Corde e archetto
Corde e archetto
Eccomi qui di nuovo, alle prese col mio violino. Chissà se troverò qualcuno che saprà darmi qualche consiglio. Sono al mio primo hanno di violino, ho un violino "di fabbrica" al quale ho appena montato delle dominant. Il suono è sicuramente migliorato, solo non capisco perchè il LA alle volte, specie se l'arcata è lenta, "gracchia". Dov'è che sbaglio? O forse può dipendere dall'archetto? Forse tendo troppo i crini? Come faccio a capire quando la tensione è giusta? Grazie amici, attendo i vostri consigli. A presto.
Ciao,
anch'io come te studio da un anno il violino con un insegnante privato, e, quindi, forse non sarei il più indicato a darti dei suggerimenti, cmq prendiamo la cosa come uno scambio reciproco di esperienza. Io non credo dipenda dall'eccessiva tensione dell'arco o da un'altro fattore esterno (pece, corde ecc..) anche perché riscontreresti questo problema spesso e non sporadicamente. Credo al contrario che la cosa possa dipendere dall'eccessiva pressione che impieghi magari in alcuni passaggi sulla corda la o in un scorretto punto di contatto tra archetto e corde, fatto che dipende sempre da come inclini l'arco. Prova a controllare meglio pressione e inclinazione dell'arco... Nel caso quando riscontri questo problema prova anche a spostarti con l'arco leggermente verso la tastiera, di sicuro otterrai un suono più morbido.
Incrocio le dita insieme a te in attesa dei consigli dei veterani
anch'io come te studio da un anno il violino con un insegnante privato, e, quindi, forse non sarei il più indicato a darti dei suggerimenti, cmq prendiamo la cosa come uno scambio reciproco di esperienza. Io non credo dipenda dall'eccessiva tensione dell'arco o da un'altro fattore esterno (pece, corde ecc..) anche perché riscontreresti questo problema spesso e non sporadicamente. Credo al contrario che la cosa possa dipendere dall'eccessiva pressione che impieghi magari in alcuni passaggi sulla corda la o in un scorretto punto di contatto tra archetto e corde, fatto che dipende sempre da come inclini l'arco. Prova a controllare meglio pressione e inclinazione dell'arco... Nel caso quando riscontri questo problema prova anche a spostarti con l'arco leggermente verso la tastiera, di sicuro otterrai un suono più morbido.
Incrocio le dita insieme a te in attesa dei consigli dei veterani
Ciao fp60 Secondo me il tuo problema potrebbe essere dovuto alla rigidità dell' arto destro (quello che regge l'arco ). Controlla che la spalla sia rilassata e scarica tutto il peso sulle corde APPOGGIANDO l'arco e non premendo con gran forza.
C'è poi anche il discorso sull'aderenza dei crini sulla corda. Se ti guardi nello specchio fa in modo che l'arco nasconda i tondini delle f (i fori a f intendo), e l'arco nasconda i crini.
Naturalmente l'arco deve essere sempre perpendicolare alle corde.
Ciao
C'è poi anche il discorso sull'aderenza dei crini sulla corda. Se ti guardi nello specchio fa in modo che l'arco nasconda i tondini delle f (i fori a f intendo), e l'arco nasconda i crini.
Naturalmente l'arco deve essere sempre perpendicolare alle corde.
Ciao
Grazie per i consigli. Proverò a fare come dite. In verità alcune considerazioni delle vostre sono le stesse che mi fa ogni volta il mio maestro (privato), ma voi avete aggiunto qualcosa di nuovo e molto interessante. La cosa strana è che prima questo difetto mi accadeva, con le vecchie corde (tutte in acciaio) con il MI ed ora il problema è sul LA, strano vero? Ho pensato che forse, le corde nuove devono essere "suonate" un po', prima che possano dare il meglio. Potrebbe essere così? Un'altra domanda Cosa ne pensate degli archetti in carbonio? Cosa hanno di positivo? ... sono proprio un garzone di bottega!!! Ma scambiare opinioni, anche terra terra come queste lo trovo molto importante e credo che possa aiutarci tutti a stringere un buon "rapporto" con questo strumento davvero molto particolare. Alle volte ho la sensazione che affinchè possa produrre un buon suono è necessario si instauri una certa "intimità" con lo strumento. Mille grazie amici, a presto
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Attenzione anche al rapporto tra velocità, peso e distanza dal ponte.
