Quella maledetta corda "Sol"
Si prenda in considerazione di provare anche una dominant stark, costano il giusto e si possono trovare anche singole.and29 ha scritto:Orzo... visto l'elevato costo della corde Evah, pensavo di prendere le Larsen con appunto la tensione maggiore da te consigliata! e risparmio ben 20 eurini!!! sperando naturalmente di ottenere un risultato accettabile e dico accettabile poichè di prove ne ho già fatte molte a livello di cambio corde senza troppi risultati.
Se sarà necessario, penserò di certo alle migliorie in termini di liuteria come da te consigliato.
E' incredibile come alzando di un tono questa corda essa migliora proprio drasticamente!! voglio dire.... si sente proprio che le armoniche escono intense, con sostanza insomma il suono è piu "tondo" e sono certo che stai capendo bene ciò che voglio dire! grazie per il prezioso consiglio che mi hai dato!
Considerazione riguardo la tensione delle tavole e delle catene, che però non riguarda necessariamente il violino di Andrea: molto spesso i liutai usano spessori non ortodossi (pressochè sconosciuti alla tradizione cremonese antica), e si tenta di controbilanciare con una catena incollata "a forza" sulla tavola, creando così tensioni che sbilanciano il suono e rendono lo strumento ancora più duro da suonare. Tra le cose da NON FARE è anche quello di montare ponticelli più alti, perchè in questo modo non solo lo strumento diventa più scomodo da suonare per ovvi motivi (mai provato a suonare uno strumento con un MI alto 4.5mm?), ma ne deriva una stonatura "indotta" dal maggiore angolo delle corde alla pressione delle dita. Mi sembra che questi siano solo alcuni dei motivi per cui non si dovrebbe mai abbandonare la strada tracciata dai maestri in questi ultimi 200 anni in fatto di montature.
andante con fuoco
- and29
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Claudio, gli spessori li ha controllati il mio liutaio di fiducia qui a Torino e mi ha detto che sono regolari.
Li ha voluti proprio lui controllare per capire se questo suono "fiacco" sulla corda Sol fosse dovuto appunto a spessori non corretti ma non ha trovato nulla di anomalo.
Ora però mi chiedo... perchè in generale dico, i liutai non si attengono alle misure che Stradivari e company avevano stabilito in passato?
Secondo me è piu facile seguire una strada già collaudata che una nuova anzi... sperimentare in questo settore lo trovo controproducente poichè se i violini di allora, con quelle misure sono degli strumenti sensazionali trovo logico copiarli in tutto e per tutto, credo
Li ha voluti proprio lui controllare per capire se questo suono "fiacco" sulla corda Sol fosse dovuto appunto a spessori non corretti ma non ha trovato nulla di anomalo.
Ora però mi chiedo... perchè in generale dico, i liutai non si attengono alle misure che Stradivari e company avevano stabilito in passato?
Secondo me è piu facile seguire una strada già collaudata che una nuova anzi... sperimentare in questo settore lo trovo controproducente poichè se i violini di allora, con quelle misure sono degli strumenti sensazionali trovo logico copiarli in tutto e per tutto, credo
Sbalordito il diavolo rimase... quando comprese quanto osceno fosse il bene.<br>
Bisogna vedere cosa intende per spessori "regolari" il liutaio di Torino, perchè il concetto varia moltissimo da zona a zona. Cmq il mio era un discorso assolutamente generale. Il problema di seguire la strada dei liutai classici è quello di dover fare i conti con un paio di secoli di tradizione liutaria 1800-1900, ormai consolidata e dura a morire, senza tener conto degli influssi culturali provenienti da altri paesi europei. Non che si debba tornare ad un purismo assoluto, peraltro inesistente, ma che perlomeno si seguano le tracce dei maestri antichi per poi da queste fare la propria strada. Purtroppo a volte si procede nella costruzione degli strumenti senza nemmeno sapere da dove deriva il proprio agire, si crede di pensare originale ma non si ha l'umiltà di guardare alle proprie spalle, partendo spesso da tradizioni ottocentesche che niente hanno a che vedere con la tradizione antica. Perchè, lo si voglia o no, il nostro orecchio e le nostre musiche, sono fatte sugli strumenti antichi, tra cui i più importanti sono quelli di Stradivari, Amati, Guarneri.
Ribadisco che il mio è un discorso assolutamente generale, anzi, chiedo scusa se sono andato fuori argomento, ma quando sento parlare di tensioni nelle catene o di controbilanciamenti vari mi si drizzano le orecchie.
