Fabbricazione mentoniere
- ViolinoDiFila
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Fabbricazione mentoniere
Salve!
Da un po' di tempo mi sono messo a fare mentoniere in olivo per violino.
Il tutto è nato da una necessità personale... ogni posizione dello strumento in realtà richiederebbe una mentoniera di una certa inclinazione (l'altezza non è così rilevante, al contrario di quanto si potrebbe pensare), per evitare di dover tenere il collo storto da un lato o dall'altro, e procedere per prove ed errori è laborioso se a relizzare gli aggiustamenti è un'altra persona (vai, prendi, prova, riporta, rivai, riprendi...).
Apro questo thread senza chiedere niente di preciso, per vedere in quanti le fanno, come punto di scambio di idee varie (forme, materiali, vernici o trattamenti).
Quando sarò nelle condizioni, vedrò anche di caricare qualche foto, se dovesse interessare.
Da un po' di tempo mi sono messo a fare mentoniere in olivo per violino.
Il tutto è nato da una necessità personale... ogni posizione dello strumento in realtà richiederebbe una mentoniera di una certa inclinazione (l'altezza non è così rilevante, al contrario di quanto si potrebbe pensare), per evitare di dover tenere il collo storto da un lato o dall'altro, e procedere per prove ed errori è laborioso se a relizzare gli aggiustamenti è un'altra persona (vai, prendi, prova, riporta, rivai, riprendi...).
Apro questo thread senza chiedere niente di preciso, per vedere in quanti le fanno, come punto di scambio di idee varie (forme, materiali, vernici o trattamenti).
Quando sarò nelle condizioni, vedrò anche di caricare qualche foto, se dovesse interessare.
Re: Fabbricazione mentoniere
Salve ViolinoDiFila,ViolinoDiFila ha scritto: ↑venerdì 10 marzo 2017, 15:33 ..............
Il tutto è nato da una necessità personale... ogni posizione dello strumento in realtà richiederebbe una mentoniera di una certa inclinazione (l'altezza non è così rilevante, al contrario di quanto si potrebbe pensare), per evitare di dover tenere il collo storto da un lato o dall'altro, e procedere per prove ed errori è laborioso se a relizzare gli aggiustamenti è un'altra persona (vai, prendi, prova, riporta, rivai, riprendi...).
..............
anch'io avevo pensato di costruirmi una mentoniera ad hoc per il mio violino e giusta per la mia presa mascellare, ma ho desistito per questione di tempo.
Quello che subito ho pensato è che sia un'arte a sè stante (molto più complicato che costruire una cordiera, ad esempio!) proprio perchè le esigenze variano da persona a persona, come tu hai evidenziato in sintesi, in una certa misura la si può paragonare al lavoro del sarto che deve cucire un abito su misura.
La tua iniziativa per questo motivo mi interessa molto!
Una domanda che ti vorrei fare subito, una mia curiosità,: perchè proprio in legno di olivo?
Buon lavoro!
.
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- Lino Santoro -
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- ViolinoDiFila
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Re: Fabbricazione mentoniere
Salve violino7,
in effetti non è un lavoro semplicissimo, ma rispetto alla cordiera - che per ora non mi azzardo ad affrontare - presenta molti meno problemi strutturali...
Se uno pensa che la tensione di una corda sol può arrivare facilmente ai 5 kg, e che le altre corde sono ancora più tese... beh a me personalmente tremano un po' le mani!
La mentoniera invece subisce quasi tutto il carico verticalmente nella parte più spessa, e in compressione.
L'olivo l'ho scelto perché sono Toscano (quindi ne posso reperire in abbondanza), è un legno che mi è sempre piaciuto per colore, venature, profumo, lavorabilità e leggerezza, e una mentoniera d'olivo non ha niente della plasticosità di quelle cose nere che si vedono di solito sui violini, specie quelli dei principianti, e che mi hanno sempre fatto salire una gran tristezza.
In futuro potrei provare anche altre essenze, mi intrigano in particolare il pero, il bosso e - perché no? il ciliegio.