E' un bel controsenso, ma funziona così!
Più ci si avvicina al ponticello e più si può aumentare la pressione per ottenere un suono forte, ma deve rallentare la velocità di scorrimento dell'arco, altrimenti il suono risulta sporco, fischiante.
Più ci si allontana dal ponticello e minore è la pressione che si può esercitare, ma la velocità di scorrimento può essere maggiore.
E' direi FONDAMENTALE imparare ad emettere un bel suono ed a gestirne il "colore" suonando alla tastiera o al ponticello.
E' un bel controsenso, ma funziona così!
Più ci si avvicina al ponticello e più si può aumentare la pressione per ottenere un suono forte, ma deve rallentare la velocità di scorrimento dell'arco, altrimenti il suono risulta sporco, fischiante.
Più ci si allontana dal ponticello e minore è la pressione che si può esercitare, ma la velocità di scorrimento può essere maggiore.
E' direi FONDAMENTALE imparare ad emettere un bel suono ed a gestirne il "colore" suonando alla tastiera o al ponticello.
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Il rapporto tra velocità, peso e distanza dal ponte (detto anche punto di contatto) è il responsabile di tutto quello che "esce" dal violino, ed è stato approfondito anche da Flesh nell'interessantissimo opuscolo "Il problema del suono sul violino", che non fa parte della famosa "Arte del violino". Basta che cambia uno di questi due fattori, e cambieranno anche gli altri due.
Contrariamente a quanto si può immaginare, non sempre per un suono forte bisogna avvicinarsi al ponte, e per un piano avvicinarsi alla tastiera. Come giustamente fa notare Musichiere, dipende molto anche dalla velocità e dalla pressione. Si può suonare piano anche al ponticello (usando poco arco e una modesta pressione) e forte alla tastiera (usando molto arco, e tirandolo velocemente), con la stessa pressione del caso di prima. La pressione alla tastiera può essere addirittura maggiore di quella che si usa al ponte, basterà tirare l'arco con maggior velocità (sono direttamente proporzionali), ma bisognerà allontanarsi ancora di più dal ponte, per evitare che il suono risulti sporco.
Il punto di contattro dipende inoltre dalla grossezza della corda (più sottile è più bisogna avvicinarsi al ponte), e dalla sua lunghezza (più corta è e più bisogna avvicinarsi al ponte, ad esempio quando si va in posizioni alte).
www.enzoligresti.it
Contrariamente a quanto si può immaginare, non sempre per un suono forte bisogna avvicinarsi al ponte, e per un piano avvicinarsi alla tastiera. Come giustamente fa notare Musichiere, dipende molto anche dalla velocità e dalla pressione. Si può suonare piano anche al ponticello (usando poco arco e una modesta pressione) e forte alla tastiera (usando molto arco, e tirandolo velocemente), con la stessa pressione del caso di prima. La pressione alla tastiera può essere addirittura maggiore di quella che si usa al ponte, basterà tirare l'arco con maggior velocità (sono direttamente proporzionali), ma bisognerà allontanarsi ancora di più dal ponte, per evitare che il suono risulti sporco.
Il punto di contattro dipende inoltre dalla grossezza della corda (più sottile è più bisogna avvicinarsi al ponte), e dalla sua lunghezza (più corta è e più bisogna avvicinarsi al ponte, ad esempio quando si va in posizioni alte).
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