claudio ha scritto:Davide, riguardo agli angoli delle corde tu parli di strumenti "moderni" e non barocchi. Questi ultimi hanno ponticelli decisamente più bassi rispetto ai moderni, i 160° diventano una dimensione in questo caso molto vicina alla norma. Questo unito al fatto che il diapason si aggira attorno ai 415 Hz, dà un'idea di come il suono di questo tipo di strumenti abbia parametri completamente diversi rispetto a quelli che noi conosciamo oggi. Un conto è suonare il concerto per violino di Brahms, tutta un'altra faccenda suonare Bach, Vivaldi o Tartini. Il suono "piccolo" in questo caso è ampiamente ripagato da una ricchezza di armonici a dir poco stupefacente, di fronte alla quale ho visto franare parecchi violini moderni anche di ottima fattura.
Si, la tensione inferiore, la catena più bassa, le corde di budello dovrebbero creare un suono più libero e ricco di armonici negli strumenti barocchi rendendoli più appropriati per ricreare un suono "originale" più consono al repertorio barocco.
D'obbligo a questo punto anche l'arco barocco, visto che anche l'arco moderno è inappropriato per ottenere una sonorità credibile.
Questo porta a una estrema specificità di questo tipo di strumenti e purtroppo sono pochi i musicisti che hanno la idee chiare sull'argomento e spesso quando richiedono strumenti barocchi poi magari vogliono usare l'arco moderno oppure vogliono la catena moderna per poter montare corde di tutti i tipi senza problemi di cedimento della tavola.
Per questo motivo non ho mai fatto strumenti barocchi (nessuno mi ha mai ordinato "veri" violini barocchi e quindi mi sono sempre rifiutato di fare strumenti solo "baroccati") e quindi mi manca l'esperienza per trarre conclusioni.
Un altro motivo è anche che credo sia comunque impossibile ricreare il suono originale qualunque esso sia stato, perchè oggi è cambiato il modo con cui si percepisce il suono rispetto all'epoca antica e questo non si può cambiare, a meno che non si riesca a ricreare anche la società e il modo di pensare dell'epoca, cosa che ritengo francamente impossibile.
Quindi secondo me cercando di ricreare il suono "originale" penso si riesca solo a produrre un falso storico.
Molto meglio lasciare ai musicisti la libertà di reinterpretare secondo il loro senso artistico le partiture di Vivaldi o Corelli utilizzando lo strumento che più ritengono consono, consci del fatto che sempre di reinterpretazione si tratta, tornare alle origini mi apparirebbe solo un artefatto.
Davide
P.S. l'altezza del ponticello di Edo non mi sembra tanto più bassa del normale (moderno) : a me di solito i ponticelli vengono alti intorno ai 33.5 mm scarsi.