Carico anche un paio di foto del mio secondo esperimento, ancora in lavorazione:
Mentoniera_1 by Lens Beginner, su Flickr
La lunghezza eccessiva dei supporti mi è utile per tenere la mentoniera in morsa, li segherò poco sotto i fori per gli attacchi. La precedente l'avevo realizzata lasciando più legno dalla parte destra, ma la cosa mi procurava qualche problema nella lavorazione del supporto di destra, per cui ho deciso di provare quest'altra strada.
Mentoniera_2 by Lens Beginner, su Flickr
Dettaglio della venatura e delle curve, vista da sotto.
Riguardo la verniciatura, per la prima (che avevo fatto secondo un disegno diverso - sempre di mia ideazione) ho provato ad usare una vernice dammar naturale (ad olio), visto che si tratta di un oggetto che sta dalle tre alle otto ore giornaliere a contatto con la pelle... ma i tempi di essiccazione sono veramente geologici... sto pensando di puntare su una vernice ad alcool per questa, sempre una resina naturale in ogni caso (dammar, copale, ...).
in effetti non è un lavoro semplicissimo, ma rispetto alla cordiera - che per ora non mi azzardo ad affrontare - presenta molti meno problemi strutturali...
Se uno pensa che la tensione di una corda sol può arrivare facilmente ai 5 kg, e che le altre corde sono ancora più tese... beh a me personalmente tremano un po' le mani!
La mentoniera invece subisce quasi tutto il carico verticalmente nella parte più spessa, e in compressione.
L'olivo l'ho scelto perché sono Toscano (quindi ne posso reperire in abbondanza), è un legno che mi è sempre piaciuto per colore, venature, profumo, lavorabilità e leggerezza, e una mentoniera d'olivo non ha niente della plasticosità di quelle cose nere che si vedono di solito sui violini, specie quelli dei principianti, e che mi hanno sempre fatto salire una gran tristezza.
In futuro potrei provare anche altre essenze, mi intrigano in particolare il pero, il bosso e - perché no? il ciliegio.
Carico anche un paio di foto del mio secondo esperimento, ancora in lavorazione:
Mentoniera_1 by Lens Beginner, su Flickr
La lunghezza eccessiva dei supporti mi è utile per tenere la mentoniera in morsa, li segherò poco sotto i fori per gli attacchi. La precedente l'avevo realizzata lasciando più legno dalla parte destra, ma la cosa mi procurava qualche problema nella lavorazione del supporto di destra, per cui ho deciso di provare quest'altra strada.
Mentoniera_2 by Lens Beginner, su Flickr
Dettaglio della venatura e delle curve, vista da sotto.
Riguardo la verniciatura, per la prima (che avevo fatto secondo un disegno diverso - sempre di mia ideazione) ho provato ad usare una vernice dammar naturale (ad olio), visto che si tratta di un oggetto che sta dalle tre alle otto ore giornaliere a contatto con la pelle... ma i tempi di essiccazione sono veramente geologici... sto pensando di puntare su una vernice ad alcool per questa, sempre una resina naturale in ogni caso (dammar, copale, ...).
Re: Fabbricazione mentoniere
Complimenti! Niente male! Certamenta una caratteristica importante del legno di olivo è la venatura, mai la stessa, che dona un fascino estetico particolare ad ogni singolo pezzo.
Ma riguardo alle difficoltà tecniche rispetto alla cordiera, mi permetto di dire che c'è di mezzo una questione sostanziale, l'ergonometria applicata!
Se ci pensi bene, se vogliamo, in questo senso si apre un campo di applicazione smisurato, che poi sta alla base degli innumerevoli modelli di mentoniera esistenti sul mercato: ognuno risponde ad una esigenza specifica.
E' la tua seconda mentoniera? Come è venuta la prima, se ti va di parlarne?
Volevo anche dirti che non è la prima volta che sento parlare di qualcuno che, proprio nella tua zona, abbia costruito una mentoniera in legno di olivo! Evidentemente in Toscana l'olivo è molto considerato.
Di base mi verrebbe da ragionare su tre cose cui pensare se dovessi fabbricare una mentoniera: ha importanza relativa lo spessore finale, il suo peso e la conducibilità delle onde vibratorie sul legno?
Tu che ne pensi? Oppure, quale è stata la tua esperienza in tal senso?
Ma riguardo alle difficoltà tecniche rispetto alla cordiera, mi permetto di dire che c'è di mezzo una questione sostanziale, l'ergonometria applicata!
