David Darling - "Darkwood"

[ciri]

Visto che avevo accennato a quest'album su un altro mio post, mi è parso d'obbligo spenderci qualche parola in più.

Senza entrare nei dettagli tecnici ed esecutivi riguardo Darling (di cui si possono avere notizie senz'altro più esaurienti andando sul suo sito: www.daviddarling.com) vorrei esprimere le mie impressioni riguardo ad un lavoro che reputo eccezionale nel suo minimalismo ed allo stesso tempo straordinariamente espressivo.

E' il violoncello lo strumento protagonista dell'album, talvolta accompagnato da un leggero ma molto suggestivo tappeto di tastiere (un po' alla Pink Floyd), che si muove su linee molto semplici, giocando più sull'espressività dello strumento che sulla tecnica. I brani si articolano su poche note, che si snodano a loro volta su un giro di accordi essenziale, o addirittura su un solo accordo minore. Il risultato è un'atmosfera molto rarefatta e scura, in certi momenti davvero cupa, in altri più malinconica e sognante. Fa eccezione la traccia 9, "Searching" in cui con qualche virtuosismo in più, ma senza eccesso, l'atmosfera dell'album tende a spostarsi verso un tono più irrequieto ed incerto.
Complessivamente nell'album, che certamente si può definire romantico, Darling riesce a tirar fuori l'anima più intima dello strumento, anche se l'impressione è che non ne vengano sfruttate a pieno le potenzialità. D'altra parte credo che non sia questo lo scopo o la prerogativa di quest'album.

Personalmente sono sempre stato affascinato dalle atmosfere tipo quella che "Darkwood" riesce ad evocare, ma al di là di questo mi colpisce l'essenzialità di tutto il lavoro e di come, con poche note sapientemente inserite in un contesto coerente, possa essere espresso uno stato d'animo in maniera così coinvolgente.
Vale la pena ascoltarlo.