momenti di crisi?
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momenti di crisi?
Salve a tutti!!^^
Può darsi che la mia sia una domanda un pò stupida, ma sono curiosa e spero che possiate rispondermi.
Volevo sapere se vi capita mai di trovarvi in momenti di forte crisi e di dubbio, tanto da aver bisogno di prendervi una pausa, anche molto lunga, dallo strumento.
e se ciò accade, come risolvete la situazione?
Può darsi che la mia sia una domanda un pò stupida, ma sono curiosa e spero che possiate rispondermi.
Volevo sapere se vi capita mai di trovarvi in momenti di forte crisi e di dubbio, tanto da aver bisogno di prendervi una pausa, anche molto lunga, dallo strumento.
e se ciò accade, come risolvete la situazione?
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E' vero. A me capita regolarmente a intervalli di qualche mese: magari due o tre lezioni di fila ti vanno maluccio, o c'è un problema tecnico/espressivo che non riesci a risolvere, e allora giù subito pensieri negativi del tipo "ah ma allora faccio schifo adesso vendo il vl e almeno mi faccio una bella vacanza" etc. Cose da fare in questi casi:
1) pensare prima di tutto a quello che comunque hai ottenuto, ai miglioramenti che comunque hai fatto; alla gente che quando suoni ti fa i complimenti, che siano grandi maestri o i vicini di casa
2) fare un passo indietro; accantonare per un attimo quello che ti dà cruccio e affrontare lo stesso problema su un pezzo più facile, un poco alla volta oppure (senza dirlo) chiedendo un altro parere oltre a quello dell'insegnante (certi colpi d'arco mi ha spiegato un amico come farli, capita!)
3) ritagliarsi un po' di tempo per divertirsi sempre e comunque col violino. Suonare in orchestra, musica da camera, in chiesa col coro della parrocchia, trovarsi un gruppetto folk, suonare in strada o ai giardini in estate, qualunque cosa ti piaccia e ti diverta
4) non c'è nulla di male a prendersi una pausa se è quello che ci si sente di fare, l'importante è poi ripartire tenendo sempre a mente quello che ti dice l'insegnante a riguardo del problema (perchè se l'insegnante è bravo accetta e comprende i momenti di crisi e ti dà anche i mezzi per iniziare a risolverli)
1) pensare prima di tutto a quello che comunque hai ottenuto, ai miglioramenti che comunque hai fatto; alla gente che quando suoni ti fa i complimenti, che siano grandi maestri o i vicini di casa
2) fare un passo indietro; accantonare per un attimo quello che ti dà cruccio e affrontare lo stesso problema su un pezzo più facile, un poco alla volta oppure (senza dirlo) chiedendo un altro parere oltre a quello dell'insegnante (certi colpi d'arco mi ha spiegato un amico come farli, capita!)
3) ritagliarsi un po' di tempo per divertirsi sempre e comunque col violino. Suonare in orchestra, musica da camera, in chiesa col coro della parrocchia, trovarsi un gruppetto folk, suonare in strada o ai giardini in estate, qualunque cosa ti piaccia e ti diverta
4) non c'è nulla di male a prendersi una pausa se è quello che ci si sente di fare, l'importante è poi ripartire tenendo sempre a mente quello che ti dice l'insegnante a riguardo del problema (perchè se l'insegnante è bravo accetta e comprende i momenti di crisi e ti dà anche i mezzi per iniziare a risolverli)
- OldFossil
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Mi sembra un ottimo vademecum contro le fasi calanti dello studio.
Aggiungerei che forse alcuni momenti di scoraggiamento possono assumere contorni più drammatici del normale per chi si prefigge obiettivi particolarmente elevati, in questi casi purtroppo è più difficile, anche se non impossibile, superarli.
Aggiungerei che forse alcuni momenti di scoraggiamento possono assumere contorni più drammatici del normale per chi si prefigge obiettivi particolarmente elevati, in questi casi purtroppo è più difficile, anche se non impossibile, superarli.
- mbrancalion
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Io ho una mia personale ricetta (anche se, ammetto, magari non e' per i gusti di tutti):
alternarsi fra strumenti diversi, in modo da tenere sulla "musica" prospettive completamente diverse.
Per esempio, io suono il violino e il basso elettrico, e alterno momenti di maggior affezione per l'uno o per l'altro.
Poi, per esempio, ho diverse tipologie di basso elettrico da alternare, in momenti di stasi o di stanchezza .....
Secondo me, questo cambio, questo switch mentale, e' una cosa che puo' ridare slancio .........
alternarsi fra strumenti diversi, in modo da tenere sulla "musica" prospettive completamente diverse.
Per esempio, io suono il violino e il basso elettrico, e alterno momenti di maggior affezione per l'uno o per l'altro.
Poi, per esempio, ho diverse tipologie di basso elettrico da alternare, in momenti di stasi o di stanchezza .....
Secondo me, questo cambio, questo switch mentale, e' una cosa che puo' ridare slancio .........
Marco Brancalion
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Murasaki88, ma c'è qualche motivo particolare che ti scoraggia?
Scusa se ti pongo questa domanda, però è importante capire la motivazione.
Per quanto mi riguarda io all'inizio mi sono posto tante volte quanto valesse la pena studiare il violino viste le sue innumerevoli difficoltà, ora invece vado sparato come un treno riuscendo a suonare tutti i giorni.
Anzi, anche se alla lezione ho fatto schifo, quando torno a casa mi metterei a studiare fino all'una di notte per quanta voglia ho di imparare ...