Se ci pensi bene, se vogliamo, in questo senso si apre un campo di applicazione smisurato, che poi sta alla base degli innumerevoli modelli di mentoniera esistenti sul mercato: ognuno risponde ad una esigenza specifica.
E' la tua seconda mentoniera? Come è venuta la prima, se ti va di parlarne?
Volevo anche dirti che non è la prima volta che sento parlare di qualcuno che, proprio nella tua zona, abbia costruito una mentoniera in legno di olivo! Evidentemente in Toscana l'olivo è molto considerato.
Di base mi verrebbe da ragionare su tre cose cui pensare se dovessi fabbricare una mentoniera: ha importanza relativa lo spessore finale, il suo peso e la conducibilità delle onde vibratorie sul legno?
Tu che ne pensi? Oppure, quale è stata la tua esperienza in tal senso?
Ultima modifica di violino7 il sabato 11 marzo 2017, 17:16, modificato 1 volta in totale.
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Re: Fabbricazione mentoniere
Riguardo alla verniciatura, io mi sento di consigliarti col dirti che, secondo me, la pellicola superficiale di vernice deve essere più sottile possibile, forse inesistente, proprio perchè l'attrezzo è soggetto a contatto continuo a carattere funzionale, dunque questo elemento dovrebbe essere la base per la scelta della vernice! E' solo il mio umile parere, forse sbagliato, ma mi sento di enunciarlo perchè si fonda su un dato obiettivo che credo non possa non essere tenuto in considerazione!
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Re: Fabbricazione mentoniere
Assolutamente d'accordo, infatti a casa ho non meno di quattro mentoniere, oltre alle mie...
Ma i problemi ergonomici per un violinista sono il pane quotidiano, come saprai meglio di me... quanti modelli diversi di spalliere ci sono in commercio, e quanti continuano a essere inventati?
La prima, in conseguenza appunto di questo discorso, è stato più un "laboratorio" che un oggetto... l'ho ritoccata e ripresa diverse volte. Adesso è in fase di verniciatura e sta seccando.
Il problema principale è che come si sposta un pezzo del puzzle, tutti gli altri vanno regolati di conseguenza, e i parametri sono tantissimi (tipo di spalliera, altezza dei due piedini, posizione sulle fasce, tipo di mentoniera, altezza, posizione sulle fasce...), e si influenzano tra di loro, oltre ad influenzare il modo di suonare (diteggiatura, smanicamento, colpo d'arco).
Secondariamente, quello che va bene suonando in piedi non necessariamente funziona in orchestra, dove si suona seduti e ci sono dei limiti alla posizione e delle variazioni nella stessa, dettati dall'avere gente intorno a sé, e dall'essere ora interni ora esterni, ora in un leggio ora in un altro (con conseguente modificazione della posizione relativamente al direttore e alla spalla).
Per la scelta del materiale, ognuno fa con quello che ha... gli Europei hanno sempre fatto chitarre di legno e gli indios del sudamerica charangos di armadillo... e la scelta di un materiale autoctono - quando non in contrasto con le caratteristiche funzionali richieste, ovviamente - conferisce specificità ad una determinata produzione artigianale, oltre che ridurne l'impatto sull'ambiente (fatta eccezione per gli armadilli!)... quindi... perché no?
Avendo qualche olivo e curandolo in prima persona posso sfruttare le operazioni di potatura annuale per mettere da parte qualche tronchetto che trovo particolarmente buono e privo di nodi, tagliandolo proprio nel momento migliore per l'essicazione (in pausa vegetativa). E l'olivo è un legno di un bastardo...
Riguardo invece le problematiche acustiche, la mentoniera sarebbe meglio se non ci fosse! quindi secondo me più piccola è, più leggera è, e più è posizionata in un punto della cassa che vibra poco, meglio è.
Condurre non deve condurre niente, al massimo non ostacolare
Per la verniciatura non so... ho paura che uno strato troppo sottile non regga gli sfregamenti continui...
Da questo punto di vista l'alcool è forse migliore, perché permette di stendere più strati più sottili, e il fatto che non saponifichi la rende forse più idonea al contatto continuo... ma su questo aspetto anch'io e il parere di un esperto, e i test sul campo del mio primo "prototipo".
