Mi permetto di portare alla vostra attenzione una invenzione del geniale Mimmo Peruffo di Aquila corde. Si tratta delle preziose corde F-Red che ho avuto modo di testare per violino. Finalmente oggi esiste, grazie ad una bioplastica derivata dalla canna da zucchero, una alternativa al budello . Ciò che mi ha profondamente affascinato è che non le ritengo una " alternativa povera" del budello ( di ovino) perché hanno delle caratteristiche uniche! Avete mai visto del budello stabilissimo all' umidità piu' estrema e a sbalzi climatici e di temperatura, con una terza corda di re non rivestita che suona potente e non sfigura accanto all' unica rivestita di sol, durevolissime ( si parla di mesi per un mi cantino), persino economiche....., e che suonano benissimo? Non voglio dilungarmi ma sappiate che vanno benissimo anche con violini " alla moderna"( soltanto con qualche accortezza ) e conviene scegliere una delle due tensioni disponibili (media e forte) specialmente in relazione all' accordatura che si desidera utilizzare e anche alle condizioni dello strumento. Ricordarsi che non è sempre vera l' antica leggenda che corda di budello = bassa tensione....gli antichi calibri storici prevedevano corde ben più tese e di diametro ovviamente più grande rispetto alle odierne metalliche . Mi piace di queste corde anche la scelta etica di chi non se la sente di suonare con budella di animali di 4/6 mesi di vita....vegani o no ....ognuno ha il diritto di pensarla come vuole. Un ringraziamento quindi al coltissimo genio Peruffo che ha creato questa ulteriore possibilità di scelta di un meraviglioso colore rosso fuoco . Per quanto mi riguarda una passatina di colofonia molto grassa (tipo quelle da contrabbasso) su crine nero in corde così.... è una combinazione eccezionale.
Un saluto a tutti....resto a disposizione per qualsiasi domanda ...anche se ne saprete tutti più di me...!!
Roberto.
Ho sentito parlare delle F-Red Aquila ma non le ho mai provate e mai sentite, a cosa ti riferisci quando dici che usandole su violini "alla moderna" bisogna usare qualche accortezza? tu le usi su un violino barocco?
Generalmente parlando le interiora che servono per fare le corde sono di origine bovina o ovina, gli animali non vengono macellati appositamente per la produzione di corde in budello, si tratta semplicemente di scarti di lavorazione o di parti di bassa qualità che vengono reimpiegate per gli scopi più diversi.
Ad esempio le pelli, le ossa e le cartilagini vengono usate anche per produrre la cosiddetta colla animale, che viene utilizzata quotidianamente per costruire gli strumenti ad arco (non c'è alternativa alle sue proprietà uniche, anche nel campo del restauro).
Io non sono vegano, quindi per me l'origine animale delle corde e della colla che uso per i miei violini non è un problema, ma sono sempre stato contro gli allevamenti intensivi, vera sciagura della nostra epoca di cui paghiamo un caro prezzo soprattutto in termini di salute.
Le corde in budello ben fatte posseggono anche loro qualità uniche dal punto di vista timbrico e dinamico, le condizioni ambientali non sono mai un grosso problema per un buon musicista, in ogni caso anche usando corde in metallo, o in fibra di nylon, o anche in bioplastica come le F-Red di cui stiamo parlando, resta sempre il fatto che il legno dello strumento che stiamo suonando resta molto suscettibile alle condizioni ambientali, e questo anche rende l'accordatura tutt'altro che stabile.
