il valore del violino di fabbrica
il valore del violino di fabbrica
buone festività di pasqua.
volevo solo fare una domanda (poi potrete tornare a mangiare la le uova di cioccolato e la colomba):
un violino di fabbrica , andando avanti con gli anni, migliora il proprio suono?
l'ho chiesto perchè io ho un violino OCTON(fabbricato nel 1970) e , siccome è il violino con cui ho imparato a suonare mi piacerebbe sapere se in futuro , oltre che a un tesoro affettivo varrrà anche nel timbro
ancora buona pasqua
volevo solo fare una domanda (poi potrete tornare a mangiare la le uova di cioccolato e la colomba):
un violino di fabbrica , andando avanti con gli anni, migliora il proprio suono?
l'ho chiesto perchè io ho un violino OCTON(fabbricato nel 1970) e , siccome è il violino con cui ho imparato a suonare mi piacerebbe sapere se in futuro , oltre che a un tesoro affettivo varrrà anche nel timbro
ancora buona pasqua
- Stefania83
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Tempo addietro avevo scovato in rete uno studio fatto su una coppia di violini costruiti da uno stesso liutaio (non ne ricordo il nome purtroppo), uno dei quali era suonato regolarmente, mentre l'altro era conservato in una teca analogamente a quanto si fà per i violini storici.
A tre anni di distanza temporale dall'inizio dell'esperimento, il rilevamento dei parametri sonori non evidenziava alcuna differenza apprezzabile tra i due "gemelli".
Sto provando a cercare il collegamento che non avevo memorizzato, ma fino ad ora nulla...
A tre anni di distanza temporale dall'inizio dell'esperimento, il rilevamento dei parametri sonori non evidenziava alcuna differenza apprezzabile tra i due "gemelli".
Sto provando a cercare il collegamento che non avevo memorizzato, ma fino ad ora nulla...
- Stefania83
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Non so come funzioni per i prodotti di liuteria d'arte ma su quelli di fabbrica per la mia esperienza personale ti posso dire che cambia eccome!All'inizio sul mio violino non suonava bene nessun armonico( provati dall'insegnante) ora pian piano suonano bene anche quelli più vicini al ponticello!Inoltre il suono è molto migliorato, nonostante avesse già di base un suono apprezzabile!OldFossil ha scritto:Tempo addietro avevo scovato in rete uno studio fatto su una coppia di violini costruiti da uno stesso liutaio (non ne ricordo il nome purtroppo), uno dei quali era suonato regolarmente, mentre l'altro era conservato in una teca analogamente a quanto si fà per i violini storici.
A tre anni di distanza temporale dall'inizio dell'esperimento, il rilevamento dei parametri sonori non evidenziava alcuna differenza apprezzabile tra i due "gemelli".
Sto provando a cercare il collegamento che non avevo memorizzato, ma fino ad ora nulla...
Lo Stesso per la chitarra....mio padre a 2chitarre "classiche"....una di fabbrica scadente ed una di qualità ....beh per un certo periodo a lasciato la seconda per "rodare" la prima....Ora quella scadente ha acquisito un suono accettabile e la seconda a perso un poco!
LO stesso per quanto riguarda il clarinetto ( sempre di mio padre)che non suona da tanto tempo, la differenza si sente!
Poi non so quale sia la realtà .....io ho sempre saputo che uno strumento va suonato per non perdere la qualità sonora!
A mio parere è vera l'una e l'altra cosa: qualsiasi violino migliora suonandolo, ma è anche il musicista che migliora la sua qualità di ascolto e di produrre un suono migliore. Piuttosto, sono preoccupato dall'esperimento di cui hai fatto cenno, che vuol dire "rilevamento dei parametri sonori"?OldFossil ha scritto:Non sono in grado di fornire una risposta al quesito, ma ho il fondato sospetto (e spero ardentemente che sia così! ) che i miglioramenti di noi principianti dipendano più da una nostra crescita tecnica che da altri fattori.
