Consigli sulla vernice ad olio

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AleZanesco
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Consigli sulla vernice ad olio

Messaggio da AleZanesco »

Buongiorno a tutti,
Volevo chiedere un consiglio sulla vernice all'ambra. Con una proporzione 1/1, se volessi renderla più fluida dopo averla cotta e aggiunto l'olio, è possibile ricuocerla e aggiungere altro olio anche a distanza di mesi? Vorrei evitare petrolio o trementina. O conviene rifarne una da capo con una proporzione diversa?
Grazie mille
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claudio
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Re: Consigli sulla vernice ad olio

Messaggio da claudio »

Come mai vuoi evitare petrolio o essenza di trementina? io li ho sempre usati senza nessun problema.
andante con fuoco
AleZanesco
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Re: Consigli sulla vernice ad olio

Messaggio da AleZanesco »

Ho notato che la trementina non mi lascia abbastanza tempo per stendere e ripassare più volte, forse con il petrolio avrei più margine. Il problema è che pur volendo provare a risciogliere tutto e aggiungere olio dovrei orientarmi un po' a occhio, e non so se tiene nel tempo, per questo chiedevo se qualcuno aveva già provato...
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claudio
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Re: Consigli sulla vernice ad olio

Messaggio da claudio »

Il problema va ricercato nelle modalità di applicazione e di scelta nei materiali: l'essenza di trementina e il petrolio diluiscono la vernice, la "allungano" per permettere un'applicazione più agevole. Il quantitativo di olio è invece parte della vernice stessa e serve a conferirle resistenza, tenacità, trasparenza e profondità. Per questo motivo non si può usare l'olio come diluente perché si va ad alterare l'equilibrio olio/resina, per cui potrebbero risultarne inconvenienti legati all'essiccazione e anche alla durezza della vernice stessa una volta essiccata.

E poi dipende dal tipo di resina, con la sandracca anche aggiungendo più olio non si otterrebbe l'effetto sperato di avere una vernice più liquida, e questo vale anche per la vernice all'ambra (che comq è più liquida), bisognerebbe aggiungerne un po' troppo per notare differenze.

Se l'essenza di trementina volatilizza troppo rapidamente, forse ciò è dovuto al fatto che sia troppo raffinata, tuttavia diluire con petrolio non ha mai presentato controindicazioni. In ogni caso un diluente è indispensabile.

Domanda: che tipo di ambra hai usato per la tua vernice? te lo chiedo perché in giro se ne trovano due o tre tipi.
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Re: Consigli sulla vernice ad olio

Messaggio da AleZanesco »

Già, mi sa che conviene farne una nuova con una proporzione diversa, magari 1/1.3. Ho usato l'ambra di Kremer, in pezzetti piccoli che ho scartato (uno alla volta!!!) prendendo quelli più simili tra loro. Credo sia vera, a parte le impurità. In realtà ho fatto molte prove in questi anni e mi piace 1/1.3, posso ristenderla per mezz'ora e più, ma ogni tanto (non so perché) mi dava problemi, nel senso che si "separava", come se ci fosse acqua nei dintorni, creando delle striature. Ho provato in molti modi, grattando con 1200-2000, con olio paglierino, con acqua...niente, sempre lo stesso problema. E sempre nelle mani avanzate, quindi non penso sia dovuto al poro. Ho pensato fosse umidità nell'aria, ho seccato l'ambiente fino a che non mi si screpolavano anche le mani, ma credo ci sia qualcosa nella resina o nell'olio (autoprodotto, schiacciando i semi e lavandolo per settimane, poi al Sole) che non va. Mah, che vi devo dire...non avendo un laboratorio chimico, né l'educazione di un passato Maestro...si prova.