Le ho provate sia su violini " alla moderna" che su quelli barocchi . L' accortezza nei primi è che vanno comunque annodate utilizzando il cappio alla cordiera e non come solitamente si montano le usuali corde con il pallino . Occorre poi ingrandire e levigare al massimo ( e incerare opportunamente a levigatura effettuata) i tagli di alloggiamento delle corde al capotasto in quanto si deve evitare ogni " strozzatura " delle stesse ( medesima operazione da effettuarsi al ponticello). Amo utilizzare l' accordatura barocca di 390 hz che corrisponde circa a un tono sotto rispetto a un La odierno di 440 hz . Per tale motivo utilizzo la versione heavy di queste F-Red ( il mi cantino corrisponde alla misura di 0,68 di budello equivalente diversamente dal 0,64 della versione media). La corda "heavy" F-Red ha una oscillazione estremamente "composta" e posso permettermi di abbassare moltissimo le corde . Per quanto riguarda il budello dobbiamo sottolineare che Aquila corde è riuscita a ricostruire dopo circa trent'anni di ricerche e lavoro sistematico l' intero ciclo produttivo utilizzato originalmente nel '700. Mi permetto di dare solo due nozioni di base per rispondere alla domanda ma poi sarebbe opportuno andarsi a vedere il video di Peruffo presente su YouTube che spiega tutto nel dettaglio. La pratica di usare le corde di bovini è piuttosto recente e non ha nulla a che vedere con la pratica settecentesca. Anticamente, ricordiamo, si consumava molta più carne di ovini rispetto a quella di bovini. Soprattutto i paesi germanici e nord europei avevano incentrato la produzione di corde spostando l' interesse per i bovini sia per questioni commerciali che per un motivo molto semplice: non riuscivano a produrre i mi cantini di budello intero di agnello sottili come i nostri italiani (spesso erano costretti a importarlo da noi)! Questo perché l' alimentazione degli animali non può prevedere pascoli verdi erbosi ( come avevano, ad esempio, i nord europei) ma vegetali secchi e duri ( motivo per cui la macellazione avveniva in Italia prevalentemente dopo il periodo invernale e l' utilizzo del foraggio secco di stalla ). In questo modo i loro intestini, utilizzati per questo scopo, davano un budello che permetteva quel tipo di costruzione delle corde . Teniamo poi presente che la corda di budello intero è decisamente superiore da ogni punto di vista rispetto a quello ottenuto tagliando e separandolo in più parti! Purtroppo anche l' età dell' animale deve necessariamente corrispondere a 4/6 mesi ....non si può attendere, per questo scopo, l' intero suo ciclo della vita. È difficile condensare un argomento così tanto vasto, perdonate la mia estrema sintesi. Mi permetto poi di rispondere anche alla questione sollevata rispetto alla stabilità di accordatura in relazione all' umidità e temperatura . Purtroppo c'entra poco se si tratti di buon o cattivo musicista ..pensiamo a situazioni limiti per semplificare: suonare a livello del mare in una sera di una calda estate oppure in paesi prossimi ai tropici ... è anche sufficiente pensare alle nostre attuali estati o ai viaggi di musicisti che si ritrovano in brevissimo tempo a cambi repentini climatici...ecc. Sono tutte situazioni ( compresa la sudorazione abbondante di molti musicisti) a dover costantemente riaccordare una corda in budello non rivestita o un mi cantino. Purtroppo non è una bella situazione trovarsi ad eseguire la Ciaccona di Bach (tipico esempio di una composizione lunga che non permette una sosta per riaccordare) e fare i conti con un mi cantino che si scorda a meno di metà brano rendendo impossibile intonare intervalli (come quello famigerato di quinta in prima posizione con il terzo dito sulle corde di mi e la : la e re...puoi essere bravo quanto vuoi ma oltre a ruotare al massimo il polpastrello di quel solo dito che deve suonare due corde...puoi fare ben poco!!!) come dovrebbe essere. Il budello intero è certamente estremamente più affidabile dell' altro tagliato ...ma in questi casi una bioplastica come questa è senz'altro più sicura di tutti in questi ambiti. Siamo tutti d'accordo che gli strumenti con il loro tessuto ligneo risentano anch' essi di queste condizioni ma non sono quasi mai responsabili di incidenti di scordatura dopo essersi assestati al clima come per le corde. Il Violino, come "macchina modulatrice e trasduttrice di energia" ( bellissima quanto complessa definizione di violino estrapolata da qualsiasi sentimento di romanticismo ...cit. Luigi Lanaro "Check-Up in liuteria) conserva quella quota di componente elastica capace di adattarsi anche a queste situazioni ( non limiti ovviamente ). Queste F-Red sono da considerarsi come un nuovo piatto inserito nel menù che ci è messo a disposizione. Non siamo obbligati a utilizzare questo ma certamente , se dovesse tornarci utile per le sue caratteristiche uniche, possiamo utilizzarlo. Concluderei quindi che mi sembra riduttivo considerare questo prodotto tanto innovativo come il "fratello povero" delle corde in budello intero di agnello o un prodotto solo destinato a quei casi limite sopra citati o persino a chi non può spendere tanto per corde di budello intere( le altre nemmeno ha molto senso prenderle in considerazione secondo me per avere il massimo risultato)...trovo che per queste loro caratteristiche uniche debbano trovare una collocazione di prim' ordine in questo menù stellato.
