Io ho detto che il liberty è passato alla storia più per il design e le decorazione, più che per le opere pittoriche. Non tutti conoscono Klimt, assolutamente grande. Ma sicuramente tutti ricordano il bitter Campari, la Felce Azzurra Paglieri o il Borotalco Robert's.gutty ha scritto:sono d'accordo su ciò che dici Claudio tranne quando affermi che lo stile liberty non abbia opere pittoriche che abbiano inciso e lasciato il loro segno nel mondo dell'arte, vorrei citare solo un artista: Gustav Klimt.
Sono un autodidatta (e non me ne vergogno).
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se è per questo c'è una buona fetta del mondo che ha debiti di riconoscenza con lo stile liberty, personalmente quando vedo oggetti di quell'epoca ne rimango affascinato. Ma il liberty è anche stato inteso in modo fin troppo aulico (stile Vittoriale dannunziano), monumenti ai caduti foglie d'alloro bronzee e vittorie alate esalate, galleria XXV Aprile (Cremona).edomarch ha scritto:Mi permetto di ricordare anche l'architettura liberty.
Parigi e Vienna sono città ricche di esempi architettonici realizzati con questo stile (anche a Cuneo ne abbiamo )
Un palazzo, una poltrona, perfino un cucchiaio, li puoi realizzare seguendo lo stile liberty, ma un violino? E quel che c'è di peggio è che quando esclami la parola magica "liberty", non è raro lo strabuzzar d'occhi e lo storcere le bocche, segno evidente che ci si trova a seguire uno stile in modo inconsapevole. Questo succede a Cremona e in buona parte d'Italia, in omaggio ad uno stile considerato vincente, in cui la personalità del liutaio è totalmente asservita alla necessità del mercato. Quindi la domanda è d'obbligo: è meglio essere autodidatti o avere avuto un maestro che ti insegna un discutibile stile liberty? Spesso l'avere avuto un maestro porta carenze di autocritica, e questo in un paese che ha dato i natali a gente come Stradivari o Michelangelo, è un colpo basso dato alla nostra capacità di creare oggetti d'arte. Perchè si pensa "io vivo nel paese di Stradivari, quindi sono un bravo liutaio per cause genetiche", piuttosto che "sono nato nel paese di Stradivari, dovrò sudare lacrime e sangue per creare qualcosa degno di attenzione". Ovviamente esistono studiosi e liutai che sono ben consci della nostra storia e si guardano bene dal fare un discorso settoriale/razzista sul fatto di avere avuto o no un insegnante.
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- Fabio_Chiari_liutaio
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Sono alcuni giorni che seguo dall'esterno questa discussione e francamente non mi riesce di capire di cosa si voglia disquisire, qualcuno parla dello stile liberty, qualcun altro della necessità di avere una scuola, altri di un maestro, altri assicurano che gli autodidatti sono liberi i professionisti no (schiavi?) qualcuno addirittura dimostra scientificamente quanto sia superiore un impiegato di comune che si è scoperto liutaio nei confronti di chi ha una partita iva e vive di liuteria. Poi si ricomincia da capo, scuola si, scuola no, maestro si maestro no, liberty, Michelangelo, concorsi, stili, se qualcuno sentisse la necessità di spiegarmi dove si vuole andare a parare, forse potrei anche provare a dire la mia.
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Fabio_Chiari_liutaio ha scritto:Sono alcuni giorni che seguo dall'esterno questa discussione e francamente non mi riesce di capire di cosa si voglia disquisire, qualcuno parla dello stile liberty, qualcun altro della necessità di avere una scuola, altri di un maestro, altri assicurano che gli autodidatti sono liberi i professionisti no (schiavi?) qualcuno addirittura dimostra scientificamente quanto sia superiore un impiegato di comune che si è scoperto liutaio nei confronti di chi ha una partita iva e vive di liuteria. Poi si ricomincia da capo, scuola si, scuola no, maestro si maestro no, liberty, Michelangelo, concorsi, stili, se qualcuno sentisse la necessità di spiegarmi dove si vuole andare a parare, forse potrei anche provare a dire la mia.
Buon giorno Fabio,a me interessava sapere se per te un autodidatta non potrà mai diventare un liutaio,autodidatta inteso come colui che non ha frequentato una scuola e non ha avuto un maestro liutaio fisso facendo l'apprendista in una bottega,questo perchè io in prima persona mi identifico in questa figura...e comunque non me me vergogno..
Cosi..per sapere la tua opinione,intanto buona liuteria e grazie se vorrai rispondermi.
sono tutti quegli strumenti dall'apparenza un pò asettica e precisina, con vernici stile pininfarina (tirate a lucido come le carrozzerie), che si possono trovare da Milano a Palermo. Una omologazione di stile la si avverte molto anche in una certa produzione moderna cremonese, dettata più dalle precise richieste del mercato orientale, che dalla incapacità effettiva dei liutai di fare lavori diversi. Anche una certa viola di area cremonese che ho visto ultimamente mi ha dato l'impressione di appartenere al filone liutario liberty, complici una certa squadratura delle punte, il contorno "ingentilito" rispetto alle forme originali cremonesi, le bombature "tirate" in un certo modo (nella maggior parte dei casi eseguite secondo canoni estetici, quasi mai su quelli della funzionalità), non che questo sia necessariamente un difetto, ma se vogliamo fare dei confronti con una scuola di provata tradizione e stile come quella bolognese, ce ne corre.gutty ha scritto:Claudio porta pazienza, posso chiederti di darmi alcuni esempi fotografici di stile liberty in liuteria?
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Qui ognuno di noi parla facendo vedere cosa è capace di fare, professionisti ed amatori. Tu sei l'unico che parla e basta. Sicchè!Fabio_Chiari_liutaio ha scritto:Sono alcuni giorni che seguo dall'esterno questa discussione e francamente non mi riesce di capire di cosa si voglia disquisire, qualcuno parla dello stile liberty, qualcun altro della necessità di avere una scuola, altri di un maestro, altri assicurano che gli autodidatti sono liberi i professionisti no (schiavi?) qualcuno addirittura dimostra scientificamente quanto sia superiore un impiegato di comune che si è scoperto liutaio nei confronti di chi ha una partita iva e vive di liuteria. Poi si ricomincia da capo, scuola si, scuola no, maestro si maestro no, liberty, Michelangelo, concorsi, stili, se qualcuno sentisse la necessità di spiegarmi dove si vuole andare a parare, forse potrei anche provare a dire la mia.
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Per quanto riguarda la domanda di Emidio la mia risposta è semplicissima qui su questo portale ognuno dice quello che pensa (spero), e non vuole (spero) convincere gli altri a ragionare come lui, per cui ognuno faccia e dica quello che preferisce, sarà la storia a giudicare, non certo io.
L'unica cosa che mi sento di poter dire è che continuo a non capire il senso di questa discussione, sarò duro io ma dato che i geni abbondano aspetto ancora fiducioso.
p.s. nessuno legga queste parole come polemica!
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Ah ecco, m'era parso invece che ogni tuo intervento fosse non solo polemico, ma anche piuttosto ostile e comunque prevenuto. Aspetto sempre di vedere qualche tuo strumento, ovviamente non per giudicare ma comunicare. Ti ho già detto in passato che la tua liuteria si distacca molto da una certa omologazione, lo penso ancora.Fabio_Chiari_liutaio ha scritto: p.s. nessuno legga queste parole come polemica!
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Mi rivolgo a tutti e non solo a Claudio, io per principio e per carattere non amo misurarmi in nessun campo con altre persone, non l'ho mai fatto nemmeno da piccino quando il modo di pensare dei miei amici era sempre teso a stabilire una gerarchia in tutti gli aspetti della vita quotidiana a partire da chi giocava meglio a pallone, a chi aveva più mira, o a chi ce l'aveva più lungo. Io rifiuto questo modo di pensare, lo rifiuto e non cadrò nel desiderio di mettere foto con la didascalia : Guardate come sono bravo. Oppure: Ditemi che cosa ne pensate.
Sfido chiunque a dire che non si possa parlare di liuteria seriamente senza cominciare a fare confronti che non servono a nulla! E vado a spiegare il perchè.
Come avrete notato in questa sede io non ho mai giudicato il lavoro di altri, questo non vuol dire che io non sia qui al mio laboratorio disponibile a dire la mia, ma non in questa sede. Facciamo un esempio semplice: Qualcuno mette le foto del suo strumento, in quello strumento io col mio gusto vedo delle scelte che non approvo. Che senso ha che io dica: La nocetta non è in linea col profilo del riccio......oppure il foro del sol è troppo basso o è troppo alto....o le effe hanno la paletta inferiore poco scavata? Se la persona che ha fatto lo strumento ha operato certe scelte io penso che avrà ponderato che stile e che tono dare allo strumento nel suo insieme per cui ogni mio intervento sarebbe inutile. Idem per le vernici io ho i miei gusti e posso garantire che i miei strumenti sono il risultato di un mio personale gusto......ebbene che senso avrebbe che un liutaio o chiunque altro mi venisse a dire: I suoi violini non mi piacciono.....se io ho scelto di farli così?
