Bombatura con trapano verticale.

I liutai: i loro strumenti e le loro biografie.
Cergejhr
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Bombatura con trapano verticale.

Messaggio da Cergejhr »

Salve a tutti, premetto che sono un profano, sarà già tanto se tra qualche mese potrò definirmi "liutaio amatoriale". Vorrei descrivere quest'idea che mi è balenata in mente oggi.

Per creare un top, o un fondo bombato, in alternativa alla sgorbiettatura, non sarebbe possibile, seguendo i disegni tecnici, praticare una serie di fori "guida " di varie profondità sulla tavola, e poi, con l'ausilio di una punta abrasiva rotante a forma, per esempio di sfera, portare via il legno fino alla fine dei fori? I fori guida, penso siano già usati tradizionalmente. Esistono però macchine che eseguono lo scavo automaticamente.
Questo metodo ovviamente, andrebbe seguito da una rifinitura manuale. Qualcuno usa metodi simili? Cosa ne pensate?

Ciao
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claudio
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Messaggio da claudio »

domanda provocatoria: quale sarebbe il vantaggio, rispetto alla sgorbia vera e propria?

cmq esistono veri e propri pantografi che all'occorrenza si possono anche autocostruire, e che permettono di modellare una bombatura in breve tempo.
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lele
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Messaggio da lele »

mi aspettavo una reazione piu' scandalizzata lo ammetto.... 8)
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claudio
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Messaggio da claudio »

Perchè scandalizzarsi? prima o poi un liutaio che vuol fare bene il proprio lavoro capisce che non è importante "fare prima", ma "fare bene", e che ogni strumento che facciamo necessita il nostro coinvolgimento totale. Il nostro strumento ha bisogno di "essere toccato" da noi.
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gewa89
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Messaggio da gewa89 »

claudio ha scritto:Perchè scandalizzarsi? prima o poi un liutaio che vuol fare bene il proprio lavoro capisce che non è importante "fare prima", ma "fare bene", e che ogni strumento che facciamo necessita il nostro coinvolgimento totale. Il nostro strumento ha bisogno di "essere toccato" da noi.

Alle volte sembra che tu stia parlando di una donna...è bello l'amore che metti nella tua arte.

Lo so, il mio è un commento stupido, puoi cancellarlo se vuoi... è solo che le tue parole mi hanno colpito! :oops:
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claudio
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Messaggio da claudio »

l'amore senz'altro ce lo metto, dipende poi se questo viene recepito anche da chi ordina gli strumenti.
Cmq la costruzione del violino è una vicenda che coinvolge totalmente i sensi, quando si parla di un certo "eros del contatto" non è detto che questa avvenga coinvolgendo la sessualità. Il tastare i legni, lo sfiorare le superficie levigate e verniciate, un certo modo di osservare il lavoro, sono un buon esempio di dedizione all'altro.
Comunque per scavare il fondo di un violoncello o un contrabbasso, un bel pialletto elettrico modificato serve eccome.
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Messaggio da storm »

io condivido in toto la filosofia di Claudio (anche se poi non faccio sempre come fa lui)...
tempo fa si discusse della necessita di usare macchine cnc per realizzare strumenti ad arco in genere.....
credo di essere (presuntuosamente) arrivato ad una conclusione....
dato che il pantografo lo usero' solo per le piastre di sterzo e pinze freno,
mi sono fatto un bel regalino:ho comprato un bellissimo scalpellatore pneumatico della gamma zinken,al quale posso montare le sgorbie della stubai della foggia che voglio....
adesso scalpello dalla mattina alla sera i miei fondi di contrabbasso senza stancarmi come prima, visto che risparmio la mazzuola.
se decidete che la cosa è fattibile anche per un violino, dovete solo mettere meno pressione e una sgorbia piu piccola....
e nessuno vi puo dire che non è fatto a mano (una sola mano si intende)...
per Claudio:
ho fatto un violino sgusciando e filettanto a cassa chiusa.
giusto per vedere se avevo capito il tuo metodo:forte!
solo che il terrore di sbagliare spessori e moltiplicato per 10....
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claudio
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Messaggio da claudio »

