Il Cremonese di Edomarch

Suonare e costruire i violini
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Fabio_Chiari_liutaio
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Lino scusa ma secondo il mio modesto parere non hai centrato il problema, un autodidatta che passa da una bottega all'altra, a casa mia si dice autodidatta una sega! Se poi la persona è animata dal fuoco sacro della conoscenza e stabilisce un contatto con vari liutai, secondo me non si può definire un autodidatta, semmai un battitore libero. Senz'altro una persona come te col tuo modo di porti non avrà avuto alcun problema ad essere accettato in una bottega anche per fare due chiacchiere o per far giudicare un lavoro o per assistere a qualche operazione, il mio è un discorso diverso, francamente l'ho già spiegato ampiamente quando nei primi interventi ho preso posizione contro chi lavora a nero, ora ricominciare da capo non me la sento. Dico solo che se ritieni che da soli in questo mestiere si possano fare grandi cose sei libero di pensarlo, io non lo escludo a priori (non escludo a priori nemmeno l'esistenza degli ufo), ma penso che sia altamente improbabile.
Per quanto riguarda il segreto dei cenci della zia Fernanda anche qui hai toccato (io credo consapevolmente) una questione ancora irrisolta. Irrisolta perchè ci sono varie teorie e prese di posizione diametralemnte opposte o solo leggermente diverse sul questa storia, come nella liuteria. Io penso che lei ritenesse che il piccolo accorgimento fosse ovvio, mia moglie e la mì mamma sono di parere opposto, altri parenti su posizioni intermedie. Vedi che la verità assoluta non salta mai fuori in questi mestieri?
<div>......chi va dietro altrui mai non gli passa innanzi.....(Michelagnolo Bonarroto fiorentino)</div><br>
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claudio
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Messaggio da claudio »

Hai detto bene, Fabio, il problema è che un equivalente della Zia Fernanda nella liuteria non è mai esistito, altrimenti non si parlerebbe tanto di recupero della tradizione antica e cose del genere. Tutti hanno la pretesa di avere il segreto della Zia Fernanda, ma nei fatti così non è. Se poi per te la tradizione antica non è da recuperare perchè non si è mai perduta, allora taccio. Ma è pur vero che nella storia della liuteria italiana dall'800 in poi sono esistiti fior di liutai in tutto e per tutto autodidatti, anzi, a guardar bene la schiera degli autodidatti è piuttosto nutrita. Per campanilismo ricordo Piero Badalassi, che vinse la prima edizione della Triennale con una magnifica viola e che nella sua vita ha costruito strumenti stupendi.

E poi dimentico una cosa essenziale: anch'io sono un autodidatta, perchè non sono mai a stato a bottega da nessuno. Ho avuto solo Zio Fernando che mi ha lasciato un libro di segreti, ma non posso dire di più perchè è un segreto! :inv:
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fisher
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Messaggio da fisher »

Scusate se m'imtrometto ma non sono d'accordo con nessuno di voi e secondo me il giusto sta nel mezzo. Io sono del parere che l'autodidatta possa raggiungere livelli molto alti, ed anche se è praticamente una frase fatta, l'esperienza che ho del mio lavoro mi dice che la forza di volontà ti fa arrivare lontano, di cui non bisogna mai rimaner senza. D'altro canto è pur vero che, mi pare di pare aver capito, molti liutai ( e qui correggetemi vi prego se baglio ) autodidatti abbiano sempre avuto bene o male una mano invisibile di qualche maestro che avendo visto negli occhi la voglia di fare del ragazzetto hanno sempre dato qualche consiglio magari anche vago, ma pur sempre indicato sul dove trovare la porta da aprire, anche se magari si dovevano fabbricare la chiave. Logico che non per tutti gli argomenti può esser stato così e non per tutti, ma per tutti gli altri non mi sembra poco ecco. Poi ci sono gli allevi venuti su in bottega che il maestro ce l'avevano sempre "dietro le spalle", ma credo di dirlo con una certa tranquillità che non tutti sono arrivati a fare strumenti che dice Claudio: suonano, eccome se suonano!

p.s. si può aggiungere "battitore libero" alla lista dei nomignoli sopra il nick? :D
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claudio
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Messaggio da claudio »

Sono d'accordo con te, Fisher, il fatto è che se consideriamo l'essere allievi lo stare fisicamente in bottega e lavorare per un maestro, possiamo dire che gli "eletti" siano abbastanza pochi. Invece un autodidatta infine non sarà mai mai totalmente tale perchè, come già detto, il neofita frequenterà più botteghe e incontrerà più professionisti a seconda del proprio estro. Ma anche l'allievo vero e proprio, dopo il periodo di apprendistato ha la necessità di frequentare ambienti diversi, se non altro per confrontarsi.
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fisher
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Messaggio da fisher »

