Per Aubrey: rimedierò, tranquillo!
Wolfgang Amadeus Mozart - Sinfonie n. 25 in sol minore K173dB (K183) e
n. 29 in La magg. K186 (K201)
Vorrei presentare queste due sinfonie, o meglio, le mie impressioni, per aggiungere un altro tassello di quella che è per me la concezione della vita per Mozart.
Sinfonia n. 25.
Una delle poche sinfonie scritte in tonalità minore; fra quelle comunemente eseguite solo due sono scritte in questa tonalità; una è questa, l'altra è la famosa n.40.
Il primo tempo, Allegro con brio, si apre in modo tragico, severo. Non a caso, proprio l'inizio fu scelto per i titoli d'inizio del film "Amadeus", dove vediamo portare via Salieri, che ha appena tentato il suicidio (episodio inventato, su cui possiamo riparlarne in seguito).
Si riconosce anche qui la forma sonata, il cui secondo tema è in tonalità maggiore. Il movimento si conclude comunque in minore, in modo, per me, abbastanza malinconico.
Il secondo tempo è un andante, ed è l'unico momento di quiete di tutta la sinfonia.
Segue il terzo tempo, Minuetto e trio, che si apre con un primo tema, in minore, molto incisivo.
Qui si capisce perchè la parte centrale del movimento si chiama trio: perchè, in contrapposizione al resto, è eseguita da un piccolo gruppo di strumenti, i fiati, che in questo caso sono proprio 3, mentre il minuetto è affidato prevalentemente agli archi.
Anche il quarto tempo è in forma sonata, col primo tempo in tonalità minore e il secondo in maggiore. Nello sviluppo il secondo tema diventerà in minore, e così sarà fino alla conclusione.
Qui sta l'idea di tragicità. Se questa è la concezione della vita, non c'è riscatto, c'è solo l'accettazione di una condizione rassegnata e non la possibilità di cambiare il proprio destino.
Sinfonia n. 29
Questa sinfonia rappresenta per me quasi un divertimento. E' una sinfonia gioiosa e deliziosa per la sua chiarezza.
Si apre con un primo tempo Allegro Moderato, a cui segue un secondo tempo, Andante, basato su un tema cantabile contenente dei grandi respiri, e che in alcuni punti viene esguito a canone.
E' di una grande bellezza e si ha l'impressione, a volte, di seguire il volo di una colorata farfalla...
Il terzo movimento, minuetto e trio, inizia a sottolineare la presenza dei corni e a differenza dell'altra sinfonia affida sempre agli archi la sezione centrale, cioè il trio.
Il quarto tempo
Un motivo giocoso apre il finale di questa sinfonia, sostenuto dai corni che ricordano, in qualche passo, i concerti che Mozart ha scritto per questo strumento, Anche qui, pause di respiro contribuiscono a rendere al meglio i contrasti fra le varie sezioni, formando, nel complesso, un'architettura perfetta. Mozart è perfetto.
Al termine dello sviluppo, ripetuto due volte, segue una breve coda
in cui i richiami del corno si alternano con la risposta degli archi, e la sinfonia si chiude su due accordi preceduti da una rapida scala.
Può sembrare tremendamente riduttivo, ma non esiste, per me, musica più rilassante di Mozart. Penso che tutto questo sia dovuto alla forma perfetta, intesa come armonie, cadenze e creatività di questa musica, che si coniuga perfettamente con i meccanismi innati del nostro cervello, quelli che ci consentono la percezione della musica.
Vorrei ritornare su quello a cui ho accennato prima: la musica di Mozart è paradiso e perfezione, ma manca la spinta ad andare avanti.
E' un mondo bello, ma talvolta anche tragico e in quest'ultimo caso, senza possibilità d'uscita. Diversamente da Beethoven.
Il prossimo passo sarà, appunto, il confronto con alcune opere di Beethoven.
Queste le mie impressioni all'ascolto!
Lore
"Vola solo chi osa farlo." (L. Sepulveda)