Altro da dire nei riguardi di concorsi più o meno importanti, io non vi ho mai partecipato e non lo farò per il semplice motivo che chiunque abbia mai visto come funzionano sa che se nella migliore delle ipotesi la scelta del vincitore scaturisse in un clima di libero confronto (cosa che non avviene quasi mai) sa anche perfettamente che al contempo fermi restando gli stessi strumenti il giorno dopo un'altra giuria darebbe un risultato completamente diverso. Allora io mi chiedo fin dove arriva il desiderio di misurarsi e fin dove il narcisismo personale?
In ogni caso io mi sbaglierò ma secondo me si vede la differenza fra chi veramente ha smania di imparare e chiede davvero consigli utili e chi invece ci mette le foto degli strumenti al solo fine di registrare la standing ovation,,,,,,o come caspita si scrive.
Mi sbaglierò ma non riuscirete a farmi cambiare atteggiamento, parliamo di liuteria di autori stili modelli ma lasciamo stare i confronti perchè io ritengo che nessuno abbia il diritto di giudicare il lavoro di un'altra persona in pubblico, semmai in privato, ma faccia a faccia come si dovrebbero fare tutte le cose e solo in un clima di reciproco rispetto senza classifiche.......
Sfido chiunque a dire che non si possa parlare di liuteria seriamente senza cominciare a fare confronti che non servono a nulla! E vado a spiegare il perchè.
Come avrete notato in questa sede io non ho mai giudicato il lavoro di altri, questo non vuol dire che io non sia qui al mio laboratorio disponibile a dire la mia, ma non in questa sede. Facciamo un esempio semplice: Qualcuno mette le foto del suo strumento, in quello strumento io col mio gusto vedo delle scelte che non approvo. Che senso ha che io dica: La nocetta non è in linea col profilo del riccio......oppure il foro del sol è troppo basso o è troppo alto....o le effe hanno la paletta inferiore poco scavata? Se la persona che ha fatto lo strumento ha operato certe scelte io penso che avrà ponderato che stile e che tono dare allo strumento nel suo insieme per cui ogni mio intervento sarebbe inutile. Idem per le vernici io ho i miei gusti e posso garantire che i miei strumenti sono il risultato di un mio personale gusto......ebbene che senso avrebbe che un liutaio o chiunque altro mi venisse a dire: I suoi violini non mi piacciono.....se io ho scelto di farli così?
Altro da dire nei riguardi di concorsi più o meno importanti, io non vi ho mai partecipato e non lo farò per il semplice motivo che chiunque abbia mai visto come funzionano sa che se nella migliore delle ipotesi la scelta del vincitore scaturisse in un clima di libero confronto (cosa che non avviene quasi mai) sa anche perfettamente che al contempo fermi restando gli stessi strumenti il giorno dopo un'altra giuria darebbe un risultato completamente diverso. Allora io mi chiedo fin dove arriva il desiderio di misurarsi e fin dove il narcisismo personale?
In ogni caso io mi sbaglierò ma secondo me si vede la differenza fra chi veramente ha smania di imparare e chiede davvero consigli utili e chi invece ci mette le foto degli strumenti al solo fine di registrare la standing ovation,,,,,,o come caspita si scrive.
Mi sbaglierò ma non riuscirete a farmi cambiare atteggiamento, parliamo di liuteria di autori stili modelli ma lasciamo stare i confronti perchè io ritengo che nessuno abbia il diritto di giudicare il lavoro di un'altra persona in pubblico, semmai in privato, ma faccia a faccia come si dovrebbero fare tutte le cose e solo in un clima di reciproco rispetto senza classifiche.......
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Fabio, in tutta sincerità io capisco il tuo punto di vista, credo che ognuno di noi sia libero di decidere cosa sia giusto fare. Il punto secondo me è che noi sprovveduti autodidatti, che non abbiamo la possibilità di frequentare una bottega o magari di venire a Firenze a scambiare due chiacchiere di persona, abbiamo bisogno anche di essere educati, corretti e non criticati. Personalmente io sono una persona introversa, devo fare uno sforzo per rendere pubbliche le foto dei miei lavori, ma lo faccio per passione, con la speranza che chi ne sa più di me possa aiutarmi a progredire, pur mantenendo un certo gusto personale. Per scelta di vita ho deciso di non fare più competizione. Questo che tu lo creda o no è il mio punto di vista, non sono quì per criticare o essere criticato, ma per essere aiutato.