Infatti devo ancora capir bene cosa sia un allievo, forse perchè ci sono modi di vedere diversi e forse soprattutto perchè ci sono situazioni diverse. Ad ogni modo, per farmi capire, io considero l'autodidatta colui il quale studia gli scritti che trova e gli stumenti che incontra e non chiede mai pareri a nessuno se non quello dell'apprezzamento o meno del proprio lavoro. Poi magari sono io che sono un po' chiuso di vedute.
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claudio
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Messaggio da claudio »

l'autodidatta a mio parere è semplicemente colui che non ha un maestro ufficiale.
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edo
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Messaggio da edo »

masa ha scritto: Se qualcuno suggerisce di visualizzare il fenomeno di vibrazione con un altoparlante e la sabbia, perché no – veramente per me è utilissimo per capire quello che non riesco a percepire solo con la sensibilità della mano e l’orecchio, per esempio, per scoprire che la barra è ancora troppo rigida, mi è bastato vedere che l’anello del modo5 non attraversava bene alla corrispondenza della barra. Se uno scopre dove si deve grattare per abbassare la rigidità traversale senza abbassare quella longitudinale, questo è patrimonio di tutti, e si può anche verificare visualmente.


masa
Qui puoi trovare risposta ai tuoi interrogativi
http://www.platetuning.org/
non ho letto tutto ma ho visto dove suggeriscono la procedura per intonare i vari modi di vibrazione delle tavole.
Inutile sottolineare che l'intonazione delle tavole da sola non basta a far suonare bene uno strumento, a capire qualcosa di più sicuramente aiuta.

Colgo l'occasione per sottoporre al vostro giudizio gli spessori del fondo di questo violino
http://www.landon-violins.com/olebull/G ... 0plans.pdf

non penso che con quegli spessori quel fondo sia intonato secondo la regola esposta nel sito linkato qui sopra, eppure quel violino suona ...e come suona!

ciao

edo
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masa
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Messaggio da masa »

Grazie Edo della segnalazione.
Veramente questo sito lo conoscevo. Il senso della mia domanda era perché i liutai italiani professionisti sono cosi scettici su un approccio metodologico.
Soprattutto nel mio caso che non ho nessuna possibilità di avere lunga esperienza, l’unico modo mi sembrava di documentarmi delle esperienze altrui e cercare dei criteri di base comunemente riconosciuti.
Per quanto riguarda lo spessore, a mio modesto parere lo spessore in se non vuol dire niente, la vibrazione dipende dalla proprietà meccanica del legno, quindi l’elasticità,la densità e il peso.
Per esempio, la tavola che sto facendo con 2,3mm di spessore, il modo5 è in fa e pesa ancora 74g - forse ho sbaglito la scelta del legno?
http://www.speech.kth.se/music/acviguit4/part5.pdf
Qui sipiega anche il metodo di abbassare il modo5 senza abbassare troppo il modo2.
masa
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Messaggio da edomarch »

e io ringrazio te Masa x la segnalazione del testo di Erik Jansson

sempre dello stesso autore (ed altri) ho trovato anche questo:
http://www.phys.unsw.edu.au/jw/violindex.html
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claudio
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Messaggio da claudio »

Masa, io non credo che i liutai italiani siano scettici su un approccio metodologico, io e tanti altri miei colleghi solo non amiamo un approccio scientifico. Preferiamo far lavorare il nostro corpo, al posto delle macchine. Mi sembra di ricordare che tu sia di origine giapponese, ebbene i maestri giapponesi che producono le katane, hanno un modo di procedere del tutto simile a quello dei liutai. All'inizio, chi non ha lunga esperienza deve per forza di cose basarsi su idee di altri che si ritengono giuste, successivamente si avrà la possibilità di perferzionarsi. A patto di costruire molti strumenti. Se vuoi in consiglio, lascia perdere i "modi", io non ho mai ascoltato un buon violino costruito con quei criteri. Per quanto riguarda la tua tavola, i 2.3mm sono uniformi su tutta la superficie. Che modello stai seguendo?
Se vuoi puoi aprire una discussione tutta tua, così non andiamo off topic con il violino di Edomarch.
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Messaggio da edomarch »

qualche passo avanti...

con il mio trapanino manuale ho fatto il foro posteriore in 2/3 passaggi con punte di diametro crescente
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poi con l'alesatore ho creato la conicità
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ed ecco il foro finito
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Messaggio da edomarch »

Grazie a queste giornate vacanziere sono riuscito a procedere un po' con il mio cremonese...

Ho ritoccato ancora le effe perché non ne ero soddisfatto.
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Continuo a non essere soddisfatto però adesso non le tocco più!
In realtà quella di destra mi aggrada abbastanza mentre non mi piace per nulla quella di sinistra:
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Ed ecco il momento solenne: l'etichetta!
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Messaggio da fisher »

Hai provato a riportsrci sopra i modelli delle ff e vedere se combaciano? In quella di sinistra, in basso a destra, mi sembra tu abbia tirato via una pelo oltre quello che serviva ma non è detto se devi rifilarle ancora un pelo.
armonico
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Messaggio da armonico »

evita di toccarle ancora!!!!secondo me sono partite e finite male,purtroppo capita.
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Messaggio da edomarch »

fisher ha scritto:Hai provato a riportsrci sopra i modelli delle ff e vedere se combaciano? In quella di sinistra, in basso a destra, mi sembra tu abbia tirato via una pelo oltre quello che serviva ma non è detto se devi rifilarle ancora un pelo.
è proprio lì che non mi piace e dove ho tolto troppo: gli è venuta la pancia :-( saranno i pranzi natalizi :lol:

il modello che ho utilizzato è uno solo e cioè quello di destra poi ribaltato a sinistra...

comunque non ho più intenzione di toccarle altrimenti, togli un po' di qua, togli un po' di là e rovino anche quella di destra...
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