Una guida per l’ascolto

Tutto quello che avreste voluto sapere sulla musica classica e non avete mai osato chiedere.
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Myskin
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Messaggio da Myskin »

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<t>Di Mendelssohn ho ascoltato tante di quelle versioni che mi viene difficile ricordarle, ma mai la Mutter. Di Perlman mi colpì una precisione incredibile, considerando che la versione era live (non ricordo il diretto – o Mehta o Barenboim), tuttavia la mia preferita, come detto, è la versione di Milstein (che adoro in generale, come ho specificato in poche parole in “Chi è o fu il migliore
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Lore75
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Messaggio da Lore75 »

Rispondo ai messaggi di Aubrey:
beh, forse non ho spiegato bene quello che intendevo.
E' una battaglia, o se vogliamo più battaglie, non viste dell'esterno ma bensì dall'interno, cioè sono le sensazioni che prova l'eroe.
Le pause sono i suoi momenti di riflessione.
Ma la mia è solo un'opinione!

Sono pianemante d'accordo su quello che provi ascoltando la 6a sinfonia.. ma è un'altra cosa, rispetto a tutte le altre.

Riparliamone, se volete.

Per ena81: sono d'accordo. Beethoven è la linea di confine fra classici e romantici. Il genio, il martire, l'eroe.
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Messaggio da Lore75 »

Wolfgang Amadeus Mozart - Serenata in Sol magg. K525 "Eine Kleine Nachtmusik"

Mozart, il genio salisburghese, compone questo suo "gioiello" nel 1787. E' una serenata per orchestra d'archi, da cui il titolo "piccola musica notturna". Composta da cinque tempi, prima dell'attuale secondo tempo ce n'era un altro che purtroppo è andato perso, e quindi ne sopravvivono solo quattro.
Questa serenata si presta bene, secondo me, per delinearne la struttura. Ora, io non sono un maestro, però vorrei almeno fare un tentativo, perchè questo potrà tornare utile per apprezzare via via la struttura di brani più difficili.

Primo tempo: Allegro.
E' costruito secondo lo schema della cosidetta forma-sonata. Questa forma, che nasce con Mozart e Haydn, sarà quasi sempre la base del primo tempo delle sinfonie, delle sonate e di altre composizioni e diventerà sempre più importante per i compositori che seguiranno; Beethoven per esempio la svilupperà e la "plasmerà" continuamente.
E' formata da una prima parte, detta esposizione, in cui il compositore presenta due temi; di solito fa in modo che il secondo, o alla fine del secondo, il brano "moduli" cioè cambi di tonalità, portandosi in quella che è il quinto grado (dominante) della tonalità di partenza, in questo caso Re.
L'esposizione viene ripetuta una seconda volta.
Segue poi lo sviluppo, dove il compositore "combina" i due temi divertendosi a modulare, a modificarli ripetutamente. Nel caso di questa composizione, passando anche per tonalità minori.
Infine vi è la ripresa, in cui il lavoro viene concluso ritornando più o meno fedelmente ai temi di partenza, nella tonalità originale.

Secondo tempo: Romanza, andante.
Eccola, la serenata. E' la parte cantabile, realizzata in una forma abbastanza libera. E' una brano di grande dolcezza, che ispira sentimenti di pace, tranquillità...

Il terzo tempo è il minuetto, basato su una vera e propria danza settecentesca. E qui, mi vengono sempre in mente sale sfarzose, dove nobili invitati abbigliati in modo pomposo, danzano sfiorandosi appena. Sì, perchè il minuetto è una danza che è l'antitesi del tango, insomma, un ballo estremamente pudico... Almeno per quel che ne so io.
Il minuetto è sempre scritto in tempo ternario ed è formato da tre parti, ovvero parte A , parte B e di nuovo la parte A. La parte B, detta trio, in questa composizione è veramente bella, molto intima rispetto al resto.

Giungiamo così al finale, Allegro, nella forma di Rondò.
Un vero divertimento, in cui c'è un vero e proprio dialogo fra i violini e i
violoncelli/contrabbassi, quasi una corsa giocosa. Ed è un divertimento sfernato, una gioia allo stato puro.
Questo è il genio di Mozart!

Lore
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Aubrey
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Messaggio da Aubrey »

Più della Eine kleine Nachtmusik ( di indubitabile bellezza ), riccorrerei ai concerti per violino e orchestra, in particolar modo al K216 per descrivere la meravigliosa bellezza della musica di Mozart, sempre brillante, ma anche capace di far commuovere ( ex. il concerto per flauto ed arpa ).
Riconosco che Mozart si sbizzarrì soprattutto sul pianoforte ma le varie sonate per violino e piano, i concerti sopraccitati e infine La Sinfonia Concertante ( oltre che il Concertone per archi ) sono sensazionali.
Non sono degno e non sarei nemmeno in grado di commentare il concerto per violino n.3, ma vi dico solo questo: non mi stancherei mai di ascoltarlo....e voi ?
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Lore75
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Messaggio da Lore75 »

Purtroppo, anche se può sembrare strano, non conosco i concerti per violino di Mozart. Ma rimedierò presto...! :-)
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Giva
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Messaggio da Giva »

Lore75 ha scritto:Purtroppo, anche se può sembrare strano, non conosco i concerti per violino di Mozart. Ma rimedierò presto...! :-)
e le sonate da chiesa? mai sentite?
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Lore75
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Messaggio da Lore75 »

Non so cosa intendi con "sonate da chiesa". Come musica sacra conosco molto bene il Requiem e l'Ave Verum Corpus.
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Messaggio da Giva »

sempre di Mozart ci sono una serie di sonate chiamate "da chiesa" perchè sono state scritte per essere suonate in chiesa, ma non sono musica sacra...
le ho sentite l'anno scorso ormai... se trovo il programma ti dico anche quali... stasera ci guardo e se le trovo prometto di essere più precisono.
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Messaggio da Aubrey »

Per Lore: cerca di rimediare presto....non sai che ti perdi !!
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Messaggio da Lore75 »

Per Aubrey: rimedierò, tranquillo! :)

Wolfgang Amadeus Mozart - Sinfonie n. 25 in sol minore K173dB (K183) e
n. 29 in La magg. K186 (K201)

Vorrei presentare queste due sinfonie, o meglio, le mie impressioni, per aggiungere un altro tassello di quella che è per me la concezione della vita per Mozart.


Sinfonia n. 25.
Una delle poche sinfonie scritte in tonalità minore; fra quelle comunemente eseguite solo due sono scritte in questa tonalità; una è questa, l'altra è la famosa n.40.

Il primo tempo, Allegro con brio, si apre in modo tragico, severo. Non a caso, proprio l'inizio fu scelto per i titoli d'inizio del film "Amadeus", dove vediamo portare via Salieri, che ha appena tentato il suicidio (episodio inventato, su cui possiamo riparlarne in seguito).
Si riconosce anche qui la forma sonata, il cui secondo tema è in tonalità maggiore. Il movimento si conclude comunque in minore, in modo, per me, abbastanza malinconico.

Il secondo tempo è un andante, ed è l'unico momento di quiete di tutta la sinfonia.

Segue il terzo tempo, Minuetto e trio, che si apre con un primo tema, in minore, molto incisivo.
Qui si capisce perchè la parte centrale del movimento si chiama trio: perchè, in contrapposizione al resto, è eseguita da un piccolo gruppo di strumenti, i fiati, che in questo caso sono proprio 3, mentre il minuetto è affidato prevalentemente agli archi.

Anche il quarto tempo è in forma sonata, col primo tempo in tonalità minore e il secondo in maggiore. Nello sviluppo il secondo tema diventerà in minore, e così sarà fino alla conclusione.
Qui sta l'idea di tragicità. Se questa è la concezione della vita, non c'è riscatto, c'è solo l'accettazione di una condizione rassegnata e non la possibilità di cambiare il proprio destino.


Sinfonia n. 29
Questa sinfonia rappresenta per me quasi un divertimento. E' una sinfonia gioiosa e deliziosa per la sua chiarezza.
Si apre con un primo tempo Allegro Moderato, a cui segue un secondo tempo, Andante, basato su un tema cantabile contenente dei grandi respiri, e che in alcuni punti viene esguito a canone.
E' di una grande bellezza e si ha l'impressione, a volte, di seguire il volo di una colorata farfalla... :D

Il terzo movimento, minuetto e trio, inizia a sottolineare la presenza dei corni e a differenza dell'altra sinfonia affida sempre agli archi la sezione centrale, cioè il trio.

Il quarto tempo
Un motivo giocoso apre il finale di questa sinfonia, sostenuto dai corni che ricordano, in qualche passo, i concerti che Mozart ha scritto per questo strumento, Anche qui, pause di respiro contribuiscono a rendere al meglio i contrasti fra le varie sezioni, formando, nel complesso, un'architettura perfetta. Mozart è perfetto.
Al termine dello sviluppo, ripetuto due volte, segue una breve coda
in cui i richiami del corno si alternano con la risposta degli archi, e la sinfonia si chiude su due accordi preceduti da una rapida scala.

Può sembrare tremendamente riduttivo, ma non esiste, per me, musica più rilassante di Mozart. Penso che tutto questo sia dovuto alla forma perfetta, intesa come armonie, cadenze e creatività di questa musica, che si coniuga perfettamente con i meccanismi innati del nostro cervello, quelli che ci consentono la percezione della musica.

Vorrei ritornare su quello a cui ho accennato prima: la musica di Mozart è paradiso e perfezione, ma manca la spinta ad andare avanti.
E' un mondo bello, ma talvolta anche tragico e in quest'ultimo caso, senza possibilità d'uscita. Diversamente da Beethoven.
Il prossimo passo sarà, appunto, il confronto con alcune opere di Beethoven.

Queste le mie impressioni all'ascolto! :D

Lore
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Messaggio da gewa89 »

Gentile Lore,
come sempre un grazie di cuore per la tua guida.

Per quanto mi riguarda cerchero' di ascolatre al piu' presto queste ultime opere di cui ci hai fornito una lettura.

Mi interessa molto il tuo discorso sulla perfezione dell'arte compositiva di Mozart, su quanto questa possa risultare rilassante rispetto all'opera di Beethoven (fatto questo che ho avuto opportunita' di sperimentare pesonalmente seguendo i tuoi consigli). Non riesco pero' a capire la tua affermazione: "...la musica di Mozart manca di una spinta ad andare avanti..." cosa intendi? Trovo che nella forma perfetta delle composizioni di Mozart ci sia comunque una forte emotivita', uno spingere avanti sentimenti celati in noi. A tal proposito penso a l'overture delle Nozze di Figaro e al requiem K626. Quest'ultimo, in particolare, ho avuto l'occasione di ascoltarlo dal vivo eseguito in una chiesa. Quando attacco' il coro, ricordo che la sensazione fu quella di essere schiacciata contro il pilastro a cui mi ero appoggiata. Le emozioni invasero il mio animo come il turbine d'acqua che tracima da una diga e le lacrime giunsero ad inumidire i miei occhi. Fui pervasa da una commozione limpida e sincera.
A differenza di Beethoven, Mozart non va a scavare nelle torbide e celate emozioni del nostro animo, in quelle piu' intime la cui vista ci rende piu' vulnerabili. I sentimenti suscitati da Mozart sono chiari e semplici, infantili e sognanti. Puo' essere questo il motivo della capacita' di rasserenare e rilassare il nostro animo che hai attribuito alla musica di Mozart?

Ti abbraccio,

Gewa
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claudio
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Messaggio da claudio »

Io ci andrei cauto a definire la musica di Beethoven caratterizzata da un prevalente animo "torbido" o "disperato". Beethoven, si sa, è un titano della musica e ha saputo infondere intensità ed un senso di amore infinito anche in quelle musiche apparentemente più "orecchiabili", si pensi alla "Sonata al chiaro di luna", o a "per Elisa", alla romanza per violino e orchestra op. 40 alla "Pastorale". In questi casi di "disperato" c'è veramente poco, altrettanto si può dire per "l'inno alla gioia" e alla sonata per vln e pf detta "La Primavera". Se si volesse passare ad ascolti un pochino più impegnativi io suggerisco i quartetti eseguiti dal Quartetto Italiano, in particolare l'op. 130 e 132. In particolare nell'op. 132 vi è compresa la celebre "canzona di ringraziamento" di cui potete qui ascoltane una versione midi un pò storpiata ma sufficiente ad apprezzarne la complessità e al bellezza.
http://www.kunstderfuge.com/_/quartet_1 ... dwards.mid
Altra opera di Beethoven di suprema bellezza di cui consiglio l'ascolto è anche il trio per pf, vln e cello "Arciduca". Altro che disperazione e facile romanticismo. :lol:
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Messaggio da gewa89 »

Era ora che facessi sentire la tua voce...ti sei fatto attendere :D :D

Per quanto mi riguarda non intendevo definire la musica di Beethoven caratterizzata da un prevalente animo "torbido" o "disperato".
Il fatto e' che Beethoven da sempre e', per me, difficile da scoltare. La sua musica penetra profondamente nel mio animo, suscitando forti emozioni che inevitabilemte mi ritrovo ad osservare con fatica (sia che si parli di sentimenti gioiosi che di dolore). Beethoven e' come una seduta di psicoanalisi e come tale e' faticoso e coinvolgente, trascina il corpo e l'amino.
Questa e' la mia difficolta' con Beethoven...inevitabilmente mi costringe a seguirlo.
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claudio
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Messaggio da claudio »

per Beethoven come per molti altri compositori bisogna un minimo educare l'orecchio all'ascolto. Se Mozart ti offre le emozioni che cerchi direi che è un buon modo per iniziare, con il tempo può darsi che scoprirai anche Beethoven e tutto il resto.
andante con fuoco
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Messaggio da gewa89 »

Credo che il tuo suggerimento sia alla base del percorso di ascolto che mi sta proponendo Lore...

Comunque Mozart non mi offre le emozioni che cerco, semplicemente mi lascia vivere piu' tranquilla :lol:

Beh, grazie!
:D
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