In effetti (e finisco), non è che sia un grande problema, se la ristendo dopo che sta una mezz'oretta nelle lampade esce bene, ma se mi scordo so' ca...
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claudio
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Re: Consigli sulla vernice ad olio

Messaggio da claudio »

Io consiglierei prima di tutto un buon olio prodotto a regola d'arte, Kremer ne ha di molto buono. L'autoproduzione dell'olio di lino è sicuramente utile ai fini della conoscenza dell'olio medesimo, ma per una buona vernice bisogna essere sicuri dei componenti. La proporzione di 1:1.3 va bene, ma usando un olio di qualità forse puoi anche scendere leggermente.
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Re: Consigli sulla vernice ad olio

Messaggio da AleZanesco »

Infatti l'olio di Kremer è molto bello, chiarissimo, leggero, ma ha un odore diverso dal mio, sarà per gli essiccanti o chissà cosa...eppure compro i semi di lino "teteschi"...
In questo periodo ne farò dell'altro, magari ne parliamo man mano...
Cercavo un modo filologico di farlo, nei manoscritti comuni c'è da studiare e da provare (anche se un po' dispendioso in termini temporali), però sì, questa storia che si separa dev'essere un problema di preparazione.
AleZanesco
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Re: Consigli sulla vernice ad olio

Messaggio da AleZanesco »

Ah, un'ultima cosa...
Mi è capitato di dover sverniciare a strumento finito...penso anche ad altri sia successo. Ci ho pensato molto prima di farlo e mi è sembrato fosse meglio ricominciare che cercare di "apparare" con rasiere e ritocchi, be'... ho provato con la trementina, anche sfregando forte, lasciandola sopra con un panno per un'ora, niente...poi ho provato con l'alcool, e si scioglieva quasi come una vernice ad alcool.
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claudio
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Re: Consigli sulla vernice ad olio

Messaggio da claudio »

Avrei piacere di vedere qualche tuo strumento per capire meglio di cosa stiamo parlando.
Non conosco nulla circa il processo di lavorazione dell'olio di lino, ma riguardo a quello dell'olio di oliva qualcosa so: esistono vari metodi di estrazione, principalmente uno a caldo e uno a freddo, riguardano anche l'olio di lino. Se estratto a freddo, questi olii conservano tutte le loro migliori proprietà, compresa la migliore proprietà siccativa dell'olio di lino.

In ogni caso l'estrazione in sé stessa non è produce un olio pronto all'uso perché bisogna separarlo dall'acqua di vegetazione e probabilmente fare altre lavorazioni che ignoro.

L'olio di lino crudo svedese è spremuto a freddo, non ha nessun additivo ed è ben purificato (non è necessario sottoporlo ad ulteriori processi di depurazione).

Riguardo alla sensibilità della vernice ad olio filologica all'alcool, qui risiede uno dei "misteri" più misteriosi che ha da sempre riguardato le vernici ad olio in liuteria: infatti, molti liutai e studiosi pensavano giustamente che le vernici ad olio fossero in uso presso i liutai cremonesi, però non riuscivano a capire il motivo per cui pur essendo ad olio fossero così sensibili all'alcool. Il problema è che i liutai moderni hanno sempre pensato alle vernici ad olio in formulazione moderna, costituite da resine dure e con percentuali di olio decisamente inferiori rispetto a quelle antiche, da qui la nascita delle cosiddette "flatting" che sono in uso ancora ai nostri giorni.

Le vernici ad olio filologiche sono composte da resine tenere come la colofonia, la sandracca e l'ambra pirogenata, che hanno anche la caratteristica di essere solubili all'alcool. Una volta unite all'olio, ecco che quest'ultimo diviene anche lui più sensibile all'alcool, proprio per il contributo delle resine a cui è unito.

In allegato il mio articolo del 1995, epoca in cui poco o niente si sapeva delle vernici ad olio filologiche, che ha aperto nuove prospettive sulle vernici antiche. All'epoca provavo a cucinare le mie vernici, ma mancandomi la pratica necessari (tutta da riscoprire), i tentativi furono infruttuosi, solo anni dopo sono riuscito a risolvere i problemi. Questo per dire che la teoria non porta automaticamente al successo, ma senza la guida di principi teorici e una ricerca storica ed artistica non si va da nessuna parte.
Allegati
Riflessioni su una frase di Antonio Stradivari.pdf
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Re: Consigli sulla vernice ad olio

Messaggio da AleZanesco »

