"Apertura" del violino

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Sara87
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"Apertura" del violino

Messaggio da Sara87 »

Buongiorno a tutti.

Ho un quesito da porvi. Leggendo le varie discussioni del forum, un paio di volte mi è capitato di trovare questa definizione, appunto che il violino si sta "aprendo".
Non ho capito bene cosa si intende dire. Sareste così gentili da spiegarmelo? Magari anche spiegando come esattamente questo succede?

Grazie a chi vorrà rispondermi!
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claudio
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Messaggio da claudio »

Come per le persone anche il violino talvolta ha bisogno di un poco di allenamento per esprimersi al meglio, si noterà infatti che un buon strumento tenderà a suonare meglio e più "aperto" (con più dinamica) dopo una mezz'ora. Questo esercizio continuato a vibrare fa sì che uno strumento si assesti ulteriormente e che tenda ad affinare le proprie qualità sonore.
andante con fuoco
Sara87
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Messaggio da Sara87 »

Grazie mille, spiegazione interessante! Ora ho capito cosa si intende dire. :) Questa particolarità mi affascina molto.
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sage
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Messaggio da sage »

permettetemi di aggiungere carne al fuoco, suonando con la sordina, il processo di apertura viene ostacolato, in un certo senso ritardato? oppure non cambia nulla...
grazie in anticipo per le risposte
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Messaggio da davidesora »

sage ha scritto:permettetemi di aggiungere carne al fuoco, suonando con la sordina, il processo di apertura viene ostacolato, in un certo senso ritardato? oppure non cambia nulla...
grazie in anticipo per le risposte
Si, la sordina non fa bene a questo processo e lo rallenta sicuramente, anche se probabilmente non lo blocca del tutto.
Più vibrazioni (buone) dai a un violino e più restituisce in "apertura" e produzione di armonici, e la sordina assorbe parecchia energia.

Però non so se i tuoi vicini hanno a cuore l'apertura del tuo violino..... :)

Davide
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claudio
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Messaggio da claudio »

Quando mi esercitavo suonando il violino con la sordina trovai interessante un fatto di cui ne parlai al maestro, mi sembrava infatti che un'ora di violino con sordina provvedesse ad aprire notevolmente lo strumento. E il maestro era anche d'accordo.

Poi ho capito che non era lo strumento ad aprirsi, ma il musicista che assuefatto alla sordina, una volta tolta, trovava che il suono dello strumento fosse super!

Anche questo serve! :roll:
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sage
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Messaggio da sage »

non ho mai chiesto ai vicini quanto abbiano a cuore il mio strumento :lol: comunque credo sia un mumerino prossimo allo zero
tornando seri, un violino economico, quindi con legni non pregiati, ha margini di miglioramento?
in termini tecnici, grazie alle vibrazioni, cosa muta nel violino?

grazie per le risposte e grazie a Sara per aver aperto la discussione nella quale mi sono bellamente intrufolato avido di nozioni
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claudio
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Messaggio da claudio »

Caro Sage, quel che muta nel violino in termini tecnici per quanto mi compete non è dato di saperlo con certezza. Mentre il motore di un auto si "nutre" di calore e le parti in movimento si giovano di un lubrificante che deve giungere a temperatura, un violino funziona in modo diverso.

Forse anche in questo caso entra in gioco il calore, ma lo fa in termini molto diversi, sicuramente le corde suonano meglio nell'essere sollecitate nelle vibrazioni e questo può essere comprensibile, ma quel che succede al legno della cassa armonica è al momento solo piuttosto ipotizzabile.

Senz'altro il ripetuto fenomeno di vibrazioni della cassa "costringe§" il legno ad una migliore dinamica, ma è controverso poichè il legno stesso è una materia che tende a smorzare le vibrazioni e non certo ad esaltarle, e qui faccio un esempio: avete mai notato come le scale a pioli usate dal personale dell'ENEL per le riparazioni elettriche, ma anche le scale dei pompieri, siano in legno? il motivo è semplice, una scala in metallo vibra molto di più e con le sue oscillazioni così ampie operando ad una certa altezza dal suolo, ciò costituisce un grave elemento di rischio.

Ma le scale dei pompieri non si "scaldano", mentre un violino dopo un certo numero di minuti di esercizio sembra davvero funzionare meglio. Si scalda il legno, si scalda il musicista, si scalda la vernice (ecco perchè le vernici dure non faranno mai suonare bene uno strumento), ma le quantità di calore in gioco sono talmente ridotte da non far pensare al calore stesso come una delle cause del miglioramento del suono.

Piuttosto credo che bisogni pensare ad un fenomeno di "accordo" tra le fibre legnose, ma la mia è solo un'ipotesi.
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Messaggio da davidesora »

sage ha scritto: un violino economico, quindi con legni non pregiati, ha margini di miglioramento?
I margini di miglioramento ci sono sempre, anche nelle chitarre di compensato, ma il punto di arrivo dipende dal punto di partenza, non sono miglioramenti illimitati e miracolanti......
in termini tecnici, grazie alle vibrazioni, cosa muta nel violino?
Nel breve periodo è più o meno come dice Claudio, in pratica la risposta a un "allenamento" alle vibrazioni e il crearsi di condizioni favorevoli alle stesse, nel lungo periodo credo che non esista una risposta tecnica su base scientifica, solo ipotesi e congetture, forse anche nessun effetto.
Infatti se un violino sta fermo per lungo tempo "regredisce" e tornerà a migliorare tornando in uso costante.
Non so se questo effetto è cumulativo, ma è bello pensare di sì e io ne sono abbastanza convinto :wink:


Davide
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sage
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Messaggio da sage »

grazie mille per le risposte, molto esaustive come al solito.
per la tavola armonica si sceglie l'abate perchè "matura" prima rispetto ad altri legni?
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Messaggio da claudio »

sage ha scritto:grazie mille per le risposte, molto esaustive come al solito.
per la tavola armonica si sceglie l'abate perchè "matura" prima rispetto ad altri legni?
L'abete rosso (ma a volte anche quello bianco), si sceglie per il tipo di suono che è in grado di restituire, anche in questo caso è stata l'esperienza pratica che ha suggerito l'uso di questa essenza invece che di altre. Si potrebbe ad esempio usare il cedro, nelle chitarre iniziò ad usarlo Ramirez circa una cinquantina di fa, ma nel violino non funziona molto perchè scurisce troppo il suono, inoltre il cedro è un legno molto tenero e finirebbe con il rovinarsi in un tempo abbastanza breve. Il legno di abete, nel senso della maturazione del suono, impiega un certo tempo per assestarsi ed entrare a "regime", circa due anni dal termine della sua costruzione.

E' possibile però scegliere varie tipologie di abete rosso provenienti da differenti zone geografiche, quelle che vanno per la maggiore sono quelle delle regioni italiane e tedesche. Io ad esempio amo particolarmente l'abete tedesco per abbinarlo alle forme guarneriane, questo è un legno di solito leggero e con venatura scura molto fitta e leggera, direi quasi che abbia una timbrica e un'apparenza quasi inconfondibile, che con un poco di esperienza si può individuare anche sugli strumenti originali antichi.
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Messaggio da sage »

prima di abbracciare il violino suonavo la chitarra acustica, informandomi sui legni di costruzione lessi che una chitarra costruita con tavola armonica in abete è molto più soggetta a miglioramento rispetto ad una chitarra in cedro, la quale non offre miglioramenti significativi nell'arco della vita della chitarra stessa.
Davide Sora sostiene che pure una chitarra in compensato migliori (ovviamente nei limiti del possibile per un legno così poco pregiato) quindi posso finalmente sfatare il mito che una chitarra (ed ogni strumento musicale) in cedro non migliori?
sicuramente avrà un comportamento diverso rispetto all'abete, data la differenza dei legni.

mentre fasce e fondo in mogano non vengono usate nel violino? ho visto mandolini con tavola in abete e fondo in mogano anzichè in acero, ma purtoppo non ho mai potuto constatarne dal vivo la differenza timbrica.

grazie in anticipo per le risposte
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Messaggio da davidesora »

Secondo me qualsiasi legno migliora vibrando, non vedo perchè il cedro (che è una conifera come l'abete) si debba comportare in modo diverso, quello di cui non sono sicuro è se questo miglioramento rimane stabile e acquisito a tempo indefinito, ma questo per qualsiasi legno.
Se si interrompe la sollecitazione alle vibrazioni per un certo tempo (diciamo qualche anno) lo strumento regredirà e potrebbe tornare allo stato iniziale, oppure per un "assestamento molecolare" diverso o chissà cosa conservare un po' dell'energia che lo ha attraversato, ripartendo da un livello più alto quando riprenderà a suonare.
Niente di scientifico, solo mie supposizioni e impressioni.
D'altronde su questo argomento ci sono molti miti perchè non c'è nessuna certezza........

Davide
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Messaggio da sage »

grazie mille per la risposta Davide, sono pure io del parere che qualsiasi legno migliori grazie alle vibrazioni, continuo a non capire come mai molti chitarristi ritengano che il suono della chitarra in cedro rimanga il medesimo per tutta la vita della chitarra stessa.
esprimo le mie opinioni a rigore di logica, non ho mai avuto la possibilità di suonare una chitarra in cedro, e soprattutto di averla sotto mano per diversi anni...
ipotizzo che essendo il cedro un legno utilizzato maggiormente su chitarra classica rispetto all'acustica, probabilmente la diversa tensione delle corde influisce in maniera diversa sulle vibrazioni del legno e di conseguenza sull'apertura dello stesso
ma non siamo qui per parlare di chitarre :wink:
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Messaggio da davidesora »

sage ha scritto:
mentre fasce e fondo in mogano non vengono usate nel violino? ho visto mandolini con tavola in abete e fondo in mogano anzichè in acero, ma purtoppo non ho mai potuto constatarne dal vivo la differenza timbrica.

grazie in anticipo per le risposte
Si può fare anche un violino in mogano, con risultati timbrici decisamente diversi e non credo con grandi doti di brillantezza.
Diciamo che non ci suonerei Paganini......

Le chitarre sono anni che le fanno con ogni sorta di legni diversi anche per la tavola, ma le migliori sono sempre con la tavola in abete. :wink:

Comunque se me lo chiedessi io te lo farei un violino in mogano, basta che poi te lo prendi perchè altrimenti mi resterebbe appeso in bottega a vita :P

Non ne sono sicuro al 100% ma mi sembra che F. Bissolotti abbia realizzato delle viole e dei celli in mogano, ma con la tavola sempre in abete.
Dove è richiesto un suono scuro e caldo può funzionare.


Davide
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