Ciao, grazie davvero del tuo analitico contributo.andrea69 ha scritto: Dubito invece che sia un Calace il violinetto di cui sopra, o almeno Raffaele Calace. La vernice è troppo ambra e poco rossa, il riccio è veramente "tirato via" e stesso dicasi per i filetti.
I violini che ho suonato avevano una dignità notevolmente superiore quanto a fattura e avevano anche una discreta sguscia nel bordo.
In effetti vorrei però approfondire quello che è emerso riguardo alle vernici dure; in questo caso l'ipotesi che più convince, data la risposta all'attacco di solventi ordinari, è che lo strumento che ho pubblicato, sia stato verniciato ad olio con l'utilizzo di una resina durissima e particolarmente utilizzata verso la fine dell'800/inizio '900 da una minima corrente di liutai, a base di coppale duro.
Tralaltro il piano armonico, in alcuni punti, risulta permeato dalla vernice probabilmente a causa di un insufficiente isolamento.
La tonalità originaria dunque è di un tipico giallo napoletano tendente all'arancio, dettaglio poco visibile dalle foto (da cui sembra invece rossastro) più evidente in questo dettaglio.
L'attribuzione a Calace, pare anche a me che sia, invece, abbastanza dubbia e ringrazio davvero Claudio e tutti voi per il vostro stimolante apporto.