Ho sfortunatamente ereditato dal nonno violinista tre vecchi violini, due Stradivari, uno da 1/2 e uno da 3/4, e un ignoto 4/4 piuttosto malmesso.
Lo "sfortunatamente" è giustificato da due ottimi motivi:
1. il nonno aveva due violini di notevole qualità (un Jakob Steiner e un Guadagnini) giustamente finiti al ramo famigliare della zia violinista
2. i due Stradivari che sono finiti a me, sono ovviamente riproduzioni in serie del primo '900.
Ecco il violino tre quarti, dalla forma inconfondibile tipica del maestro cremonese e nella cui etichetta interna si legge appunto:
Il "font" moderno (quel Franklin Gothic è stato disegnato nel 1902 da Morris Fuller Benton per la compagnia American Type Founders) e il "fecit" al posto del "faciebat" usato dal famoso liutaio non lasciano dubbi nemmeno a un incompetente in liuteria come me.
Anche l'etichetta dell'altro violino da 1/2, è in un gotico antico altrettanto improbabile per l'epoca settecentesca...
ma l'improbabile dicitura anglo-italiana che si legge in fondo all'etichetta mi conferma per lo meno che non c'è alcuna intenzione di spacciarlo per un originale settecentesco, da rifilare a un turista americano alla Decio Cavallo, insieme alla Fontana di Trevi.
Ovviamente il nonno sapeva benissimo che i due strumenti non erano autentici Stradivari ma solo prodotti economici degli anni '30, forse messi in commercio in vista del bicentenario della morte di Stradivari: io credo che dovendo procurarsi violini da studio a misura della figlia, sua allieva e che cresceva con l'età, si fosse procurato il mezzo violino e il 3/4 più economici che potesse trovare.
Sistemati gli Stradivari, vengo al motivo che mi ha spinto a scrivere queste righe: il terzo violino, quello di formato standard, assai meno elegante e ben più malmesso degli altri due, con un pirolo rotto, senza ponticello e corde, pieno di segni e macchie e pure senz'anima.
Devo dire che aveva attirato l'attenzione di un restauratore di mobili che me lo aveva chiesto per riutilizzarne il legno che gli sembrava di buona qualità, ma gli avevo detto di no sia per la memoria del nonno, sia perché fra i tre violini era l'unico che sembrava molto "suonato", non nel senso del pugile k.o., ma per via dei segni d'uso ben evidenti.
Qualche giorno fa ho preso giù dal muro in cui stanno appesi come tre briganti impiccati, vicino al pianoforte, i tre violini per spolverarli; e nel ripulire quel povero relitto ho notato al suo interno un monogramma FZ cerchiato, impresso a fuoco al posto dell'etichetta:
poiché ogni scarrafone è bbell'a mmamma soia, una illuminazione scarrafonica mi si è accesa nella mente: vuoi vedere che questo brutto anatroccolo da' la paga ai due Stradivari? vuoi mai che FZ cerchiato sia il marchio nientemeno che del liutaio triestino Ferruccio Zanier, riscopritore della autentica originale vernice di Stradivari, "trasparente, calda e sonora come un tramonto estivo", e che la detta stradivariana vernice, sia quella che è stata stesa sul mio povero violino rendendolo più stradivario dei due Stradivari?
E siccome su Internet i luoghi in cui viene citato Ferruccio Zanier sono piuttosto rari - e uno di questi è appunto il Portale del Violino - io ci provo, nel caso passasse di qui qualcuno che ha avuto per mano un violino di Zanier e occhieggiato al suo interno, scoprendovi un monogramma FZ cerchiato impresso a fuoco...
Brutto senz'anima
Re: Brutto senz'anima
Benvenuto e grazie per il tuo simpatico post, hai dato molto spazio agli "Stradivari", ma decisamente poco al supposto Zanier. Sarebbe meglio integrare con foto di migliore qualità, possibilmente evitando l'uso del flash.
andante con fuoco
Re: Brutto senz'anima
Ecco allora un servizio fotografico a luce naturale e con risoluzione un po' maggiore, condito di alcuni piccanti particolari delle parti più difettose.
Come si vedrà, ho provveduto a "vestire" il povero violino con pochi euro spesi su Amazon, e almeno adesso ha un'aria più rispettabile.
Ma, per gli amanti del violino, aggiungo per sicurezza: "Attenzione, le immagini che seguono potrebbero urtare la vostra sensibilità", non so se più per i difetti del poverello o per i piroli di plastica di Amazon...
Fronte:
Retro
Macchie e segni d'uso sulla costola
Il ricciolo spaccato e reincollato
Il legno usato per la tastiera, poi dipinto in nero
Macchie e/o vernice mal stesa
Segni d'uso sul dorso, uso "muro" probabilmente...
Qui direi che gli è scappato il pennello dipingendo la tastiera
Come si vedrà, ho provveduto a "vestire" il povero violino con pochi euro spesi su Amazon, e almeno adesso ha un'aria più rispettabile.
Ma, per gli amanti del violino, aggiungo per sicurezza: "Attenzione, le immagini che seguono potrebbero urtare la vostra sensibilità", non so se più per i difetti del poverello o per i piroli di plastica di Amazon...
Fronte:
Retro
Macchie e segni d'uso sulla costola
Il ricciolo spaccato e reincollato
Il legno usato per la tastiera, poi dipinto in nero
Macchie e/o vernice mal stesa
Segni d'uso sul dorso, uso "muro" probabilmente...
Qui direi che gli è scappato il pennello dipingendo la tastiera
Re: Brutto senz'anima
A me sembra un normale violino di fabbrica novecentesco di origine francese che ha subito danni e tentativi di riparazione piuttosto maldestri.
andante con fuoco
Re: Brutto senz'anima
Complimenti anche da parte mia: i tuoi post sono un vero spasso!!
Mi astengo da qualunque valutazione sulle origini e sull'epoca dello strumento che ne ha viste veramente parecchie e di tutti i colori. Così come è messo, per sistemarlo sarebbe un "bagno"... Curioso come non ci sia stato nemmeno un minimo tentativo di togliere la spennellata nera sulla tavola.
P.S.: se non ha l'anima allenta le corde, potresti deformare o rompere definitivamente il piano armonico.
Mi astengo da qualunque valutazione sulle origini e sull'epoca dello strumento che ne ha viste veramente parecchie e di tutti i colori. Così come è messo, per sistemarlo sarebbe un "bagno"... Curioso come non ci sia stato nemmeno un minimo tentativo di togliere la spennellata nera sulla tavola.
P.S.: se non ha l'anima allenta le corde, potresti deformare o rompere definitivamente il piano armonico.
Re: Brutto senz'anima
Nel kit di Amazon c'era pure l'apposito bastoncino e andando a occhio (forse aiutato dallo spirito del nonno) l'ho segato e inserito vicino al piede destro del ponticello; essendo un po' abbondante, sta un po' obliquo ma sembra ben fermo.
Quindi, almeno finché non gli casca, non è nemmeno più "brutto senz'anima", tutto senz'allegria, senza una lacrima, niente da aggiungere né da dividere: è rinato a nuova vita come un vero falso violino di Ferruccio Zanier dipinto con la verace arcivernice stradivariana da lui riscoperta....