Il crine
Il crine
Il crine di bassa qualità e montato scorrettamente può rendere l'arco insuonabile o comunque abbassarne notevolmente le qualità.
Lancio quest'argomento , perchè a volte con poco si può stravolgere un archetto. Questo succede ad esempio con gli archetti in fibra, che hanno un crine pessimo ma sopprattutto montato male. Approfondiamo l'argomento?
Saluti a tutti
Lancio quest'argomento , perchè a volte con poco si può stravolgere un archetto. Questo succede ad esempio con gli archetti in fibra, che hanno un crine pessimo ma sopprattutto montato male. Approfondiamo l'argomento?
Saluti a tutti
- ariele
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mi piacerebbe sapere di più sugli archetti in fibra rivestiti in legno, come vengono realizzati e quali caratteristiche sonore e dinamiche hanno. A sensazione mi verrebbe da dire da profano che la gestione di due materiali e delle loro variabili durante la lavorazione e messa a punto renda più complicato ottenere pezzi senza difetti.
Archetti in fibra rivestiti di pernambuco
Buongiorno a tutti
Questi archetti vengono rivestiti con il pernambuco , come avviene la procedura però non mi è possibile rivelarlo. Conosco personalmente chi ha brevettato questo sistema, vi dico solo che è veramente geniale !!!
Sono alcuni anni che vendo questa tipologia di archetti e non ho mai riscontrato alcun difetto ( sicuramente quelli mal riusciti vengono scartati alla fonte). Le qualità sono:
ottimo bilanciamento, aderenza alla corda, facilità nell'eseguire i balzati, trilli..... con una bella pulizia di suono. Rispetto ai tradizionali archetti in fibra, il suono risulta più dolce e meno vetroso.
Da un punto di vista estetico viene scambiato per un archetto in pernambuco .
Sono montati in argento e il crine (da me montato) è di ottima qualità.
Con l'uso non si sfibra ( quelli in pernambuco si ) , non teme l'umidità , non teme rotture ...... Un saluto
Questi archetti vengono rivestiti con il pernambuco , come avviene la procedura però non mi è possibile rivelarlo. Conosco personalmente chi ha brevettato questo sistema, vi dico solo che è veramente geniale !!!
Sono alcuni anni che vendo questa tipologia di archetti e non ho mai riscontrato alcun difetto ( sicuramente quelli mal riusciti vengono scartati alla fonte). Le qualità sono:
ottimo bilanciamento, aderenza alla corda, facilità nell'eseguire i balzati, trilli..... con una bella pulizia di suono. Rispetto ai tradizionali archetti in fibra, il suono risulta più dolce e meno vetroso.
Da un punto di vista estetico viene scambiato per un archetto in pernambuco .
Sono montati in argento e il crine (da me montato) è di ottima qualità.
Con l'uso non si sfibra ( quelli in pernambuco si ) , non teme l'umidità , non teme rotture ...... Un saluto
Crine
Nel cambio di crine , oltre all'ottima qualità , è importante eseguire il lavoro correttamente. Fate queste prove:
Fate scorrere una matita a metà del fascio di crine montato sul vostro archetto. Questa dovrebbe poter scorrere dal tallone alla punta. Se così è, il crine è stato ben pettinato e aderirà bene alle corde .
Sempre con il crine teso, provate a sentire se il fascio di crine ha la stessa tensione sia a destra che a sinstra.
Un buon crine può durare anche un anno ( su una archetto suonato ogni giorno e diverse ore ) , sicuramente almeno sei mesi.
Ho visto degli ottimi archi, che con un pessimo cambio crine sono diventati insuonabili. Infatti l'arco tendeva a scivolare invece di aderire alla corda, non risultava più ben bilanciato , insomma erano cambiate totalmente le sue caratteristiche.
Buona giornata a tutti
Fate scorrere una matita a metà del fascio di crine montato sul vostro archetto. Questa dovrebbe poter scorrere dal tallone alla punta. Se così è, il crine è stato ben pettinato e aderirà bene alle corde .
Sempre con il crine teso, provate a sentire se il fascio di crine ha la stessa tensione sia a destra che a sinstra.
Un buon crine può durare anche un anno ( su una archetto suonato ogni giorno e diverse ore ) , sicuramente almeno sei mesi.
Ho visto degli ottimi archi, che con un pessimo cambio crine sono diventati insuonabili. Infatti l'arco tendeva a scivolare invece di aderire alla corda, non risultava più ben bilanciato , insomma erano cambiate totalmente le sue caratteristiche.
Buona giornata a tutti
presentazione
Ciao Claudio, sicuramente mi presento.
Ho un mio laboratorio di archetteria nel centro storico di Cremona. Ho la vorato per tanti anni come responsabile di un laboratorio ledear al mondo;
ho conosciuto i più grandi musicisti al mondo e ho visto una notevole quantità di archetti ( moderni e antichi ).
Sono di origine friulana e la musica ha sempre fatto parte della mia vita : ho studiato pianoforte e flauto traverso .
Sarò a Vostra disposizione per qualsiasi informazione riguardante gli archetti. A tutti buon lavoro
Ho un mio laboratorio di archetteria nel centro storico di Cremona. Ho la vorato per tanti anni come responsabile di un laboratorio ledear al mondo;
ho conosciuto i più grandi musicisti al mondo e ho visto una notevole quantità di archetti ( moderni e antichi ).
Sono di origine friulana e la musica ha sempre fatto parte della mia vita : ho studiato pianoforte e flauto traverso .
Sarò a Vostra disposizione per qualsiasi informazione riguardante gli archetti. A tutti buon lavoro
Raffaella, quindi hai lavorato da Lucchi?
Interessa anche a me approfondire questo discorso sul crine e come viene montato sugli archi. Ma non ne farei una questione specifica degli archi in fibra, sui quali si potrebbe aprire una specifica discussione, perchè credo che ogni arco incrinato male avrebbe comunque problemi di suono e di resa.
Se vuoi apri una discussione dedicata appositamente agli archi in fibra e raccontaci un pò come stanno le cose dal tuo punto di vista.
Interessa anche a me approfondire questo discorso sul crine e come viene montato sugli archi. Ma non ne farei una questione specifica degli archi in fibra, sui quali si potrebbe aprire una specifica discussione, perchè credo che ogni arco incrinato male avrebbe comunque problemi di suono e di resa.
Se vuoi apri una discussione dedicata appositamente agli archi in fibra e raccontaci un pò come stanno le cose dal tuo punto di vista.
andante con fuoco
- Barbamarco
- Liutaio
- Messaggi: 470
- Iscritto il: mercoledì 28 febbraio 2007, 0:00
- Località: prov. Vercelli
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Ciao Raffaella, sono Marco (ci conosciamo).
Mi permetto di collegarmi alla tua frase: "la fibra non perde nervo, il pernambuco sì", perchè è un'affermazione un poco pericolosa, che può suscitare le reazioni di qualunque archettaio che sia anche costruttore.
Nel corso della mia carriera, ho avuto modo di lavorare non solo su archi miei - suonati da solisti come Caralin Rotaru e Thierry Barbè, per esempio - ma anche su archi d'autore di varie epoche, in esclusiva qualità di restauratore (quindi, ti sottolineo, NON come costruttore: non parlo per difendere il mio lavoro in questo senso, ma quello di colleghi con molta più esperienza di me): a proposito della presunta perdita di nervo, mi sento di dire che se si scieglie la bacchetta con le fibre nel giusto verso( senza deroghe per la commerciabilità) e viene lavorata e scaldata nel modo giusto non si sfibrano, anzi, come mi disse uno dei miei insegnanti cioè il decano dei luitai piemontesi Arnaldo Morano, col tempo, senza dare troppa gommalacca, ne acquistano.
Può essere fuorviante sostenere che "la fibra non perde nervo a differenza del pernambuco", perchè un domani chi legge potrebbe sentirsi di riferire "gli archi in legno si rovinano col tempo, l'ho sentito dire su un famoso forum proprio da un'archettaia professionista"... un po' discutibile, non credi?
Mi permetto di collegarmi alla tua frase: "la fibra non perde nervo, il pernambuco sì", perchè è un'affermazione un poco pericolosa, che può suscitare le reazioni di qualunque archettaio che sia anche costruttore.
Nel corso della mia carriera, ho avuto modo di lavorare non solo su archi miei - suonati da solisti come Caralin Rotaru e Thierry Barbè, per esempio - ma anche su archi d'autore di varie epoche, in esclusiva qualità di restauratore (quindi, ti sottolineo, NON come costruttore: non parlo per difendere il mio lavoro in questo senso, ma quello di colleghi con molta più esperienza di me): a proposito della presunta perdita di nervo, mi sento di dire che se si scieglie la bacchetta con le fibre nel giusto verso( senza deroghe per la commerciabilità) e viene lavorata e scaldata nel modo giusto non si sfibrano, anzi, come mi disse uno dei miei insegnanti cioè il decano dei luitai piemontesi Arnaldo Morano, col tempo, senza dare troppa gommalacca, ne acquistano.