Scusa se ti pongo questa domanda, però è importante capire la motivazione.
Per quanto mi riguarda io all'inizio mi sono posto tante volte quanto valesse la pena studiare il violino viste le sue innumerevoli difficoltà, ora invece vado sparato come un treno riuscendo a suonare tutti i giorni.
Anzi, anche se alla lezione ho fatto schifo, quando torno a casa mi metterei a studiare fino all'una di notte per quanta voglia ho di imparare ...
<div>La musica può donare delle ali ai vostri pensieri e illuminare la vostra anima di una luce eterna.<br><br>Platone</div><br>
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Grazie per le risposte!^^
@Alcina: dritte interessanti, grazie.^^
@mbrancalion: sì, credo sia una buona cosa concentrarsi sul fattore "musica" più che sullo strumento vero e proprio a volte. però, quando sei affezionato maggiormente ad un singolo strumento, credo che ci si concentri più su quello.
@Violinesco: in realtà son davvero tanti i motivi, son successe troppe cose nel corso degli anni, e tutte abbastanza scoraggianti(a partire da insegnanti poco competenti...-.-"). Nonostante ciò sono sempre andata avanti con lo studio del violino, finquando c'è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso diciamo, cosa che mi ha provocato non pochi ripensamenti. Ciò, in concomitanza anche con la comparsa di un problema fisico che mi ha impedito e mi impedisce un pò anche ora di suonare il violino(ma sto facendo progressi^^).
Sono passati due anni, però sento che c'è sempre qualcosa che mi manca. anche se non ho molto talento forse, non credo di poter vivere senza musica. e quindi sto prendendo in considerazione il fatto che voglio riprendere a suonare il violino, o comunque a fare musica. (oddio, che sproloquio XDXD chiedo scusa XD)
@Alcina: dritte interessanti, grazie.^^
@mbrancalion: sì, credo sia una buona cosa concentrarsi sul fattore "musica" più che sullo strumento vero e proprio a volte. però, quando sei affezionato maggiormente ad un singolo strumento, credo che ci si concentri più su quello.
@Violinesco: in realtà son davvero tanti i motivi, son successe troppe cose nel corso degli anni, e tutte abbastanza scoraggianti(a partire da insegnanti poco competenti...-.-"). Nonostante ciò sono sempre andata avanti con lo studio del violino, finquando c'è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso diciamo, cosa che mi ha provocato non pochi ripensamenti. Ciò, in concomitanza anche con la comparsa di un problema fisico che mi ha impedito e mi impedisce un pò anche ora di suonare il violino(ma sto facendo progressi^^).
Sono passati due anni, però sento che c'è sempre qualcosa che mi manca. anche se non ho molto talento forse, non credo di poter vivere senza musica. e quindi sto prendendo in considerazione il fatto che voglio riprendere a suonare il violino, o comunque a fare musica. (oddio, che sproloquio XDXD chiedo scusa XD)
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Non è che si capisca molto da quello che scrivi
però io penso che sia molto facile lasciarsi andare allo sconforto quando si suona uno strumento così difficile, soprattutto se non si è dei bambini (non so quanti anni hai).
Io credo che se uno ama visceralmente questo strumento, non penso che si possa interrompere lo studio. Per me è così. Malgrado tutte le difficoltà che questo studio comporta, io credo che tu ti debba fare questa domanda:"Amo davvero così TANTO questo strumento?"
Poi ci sta anche che ogni tanto uno attraversi dei momenti di dubbio ...
Facci sapere però.
però io penso che sia molto facile lasciarsi andare allo sconforto quando si suona uno strumento così difficile, soprattutto se non si è dei bambini (non so quanti anni hai).
Io credo che se uno ama visceralmente questo strumento, non penso che si possa interrompere lo studio. Per me è così. Malgrado tutte le difficoltà che questo studio comporta, io credo che tu ti debba fare questa domanda:"Amo davvero così TANTO questo strumento?"
Poi ci sta anche che ogni tanto uno attraversi dei momenti di dubbio ...
Facci sapere però.
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- mbrancalion
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In ogni caso, hai colto esattamente quello che volevo dire: importante e' la "musica", non uno strumento ....murasaki88 ha scritto: @mbrancalion: sì, credo sia una buona cosa concentrarsi sul fattore "musica" più che sullo strumento vero e proprio a volte. però, quando sei affezionato maggiormente ad un singolo strumento, credo che ci si concentri più su quello.
Marco Brancalion
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Riguardo al momento di crisi... Myamoto Musashi scisse: "Si può attraversare un fiume, un tratto di mare. La distanza può essere piccola o grande. Prima di affrontare le acque di un fiume o del mare è necessario conoscere bene il percorso da compiere e l'affidabilità del natante. Ci si deve informare sulle condizioni del tempo. Soloquando tutto è a posto si salpa. Si può navigare con il vento in poppa, di traverso o di bolina; qualche volta bisogna anche remare per raggiungere l'altra sponda."
"Miyamoto" kanaaa~
LeeVa ha scritto:Riguardo al momento di crisi... Myamoto Musashi scisse: "Si può attraversare un fiume, un tratto di mare. La distanza può essere piccola o grande. Prima di affrontare le acque di un fiume o del mare è necessario conoscere bene il percorso da compiere e l'affidabilità del natante. Ci si deve informare sulle condizioni del tempo. Soloquando tutto è a posto si salpa. Si può navigare con il vento in poppa, di traverso o di bolina; qualche volta bisogna anche remare per raggiungere l'altra sponda."