Riguardo l'aspetto igienico-sanitario, le vernici che uso sono resine prese da piante e sciolte in trementina... niente di chimico-industriale, per cui non credo ci sia da preoccuparsi... i taglieri di olivo qui in Toscana li trattano con l'olio extra-vergine (che è pure emolliente! ), ma credo che per la mentoniera non sia una strada praticabile, si sporcherebbe troppo.
Ma i problemi ergonomici per un violinista sono il pane quotidiano, come saprai meglio di me... quanti modelli diversi di spalliere ci sono in commercio, e quanti continuano a essere inventati?
La prima, in conseguenza appunto di questo discorso, è stato più un "laboratorio" che un oggetto... l'ho ritoccata e ripresa diverse volte. Adesso è in fase di verniciatura e sta seccando.
Il problema principale è che come si sposta un pezzo del puzzle, tutti gli altri vanno regolati di conseguenza, e i parametri sono tantissimi (tipo di spalliera, altezza dei due piedini, posizione sulle fasce, tipo di mentoniera, altezza, posizione sulle fasce...), e si influenzano tra di loro, oltre ad influenzare il modo di suonare (diteggiatura, smanicamento, colpo d'arco).
Secondariamente, quello che va bene suonando in piedi non necessariamente funziona in orchestra, dove si suona seduti e ci sono dei limiti alla posizione e delle variazioni nella stessa, dettati dall'avere gente intorno a sé, e dall'essere ora interni ora esterni, ora in un leggio ora in un altro (con conseguente modificazione della posizione relativamente al direttore e alla spalla).
Per la scelta del materiale, ognuno fa con quello che ha... gli Europei hanno sempre fatto chitarre di legno e gli indios del sudamerica charangos di armadillo... e la scelta di un materiale autoctono - quando non in contrasto con le caratteristiche funzionali richieste, ovviamente - conferisce specificità ad una determinata produzione artigianale, oltre che ridurne l'impatto sull'ambiente (fatta eccezione per gli armadilli!)... quindi... perché no?
Avendo qualche olivo e curandolo in prima persona posso sfruttare le operazioni di potatura annuale per mettere da parte qualche tronchetto che trovo particolarmente buono e privo di nodi, tagliandolo proprio nel momento migliore per l'essicazione (in pausa vegetativa). E l'olivo è un legno di un bastardo...
Riguardo invece le problematiche acustiche, la mentoniera sarebbe meglio se non ci fosse! quindi secondo me più piccola è, più leggera è, e più è posizionata in un punto della cassa che vibra poco, meglio è.
Condurre non deve condurre niente, al massimo non ostacolare
Per la verniciatura non so... ho paura che uno strato troppo sottile non regga gli sfregamenti continui...
Da questo punto di vista l'alcool è forse migliore, perché permette di stendere più strati più sottili, e il fatto che non saponifichi la rende forse più idonea al contatto continuo... ma su questo aspetto anch'io e il parere di un esperto, e i test sul campo del mio primo "prototipo".
Riguardo l'aspetto igienico-sanitario, le vernici che uso sono resine prese da piante e sciolte in trementina... niente di chimico-industriale, per cui non credo ci sia da preoccuparsi... i taglieri di olivo qui in Toscana li trattano con l'olio extra-vergine (che è pure emolliente! ), ma credo che per la mentoniera non sia una strada praticabile, si sporcherebbe troppo.
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Re: Fabbricazione mentoniere
Argomento molto interessante, soprattutto quando affrontato da un violinista che in prima persona ha i mezzi per poter valutare tutti i dettagli con cognizione di causa.
Un liutaio ha inevitabilmente una visione limitata riguardo all'ergonomia in quanto si trova nella condizione di dover accontentare un violinista ipotetico, mentre la mentoniera è strettamente personale e quindi non standardizzabile e sentire l'opinione di chi la utilizza regolarmente non può che essere d'aiuto per cercare di capirci qualcosa in più.
Riguardo alla verniciatura credo che serva un qualcosa che resista all'umidità (sudore) e qualsiasi vernice non avrà mai questa caratteristica se sottoposta all'usura continuata e impietosa delle ore di uso dello strumento.