Questi dati sono le misure di un violino David Techler "alla moderna" modificato per utilizzare le F-Red (versione Heavy): spazio a fine tastiera tra la corda (compresa) e la fine della tastiera : 1c 2,5 mm; 2c 3,2 mm; 3c 3,5 mm; 4c 3,5mm. Altezza al ponte delle corde ( i cui diametri sono sempre compresi) rispetto al piano armonico: 1c 25,5 mm; 2c 29,5mm; 3c 30mm ; 4c 27 mm. Queste misure molto basse in virtù dell' utilizzo di questo calibro specifico di corda mi ha permesso notevolmente di ridurre l' angolo al ponte pur senza alcun intervento più invasivo al violino. Il risultato è stupefacente dopo lunga sperimentazione e con questo "assetto" mi presenterò al pubblico con concerti sull' integrale dei sei a violino solo del Cantor. ( ovviamente non con un arco in Pernambucco ma con un arco barocco non in legno serpente ma sempre con clip- in senza vite e con crine nero).
Un gentile saluto,
Roberto.
Non sono uno specialista di corde in budello, conosco le corde Aquila, le Toro e quelle ormai non più prodotte da tempo dal mio compianto amico Nicola Di Russo di Napoli, la cui famiglia aveva alle spalle una tradizione secolare per ciò che riguardava la produzione di corde in budello.
Mi risulta che la produzione migliore e più pregiata era grosso modo nel centro Italia, con estremi dalla Toscana alla Campania, questo riportano le cronache. In un manuale originale sei-settecentesco rinvenuto negli archivi storici della città di Livorno, si parla non solo di come si producevano le corde in quella città, e di come tale attività fosse consolidata, ma di come questa essa fosse sottoposta a regole molto precise riguardo chi, dove, come e quando produrre le corde. Un documento veramente molto illuminante che illustra come quello dei produttori di corde in budello fosse un lavoro duro e usurante, tanto che gli operai non potevano lavorare non oltre due o tre giorni di seguito senza un adeguato riposo.
Questo a significare che le tradizioni erano diverse e cambiavano di zona in zona, così da giustificare l'uso della materia prima di origine bovina e/o ovina a seconda del bisogno e dell'uso.
Il violino è uno strumento fatto di legno e colla e come tale è in continuo movimento, al pari delle corde, tanto più se si parla di strumenti antichi e magari molto restaurati. Anche questo va tenuto bene di conto nel contesto climatico ambientale della tenuta dell'accordatura.
In ogni caso grandi violinisti "alla moderna" come Kreisler o Heifetz, tanto per fare due nomi a caso tra le centinaia delle epoche passate, si sono sempre esibiti con corde in budello senza particolari problematiche, anche se in quegli anni aveva già preso piede il Mi in acciaio, oltretutto con accordature che oscillavano tranquillamente con ampie tolleranze rispetto al canonico 440 Hz. Un violino barocco con un La più basso, oltre ad avere un suono gradevolissimo e pieno di armonici, è in grado di "perdonare" un po' di più rispetto alle tensioni più alte.
La proprietà del violino è da sempre quella di poter vedere "aggiustata" l'intonazione a seconda del caso, e da questo punto di vista ci sono ancora ottimi violinisti che sanno adattarsi e sfruttare il tutto con il massimo della creatività.
I miei violini appena finiti li monto in sintetico, ma diversi violinisti che li posseggono li montano regolarmente con le magnifiche Pirastro Oliv e non mi pare di averli sentiti suonare stonati, nemmeno quando devono esibirsi in brani lunghi che non consentono di accordare, in ambienti climaticamente ostici.
Cmq grazie per le informazioni, sicuramente chi vorrà provare queste F-Red di Aquila, ora avrà qualche elemento in più per giudicare.
Purtroppo non possiamo paragonare la manifattura di Pirastro ( attuale produttore di Oliv ecc) con quella del fondatore storico Giorgio Pirazzi ...non attiene proprio nulla per quanto riguarda l' antica manifattura storica del budello! L' Italia centrale e specialmente l' Abruzzo era depositaria del sapere che i produttori ben si guardavano dal divulgare informazioni. Vi assicuro che il lavoro certosino di anni di Peruffo ha permesso attraverso l' analisi di migliaia di campioni di corde storiche nei musei attraverso interviste di anziani artigiani, di studio di documenti di risalire all' intero processo produttivo oggi da nessuno più utilizzato . Dissento fortemente dalla "capacità di perdono "perché accordati con la 415 rispetto al 440...una nota stonata è sempre una nota stonata! Heifetz fino a un certo anno suonava con un mi non rivestito...ma questo e quanto ho precisato nei miei scritti precedenti non contraddicono certamente ai ben noti difetti del budello in ordine di stabilità di accordatura conosciuti e ben temuti.