Può essere fuorviante sostenere che "la fibra non perde nervo a differenza del pernambuco", perchè un domani chi legge potrebbe sentirsi di riferire "gli archi in legno si rovinano col tempo, l'ho sentito dire su un famoso forum proprio da un'archettaia professionista"... un po' discutibile, non credi?
Gli archetti in pernambuco si sfibrano?
Ciao Marco,
anch'io parlo per esperienza e come sai non sempre pur facendo lo stesso mestiere si concorda su certe cose.
Sicuramente se durante la costruzione si prendono certe accortezze non si rischia di intaccare la fibra del legno ....... sappiamo ad esempio che certi archetti per risultare di un marrone scuro , vengono impregnati di sostanze che rovinano la fibra ( e di questi esempi c'è ne sono diversi ).
A presto ( io e Marco ci conosciamo da tempo e stimo molto il suo lavoro)
anch'io parlo per esperienza e come sai non sempre pur facendo lo stesso mestiere si concorda su certe cose.
Sicuramente se durante la costruzione si prendono certe accortezze non si rischia di intaccare la fibra del legno ....... sappiamo ad esempio che certi archetti per risultare di un marrone scuro , vengono impregnati di sostanze che rovinano la fibra ( e di questi esempi c'è ne sono diversi ).
A presto ( io e Marco ci conosciamo da tempo e stimo molto il suo lavoro)
rispondo
Per Claudio : sicuramente qualsiasi archetto con crine di bassa qualità e montato male ne risente notevolmente...
Per Ariele: difficile da dire se è l'archetto o il crine ..... o forse tutti e due
Buona giornata a tutti
Raffaella
Per Ariele: difficile da dire se è l'archetto o il crine ..... o forse tutti e due
Buona giornata a tutti
Raffaella
- Barbamarco
- Liutaio
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- Iscritto il: mercoledì 28 febbraio 2007, 0:00
- Località: prov. Vercelli
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D'accordo che se usi l'acido nitrico per scurire il legno, gli fai perdere il nervo e quindi la resa... ma a questo punto la colpa non è del pernambuco quanto piuttosto della mentalità di certi clienti che a volte se ne escono con fisime del tipo "Un arco con la bacchetta arancione non mi dà fiducia" (!?!! garantito l'ho sentito dire) oppure "Non mi piace il colore del legno perchè non si intona con il colore del mio strumento" (anche questo l'ho sentito dire) e di conseguenza anche dalla mentalità dell'archettaio di turno che pur di assecondare detta clientela, non si fa scrupolo ad usare sistemi poco accettabili pur di sortire i risultati desiderati.
Tu sai bene che ci sono sistemi per scurire il pernambuco che non richiedono trattamenti lesivi, sta all'archettaio avere sia la periziia che la pazienza per metterli in atto, ma in parallelo anche per far capire al cliente cosa è conveniente e cosa no.
A prescindere da ciò, più volte su questo forum s'è parlato di pregi e difetti del carbonio, e più volte già io ho sottolineato come un buon arco di carbonio rispetto ad un mediocre arco in legno scadente possa offrire un rapporto qualità/prezzo notevole. Per contro, è anche un fatto che diversi musicisti hanno invece scelto di passare dall'arco in carbonio a quello in legno, imputando al primo la causa di dolori al braccio destro dicendo "questo arco è inerte, non segue gli impulsi della mia mano e del mio braccio"... e quindi questo potrebbe far apparire un pò ardito "declassare" il legno, che è una materia sempre viva a favore del carbonio...
Tu sai bene che ci sono sistemi per scurire il pernambuco che non richiedono trattamenti lesivi, sta all'archettaio avere sia la periziia che la pazienza per metterli in atto, ma in parallelo anche per far capire al cliente cosa è conveniente e cosa no.
A prescindere da ciò, più volte su questo forum s'è parlato di pregi e difetti del carbonio, e più volte già io ho sottolineato come un buon arco di carbonio rispetto ad un mediocre arco in legno scadente possa offrire un rapporto qualità/prezzo notevole. Per contro, è anche un fatto che diversi musicisti hanno invece scelto di passare dall'arco in carbonio a quello in legno, imputando al primo la causa di dolori al braccio destro dicendo "questo arco è inerte, non segue gli impulsi della mia mano e del mio braccio"... e quindi questo potrebbe far apparire un pò ardito "declassare" il legno, che è una materia sempre viva a favore del carbonio...