritamponato con alcool tutto lo strumento e ho dato maggior lucidatura col poolish sulle seste e parte dei polmoni.

Dovrò smontare tutto per sistemare l'altezza della cordiera e soprattutto per correggere il ponticello: debbo abbassare il sol di 4 decimi, assottigliarne un po' la corona e fare gli smussi previsti su alcune parti dei trafori. Inoltre devo rifinire un paio di fori dei piroli e provvedere a sistemare un pirolo che è entrato poco.

Il suono. Mi sto organizzando per fare una registrazione ma ho fatto inizialmente qualche prova - non complessa - confrontando il mio con lo Yamaha di mia figlia. Sulle corde libere il suono dello Yamaha mi è apparso come "filtrato", non saprei come descrivere meglio, come se si ascoltasse da dietro una porta; sul mio mi è apparso più chiaro, limpido. Secondo me non suona scuro ma alla prova registrata ci saranno riscontri più soggettivi. Un'altra cosa che ho notato, sempre "suonandolo" io con corde libere, che il suono del mio ci mette più tempo a smorzarsi.
A detta di mia figlia "suona più forte" ma lamenta difficoltà di adattamento: le vengono più facili le note con corde doppie e deve porre maggiore attenzione per alcune note singole (appunto debbo rivedere anche il sol).
Altra cosa che mi ha riferito è il minor peso e la maggiore manegevolezza: abbiamo pesato il mio (senza spalliera e senza mentoniera) ed è risultato essere 420 grammi, 40 grammi in meno dello Yamaha:
DSC_4512L.jpg

Altra cosa da cambiare sono le corde, le attuali sono usate.

Mi sembra davvero strano scrivere le "note" conclusive di due anni di lavoro. Come detto nel primo post di oggi, provo forte emozione e sentimenti contrastanti.

Un caro saluto.

:ciao2:
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claudio
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Re: C'è prima qualità e prima qualità...

Messaggio da claudio »

Spesso le impressioni che si raccontano dagli ascolti sono ancora più rivelatrici degli ascolti delle registrazioni. Si evince intanto che lo strumento suoni in modo decente ed è anche ricco di armonici, almeno rispetto allo Yamaha. Il che non è così improbabile perché uno strumento fatto a mano ha quasi sempre una marcia in più rispetto ad uno di fabbrica. Il resto lo si potrà capire meglio suonando e sperimentando, probabile che il ponticello sia un po' troppo piatto, ma non si direbbe dalle foto. Quanto è alto?
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Fabrizio1
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Re: C'è prima qualità e prima qualità...

Messaggio da Fabrizio1 »

Ciao Claudio,
sono davvero contento che questo violino (pare) possa suonare meglio (almeno) di uno Yamaha!
Sul ponticello debbo rimettere mano ma attualmente le altezze misurate col calibro usato parallelamente alle fasce sono le seguenti:

Estremo sinistro 33,9 mm
Sol 33,8 mm
Re 35,9 mm
Parte centrale 35,9 mm
La 34,0 mm
Mi 31,5 mm
Estremo destro 28,6 mm

Il Sol tuttavia sulla tastiera è alto e quindi dovrò abbassare la tacca di 4 decimi.

P.S.: si deve tenere conto che la proiezione della tastiera sul ponticello è 29 mm.
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claudio
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Re: C'è prima qualità e prima qualità...

Messaggio da claudio »

Quasi 36mm di altezza sono decisamente troppi per un ponticello da violino, l'altezza media dovrebbe essere 33/34mm. Ricordo che questo aspetto della proiezione della tastiera fu già discusso e suggerii di aumentare l'altezza tra bordo tavola e piano tastiera in corrispondenza del piede del manico, fino a 7, 8 o anche 9mm, fino a trovare un compromesso ottimale onde compensare l'altezza piuttosto esorbitante di 20mm della tavola armonica. In questo modo la proiezione sarebbe rimasta nei limiti, l'altezza del ponticello sarebbe rimasta nella norma, l'angolo del manico ottimale per la suonabilità dello strumento, l'angolo delle corde ottimale per la pressione dell'arco e la dinamica dello strumento. Con questo assetto lo strumento è decisamente "pressato" e non troppo comodo da suonare, ma bisogna considerare che aldilà dei canoni a cui ci atteniamo per un uso ottimale dello strumento, si è visto e si vede tuttora veramente di tutto.

Le altezze delle cord Sol e Mi e sulla tastiera dovrebbero essere 4.8mm e 3.5mm circa, forse in questo modo riesci ad abbassare un poco il ponte guadagnando qualcosa in suonabilità.
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Re: C'è prima qualità e prima qualità...

Messaggio da Fabrizio1 »

Ho qualche aggiornamento: ho rimisurato la proiezione della tastiera sul ponticello e, evidentemente con la tensione delle corde, adesso misura 28 mm.
Le attuali altezze sulla tastiera sono per il Sol 5,4 mm e per il Mi 3,6 mm. Il Sol lo sapevo già che era altissimo.
Penso che adeguando le tacche potrò anche rimodellare un po' il ponticello rispetto alla attuale curvatura.
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Re: C'è prima qualità e prima qualità...

Messaggio da claudio »

Il fatto che sotto tensione la proiezione scenda a 28mm rispetto ai 29mm dichiarati precedentemente, mi fa un po' pensare, perché è normale che la tensione delle corde produca un leggero abbassamento della tastiera, ma 1mm mi sembra troppo.