Non farei paragoni tra elementi tanto eterogenei in questo complesso argomento relativo alla produzione di corde evitando di paragonare la moderna manifattura con quella storica. Il prodotto che ho ben illustrato si inserisce però a pieno titolo nell' argomento in quanto, ad esempio, un mi cantino F-Red si può tranquillamente inserire in un set storico dando molta tranquillità e non sfigurando in situazione anche di emergenza climatica . Nessuno sta dicendo che le corde in budello intero non siano valide o utilizzabili....anzi è esattamente vero il contrario . Non paragoniamo certo il budello intero di ovino con quello bovino cortesemente però! ... fermo restando tutti i lati non positivi relativi all' accordatura. Sorvolo sulla tesi che un violinista virtuoso riesca a intonare quel bicordo di cui ho scritto e tutte le relative quinte eseguite con un solo dito!!! .. più di uno spostamento laterale del polpastrello non si può fare...nemmeno su marte! Immagino che certe risposte siano difficilmente comprensibili da chi non esegue direttamente come musicista ...in questo caso è bene fidarsi però....Resta il consiglio di visualizzare su YouTube la splendida lezione di una oretta di Mimmo Peruffo su questo argomento che in modo inconfutabile chiarirà ogni dubbio ulteriore e lontano da equivoci e/o "minestroni" di sorta. Non avevo altre intenzioni oltre a quelle che bonariamente mi hanno mosso in questa sperimentazione e che hanno significativamente modificato molti aspetti a livello personale con il mio amatissimo violino.
Non mi sembra di aver detto che la produzione attuale Pirastro sia paragonabile a quella del fondatore storico, ma visto che si parla di corde in budello, e che le Pirastro Oliv rappresentano ad oggi quanto di meglio si possa desiderare riguardo le corde in budello, è giusto tenerlo presente. In ogni caso Pirastro è uno dei pochi produttori di corde in budello, se non l'unico, che possa vantare una tradizione solida dalla fine del 1700 ad oggi.
Certamente una nota stonata tale rimane, ma un bellissimo 415Hz rende le cose molto più facili.
Sono d'accordo sul fatto che una corda costituita da materiale bioplastico non c'entri nulla con una corda in budello prodotta filologicamente, ma non sono stato io ad iniziare il discorso sulle corde in budello!
Per ciò che riguarda le corde F-Red, come già detto, ognuno ne potrà trarre le proprie conclusioni provandole, magari con la pece da contrabbasso e il crine nero, come da te indicato più sopra. Grazie ancora per le informazioni.
Che le Oliv siano "quanto di meglio si possa desiderare riguardo le corde in budello" è una affermazione che non trova rispondenza nella realtà in senso assoluto....poi la soggettività è di quanto più relativo possa esistere! Resta una produzione industriale moderna che utilizza un sistema " ibrido" ( vedi i rivestimenti con piattina al posto del filo tondo) con rettifica automatica nell' avvolgimento di tutte le corde. Qui ci addentriamo in un argomento vastissimo che toccherei solo se si fosse realmente interessati perché riguarda anche la sigillatura dell' aria nelle corde. Vuoi paragonare una corda prodotta ad esempio da Aquila o Toro a una industriale di quel tipo? Pirastro che esiste da 250 anni fondata da Giorgio Pirazzi ( che ebbe tra i suoi clienti Paganini) non è l' unico produttore che non ha mai smesso di produrre corde (con un nome modificato..).possiamo anche citare la famiglia Savaresse che si trasferì dall' Italia a Parigi nel 1750...nel 1950 comparve il brand Savarez. Attualmente queste aziende hanno improntato una produzione totalmente industriale che nulla ha a che vedere con l' interesse storico di produzione originaria. Le "Corda" della Pirastro ugualmente sono non rivestite ad eccezione del sol ma in budello di bovino ...basta provarle per rendersi conto della qualità purtroppo. Ribadisco che una nota stonata a 415 non è meno camuffabile rispetto ad una a 440 anche perché il moderatissimo utilizzo del vibrato utilizzato con assoluta parsimonia solo in punti ben precisi o ad imitatio della messa di voce umana non permette di mascherare più di tanto rispetto a quel vibratone perenne moderno. Ho voluto segnalare le F-Red per violino perché il loro mi cantino ad oggi è l' unica alternativa possibile al metallo essendo una corda con anima in bioplastica sintetica derivata dalla canna da zucchero ma rivestita con avvolgimento da bioplastica ad eccezione del sol perché filato con filo tondo in metallo... con caratteristiche talmente simili al budello intero di ovino che riesce a integrarsi persino in uno stesso set. Io se voglio utilizzare la massima espressione del budello utilizzo quello intero di agnello ma se voglio tutto quanto già abbondantemente spiegato ho ceduto a questo fascinoso rosso porpora .