Continuo a non trovare quel link...mannaggia
E' ovvio che il suono misurato con mezzi strumentali non mostri differenze, perchè sarebbe come far analizzare il gusto di un sugo al pomodoro ad una macchina, anzichè ad un buongustaio. E questo vale per i vini, per i quali esistono i sommelier pronti a servirci fragranze profumate. E questo vale anche per i violini, il cui suono deve essere valutato da un orecchio bene esercitato e di buon gusto.
Quanto sopra per scansare il più possibile qualsiasi tentativo "tecnologico" che miri a sostituire la nostra sensibilità con una fredda e stupida macchina.
andante con fuoco
- OldFossil
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Sono d'accordo con te, era proprio per specificare le condizioni dell'esperimento senza lasciare zone d'ombra (che facilmente si manifestano quando si usano termini generici come "parametri sonori") che mi stavo adoperando nella ricerca del link.claudio ha scritto:A mio parere è vera l'una e l'altra cosa: qualsiasi violino migliora suonandolo, ma è anche il musicista che migliora la sua qualità di ascolto e di produrre un suono migliore. Piuttosto, sono preoccupato dall'esperimento di cui hai fatto cenno, che vuol dire "rilevamento dei parametri sonori"?OldFossil ha scritto:Non sono in grado di fornire una risposta al quesito, ma ho il fondato sospetto (e spero ardentemente che sia così! ) che i miglioramenti di noi principianti dipendano più da una nostra crescita tecnica che da altri fattori.
Continuo a non trovare quel link...mannaggia
E' ovvio che il suono misurato con mezzi strumentali non mostri differenze, perchè sarebbe come far analizzare il gusto di un sugo al pomodoro ad una macchina, anzichè ad un buongustaio. E questo vale per i vini, per i quali esistono i sommelier pronti a servirci fragranze profumate. E questo vale anche per i violini, il cui suono deve essere valutato da un orecchio bene esercitato e di buon gusto.
Quanto sopra per scansare il più possibile qualsiasi tentativo "tecnologico" che miri a sostituire la nostra sensibilità con una fredda e stupida macchina.
In ogni caso, sempre se non ricordo male, anche chi suonava il violino non percepiva delle differenze tra l'uno e l'altro strumento (e sempre se la memoria non m'inganna la prova era eseguita in cieco).
C'è anche da considerare che forse tre anni non sono un lungo periodo e difatti il piano sperimentale prevedeva di ripetere le verifiche ogni anno.
Forever young
Ho letto in giro che il famosissimo break in, cioè il momento magico quando lo strumento rompe gli indugi e dà il meglio di sé, varia da pochi giorni ad un paio d'anni per una chitarra acustica, e da poche settimane a 19 anni (19, non uno di più né uno di meno!) per un violino. Per il violino c'è anche il 'partito dei sei mesi', che adotta una saggia posizione centrista.
Paganini riuscì a riconoscere il suo Cannone (vecchio di una settantina d'anni) dalla replica fatta da Vuillaume qualche giorno prima da 'sottili' differenze nel tono.
Quindi grande è il disordine sotto il cielo.
Quello che sembra sicuro è che se uno strumento non viene suonato perde progressivamente elasticità. E dall'altra parte l'invecchiamento dei materiali provoca delle variazioni nella resa dello strumento, più o meno percettibili, in meglio o in peggio. E questo vale per strumenti di liuteria e di fabbrica, a meno che la serialità della produzione non renda il legno forever young.
Paganini riuscì a riconoscere il suo Cannone (vecchio di una settantina d'anni) dalla replica fatta da Vuillaume qualche giorno prima da 'sottili' differenze nel tono.
Quindi grande è il disordine sotto il cielo.
Quello che sembra sicuro è che se uno strumento non viene suonato perde progressivamente elasticità. E dall'altra parte l'invecchiamento dei materiali provoca delle variazioni nella resa dello strumento, più o meno percettibili, in meglio o in peggio. E questo vale per strumenti di liuteria e di fabbrica, a meno che la serialità della produzione non renda il legno forever young.