[Video] La lavorazione delle sgusce a cassa chiusa.

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claudio
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[Video] La lavorazione delle sgusce a cassa chiusa.

Messaggio da claudio »

Da molti considerata un vero e proprio azzardo, la sguscia praticata a cassa chiusa resta uno dei "misteri", che spesso restano tali, perché si preferiscono metodiche diverse e apparentemente più semplici. Fu Sacconi che introdusse questo tipo di lavorazione basandosi sulle osservazioni condotte sugli strumenti originali.

Infatti, sugli strumenti originali ben conservati, in specie quelli rimasti barocchi, vengono ancora oggi riscontrati segni tangibili di tale metodica: i bordi arrotondati che in corrispondenza terminano con un leggero spigolo, l'uniformità della distanza dei bordi dal contorno fasce (lavorando a cassa aperta è sempre più difficile armonizzare i bordi con il contorno). Per non parlare poi dei famosi piolini di piazzamento, che disposti secondo la metodica stradivariana, vengono poi tagliati per circa la metà durante lo scavo del filetto. Nella lavorazione a cassa aperta se si vuole ottenere questo risultato si deve "simulare" in qualche modo l'operazione suddetta, poiché il praticare la filettatura sulle tavole prima del loro incollaggio al contorno fasce, rende la cosa meno immediata. E poi ancora il non completamento della filettatura della tavola armonica in corrispondenza del piede del manico, i segni di lavorazione durante la sgusciatura, sono altri "segnali" di una cassa armonica concepita e lavorata nella sua interezza.

Approdai al metodo di lavorazione a cassa chiusa già al secondo violino, circa 35 anni fa, e superato il timore di "sfondare", poiché sgusciando a cassa chiusa è apparentemente impossibile determinare gli spessori ai margini delle tavole, non solo notai che il rischio di assottigliare troppo era abbastanza remoto, ma che la lavorazione complessiva della cassa, bordi, filettatura e sguscia, acquistavano una maggiore omogeneità.

Oltretutto una cassa così concepita può essere "accordata" o "intonata" in modo più immediato, perché una volta accumulata un poco di esperienza si riesce benissimo a capire quanto ampia e profonda debba essere la sguscia. Se invece partiamo da una tavola armonica o un fondo a sé stanti, è vero che possiamo fare in questo modo un'accordatura più precisa, ma non si lascia praticamente nessun più margine per i ritocchi successivi, al fine di rendere la cassa armonica reattiva nel miglior modo possibile.

Nel filmato potrete assistere ad alcune fasi della sguscia a cassa chiusa, ai solchi preliminari ed ai raccordi con le bombature.
Spero sia di vostro gradimento.

andante con fuoco
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