Valutazione violino

Suonare e costruire i violini
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neuma
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Valutazione violino

Messaggio da neuma »

Niente di che: era il violino del nonno, che girava per casa e su cui ho studiato anch'io per qualche anno.

So perfettamente che non si tratta affatto di uno Strad: non ha alcuna etichetta all'interno, posso solo dire che facendo due conti non risale a meno di settant'anni fa, ma non so quale fosse la sua origine. Presumo sia di fabbrica artigianale, il riccio è lavorato fino in fondo, per quanto è un po' sgraziato.
Lo strumento è sano, non presenta spaccature di sorta, ha solo la vernice un po' 'mangiata' per usura in un punto del bordo della tavola, ma il legno non è stato intaccato. Posteriormente è scolorito in quanto era stato suonato senza spalliera per parecchio tempo.
L'unico intervento di un liutaio, a quel che so io, risale a circa venticinque anni fa, quando era passato per le mani del liutaio A. Morano che gli aveva rifatto la catena.
Il suono non è male, a detta dei colleghi a cui periodicamente lo presto perchè me lo facciano suonare un po'. Nulla di straordinario, ovviamente, ma è piuttosto potente ed equilibrato.

Mi è venuta la curiosità di sapere qualcosa sulla sua possibile origine (fabbrica tedesca, forse?) e sul valore commerciale che potrebbe avere attualmente


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rossano58
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Messaggio da rossano58 »

Forma interna o forma esterna?

Rossano
Ma tu... da quanto suoni?
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neuma
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Messaggio da neuma »

A giudicare da controfasce e zocchetti, direi interna
rossano58
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Messaggio da rossano58 »

Direi che controfasce e zocchetti non sono sufficienti da soli per individuare il tipo di forma. Il punto più significativo è il taglio delle fasce sulle punte.
Ho trovato alcune foto di Claudio che mostrano bene come sono fatte e che aspetto hanno le punte con la forma interna.
https://www.claudiorampini.com/cpg/album ... 720001.JPG
https://www.claudiorampini.com/cpg/album ... 2%7E32.jpg
https://www.claudiorampini.com/cpg/album ... CN1395.jpg

Cioè la punta si presenta piatta con la giunzione sul lato interno verso la C.

Invece con la forma esterna le fasce vengono entrambe tagliate a 45° prima di unirle all'interno della forma.
Come conseguenza la punta ha proprio l'aspetto "a punta" con la giunzione al centro.
Più o meno a punta dipende dalla qualità dell'esecuzione.

Violini di fabbrica costruiti con la forma interna sono molto rari e in genere si tratta di modelli di fascia alta di produzione tedesca o boema.
Nel tuo caso anche la verniciatura sembra "tedesca".
L'unico intervento di un liutaio, a quel che so io, risale a circa venticinque anni fa, quando era passato per le mani del liutaio A. Morano che gli aveva rifatto la catena.
Strano perchè i violini di fabbrica tedeschi, anche quelli di fascia alta, hanno quasi sempre la catena tagliata "con la tavola" e non tagliata a parte e incollata.
Forse il liutaio ha eliminato la vecchia catena integrata e l'ha sostituita con una incollata.

Ciao Rossano
Ma tu... da quanto suoni?
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claudio
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Messaggio da claudio »

Di violini tedeschi ne vedo un'infinità ogni anno e non mi risulta per niente diffuso il sistema di catena integrata nella tavola. Rossano, da dove hai ricavato la tua informazione?

Il violino di Neuma è stato visibilmente riverniciato in tempi recenti, probabilmente fu Morano stesso a fare il lavoro. Mi sembra che sia stato realizzato con la forma interna, questo lo si può vedere abbastanza facilmente nelle irregolarità del contorno, tipicamente le asimmetrie nelle CC.

Un violino del genere, facendo una valutazione molto "a occhio" potrebbe valere dai 500 ai 1000 euro, ma bisogna vedere lo strumento dal vivo e provarne anche la sonorità.
andante con fuoco
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neuma
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Messaggio da neuma »

Vi ringrazio per le informazioni in merito: è possibile, si, che Morano avesse ritoccato la vernice dopo averlo richiuso. Se c'è stata una verniciatura "radicale" probabilmente risaliva ad un'epoca precedente a quella in cui era arrivato in mano a mio nonno, perchè lui ricordava la parte stinta sul fondo e mi aveva spiegato che dipendeva dal fatto che il precedente proprietario (il barbiere del paese... chissà perchè ai tempi non c'era barbiere che non suonasse il violino?) lo suonava senza spalliera.

Per il momento non penso che lo venderò, anche se mi è stato cercato alcune volte, ma mi interessava comunque avere una sia pur vaga idea della fascia di valore in cui si poteva inserire: le cifre fatte sono già più di quel che m'aspettavo.
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Porthos
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Messaggio da Porthos »

Se la linea di parentela è quella siciliana, i barbieri che suonavano il violino erano piuttosto rari: in genere avevano in bottega una chitarra e un mandolino. O il barbiere suonava aspettando i clienti, o i clienti aspettando il turno. Il violino era (nel meridione) strumento "colto", anche se qualcuno "rubava il mestiere" a qualche borghese più raffinato e imparava a suonarlo.
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neuma
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Messaggio da neuma »

Porthos ha scritto:Se la linea di parentela è quella siciliana...
Eh no, è l'altra... quella "noddica" :lol:
turi52
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suonare

Messaggio da turi52 »

Io ho conosciuto diversi barbieri e calzolai della mia città che suonavano il violino.Li andavo ad ascoltare da piccolo e mi accorgevo che nei cambi di nota,non alzavano il dito per prendere quella successiva,ma lo strisciavano in modo che con l'orecchio sentivano dove si travava la nota giusta.Il suono del violino era un continuo lamentersi.Erano i tempi sicuramente non avevano avuto un gran maestro,ma si suonava lo stesso. Saluti Turi
  L'UOMO PUO'ESSERE UCCISO MA NO SCONFITTO
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Porthos
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Messaggio da Porthos »

E' così che è nato il vibrato popolare siciliano :D . Serve per trovare la nota.
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neuma
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Messaggio da neuma »

Porthos ha scritto:E' così che è nato il vibrato popolare siciliano :D . Serve per trovare la nota.
Grazie, Porthos! Mi hai trovato un alibi favoloso: filologico e pure etnologico!!!! :pray: :pray: :pray: :pray:
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Porthos
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Messaggio da Porthos »

Non tutti gli scherzi vengono per ridere....
Io uno di questi violinisti l'ho conosciuto. Suonava esclusivamente ad orecchio (ho anche confrontato la sua esecuzione di una Czarda con lo spartito, ed era pressochè perfetta). Quanto alle melodie nuove (ammesso che ce ne fossero per uno che suonava da sessant'anni), c'era prima una fase di ricognizione, con vibrati e glissati anche di uno o due toni come se piovesse, poi la faccenda si consolidava, e infine si passava all'improvvisazione: cambi d'ottava, colpi d'arco, etc etc.
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