Solitamente credo che vengano usate delle cere come la carnauba senza solventi particolari (sempre un po' nocivi) ma tirate con i dischi di stoffa che riscaldandole aiutano nella stesura con un effetto lucidante.
Le vernici a olio, contrariamente a quanto si pensa, non sono resistenti all'umidità a meno che l'olio utilizzato sia in percentuale molto bassa oppure cotto ad alte temperature in assenza di ossigeno.
Il cosiddetto standolio (stand oil) è quello che resiste maggiormente all'acqua, l'olio crudo invece resiste molto poco o niente, più alto è il grado di polimerizzazione dell'olio più alta la sua resistenza all'umidità.
La gommalacca resiste meglio all'umidità, ma anche questa resina è comunque sensibile e facilmente attaccata dall'umidità.
La paraffina (cera minerale derivata dal petrolio) è la cera che offre la resistenza maggiore all'umidità e sospetto che molti produttori di accessori usino semplicemente questa.
Un liutaio ha inevitabilmente una visione limitata riguardo all'ergonomia in quanto si trova nella condizione di dover accontentare un violinista ipotetico, mentre la mentoniera è strettamente personale e quindi non standardizzabile e sentire l'opinione di chi la utilizza regolarmente non può che essere d'aiuto per cercare di capirci qualcosa in più.
Riguardo alla verniciatura credo che serva un qualcosa che resista all'umidità (sudore) e qualsiasi vernice non avrà mai questa caratteristica se sottoposta all'usura continuata e impietosa delle ore di uso dello strumento.
Solitamente credo che vengano usate delle cere come la carnauba senza solventi particolari (sempre un po' nocivi) ma tirate con i dischi di stoffa che riscaldandole aiutano nella stesura con un effetto lucidante.
Le vernici a olio, contrariamente a quanto si pensa, non sono resistenti all'umidità a meno che l'olio utilizzato sia in percentuale molto bassa oppure cotto ad alte temperature in assenza di ossigeno.
Il cosiddetto standolio (stand oil) è quello che resiste maggiormente all'acqua, l'olio crudo invece resiste molto poco o niente, più alto è il grado di polimerizzazione dell'olio più alta la sua resistenza all'umidità.
La gommalacca resiste meglio all'umidità, ma anche questa resina è comunque sensibile e facilmente attaccata dall'umidità.
La paraffina (cera minerale derivata dal petrolio) è la cera che offre la resistenza maggiore all'umidità e sospetto che molti produttori di accessori usino semplicemente questa.
- ViolinoDiFila
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Re: Fabbricazione mentoniere
Grazie per il passaggio.
Avevo pensato anche all'olio di lino cotto, ma avevo paura che rimanesse appiccicoso, per come vedevo le poche gocce che rimangono sul bordo del contenitore... forse il nocciolo della questione è la famosa esposizione agli UV.
Adesso alla prima ho dato una mano leggera, penso di tenerla al sole (riparata) per un mese o due, eventualmente dare una seconda mano, e poi provo a suonarci un po'.
Un'altra alternativa che avevo considerato era la cera da mobili (tipo la Ambra: aquaragia vegetale, cera d'api e olio di trementina), ma come per il trattamento all'olio d'oliva ho un po' di paura sull'efficacia protettiva... ho una gran paura che si sporchi troppo facilmente.
Ancora meglio, dovrei avere da qualche parte un panetto di cera d'api...
L'unico inconveniente è che per ogni prova dovrei fare una mentoniera!
Avevo pensato anche all'olio di lino cotto, ma avevo paura che rimanesse appiccicoso, per come vedevo le poche gocce che rimangono sul bordo del contenitore... forse il nocciolo della questione è la famosa esposizione agli UV.
Adesso alla prima ho dato una mano leggera, penso di tenerla al sole (riparata) per un mese o due, eventualmente dare una seconda mano, e poi provo a suonarci un po'.
Un'altra alternativa che avevo considerato era la cera da mobili (tipo la Ambra: aquaragia vegetale, cera d'api e olio di trementina), ma come per il trattamento all'olio d'oliva ho un po' di paura sull'efficacia protettiva... ho una gran paura che si sporchi troppo facilmente.
Ancora meglio, dovrei avere da qualche parte un panetto di cera d'api...