Sì, l'articolo l'avevo letto, è molto interessante, e lo è anche rileggendolo più volte. È vero che la lavorazione dell'olio è abbastanza complessa, a freddo credo sia migliore. Il film è leggerissimo, sfregandolo tra le dita non si ha per niente la sensazione di viscido di molti oli, in realtà sembra acqua. Per questo non l'ho mai comprato già fatto. Ti spiego...
Se 1kg di semi di lino bruno costa tra i 3 e i 4€, schiacciandolo a freddo si ricavano circa 200gr (se sei fortunato), lavandolo e trattandolo in vari modi, si separa da quelle mucillagini che fanno bene al corpo ma non alla vernice...diciamo che sei un mago e riesci a recuperarne la metà, ecco, com'è possibile che alla fine 1lt di olio, che sia di Kremer, svedese, maimeri, ecc...costi 7/10€!!!?! Certo, ci sono dei macchinari che estraggono benissimo fino all'ultima goccia, ma i semi non si pagano? Purtroppo non ho avuto modo di rivedere i miei violini a distanza di qualche anno per vedere che è successo, ma ho la sensazione che in quelle boccette in vendita ci siano cose che nel passato manco esistevano. In ogni caso devo ordinare dei pigmenti da Kremer e prenderò anche l'olio. È anche vero che molti liutai antichi usavano cambiare vernice, pigmenti, lavorazioni, forme, forse non erano molto diversi da noi oggi, con la variante che i pittori dell'epoca erano molto più esigenti di ora. La ricerca costante del pigmento perfetto, dai fiamminghi in poi, avrà sicuramente prodotto un circuito commerciale importante. Il farmacista, il droghiere, il gesuita che si trovava tra le mani un olio o un pigmento nuovo, sapeva di poterci speculare molto, con i pittori, non certo con i liutai (in numero nettamente inferiore), e mi sembra possibile che i liutai stessi comprassero (come fanno ora) le vernici già fatte, con la sicurezza però che erano fatte a mestiere.
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Re: Consigli sulla vernice ad olio

Messaggio da AleZanesco »

P.s. ma come si caricano le foto???
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claudio
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Re: Consigli sulla vernice ad olio

Messaggio da claudio »

Veramente l'olio di lino crudo svedese costa più di 20 euro/kg, cmq c'è sempre l'alternativa di prendere quello per uso commestibile a cui però vanno tolte le mucillagini. Per il resto non sarei così diffidente, in un processo industriale i costi vengono ottimizzati agevolmente, l'importante è che la lavorazione sia fatta a regola d'arte e che si abbia un olio di ottima qualità. La cosa importante è che alla fine la vernice asciughi, ma ancor più che si sia imparato ad applicarla!

Per le foto devi scegliere l'editor completo dei messaggi, da lì troverai l'opzione "Allegati" nella parte inferiore, puoi caricare foto fino a circa 800Kb.
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Re: Consigli sulla vernice ad olio

Messaggio da AleZanesco »

Capito, le foto che ho sono troppo pesanti...appena posso vedo di modificare un po' il formato.
Forse con un olio molto "leggero" diventa difficile creare il corpo se non caricando molto di vernice. In realtà non è che abbia potuto toccare molti strumenti antichi originali, ma quelli che ho potuto vedere creavano una sorta di attrazione dell'occhio, pur essendo molto lucidi, non so come spiegarlo...come un lucido caldo, rispetto alle vernici ad alcool che pur essendo tante volte bellissime (almeno nella mia sensazione) non mi trasmettevano quel calore, come un po' vetrose.
In ogni caso ho appena trovato il barattolone che mi serviva...in settimana lavoro al nuovo olio e vi posto le foto, magari si riesce insieme a trovare l'inghippo, sarebbe meraviglioso.
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Re: Consigli sulla vernice ad olio

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Non so cosa tu intenda esattamente con "olio leggero", a me viene in mente un olio crudo molto chiaro e fluido, che è quello che preferisco per le vernici ad olio, perché unendolo alla resina in cottura addensa il giusto e favorisce la stendibilità. Le buone vernici non hanno mai un aspetto gommoso, come certi olii posseggono, specialmente quelli cotti. Il corpo della vernice andrebbe creato strato dopo strato tirandola al massimo possibile, anche a strati sottili la vernice ad olio possiede comunque un corpo molto sostanzioso.
Attendiamo i risultati della produzione dell'olio.
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Re: Consigli sulla vernice ad olio

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Ecco, mi chiedevo...escludendo coloranti o altro sul legno nudo, quante mani più o meno bisogna dare per arrivare a un corpo di vernice valido? Ho notato che cuocendo per più tempo l'ambra (10/12 ore) diventa più scura, forse così si risparmierebbe qualche mano di pigmento?
P.s. mo chiamo il semmentaro...vediamo se hai già i semi.
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