lorenzo fossati ha scritto: ↑mercoledì 27 dicembre 2017, 16:56
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quello che intendo è che usando gli appuntini normali o arriva a fine corsa (alla corona del pirolo) oppure lascia uno scalino tra diametro precedente e diametro nuovo. ciò per dire che se un appuntino ha 3 o 4 diametri disponibili, esistono comunque piroli di diametri differente. secondo me se uno vuole fare un lavoro preciso senza toccare l'alesatore è necessario l'appuntino con diametri regolabili, oppure lavorare con la carta vetrata che come dicevi risulta ostico e può rovinare la conicità
Infatti non avevo capito per niente che cosa tu volessi intendere!
Ora che ho capito, ti devo dire onestamente che per me la questione che hai descritto non esiste.
E' chiaro che la zona di cono del pirolo che va dal foro d'entrata fino alla corona, cioè la parte esterna del pirolo, toccata o no dalla lama del comparatore, poi va lavorata, levigata e lucidata a dovere per cui sparisce l'eventuale gradino, come lo chiami tu! Sono sicuro che ciò rientra, da sempre, nella migliore tradizione della liuteria classica
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Vista la cosa in questa maniera, è chiaro che gli "
appuntini con diametri regolabili" di cui parli, e che sinceramente io ho sentito nominare oggi per la prima volta, siano una semplice "invenzione" della tecnologia moderna, sulla cui utilità e su altri parametri ad essa connessi potremmo discutere approfonditamente, se vuoi! Ma io ho imparato che nelle fonti c'è tutto quello che serve e vorrei fermarmi là, con semplicità e senza tante complicazioni di metodo!
Guardiamo la concretezza dei fatti: stiamo parlando di un semplice pezzo di legno tornito, di nient'altro!
Ma scusa, nel '600 come facevano?
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Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -