Perpendicolarità dell'anima

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enzoviol
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Perpendicolarità dell'anima

Messaggio da enzoviol »

Buongiorno a tutti.
Desideravo una conferma sulla metodologia da me seguita ed un eventuale consiglio su come verificare la perpendicolarità dell'anima.
Senza l'ausilio di strumenti credo si possa incappare in una illusione ottica, quindi ho provato con una squadra appoggiandola sul bordo del fondo e, sbirciando nel foro del bottone, ho controllato se l'anima era in linea con il lato della squadra. Poi ho fatto la stessa cosa, appoggiando la squadra sul bordo del fondo dalla parte della corda MI, sbirciando attraverso la f.
Come procedimento è giusto?
C'è un altro modo più sicuro?
Ringrazio anticipatamente chi mi potrà dare un aiuto.
Grazie
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claudio
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Re: Perpendicolarità dell'anima

Messaggio da claudio »

Il modo migliore che conosca è quello di verificare attraverso il foro del bottone, questo richiede ovviamente lo smontaggio completo dello strumento, dopodiché puoi fare confronti con la squadra, per non essere costretto ogni volta a smontare e rimontare.
andante con fuoco
enzoviol
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Re: Perpendicolarità dell'anima

Messaggio da enzoviol »

Grazie, Claudio, per la risposta.
Il controllo con la squadra attraverso il foro del bottone lo intendevo fatto, naturalmente, smontando la cordiera e estraendo il bottone.
Ho notato, durante ripetute prove, che la perpendicolarità dell'anima in senso "trasversale" è di acquisizione più semplice rispetto alla perpendicolarità "longitudinale". Invece, senza l'ausilio della squadra e controllando la perpendicolarità in senso longitudinale dell'anima attraverso la f dalla parte del MI, sono incappato, sempre (mancanza di esperienza), in una illusione ottica. Cioè, senza utilizzare la squadra e guardando attraverso la f, l'anima sembrava proprio perpendicolare, ma utilizzando la squadra l'anima segnava, il più delle volte, "le ore 11 e 58 minuti circa" :D

Grazie ancora
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claudio
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Re: Perpendicolarità dell'anima

Messaggio da claudio »

Avevo letto male, pensavo ad una squadra appoggiata sul bordo delle CC per traguardare in qualche modo la perpendicolarità dell'anima attraverso la effe di destra.

Io non mi servo nessuno di nessuno strumento di traguardazione, che io sappia nemmeno esistono, il controllo principale è quello che faccio sempre attraverso il foro del bottore reggicordiera, tutt'alpiù prendo un lato verticale del blocchetto del manico sullo sfondo come riferimento. Invece per quel che riguarda la perpendicolarità controllata attraverso le effe, l'elemento visivo illusorio purtroppo prevale in ogni caso, ma insistendo nella verifica e soprattutto facendo un poco di esperienza, si può arrivare ad un buon compromesso.

Indubbiamente controllare dal foro del bottone è più semplice, invece lateralmente traguardando attraverso le effe si viene facilmente ingannati dalla difficoltà di poter vedere solo una porzione dell'anima, come pure dalle curve delle bombature che cambiano drammaticamente il riferimento di perpendicolarità dell'anima. A questo proposito ricordo la pubblicazione di alcune radiografie di strumenti storici in cui nelle viste laterali si vedeva chiaramente che l'anima non era perpendicolare, a dimostrazione che il settaggio dell'anima può essere impegnativo anche per il liutai più esperti.

Fermo restando che le due superfici di appoggio dell'anima siano parallele tra loro, anche se non inclinate dello stesso angolo, una volta inserita l'anima si deve controllare che le superfici anima/tavole combacino perfettamente, quindi si verificano le perpendicolarità laterale e longitudinale e si applicano gli spostamenti che si ritengono opportuni.

Va infine precisato che la perpendicolarità dell'anima è uno dei fattori fondamentali per la resa sonora di uno strumento, ma al tempo stesso non dovrebbe essere preso come assoluto perché alcuni strumenti possono rendere meglio con l'anima leggermente inclinata in un senso o nell'altro.
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Re: Perpendicolarità dell'anima

Messaggio da enzoviol »

Ti ringrazio molto,Claudio, per le chiare precisazioni.
E ti ringrazio ancora anche in riferimento a due miei altri interventi nel forum riguardo la lunghezza dell'anima e la sua posizione teorica.
Seguendo le tue indicazioni ho aggiustato la posizione dell'anima che me l'avevano messa a sei millimetri dietro il ponticello e a filo del piede.
Il risultato è stato, per me che è la prima volta che provo a fare la messa a punto dello strumento, a dir poco stupefacente; prontezza di emissione enormemente migliorata fino ad essere eccellente, ricchezza di armonici, suono pieno, malleabile ed "energico" senza cedimenti...insomma, pur non avendo in mano uno strumento di prim'ordine, quei pochi (ma tanti) millimetri mi stanno e mi risparmieranno un sacco di "fatica". E lo studio sarà ancora più piacevole.
Grazie ancora!
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claudio
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Re: Perpendicolarità dell'anima

Messaggio da claudio »

Come forse hai potuto notare non si tratta di operazioni di difficoltà estrema, l'importante è avere un buon occhio e buon orecchio. Ora che ci hai preso confidenza puoi sicuramente occuparti tu della messa a punto dell'anima. La cosa veramente difficile è saper mettere a punto e saper capire ogni strumento che ci capita tra le mani, questo è uno dei compiti principali di un buon liutaio.
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Re: Perpendicolarità dell'anima

Messaggio da enzoviol »

Caro Claudio
Approfitto ancora della tua gentilezza e vorrei chiederti ancora un consiglio.
Per tagliare le teste dell'anima ho utilizzato un taglierino.
Sarà per mancanza di esperienza, ma le superfici delle teste non riesco proprio a farle belle piatte.
Pensavo, quindi, di utilizzare una carta vetrata a grana fine da 320.
Ci sono controindicazioni al suo utilizzo?
Grazie
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claudio
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Re: Perpendicolarità dell'anima

Messaggio da claudio »

Io mi servo di un piano di carta abrasiva abbastanza grossa, mi piace l'idea che le teste d'anima combacino perfettamente, ma che l'appoggio sulla tavola armonica sia in qualche modo meno rigido ed autoadattabile alle piccole ed inevitabili irregolarità.
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Re: Perpendicolarità dell'anima

Messaggio da enzoviol »

Grazie mille Claudio.
Avevo provato con una carta vetrata a grana meno fine (da 120) e ho notato che rimanevano dei piccoli solchi, dovuti appunto alla grana della carta vetrata, ma per avere una superficie che combaciasse il più possibile ho provato una carta più fine.
Ho notato, però, che usando una carta vetrata fine le piccole regolazioni (battendola con il ferro) di posizione dell'anima sono più difficili in quanto l'anima tende a "scivolare" di più e quindi a cadere più facilmente anche con tocchi lievi (anche qui mancanza di esperienza?). O magari è un problema del legno?
Se i piccoli solchi non sono un problema ritorno alla carta vetrata a grana grossa.
Grazie ancora.
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claudio
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Re: Perpendicolarità dell'anima

Messaggio da claudio »

le carte abrasive fini tendono a "lucidare" le superfici, meglio stare su una giusta via di mezzo, in specie se il violino da "rianimare" ha bombature molto arcuate.
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