L'unico inconveniente è che per ogni prova dovrei fare una mentoniera!
Re: Fabbricazione mentoniere
L'essenza di trementina? Informati sulla sua tossicità al contatto della pelle e dei suoi vapori per gli alveoli polmonari! Se guardi sul barattolo certamente c'è lo specifico segnale di pericolosità! Io non la userei per una vernice su cui ci devi poi mettere su il mento!ViolinoDiFila ha scritto: ↑sabato 11 marzo 2017, 17:40 ..............
Riguardo l'aspetto igienico-sanitario, le vernici che uso sono resine prese da piante e sciolte in trementina... niente di chimico-industriale, per cui non credo ci sia da preoccuparsi...
..............
Non tutti i pericoli provengono dal mondo chimico-industriale, sapessi quanti veleni insospettati esistono in natura!
Ultima modifica di violino7 il sabato 11 marzo 2017, 19:37, modificato 1 volta in totale.
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Re: Fabbricazione mentoniere
Non credo che ci siano problemi una volta seccata.violino7 ha scritto: ↑sabato 11 marzo 2017, 19:26 L'essenza di trementina? Informati sulla sua tossicità al contatto della pelle e dei suoi vapori per gli alveoli polmonari! Se guardi sul barattolo certamente c'è lo specifico segnale di pericolosità! Io non la userei per una vernice su cui ci devi poi mettere su il mento!
Non tutti i pericoli provengono dal mondo chimico-industriale, sapessi quanti veleni insospettati esistono in natura!
Quando vernicio non sto a respirarla, né la tocco, ovviamente, come farei con qualsiasi vernice.
Comunque tengo presente.
P.S. ho visto il tuo thread sulla cordiera da vc., splendido lavoro!
Ultima modifica di ViolinoDiFila il sabato 11 marzo 2017, 19:35, modificato 1 volta in totale.
Re: Fabbricazione mentoniere
L'essenza di trementina è un solvente, una volta essicata la vernice non ne rimane praticamente nulla. L'essenza di trementina è un solvente il cui uso è tutto lecito ed è legato da secoli alla tradizione artistica senza che ci siano stati problemi. Ovviamente le precauzioni d'uso vanno osservate come per tutti gli olii essenziali.
andante con fuoco
Re: Fabbricazione mentoniere
Io mi convinco sempre di più che la strada maestra alla soluzione del quesito consista nel trovare un prodotto, o più di uno combinati, che mentre faccia da completo turapori supplisca in tutto e per tutto alla funzione estetica della vernice! Turapori e simil-vernice in tutt'uno così che, pur mancando la pellicola, il legno rimanga perfettamente protetto dall'umidità! Che ne dite?
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Re: Fabbricazione mentoniere
Stavo leggendo come lucidano i calci di fucile... c'è più di una affinità tra calcisti e fabbricatori di mentoniere!
in pratica si tratta di una serie di mani di olio di lino crudo o olio di tung, lasciate riposare e carteggiate con altro olio a fresco... la poltiglia di legno, olio secco e olio fresco che si forma funziona essa stessa da abrasivo e lucidante, oltre alla carta abrasiva da 320.
Una eventuale finitura viene di solito fatta con gommalacca sciolta in alcool.
Se ci vanno nei boschi con la pioggia e i rovi, va bene per le mentoniere!
in pratica si tratta di una serie di mani di olio di lino crudo o olio di tung, lasciate riposare e carteggiate con altro olio a fresco... la poltiglia di legno, olio secco e olio fresco che si forma funziona essa stessa da abrasivo e lucidante, oltre alla carta abrasiva da 320.
Una eventuale finitura viene di solito fatta con gommalacca sciolta in alcool.
Se ci vanno nei boschi con la pioggia e i rovi, va bene per le mentoniere!
Re: Fabbricazione mentoniere
Anch'io ho letto qualcosa di simile, in particolare ricordo dell'olio di Tung come turapori e della finitura finale in superficie con sola gommalacca, qualcosa di molto leggero, non molte mani, quanto basta per dare solo lucentezza ed uniformità alla superficie, non per creare lo strato di pellicola che si forma quando si stende una qualsiasi vernice!
Ultima modifica di violino7 il sabato 11 marzo 2017, 20:10, modificato 1 volta in totale.
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