Caro Storm, io la sgorbia elettrica o pneumatica l'accetterei eccome, anche perchè ora ho la schiena e le spalle tutte storte, purtroppo questo è il problema di fare tutto a mano.
Sono contento che hai deciso di fare un violino a cassa chiusa, vedrai che se riesci a prenderci confidenza non lo lasci più. Avere una cassa già chiusa, da finire e da intonare consente un lavoro più "unito" e una sensibilità all'intonazione eccellente. Cmq il metodo non l'ho mica inventato io, fu Sacconi a parlarne nel suo libro. Vedrai anche che le bombature tenderanno ad essere meno rigide, dopo la sguscia.
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Messaggio da storm »

devo confessarti che l'idea di lavorare in questo modo la respingevo,un po' perche' lavorare un contrabbasso a cassa chiusa mi dava l'idea di un meccanico che lavora sotto il "motore"....sai com'è, girare e rigirare il contra... per non parlare degli spessori....comunque il violino se ne è andato (preferisco darli via a prezzi stracciati e farne di nuovi, così mi alleno parecchio e ci campa la famiglia) e non posso mandarti le foto.
adesso sta in un quartetto come secondo violino.
ho ottenuto un suono un po piu ricco di bassi, con una voce che sta quasi in mezzo tra il violino stesso e la viola.ma credo sia da imputare agli spessori del fondo, che mi era parso bello duro.....
a proposito...coi violoncelli come ti comporti?
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claudio
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Messaggio da claudio »

Io pensavo che un legno duro rendesse il suono tendente più agli acuti, non ai bassi (a parità di spessori). Non ho mai costruito contrabbassi, non ho idea se il metodo a cassa chiusa possa applicarsi anche ad essi, ma sui violoncelli non c'è problema, anzi, si lavora meglio e puoi fare le sgusce profonde quanto vuoi.
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in effetti credo di essermi spiegato male....
sono io che, nel tentativo di ovviare alla durezza del fondo, ho creduto di far cosa giusta assottigliandolo un poco di piu per renderlo piu elastico...ma forse ci ho messo troppa foga....
sai com'è....col violino ci devo andare piu leggero, l'ultimo lo avevo fatto dieci anni fa e...vatti a ricordare....
vedrò comunque di fare la prova col violoncello....
a proposito,se non erro tu usi il modello Piatti, giusto?
io ho comprato da poco quello di Morassi (il disegno) e ho notato (e me lo ha fatto notare anche il maestro stesso) che ci sono delle differenze col modello di Sacconi...tu a quale ti ispiri?
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claudio
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Messaggio da claudio »

Io mi riferisco esattamente al modello di Sacconi e anche al metodo di costruzione da lui indicato. Tieni però conto che la forma disegnata da Sacconi riproduce esattamente anche le asimmetricità del Piatti, ma rispetto all'originale ha le CC più lunghe, è un bellissimo modello. Quindi dividi in due il disegno della forma e prendi la parte che ti convince di più, rispettando ovviamente la media delle misure originali. Ti dico questo per evitare di ottenere una larghezza massima inferiore un pò troppo abbondante. Insomma c'è da lavorarci un pò ma alla fine il modello vale l'impegno che ci si mette. Dato poi che lo strumento avrà una lunghezza finale maggiore dello standard di 75 mm (ma il diapason è normale), devi far sì che al cliente vada bene una dimensione del genere, altrimenti può contestartelo. Io ho due forme: una "regolare" di ispirazione stradivariana che ho ereditato da Piero Badalassi e una ispirata al Piatti ottenuta dal disegno di Sacconi.
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si...trovo sia decisamente bello...
ne ho gia fatti due (Sacconi) ma lavorando a cassa aperta, non come fai tu.
mi intrigava proprio il fatto di lavorare a cassa chiusa, per questo chiedevo.
Il Morassi mi sembra piu grande del Sacconi, almeno la parte superiore...vedro di fare le misurazioni....
uno dei due violoncelli miei è suonato da Ernst Reijseger, che lo trova "facile"
(per lui sarebbe facile suonare quattro corde su una sedia) di emissione e di voce chiara....
tu potresti darmi una definizione del tuo?
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claudio
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da quanto mi è stato detto il modello "sacconiano" è molto ben equilibrato con una ottima gamma dinamica e proiezione del suono. Anche il timbro è gradevole ed "ampio". I miei sforzi erano diretti proprio verso uno strumento "facile" e con una buona prontezza. Peccato che se ne facciano sempre così pochi di violoncelli, ma è davvero una fatica improba.
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in effetti trovo sia uno strumento che "viaggia" di piu',
anche se puo sembrare non molto potente.
l'unica volta che ho avuto il piacere di ascoltarlo è stato durante un quartetto di Paganini.....ero al centro della sala,8va fila centrale....mi pareva di avercelo addosso.....da vicino convinceva molto meno.
fu il motivo per il quale decisi che mi sarei impeganto di nella costruzione di un quartetto.....roba tosta per tutti i liutai, ma spero che un giorno riusciro' a raggiungere lo scopo.
tu hai mai fatto un'esperienza del genere?
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