Il dito mignolo, si sa, è il più debole.
E quindi bisogna "rinforzarlo"
La maggior parte dei movimenti che si effettuano nell’atto del suonare il violino sono movimenti che non appartengono alla quotidianità.
Nel caso delle dita della mano sinistra i movimenti di base sono tre: movimenti verticali (caduta e alzata del dito), movimenti orizzontali (cromatismi) e movimenti laterali (quando un dito passa da una corda ad un’altra).
Si tratta quindi di educare i muscoli ad effettuare questi movimenti con adeguata energia ed elasticità.
(Per chi fosse interessato qui il link dove trovate un elenco dettagliato dei muscoli della mano
https://appuntiecografia.altervista.org ... a_mano.pdf )
Come gli sportivi hanno bisogno di esercizi per sviluppare i muscoli atti a svolgere l’attività sportiva, così gli strumentisti hanno bisogno di sviluppare i muscoli atti a suonare lo strumento.
Nel caso specifico del mignolo che va a prendere le corrispettive note sulle quattro corde, il problema è che lui, il mignolo, all’inizio, non ci arriva quasi mai; e si stona.
Si tratta quindi di educare il mignolo ad aprirsi, allungarsi, dimodoché riesca a posarsi nella posizione desiderata senza comprometterne la curvatura (anche delle altre dita) e la posizione della mano.
Esercizio preliminare:
• braccio sinistro un poco allungato in avanti, polso diritto e mano in linea con il polso
• con la mano destra tenere ferme, afferrandole, le altre quattro dita (sì, anche il pollice)
• fare eseguire al mignolo, lentamente, diversi tipi di movimento: abbassarlo, rotearlo, alzarlo, divaricarlo su un piano orizzontale, obliquo, ecc. Qualsiasi tipo di movimento che ci viene in mente. L’importante è mantenere la mano (anche la destra) rilassata “sentendo”quali sono i muscoli che lavorano per ogni tipo di movimento. Se ci si stanca o si prova dolore interrompere.
Altro esercizio (senza arco e senza badare all’intonazione)
• palmo della mano sinistra contro la fascia (più meno in terza posizione) in una posizione che consenta al mignolo di muoversi liberamente
• dita in posizione sulla tastiera che schiacciano la corda La (senza stritolare il manico)
• far scivolare in avanti il mignolo (come se volessimo andare a toccarci il naso) badando di non esercitare troppa pressione sulla corda perché più schiacciamo il dito sulla corda più aumenta l’attrito; e più aumenta l’attrito più occorrerà forza per farlo scivolare in un circolo vizioso controproducente. Una volta allungatolo riportarlo vicino all’anulare contraendolo. Se si utilizza la sola forza necessaria allo spostamento del dito ci si accorgerà che sarà più difficile contrarre il dito che espanderlo; o meglio, ci si accorgerà della debolezza del dito nell’atto della contrazione.
• Una volta che ci si sarà appropriati del movimento continuare a farlo sulle altre corde e anche in prima posizione (e farlo anche con le altre dita)
Questi due soli esercizi non sono certo una panacea ma gettano le basi per uno studio proficuo dei cromatismi.
Naturalmente, come già esposto da altri utenti, lo studio delle scale cromatiche è indispensabile come indispensabili sono altri esercizi di espansione e contrazione delle dita.
Per chi si vuole divertire di più, può consultare i testi di Maxim Jacobsen e di Demetrius Constantine Dounis.
Roba per gente forte di stomaco