C'è anche da considerare che lo spazio che separa tavola armonica dalla tastiera appare piuttosto esiguo, anche se in questo caso non vedo problematiche particolari, l'esperienza invita non a caso di usare determinati parametri per il fissaggio di un manico, ed è sempre bene attenervisi, perché come vedi le problematiche che sorgono sono numerose. Valga per il prossimo violino!
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Re: C'è prima qualità e prima qualità...

Messaggio da Fabrizio1 »

Anche io sono un po' perplesso di questo calo, sapevo di 0,5 mm ma il calo attuale mi pare un po' troppo.
La voglio mettere sul ridere: sono 2 volte che lo accordo con il La a 440 e sono 2 volte che mi ritrovo l'intera scala accordata per il La a 432, ne' 1 Hz in più, ne' 1Hz in meno, è incredibile: non è che voleva essere montato barocco?? :mrgreen:
Scherzi a parte, spero si fermi...
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Re: C'è prima qualità e prima qualità...

Messaggio da claudio »

Un po' di tempo per assestarsi bisogna darglielo, ma occhio alle incollature e cedimenti vari. Non voglio fare il menagramo, ma la famosa prova in bianco serve.
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Re: C'è prima qualità e prima qualità...

Messaggio da Fabrizio1 »

Ciao Claudio,
sarà "sorvegliato speciale". Stamattina ho ricontrollato e il "trend" sembrerebbe essersi fermato. Ho verificato zona tallone e incollaggio tavola e fondo e pare tutto intero... Oggi verrà provato a scuola di mia figlia e vediamo che esiti usciranno.
Ciao e grazie dei consigli.
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Re: C'è prima qualità e prima qualità...

Messaggio da claudio »

Quindi sembra essere solo assestamento, fai sapere com'è andata, magari registra e facci sentire anche a noi.
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Re: C'è prima qualità e prima qualità...

Messaggio da Fabrizio1 »

Buonasera, per quanto riguarda i movimenti si è fermato dov'era, nessuna crepa, scollatura o deformazione. Meno male... Sul suono, ci ho messo un po' ma alla fine eccolo: https://www.youtube.com/watch?v=f-Fc_9S_Nhw . Studio largo circa 2,7 m, lungo circa 5m, alto circa 4,5 m, nessuna trappola sonora ne' materiali fonoassorbenti, finestra aperta, ripresa fatta con telefonino.
Buona Festa dei Lavoratori per domani e un caro saluto.
:ciao2:
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Re: C'è prima qualità e prima qualità...

Messaggio da claudio »

Prima di tutto complimenti per questo primo strumento finalmente portato a termine, prima di esprimere le mie impressioni che possono essere influenzate dalla registrazione e quindi non obiettive, facci sapere le opinioni che sono emerse suonandolo ed ascoltandolo dal vivo.
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Re: C'è prima qualità e prima qualità...

Messaggio da Fabrizio1 »

Ciao Claudio, grazie mille per i complimenti: ovviamente fanno piacere! Le persone che lo hanno suonato hanno riferito, in ordine sparso, la comodità del manico, tempi lunghi di smorzamento, omogeneità di "volume" delle corde. Non era stata montata la mentoniera ma hanno riferito una grande leggerezza.
Avrei voluto rivedere le altezze delle corde ma, soprattutto in un caso, mi è stato detto che così era già molto comodo, almeno soggettivamente per questa persona.
Hanno detto che ora "visto che funziona bene ed ha un bel suono andrebbe solo suonato...!" Le corde montate nel video erano delle Dominant usate ma, su consiglio, ho montato una muta nuova di Vision Solo. Con l'occasione ho rivisto dei piccoli dettagli dei fori dei piroli (i bordi dopo l'alesaggio li dovevo finire di curare ma ero impaziente...!!!) e ho messo un pochino di cera sui piroli stessi che erano ancora difficoltosi da girare.
Mi sento "strano", mi manca l'appuntamento con la costruzione. Ma a voi liutai, che effetto vi ha fatto finire il primo strumento della vostra vita??
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Re: C'è prima qualità e prima qualità...

Messaggio da claudio »

I cosiddetti tempi lunghi di smorzamento si chiamano "armonici", che vanno a formare l'aura che accompagna il suono e che appunto rimangono nell'aria dopo che si sono toccate le corde. Anche l'omogeneità tra le corde mi sembra buona, ma per quanto riguarda il manico con quell'angolo così accentuato che lo proietta molto all'indietro certo non lo definirei "comodo".
Timbricamente a me appare per ciò che le bombature così alte (tavola alta 20mm), sembravano annunciare già con largo anticipo: questo è un violino che "violeggia", cioè a dire che per risposta e timbro si va più verso le tonalità contralto della viola, che non quelle sopranine del violino, quindi carente in risposta e di timbro eccessivamente ampio.
Ma questo non è necessariamente un danno perché se già dal primo violino si inizia ad avere nonostante tutto una certa morbidezza ed ampiezza del timbro, invece di scatolette urlanti ed isteriche, è già un bel progresso, perché andando avanti nella costruzione è più facile "stringere" mantenendo gli armonici, piuttosto che tentare di "allargare" non avendo idea di cosa siano gli armonici.
Anche il mio primo strumento, che comq era corretto dal punto di vista dimensionale e delle impostazioni del manico, aveva la caratteristica di "violeggiare" un poco, ma con il tempo sono riuscito ad inquadrare il suono nelle giuste proporzioni di un violino.
Quando ho finito il primo violino ricordo due cose, anzi tre: che ho dormito poco, la quarta corda poco pronta, una prima corda molto bella.
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