Ribadisco che il mio è un discorso assolutamente generale, anzi, chiedo scusa se sono andato fuori argomento, ma quando sento parlare di tensioni nelle catene o di controbilanciamenti vari mi si drizzano le orecchie.
andante con fuoco
- and29
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Tutto chiaro Claudio! ho capito ciò che volevi dire il mio liutaio di Torino (Senio Giovannetti) ha ritenuto wuesti spessori come dire... standard, corretti nel rispetto delle misure ecco, poi come dici tu, non so neppure io cosa intenda lui per standard poichè non sono un liutaio.claudio ha scritto:Bisogna vedere cosa intende per spessori "regolari" il liutaio di Torino, perchè il concetto varia moltissimo da zona a zona. Cmq il mio era un discorso assolutamente generale. Il problema di seguire la strada dei liutai classici è quello di dover fare i conti con un paio di secoli di tradizione liutaria 1800-1900, ormai consolidata e dura a morire, senza tener conto degli influssi culturali provenienti da altri paesi europei. Non che si debba tornare ad un purismo assoluto, peraltro inesistente, ma che perlomeno si seguano le tracce dei maestri antichi per poi da queste fare la propria strada. Purtroppo a volte si procede nella costruzione degli strumenti senza nemmeno sapere da dove deriva il proprio agire, si crede di pensare originale ma non si ha l'umiltà di guardare alle proprie spalle, partendo spesso da tradizioni ottocentesche che niente hanno a che vedere con la tradizione antica. Perchè, lo si voglia o no, il nostro orecchio e le nostre musiche, sono fatte sugli strumenti antichi, tra cui i più importanti sono quelli di Stradivari, Amati, Guarneri.
Ribadisco che il mio è un discorso assolutamente generale, anzi, chiedo scusa se sono andato fuori argomento, ma quando sento parlare di tensioni nelle catene o di controbilanciamenti vari mi si drizzano le orecchie.
Proverò con un Sol Dominant stark in ogni caso, non diventerò pi scemo, sto violino suona cosi! e cosi me lo terrò provando naturalmente a migliorarlo nel limite delle possibilità tu avresti come liutaio, qualche suggerimento a livello di intervento altre alla corda piu tesa?
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Si, un'ora al giorno non è il meglio per aprire uno strumento, ma neanche poco.and29 ha scritto:Marco... farò anche questi tentativi ma.... credo tu abbia ragione.
Bisogna essere bravi a suonare! a proiettare il suono che "cammina" io non sono un granchè come violinista! sono mancino e ho studiato praticamente da solo! quindi figurati tu! la cosa che mi da fastidio è che essendo il mio violino mancino, nessuno lo puo suonare al meglio!!!!! e quindi non lo posso ascoltare ma sempre sentire sotto l'orecchio!!! secondo te incide sulla timbrica un violino poco suonato? Io suono circa 1 ora al giorno! pochino vero per aprire lo strumento?
In ogni caso adesso prova con una corda più dura a vedere se migliora, e prova a fare i miei esercizi, poi tra qualche settimana ci racconti!
claudio ha scritto:Ma che modi!Violinoro ha scritto:Hai provato a vedere se tutti i "modi" sono a posto? Intendo quelli che si possono controllare facendo vibrare la tavola ad una certa frequenza con sopra dei granelli di sabbia, che si disporranno in delle zone dette nodi.
Se questi sono corretti il violino dovrebbe suonare bene.
Mi scuso se ho scritto un'enorme quantità di materiale delirante.
Ciao
A parte che la verifica che tu suggerisci credo che necessiti lo strumento aperto e forse anche della tavola privata della catena, io non credo affatto che il violino suoni bene se i modi sono corretti. Come detto più volte, il fatto che le tavole rispondano a determinate frequenze non vuol dire che gli strumenti suonino in modo ottimale. Purtroppo, ma lo dico con una certa ironia, per far suonare gli strumenti sono necessari l'esperienza, il gusto musicale, abilità costruttiva, perseveranza, ecc ecc. Altro che modi...
Sisi, è quella con cassa aperta senza catena, un metodo assolutamente drastico... E comunque credo di non essermi espresso bene, quel DOVREBBE suonare bene era proprio riferito al fatto che il suono non si fa con i modi ma con la sapienza e l'intelligenza del bravo artigiano e del bravo violinista-non sto giudicando nessuno dicendo questo- ad ogni modo non ho fatto altro che ripetere cose gia dette .
p.s: mi scuso ancora per i miei deliri
saluti, violinoro
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Allora... montata corda Evah Pirazzi stark ( il Sol costa 23 euro!!!! ) però devo dire che il suono è migliorato, non dreasticamente ma... si avverte una migliore corposità nella timbrica e sono soddisfatto nel complesso.
Ora proverò a fare gli esercizi per aprire lo strumento e vi farò sapere! grazie a tutti per il vostro interesse per il mio problema!
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- and29
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Assurdo davvero! secondo me, per questa muta di corde o si anno soldi da buttare, oppure si è professionisti e allora ne vale davvero la pena! sono ottime queste corde e si sente ma.... occorre un finanziamento per comprarle!delyrium ha scritto:23? ti è andata anche bene! pensa che qui a Cagliari con la scusa che siamo un'isola ci vogliono rifilare la muta intera a 95 euro... inutile dire che l'ho pagata più o meno 68 euro online
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