Per chi fosse interessato ho pubblicato sul mio sito web un'articolo che descrive la costruzione dello spessimetro a battimento con indicate tutte le misure e tutti i dettagli.
Alla fine dell'articolo ho riportato anche i miei due video che ne illustrano l'assemblaggio e l'uso pratico, direttamente dal mio canale Youtube.
L'avevo scritto per gli studenti della scuola e da che c'ero l'ho messo anche a disposizione sul sito per chi volesse dilettarsi nella costruzione di questi antichi "patagarri" sempre molto utili e istruttivi.
il link :
https://davidesora.altervista.org/artic ... attimento/
Articolo spessimetro a battimento
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Re: Articolo spessimetro a battimento
Lo spessimetro a battimento può essere realizzato in qualsiasi materiale e ci si può sbizzarrire anche con le dimensioni. In particolare l'originale stradivariano, che ricordo essere parte della collezione acquistata a suo tempo da Giuseppe Fiorini e poi donata alla città di Cremona, può essere usato per i violini, le viole e anche per i violoncelli.
Sacconi, assistito dal M° Francesco Bissolotti, ha riordinato la collezione degli attrezzi della bottega stradivariana, che da decenni giaceva ignorata presso il museo stradivariano. Tra i vari oggetti è compreso anche lo spessimetro a battimento, menzionato da Sacconi nel suo libro, la cui prima edizione risale al 1972.
L'uso dello spessimetro a battimento è abbastanza intuitivo, tuttavia bisogna tenere presente che possono esserci controindicazioni a seconda che venga usato su una tavola o un fondo il cui esterno è già finito e filettato (metodo a cassa a aperta), rispetto ad una tavola o un fondo i cui bordi sono ancora grezzi (metodo a cassa chiusa). Infatti, nel primo caso si rischia di produrre ammaccature più o meno leggere sull'esterno delle tavole, a seconda dell'impostazione della profondità della punta dello spessimetro. Cosa che invece è abbastanza correggibile nel caso di tavole ancora da filettare e sgusciare, appunto perché sono da finire e ritoccare a rasiera, anche sulla parte esterna.
Questa, se vogliamo, può essere considerata una ulteriore conferma indiretta sul fatto che nella liuteria classica venisse seguito il metodo della filettatura e della sguscia a cassa chiusa, il quale è ritenuto a torto un procedimento che non consentirebbe un controllo degli spessori nella zona della sguscia, ma è una difficoltà che non sussiste nella pratica.
Sacconi, assistito dal M° Francesco Bissolotti, ha riordinato la collezione degli attrezzi della bottega stradivariana, che da decenni giaceva ignorata presso il museo stradivariano. Tra i vari oggetti è compreso anche lo spessimetro a battimento, menzionato da Sacconi nel suo libro, la cui prima edizione risale al 1972.
L'uso dello spessimetro a battimento è abbastanza intuitivo, tuttavia bisogna tenere presente che possono esserci controindicazioni a seconda che venga usato su una tavola o un fondo il cui esterno è già finito e filettato (metodo a cassa a aperta), rispetto ad una tavola o un fondo i cui bordi sono ancora grezzi (metodo a cassa chiusa). Infatti, nel primo caso si rischia di produrre ammaccature più o meno leggere sull'esterno delle tavole, a seconda dell'impostazione della profondità della punta dello spessimetro. Cosa che invece è abbastanza correggibile nel caso di tavole ancora da filettare e sgusciare, appunto perché sono da finire e ritoccare a rasiera, anche sulla parte esterna.
Questa, se vogliamo, può essere considerata una ulteriore conferma indiretta sul fatto che nella liuteria classica venisse seguito il metodo della filettatura e della sguscia a cassa chiusa, il quale è ritenuto a torto un procedimento che non consentirebbe un controllo degli spessori nella zona della sguscia, ma è una difficoltà che non sussiste nella pratica.
andante con fuoco