Il mondo è bello perché è vario e i gusti sono gusti... ognuno faccia ciò che più gli aggrada ma questa è la mia esperienza che ho voluto condividere con voi.....non è però poco trovarsi, grazie a una corda e poco di più,...con la possibilità di utilizzare un ponte con altezze paragonabili a uno barocco su un violino " alla moderna" ( elemento questo che permette un angolo al ponte tale da non soffocare le vibrazioni di queste corde per violino Heavy F-Red senza troppe altre modifiche). Certamente il massimo risultato acustico che ho ottenuto è stato quello di utilizzare anche un modello originale di "cordiera cantabile" (facilmente riproducibile)... così mi rifaccio anche ad un vostro post di qualche tempo fa....ma questo è un altro argomento. Seppur l' altezza di questo mio settaggio delle corde rispetto alla tastiera risulti molto bassa vi assicuro che, pur provando in tutti i modi a farle " frustare " non sono mai riuscito nell' impresa ...nemmeno con gli accordi del concerto di Brahms.. e il fatto che abbia accordato a 390 Hz la dice lunga !!
Roberto.
PS se volete concedervi un regalo ascoltate la registrazione dal vivo del concerto n 4 di Paganini per violino e orchestra eseguita dal violinista Sato. Egli è l' unico violinista che abbia inciso quel concerto con corde di budello non rivestite (e con arco storico) ad eccezione del sol perché filata in argento puro ( come da antica manifattura) . Scoprirete infinite sfumature di colore che sono irriproducibili con corde ( Oliv comprese) rivestite e con mi metallici di moderna produzione e utilizzate in qualsiasi altra registrazione.
Le Pirastro Oliv: generazioni di musicisti che allora come oggi le usano senza problemi. A questo proposito ricordo Viktoria Mullova, la compianta Mariana Sirbu, solo per citarne alcuni che ho avuto la fortuna di ascoltare dal vivo. La produzione delle corde Pirastro in budello si è evoluta, dire che per le fasciature si usano le "piattine" invece che il filo tondo sia un errore, significa semplicemente che non si è capita la differenza tra una corda moderna e una realizzata con criteri filologici. Il filo tondo per le fasciature delle corde degli strumenti ad arco non lo si usa più da alcuni secoli. Una fasciatura in filo tondo, magari in rame, di un Sol Pirastro Oliv proprio non ce la vedo a suonare Brahms o Beethoven.
Savarez è una casa storica che io apprezzo, ma non mi sembra che produca corde in budello. Ci sarebbero anche le ottime Kaplan, che ancora oggi credo sia una ottima alternativa a Pirastro nel caso di violini moderni.
Le Pirastro Chorda le ho provate anni fa e in effetti mi sono sembrate mediocri, ma non credo che sia per una questione di budello ovino o bovino, semplicemente le corde prodotte artigianalmente in questo caso fanno la differenza.
Sulla questione del 415Hz che "perdona" di più rispetto al 440Hz, è una cosa fisica, qui non si parla di note "stonate", ma di facilità di intonazione. Il 415HZ e frequenze inferiori al 440Hz rendono l'intonazione più agevole. Provare per credere.
Un Mi cantino in budello per me è insuperabile rispetto a qualsiasi altro tipo di corda in quanto a qualità timbrica.
Se hai registrazioni su Youtube da proporre sulle corde F-Red, è sufficiente postare il link di ogni video in questa discussione. Però non capisco: parli con entusiasmo della tua esperienza con le F-Red di Aquila, e poi proponi video in cui vengono suonate corde in budello?
Se hai tuoi video in cui ti esibisci con le F-Red, posta pure, che un'immagine e un vero suono valgono più di mille parole.